Presagi oscuri

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Entro nel mio studio dell'università e poso la valigetta sul tavolo.

Baymax s'incastra come al solito all'entrata. Mi trattengo dal ridere e scuoto la testa. "Lascia stare, Baymax. Dobbiamo andare in laboratorio." Poso le mani sulla sua pancia e lo spingo fuori.

Ci dirigiamo insieme in laboratorio. Qui trovo i miei compagni, intenti ognuno nei propri lavori.

"Ciao Hiro." mi saluta Honey Lemon dalla sua postazione chimica.

La saluto con un cenno. Osservo la provetta riempita di un liquido rosa sul suo tavolo. Tre, due, uno...

Un BOOM, e la provetta scoppia in fumo rosa. Honey si ritrova macchiata e con i capelli ritti, ma sorride, entusiasta come al solito.

Mi avvio verso la mia postazione e mi siedo     per pensare a un nuovo progetto. Devo presentarlo alla fiera della scienza. Ma nulla mi sembra più spettacolare dei microbot, i robottini che uso per combattere.

Qualcosa di grande si posiziona davanti a me. Alzo la testa e vedo un grosso lucertolone antropomorfo che mi fissa. "Ciao Fred."

"Ciao Hiro." Il lucertolone si toglie la testa, lasciando il posto a quella di Fred. "Come va?"

"Nessuna idea per ora." rispondo prendendomi la testa fra le mani.

Fred sembra incredibilmente serio. "Hiro, l'hai saputo?"

"Cosa?"

Sul tavolo cade un giornale e GoGo dice: "Questo."

Leggo la prima pagina e per poco non svengo: Callaghan è scappato.

"No!" grido. È colpa di Callaghan se Tadashi è morto. Avrebbe potuto aiutarlo, e invece non ha pensato a lui. "Chi l'ha lasciato scappare? Come ha fatto?"

"Dicono che nella sua cella hanno trovato un buco nel terreno. Come se fosse stato fatto da una trivella, una trivella enorme." dice GoGo.

"Qualcuno deve averlo aiutato." Wasabi si avvicina e osserva il giornale.

Anche Honey si unisce a noi.

Baymax ci osserva. "Allora dobbiamo catturarlo. Ho paura per Hiro. Potrebbe rubare di nuovo i suoi microbot."

Sussulto. Baymax ha ragione. Un anno fa me li rubò, ma questa volta non gli permetterò niente.

"Forse vuole solo tornare da sua figlia Abigail." fa Honey Lemon.

Scatto in piedi. "Non ho intenzione di rimanere qui a scoprirlo. Stasera lo cerchiamo."

"C'è altro." continua GoGo "Dicono che ci siano stati problemi con i Muri e... che le Terre sono in pericolo."

Sbuffo e scuoto la testa.

"Qualcuno di un'altra Fazione si è incontrato con qualcuno della nostra. Cosa succederà?" chiede Fred.

Baymax dice: "Fare amicizia non è cosa brutta."

"Sì, se metti in pericolo altri." fa Wasabi.

"Dicono che se i Muri vengono superati senza il permesso, potrebbe accadere qualcosa di brutto alle Terre che separa."

Smetto di ascoltarli. Non credo ai Muri, né alle Terre. Per me l'unico pericolo è Callighan.

Quando esco dall'università e torno a casa chiedo a zia se mi prepara qualcosa di leggero per pranzo. La notizia di stamattina mi ha turbato parecchio.

Baymax si siede per terra e inizia a coccolare il mio gatto, che fa le fusa.

Mi affaccio dalla finestra e mi accorgo che il cielo è diventato scuro. È in arrivo un temporale.

Strano. Sembrava una bella giornata.

Un lampo mi acceca e mi struscio gli occhi. Quando li riapro, il cielo è nero. Sento il tuono e sobbalzo. Non ne avevo mai sentito uno così forte. Sembra che la terra si sia spaccata.

Mi volto e lancio un ultimo sguardo fuori. Allora lo vedo: un vortice nero nelle nuvole.

"Baymax, zia." li chiamo.

Entrambi si avvicinano. Baymax inclina la testa di lato. "Non sembra salutare, Hiro."

Mia zia inizia a tremare e mi stringe la mano. "Siamo in pericolo. Dobbiamo andarcene di qui."

"Dove?" domando confuso.

"Io... Ho degli amici." mi dice mentre fa un numero al telefono.

Poi Baymax mi stringe tra le sue braccia morbide e io cerco di staccarmelo di dosso.

"Tranquillo Hiro, supereremo anche questo."

Nonostante tutto non posso fare a meno di sorridere. "Giusto, bambinone."

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