Capitolo 26 Ω

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In my blood (Sparkle POV)

I sit and watch you reading with your
Head low
I wake and watch you breathing with your
Eyes closed
I sit and watch you
And notice everything you do or don't do
You're so much older and wiser and I

I wait by the door like I'm just a kid
Use my best colors for your portrait
Lay the table with the fancy shit
And watch you tolerate it
If it's all in my head tell me now
Tell me I've got it wrong somehow
I know my love should be celebrated
But you tolerate it

I greet you with a battle hero's welcome
I take your indiscretions all in good fun
I sit and listen
I polish plates until they gleam and glisten
You're so much older and wiser and I

I wait by the door like I'm just a kid
Use my best colors for your portrait
Lay the table with the fancy shit
And watch you tolerate it
If it's all in my head tell me now
Tell me I've got it wrong somehow
I know my love should be celebrated
But you tolerate it

While you were out building other worlds, where was I?
Where's that man who'd throw blankets over my barbed wire?
I made you my temple, my mural, my sky
Now I'm begging for footnotes in the story of your life
Drawing hearts in the byline
Always taking up too much space or time
You assume I'm fine
But what would you do if I, I

Break free and leave us in ruins
Took this dagger in me and removed it
Gain the weight of you then lose it
Believe me, I could do it
If it's all in my head tell me now
Tell me I've got it wrong somehow
I know my love should be celebrated
But you tolerate it

I sit and watch you

***

Dopo aver passato quelle ultime settimane in missione, ero quasi felice di tornare nel 13.

In passato ero stato avvolto dal buio e dal freddo del distretto, ma la presenza vitale di Sky aveva riacceso in me un caldo fuoco.

Heavensbee ci aveva finalmente consegnato i "travestimenti" per la festa e vedere quella ragazza che tentava di vendermi il suo vestito rosa, mi aveva riportato con la mente all'arena. I suoi occhi, la sua presenza e la sua bocca spesso aggrottata, mi erano mancati davvero troppo.

Il distacco tra noi sembrava assottigliarsi ogni volta che rideva per le sue stesse battute saccenti.

Nei brevi attimi in cui mi trovavo con lei in una stanza, venivo completamente assorbito dalla sua presenza. Ogni neurone del mio cervello andava in cortocircuito.

Eravamo stati spediti nell'infermiera per cambiarci e appena vidi l'ombra di Sky ondeggiare dietro il paravento, dovetti resistere all'impulso di buttare tutti fuori.

Quando uscì da dietro il separé con indosso quel vestito di cui odiava il colore, il mio cuore perse un battito. Mi si mozzò il fiato.

Sembrava che le fosse stato cucito addosso. Le esaltava le curve in un modo che mi costrinse a frenare i miei pensieri. Desideravo accarezzare e baciare ogni centimetro di quella pelle. Non mi importava della presenza di nessun altro.

Lo stesso mi era successo all'intervista molti anni prima. Ogni vestito che le creavano gli stilisti la faceva apparire come una creatura magica. Lei però sembrava non rendersene mai conto.

‹‹Che c'è, non avete mai visto una meringa?›› chiese in tono sarcastico. ‹‹Vi prego, non ridete...lo so che sono ridicola›› le rivolsi un'occhiata incredula.

Tutti e tre eravamo rimasti a bocca aperta. Se Jae fosse stato lì l'avrebbe sicuramente afferrata per baciarla, accedendo in me l'impulso di saltargli addosso e prenderlo a pugni.

Per fortuna era in missione. Se avessi avuto abbastanza fortuna, sarebbe stato occupato per tutta la durata della festa.

‹‹No, stai benissimo›› riuscii solo a dirle. Lei tentò di nascondere le guance che si erano arrossate.

‹‹Fai scintille, Sparkle!›› si rivolse a me alludendo al mio nome. Era una delle sue solite battutacce, ma mi fece ridere.

‹‹E tu sei una visione celeste, Sky›› anche se scherzavo, lo pensavo davvero.

A lei non piaceva il suo nome per intero, ma io trovavo che fosse perfetto. Era come un cielo azzurro in primavera, che ti rincuorava dopo il grigio e freddo inverno.

Guardandola meglio, notai che il vestito era aperto sul retro. Prima che qualcun altro si offrisse, le chiesi se avesse bisogno di aiuto.

Lei annuì cercando di non cadere e mentre camminava, le tesi una mano per aiutarla. Ogni minimo tocco accendeva in me delle potenti scariche elettriche.

Si voltò dandomi la schiena, spostando i finti capelli rosa.

La vista della sua pelle nuda davanti a me, mi fece rabbrividire.

Afferrai la stoffa e lei si raddrizzò facendo combaciare i lembi della chiusura.

Indugiai forse un po' troppo sfiorandola con il retro dell'indice. Trattenni un sorriso soddisfatto quando la sentii tremare sotto al mio tocco.

Le ero apparentemente indifferente, ma il suo corpo non riusciva a mentirmi.

Newt e Thomas mi convinsero a lasciare che Sky mi aiutasse a sistemarmi. Quella improvvisa vicinanza stava mettendo a dura prova la mia resistenza.

Dovetti far ricorso a tutta la mia forza di volontà quando voltandosi di nuovo verso di me, guardò con disappunto il papillon. Lo sciolse e lo rifece da capo evitando i miei occhi.

Scherzammo sul nome in codice da assegnarmi e il suo sguardo riflesso nello specchio, mi suggerì che aveva avuto un'idea. Mi propose "Saphir" per il colore della parrucca, e dovetti ammettere che non era male.

La seguii verso il tavolino e iniziai a curiosare tra le strane boccettine colorate. Per errore ne aprii una circolare, versando brillantini ovunque.

‹‹Sai, forse dovrei cercare di modificare i tratti del tuo viso, e magari anche i miei...saremo meno riconoscibili›› consigliò notando la polvere glitterata.

Quella particolare attenzione su di me, mi fece desiderare che fossimo soli.

‹‹Che cosa hai in mente? le chiesi incuriosito.

Mi passò davanti al naso una boccetta nera e dorata.

‹‹Tu resta fermo›› mi ordinò col solito tono autoritario. Io le obbedii rimanendo in silenzio.

Osservai i suoi nuovi occhi dorati concentrati nel rendere perfetto ogni minimo dettaglio. Mi affascinava sempre come mettesse il massimo impegno in ogni cosa che faceva, perfino in quelle semplici.

Il profumo di rose appena sbocciate che le avevano inviato, mi inebriò facendomi sognare che indossasse solo quello. Le sue labbra fremettero impercettibilmente quando le guardai.

Una volta finito, fui deluso da quell'improvvisa lontananza.

Mi voltai verso lo specchio e ammirai il suo ottimo lavoro. Era riuscita ad esaltare la mia fisionomia e gli occhi viola, ricalcando perfettamente lo stile dei capitolini. Doveva averli studiati bene nel tempo speso a Capitol.

‹‹Niente male davvero, Sky!›› esclamò Thomas impressionato.

‹‹Lo dici come se avessi avuto dei dubbi›› fece lei scuotendo la chioma rosa. Adoravo quando si fingeva acida.

‹‹Siete proprio una bella coppia›› commentò Newt guardandoci.

Sorrise quando lo fulminai. Non perdeva occasione per fare l'idiota. Sapeva benissimo che non potevamo stare insieme perché lei aveva Jae.

Ringraziai silenziosamente Thomas che lo colpì con un pugno nello stomaco.

‹‹Anche voi›› rispose Sky rivolgendogli una linguaccia e costringendoli ad arrossire entrambi.

Le lanciai un'occhiata sperando che stesse pensando ai nostri baci nell'arena, ma lei si allontanò tornando allo specchio. Sembrava pensierosa.

Forse odiava dover passare del tempo con me alla festa e non potevo biasimarla.

Afferrai una scatolina argentata, lanciandole un'occhiata mentre bramavo di essere il pennello che le sfiorava le labbra tingendole di rosso. Ricordavo quando lo facevo io mordendola.

Iniziai a spolverarmi quella sostanza sul viso trattenendo uno starnuto.

Provavo ancora rimorso per averla delusa mostrandomi debole. Non ero più il ragazzo forte e coraggioso che aveva conosciuto nell'arena. Ero solo l'ombra di me stesso. Perderla per tutto quel tempo e poi ritrovarla come se nulla fosse successo, mi aveva fatto impazzire.

Avevo cercato di confessarle il mio amore raccontandole di quando mi avevano impedito di vederla, ma non ci ero riuscito.

Quella sera però avrei avuto un'altra occasione. Saremmo stati da soli in mezzo a una festa piena di gente. Certo, eravamo in missione e avevo intenzione di portarla a compimento, ma Plutarch ci aveva consigliato di divertirci. Chi ero io per andare contro i consigli di uno stratega?

Proprio in quel momento entrò Jae, distruggendo tutto il mio ottimismo.

Lei sembrò stupita almeno quanto me nel vederlo. Non l'avrebbe mai lasciata partire da sola, io stesso non lo avrei mai fatto. Mandò in fumo tutti i miei piani annunciando che avrebbe guidato il nostro hovercraft.

Ero sicuro che Jae sapesse che cosa provavo per lei. Lo avevo sorpreso spesso a squadrarmi con sguardo truce. Lo consideravo un bravo ragazzo e un ottimo combattente, forse anche più di me. Il fatto che stesse con la ragazza a cui tenevo però non me lo rendeva più simpatico.

Mi voltai verso Newt e Thomas che mi rivolsero un sorriso tirato.

Dal riflesso nello specchio, scorsi Jae che la sollevava per abbracciarla. Distolsi lo sguardo mettendo a tacere il desiderio di saltargli al collo, soprattutto quando lui espresse il desiderio di baciarla. Mi lanciò una frecciatina dicendo che temeva di fare un casino. Naturalmente non si riferiva al suo rossetto.

Hope ci chiamò e Jae si piantò al fianco di Sky scortandola verso l'hangar.

Prima di salire, lei si fermò a salutare la segretaria dello stratega. Approfittai di quel momento per scivolare verso il ragazzo.

‹‹Sei già tornato vedo. Pensavo che fossi nel 12...›› gli chiesi riferendomi agli ultimi spostamenti.

‹‹Eh già. Speravi di averla tutta per te, non è vero? Beh, non l'avrei lasciata da sola per niente al mondo›› rispose lanciandomi un'occhiataccia.

‹‹Non è da sola›› feci io quasi offeso.

‹‹Appunto›› ribatté lui freddo.

‹‹Che c'è, non ti fidi di me?›› lo sfidai.

‹‹Tieni le mani apposto o ci penserò io a te. Ricordati che ti osservo dall'alto›› concluse andando a sedersi al posto di guida.

Sorrisi ingenuamente camminando verso i sedili.

Cambiai espressione quando Sky si avvicinò a lui e lo abbracciò da dietro.

Rimasi per tutto il resto del viaggio a contemplare la parete nera dell'hovercraft. Per quanto mi facesse male sapere che lei non mi voleva più come un tempo, dovevo rimanere concentrato.

Quando scendemmo, Jae mi rivolse uno sguardo tagliente come i suoi avvertimenti. Io non gli avevo fatto nessuna promessa.

Sky sembrava molto agitata; sapevo che era preoccupata per la nostra incolumità. Saremmo stati a pochi centimetri da chi, se solo avesse riconosciuto un nostro capello, ci avrebbe ucciso.

Tentò di nascondere il suo tremore nelle balze del vestito.

Newt le aveva requisito Emeraude, quindi doveva sentirsi nuda e impotente senza quella.

Mentre erano distratti, avevo fatto scivolare una piccola bomba fumogena nella tasca della giacca. Se fosse successo qualcosa, sarei stato pronto ad usarla per portare in salvo Sky. L'avrei protetta a qualunque costo.

Volevo dirle qualcosa per rompere il ghiaccio, ma la sua espressione contratta mi suggerì di tacere. Sicuramente avrebbe preferito essere lì con Jae.

Il mio istinto protettivo si attivò non appena un uomo sospetto si incamminò nella nostra direzione. Anche quello di Sky scattò, ma notando che quella figura non era un pericolo, la attirai con forza a me.

L'uomo ci superò senza nemmeno degnarci di uno sguardo.

‹‹Dovresti rilassarti›› le consigliai accarezzandole la schiena per calmarla ‹‹dobbiamo fidarci di Plutarch›› aggiunsi constatando il suo irrigidimento.

La lasciai andare dopo poco, notando il suo imbarazzo. Trattenere i miei istinti sarebbe stata la scelta migliore.

Quelle notti passate nel mio letto con lei, mi avevano fatto desiderare di non avere le nausee. Le mie braccia volevano solo afferrarla per i fianchi e stringerla. Probabilmente la mia bramosia si era acuita perché mi era rimasta costantemente vicina, anche se il mio stato era pessimo. Mi aveva accarezzato con timore, come se fossi stato un sottile e fragile bicchiere di cristallo.

Ricordavo ancora il suo abbraccio e la mia testa persa sul suo petto, mentre le sfioravo i capelli. Avrei voluto rimanere in quella posizione per sempre, ma le cose si erano complicate troppo.

Entrammo nella villa del presidente e prima che potessi guardarmi intorno, Sky si lanciò verso la zona dei drink.

Afferrò un bicchiere colmo di un liquido viola e lo trangugiò tutto d'un fiato.

Io ne presi uno verde. ‹‹Alla salute!››

‹‹Se mi ubriaco divento simpatica›› rispose lei cinica. Era decisamente sotto pressione.

‹‹Ma tu sei simpatica! Devi solo sotterrare l'ascia di guerra...›› le suggerii di nuovo, bevendo quella sostanza che sapeva di kiwi.

Lei alzò gli occhi al cielo.

Dato che non voleva ascoltarmi, abbandonai il bicchiere vuoto e le porsi un braccio. Lei lo afferrò senza opporsi.

Raggiungemmo la stanza che dava sull'esterno. Vagai sui visi degli invitati, fino a che notai due ragazzi emaciati in disparte. Riconobbi subito i solchi che avevano sotto gli occhi. Avevano segnato anche i miei.

Trascinai Sky nella loro direzione, anche se lei non ne sembrò troppo entusiasta.

Li approcciai cercando di sfoderare la mia simpatia. Plutarch ci aveva consigliato di andarci piano, ma io avevo molto in comune con loro.

‹‹Sembra che qualcuno abbia catturato un arcobaleno in questa stanza. Non trovate?›› chiesi ai due vincitori stupiti dal mio commento.

Annuirono entrambi guardandosi intorno. La ragazza stringeva in mano una scatolina. Sapevo esattamente cosa contenesse.

Mi avvicinai di più a loro perché nessuno ci sentisse.

‹‹So che a volte tutto appare perduto, senza una via d'uscita e sembra inutile opporsi se proviamo solo dolore. Vogliamo che scompaia, che non esista più, ma finiamo inesorabilmente per non avere mai abbastanza di qualcos'altro...anche io ho condiviso la vostra sofferenza. Mi ero chiuso in me stesso e avevo smesso di credere che fosse giusto continuare a lottare...Ho sofferto e tanto, ma adesso basta›› strinsi i pugni ripensando a tutto ciò che era successo. ‹‹Non mi abbatterò più credendo che sia impossibile rialzarsi! Non ci riconoscete, ma sappiate solo che ci uniremo per combattere per la nostra libertà! La ghiandaia ne sarà il simbolo se sopravviverà all'edizione della memoria. In lei vive la speranza di un futuro migliore! Andare avanti è possibile e io ne sono la prova...ma è stato solo grazie ad una persona che pensavo di aver perso per sempre. Questa è la dimostrazione che la speranza non morirà mai, ma solo se ci crediamo fino in fondo››

La musica e le chiacchere sovrastavano la mia voce sommessa.

I due ragazzi mi guardarono inizialmente dubbiosi, ma poi sorrisero debolmente. Quello sguardo di intesa mi bastò.

La cosa che mi colpì di più fu l'espressione di Sky. I suoi occhi camuffati riempiti di lacrime, mi turbarono.

L'idea che la mia dipendenza fosse stata colpa sua, la tormentava continuamente. Volevo mettere in chiaro che la sua presenza invece era stata la mia salvezza.

Mi osservò con reverenza, stima e qualcos'altro che non riuscii a decifrare. Appena ci allontanammo dai due ragazzi, lei mi costrinse a fermarmi.

‹‹Io...forse non avevo capito fino in fondo come ti sentivi. Certo, me lo avevi detto ma...hai fatto qualcosa di incredibile. Credo che nessun altro ci sarebbe mai riuscito›› mi confessò stupendomi.

‹‹Mi sono semplicemente comportato come tu facevi con me. Ho parlato con loro senza giudicarli›› ammisi ricordando tutto ciò che aveva fatto per me.

Certo, anche Adantia mi era stata di aiuto, ma lei non aveva lo stesso potere su di me. Sky era rimasta anche quando le crisi di astinenza era insopportabili. Quella ragazza dai capelli rossicci riusciva a far brillare tutto ciò che la circondava, compreso me.

‹‹Sei stato coraggioso, lo sei sempre. Senza di te non sarei qui adesso...non avrei potuto fare niente›› la sua mano che mi sfiorava la guancia tracciò cerchi di fuoco sulla mia pelle.

In quel momento avrei voluto baciare via le lacrime che minacciavano di rigarle il viso. Una profonda sofferenza le riempiva gli occhi da quando l'avevo rivista. In quel momento promisi che avrei fatto qualunque cosa per strapparle quell'espressione. Volevo solo vederla sorridere, anche se non per me.

Come se non volesse guardarmi, abbassò improvvisamente i suoi brillanti occhi mascherati di giallo. Mi arresi a quella sconfitta. Il suo profumo mi inebriava la mente come una droga e forse non era solo colpa di ciò che avevamo bevuto.

Mi concentrai sulle sue parole solo quando mi avvisò che andava da Haymitch, chiedendomi di pensare ai miei vecchi mentori.

‹‹Ti farà strano rivederli immagino...Chissà se ti riconosceranno! Mi raccomando, sfodera tutto il tuo fascino, ci servirà!›› poi mi afferrò la mano destra. ‹‹Solo stai attento a suo fratello Gloss...sembra un tantino protettivo›› consigliò seriamente lanciando uno sguardo ai due vincitori biondi.

Io annuì mentre lei se ne andava.

Purtroppo, la loro fama nel nostro distretto li precedeva.

Vinsero uno dopo l'altro nove anni prima dei miei giochi. Tutti i ragazzi li consideravano un esempio e quello non fece che incrementare drasticamente il numero di volontari.

Dovevo ancora decidere se svelare la mia identità oppure no. Forse mi avrebbero riconosciuto loro con facilità.

I capelli biondi di Cashmere, scintillavano sotto la luce sfarzosa dei lampadari. Sembravano costituiti da lunghi fili dorati. I loro stilisti avevano lavorato minuziosamente per renderla il più statuaria possibile. Non mi erano mai piaciute le ragazze frivole.

Secondo Sky e Plutarch avevo un fascino che l'avrebbe attirata al primo sguardo, ma io non ne ero convinto.

Gloss aveva totalmente un altro aspetto. Era bello ma minaccioso e sembrava voler staccare le dita a chiunque osasse avvicinarsi a sua sorella.

La sua vittima divenni io quando iniziai ad avanzare verso di loro.

Per un secondo avevo pensato che sarebbe stato meglio se Sky avesse distratto Gloss mentre io parlavo con la sorella, ma l'aspetto assassino di lui mi fece cambiare idea. Sky era talmente affascinante che nemmeno lui le sarebbe rimasto indifferente. C'era però la possibilità che lui le rompesse un polso costringendomi a staccargli la testa.

Sarebbe stato ancora peggio se lui l'avesse invitata nel suo letto.

Afferrai due calici da un vassoio e con tutto il finto fascino che avevo sfoderato all'intervista con Caesar, mi diressi verso di loro.

Lei stabilì un contatto visivo con me appena mi materializzai davanti a lei. Sbatté le ciglia e si scostò i capelli.

‹‹Chiedo scusa, ma è tutta la sera che vi guardo senza riuscire a distogliere l'attenzione. Siete bella come un raggio di sole dopo la pioggia›› mi avvicinai a lei trattenendo una risata per le smancerie che stavano uscendo dalla mia bocca.

Se Sky le avesse sentite si sarebbe messa a ridere, arrossendo leggermente. Oppure mi avrebbe picchiato con i suoi tacchi vertiginosi.

Porsi il bicchiere a Cashmere proprio mentre suo fratello si voltava.

‹‹Vedo però che siete accompagnata, mi dispiace avervi interrotti›› aggiunsi evitando lo sguardo assassino di Gloss.

‹‹Oh, no affatto. Lui è mio fratello›› ribattè lei voltandosi completamente verso di me.

‹‹Il piacere è tutto mio, sono Saphir›› mentii. Quel nome che mi aveva dato Sky, calzava alla perfezione col personaggio che stavo interpretando.

‹‹Ci conosciamo?›› chiese Cashmere scrutandomi meglio, mentre Gloss aggrottava la fronte stupito per quel improvviso interesse nei miei confronti.

Una avox spuntò dal nulla porgendogli un biglietto. Lui lo aprì e fece un cenno a Cashmere. Quello scambio di sguardi mi insospettì.

L'arrivo di quel messaggio, mi costrinse a mentire.

‹‹Oh, ne sarei onorato›› le feci l'occhiolino, rischiando un colpo in piena faccia da Gloss se lei non lo avesse fermato.

‹‹Vi chiedo scusa se sono sembrato scortese, non era mia intenzione›› continuai facendo un inchino ad entrambi ‹‹sono qui per un motivo preciso››

‹‹Ovvero?›› chiese lei sbattendo le ciglia, facendo finta di nulla.

‹‹Sono un informatore molto vicino ai vertici. So che la prossima edizione sarà... particolare. Verranno richiamati in gioco tutti i vecchi vincitori›› recitai a memoria mentre entrambi spalancavano gli occhi. ‹‹Secondo il contratto che avete stipulato con Snow, una volta diventati vincitori, Capitol vi deve una somma di denaro e non può uccidervi. Non è lecito che lui usi altri modi per avere quello che vuole...per questo motivo si creerà un'alleanza tra i tributi. Se sarete un numero ingente, dovrà ascoltarvi. Vi spiegheranno gli altri che cosa dovrete fare›› conclusi tentando uno sguardo misterioso. Gli occhi di Cashmere scintillarono di curiosità per un istante.

‹‹Quel dannato bastardo!›› esclamò Gloss furioso. ‹‹Sapevo che prima o poi ci avrebbe fregato!››

‹‹G, fallo parlare per favore›› lo interruppe lei.

‹‹Sembrerà che le regole per l'edizione della memoria siano state scritte anni fa, ma non è così. Le ha cambiate per uccidervi›› sussurrai io.

‹‹E perché dovremmo fidarci? Se ci scoprono siamo tutti morti›› avanzò lui sospettoso.

‹‹Siete tra i vincitori più giovani, siete forti e capaci. Vi assicuro che non fallirete. La missione è stata studiata nei minimi dettagli. Se non credete alle mie parole, aspettate la cerimonia di apertura. Quando Snow annuncerà la nuova edizione, saprete che vi ho detto la verità. La decisione è vostra›› tentai di convincerli facendo leva sui loro sentimenti.

Mi avvicinai evitando lo sguardo del ragazzo. ‹‹Siete da anni i beniamini della capitale, certo, ma non per questo Snow annullerà l'edizione per voi, anzi. Vuole ricordare a tutti i vincitori che nessuno può sfuggirgli! Vuole sottolineare che solo lui ha potere di vita o morte su tutti e che nessuno sarà mai libero. Se vi unirete a noi, gli dimostrerete che si sbaglia››

Entrambi mi fissarono esterrefatti.

Cashmere fu la prima a muoversi verso di me. Mi stampò un bacio sulla fronte e sorrise. ‹‹Ci stiamo›› dichiarò guardando suo fratello.

Gloss sembrò irritato da quel suo gesto, ma non dissentì.

‹‹Dicci che cosa dobbiamo fare›› continuò lei mentre mi sfiorava una spalla dedicandomi di nuovo tutta la sua attenzione.

‹‹Riceverete presto ulteriori istruzioni›› le risposi mentre Gloss mi fulminava con un solo sguardo. Feci un inchino ad entrambi e mi allontanai velocemente da lì.

Vedendo quei due vincitori che tornavano a stringersi l'uno con l'altro, ripensai che Plutarch non aveva considerato un fattore nel suo piano.

Anche mia madre sarebbe stata tra i vincitori sorteggiati.

Avevo ipotizzato che Sky si fosse opposta al piano perché se ne era ricordata, ma in realtà si era preoccupata solo per Finnick e Tisbe. Le avevo raccontato molto tempo prima e velocemente della mia famiglia. Sicuramente lo aveva dimenticato.

Ero riuscito a non farmi scoprire dai miei mentori, ma il pensiero che mia madre fosse lì da qualche parte, non voleva andarsene. Ero certo che lei mi avrebbe riconosciuto sotto qualunque falso aspetto.

Avrei voluto vederla anche solo per un instante per sapere se stava bene, ma sarebbe stato meglio non cercarla.

***

Help me, it's like the walls are caving in
Sometimes I feel like giving up
But I just can't
It isn't in my blood

Laying on the bathroom floor, feeling nothing
I'm overwhelmed and insecure, give me something
I could take to ease my mind slowly
Just have a drink and you'll feel better
Just take her home and you'll feel better
Keep telling me that it gets better
Does it ever?

Help me, it's like the walls are caving in
Sometimes I feel like giving up
No medicine is strong enough
Someone help me
I'm crawling in my skin
Sometimes I feel like giving up
But I just can't

It isn't in my blood

It isn't in my blood

I'm looking through my phone again, feeling anxious
Afraid to be alone again, I hate this
I'm trying to find a way to chill, can't breathe, oh
Is there somebody who could help me?

It's like the walls are caving in
Sometimes I feel like giving up
No medicine is strong enough
Someone help me
I'm crawling in my skin
Sometimes I feel like giving up
But I just can't

It isn't in my blood

It isn't in my blood

I need somebody now
I need somebody now
Someone to help me out
I need somebody now

Help me, it's like the walls are caving in
Sometimes I feel like giving up
But I just can't

It isn't in my blood
It isn't in my blood, oh, oh

It isn't in my blood
I need somebody now
It isn't in my blood
I need somebody now
It isn't in my blood


***

Ciao a tutti da Shadow_Moonlightear! 

Finalmente ho pubblicato il primo POV di Sparkle! (scusate il ritardo...)

Il risultato del sondaggio è stato "dopo il capitolo pubblicato", quindi eccolo qua. Spero vi piaccia!

Fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti! 

Baciiii xoxo

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