Capitolo 7

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Fireflies

Continuai a tenerla bloccata a terra. Non sapevo cosa fare.

Se l'avessi colpita in testa, avrebbe creduto che era tutto un sogno... ma no, non potevo e poi conoscendola...

‹‹Non è possibile, ti ho visto morire! Tu...cosa ti è successo ai capelli, sei, così diversa...››

La guardai senza sapere che cosa dire, se avessi mentito dicendole di essere un ibrido di Capitol, forse mi avrebbe creduta lasciandomi andare via, però l'avrei terribilmente ferita.

‹‹Forse ho bevuto troppo infuso e tu sei solo un incubo tornato a torturarmi...Se sei un'allucinazione però...è bello vederti per la prima volta non ricoperta di sangue ...›› ipotizzò fissando lo sguardo nel vuoto. Quelle parole mi colpirono, occupavo forse i suoi incubi peggiori?

Non riuscivo a guardarla in quello stato.

Le presi il viso. Era come se non riuscisse a vedermi, come se fra noi ci fosse un velo bianco sottile che non le permetteva di mettermi a fuoco.

‹‹Sono io Tisbe›› le dissi sorridendo. Scoprii che non avrei mai potuto mentirle. ‹‹So che non ha senso che tu mi creda, ma sono tornata. Mi hai salvato. Hai impedito che io morissi. Non saprò mai come ripagarti›› speravo con quelle parole di ricomporre i suoi pezzi in unico istante.

Lei sembrò riacquistare lucidità e saltando a sedere, mi buttò a terra afferrandomi per il collo cercando di strangolarmi.

‹‹Quali sono state le tue ultime parole?›› mi chiese testando se ero io veramente.

Purtroppo la nebbia che era nella mia mente mi impedì di accedere immediatamente a quel ricordo. Forse era il destino che mi aveva portato lì, incontro alla mia morte per mano di Tisbe.

‹‹Se fossi davvero tu lo sapresti! Nessuno poteva sentirti tranne me, quindi Capitol non può saperlo, mi dispiace›› gridò arrabbiata stringendo la presa più forte su di me. Avrei potuto colpirla con qualcosa e fuggire, ma una parte di me non voleva.

Mentre le forze mi abbandonavano, un flash si abbatté su di me. Mi tornarono alla mente le stesse parole di Stacker.

‹‹Guarderai dall'alto bruciare Capitol, per tutti noi›› risposi con un filo di voce.

Prima che potessi aggiungere qualcosa, lasciò la presa e mi abbracciò con talmente tanta forza, che rischiai di svenire. Iniziai a tossire cercando di respirare mentre lei mi aiutava ad alzarmi, scusandosi.

‹‹Per un attimo ho pensato che ti fossi rammollita...›› commentai con un filo di voce respirando ancora a fatica. I nostri sguardi si incontrarono, e vederla lì davanti a me mi fece crollare. Iniziammo entrambe a piangere e non avrei saputo dire quanto tempo rimanemmo a terra sul pavimento.

Lei si scusò per avermi quasi ucciso e io per non essermi fatta viva. Le spiegai che mi era stato proibito di farmi vedere e che mi aveva colto di sorpresa dopo che ero entrata di soppiatto.

Parlare in quel modo con lei, mi ricordò le serate nell'arena in cui ci riunivamo durante i turni di veglia. Dai suoi occhi capii che ci stava pensando anche lei.

Iniziò a raccontarmi ciò che era successo dopo che l'hovercraft l'aveva recuperata.

Subito dopo averla ripulita, medicata e rivestita, fu intervistata da Caesar. Lui le chiese di descrivere le sensazioni che aveva provato, le sue tattiche utilizzate, ma soprattutto come si sentiva riguardo alla mia rivelazione. Ripensare a tutto ciò che era successo l'aveva fatta stare male e non sapeva cosa rispondere.

L'ultima cosa che avevo desiderato, era che nessuno pensasse che fosse stata lei ad orchestrare il piano.

Sia all'interviste che durante il viaggio dei vincitori, aveva sottolineato come le mie parole l'avessero colpita e che era da me cercare di organizzare qualcosa che avrebbe salvato tutti. Per lei, il mio non era stato un atto di ribellione, ma di protezione verso gli altri e autoconservazione verso me stessa.

‹‹In fin dei conti, ero consapevole di essere solo una vincitrice collaterale›› dichiarò lei sorridendo.

‹‹Tisbe, ma che cosa stai dicendo, non è così...›› ribattei, ma lei non me lo permise.

Era certa che per i capitolini io e Sparkle fossimo i veri vincitori. Mostravano continuamente immagini della nostra storia e piangevano disperati quando venivamo separati per qualche motivo. In effetti quella poteva essere una storia interessante per il pubblico. Alle interviste le chiedevano sempre di noi, ma a lei non sembrava aver dato fastidio.

Sperai solo che nessuno avesse creduto che la mia era solo una messa in scena, compreso Sparkle.

‹‹Non si aspettavano che rimanessi per ultima, e a dire la verità nemmeno io...››

‹‹Tisbe, tu eri una delle più forti!›› la lodai io.

‹‹Vero, ma non ero una delle più interessanti. Caesar mi chiese di Fedra...se c'era stato qualcosa...Forse non lo sai, ma quando alla fine sono andata da lei ed ho combattuto e ucciso Atala...Fedra era già morta›› a quelle parole esitò, poi concluse lanciando un'occhiata alla foto sulla libreria ‹‹ognuno di voi ha lasciato un vuoto nel mio cuore che nessun altro potrà mai colmare››

Quelle parole mi commossero, sembrava sincera. Fedra doveva aver significato molto per lei.

Osservai il modo in cui mi guardava, sembrava che stesse tentando di nascondermi qualcosa. Cercai di non farle troppe pressioni, ma dopo un po' confessò.

‹‹Quando ho rivisto tutti quegli alleati che consideravo nostri amici, ho avuto una certa difficoltà nel leggere i cartellini preparati dall'accompagnatrice. Nell'11, anche se a singhiozzi, sono riuscita ad arrivare alla fine, stessa cosa per l'8. Ma quando sono arrivata nel distretto 4...sono crollata. Ho cercato di pensare ad altro, ma per colpa di quei dannati schermi con la tua foto...›› iniziò a singhiozzare ‹‹i tuoi amici, la tua famiglia, erano tutti lì che ti piangevano e io...›› aveva le lacrime agli occhi, ma continuò ‹‹sono caduta in un pianto disperato, non riuscivo nemmeno a parlare. Hanno dovuto interrompere la trasmissione e portarmi via››

Quel ricordo aveva risvegliato in lei un vecchio dolore. La sua sofferenza era tangibile e non volevo peggiorare la situazione con altre parole.

L'abbracciai e passammo un po' di tempo in silenzio, prima di ricominciare a chiacchierare.

Ero molto preoccupata di ciò che le aveva chiesto Snow. Temevo che avesse intuito qualcosa, ma lei sembrava abbastanza tranquilla. Dopo l'intervista, lui si era complimentato con lei e dato che era orfana e noi eravamo morti, non aveva niente con cui minacciarla.

Probabilmente lui aveva reputato la nostra dipartita come l'ovvia conseguenza di un gesto stupido e insensato. Avevamo dimostrato che tentare di ribellarsi, poteva portare solo alla morte.

‹‹Si può sapere come hai fatto a sopravvivere? Ho tentato di bloccare l'emorragia, ma poi il fuoco vi ha inghiottito...vi hanno portati via...ho visto il vostro corpo...›› ricordò tremante nascondendo le mani. Solo in quel momento notai delle bruciature su quelle e sul suo collo seminascosto dalla maglia.

‹‹Tisbe...›› feci io poggiando la mano destra sulle sue.

‹‹Non volevo spostarmi e...beh, quando mi hanno rimessa a nuovo, non gli ho permesso di cancellarle››

Immaginai Tisbe che gridava dal dolore mentre veniva avvolta dal fuoco. Se per qualche ragione aveva risparmiato noi, forse lo stratega lo aveva spinto verso di lei per farla allontanare. Accarezzai le sue bruciature con rabbia. Avrei voluto chiederle perché lo aveva fatto, ma conoscevo la risposta.

‹‹Beh, è una lunga storia. Diciamo che ho avuto un po' di aiuto, ma non posso dirti altro›› risposi mordendomi la lingua e cambiando discorso. Non potevo scendere troppo in dettagli, dato che solo la mia presenza lì rappresentava un enorme pericolo per lei.

‹‹Ho rivisto tantissime volte i video dei giochi per capire cosa era successo. Ad un certo punto ho dovuto smettere perché più li guardavo, più pensavo a cosa avrei potuto fare per cambiarli›› era scossa da quel ricordo.

La abbracciai. ‹‹Tu non dovevi fare nulla. Tutto è successo a causa mia, ho commesso un errore. Non avrei mai dovuto rischiare la vostra vita. Vi ho traditi nel momento in cui vi ho fatti entrare nella mia alleanza, non sono riuscita a proteggervi, e dovrò convivere con questo peso per sempre...››

‹‹Sky, tu non ci hai traditi! Almeno hai cercato di fare qualcosa per fermare gli Hunger Games e sei perfino riuscita a salvare due di noi!›› mi strinse più forte.

‹‹No, tu hai salvato me›› conclusi baciandole la guancia.

Le raccontai come ero stata risvegliata da un macchinario mentre stava finendo di guarirmi. Anche lei aveva dei dubbi sul tempo estremamente lungo che esso aveva impiegato.

‹‹Rapita? E da chi?›› chiese sbalordita.

‹‹Non crederai mai a ciò che sto per dire... Mi ha rapita un ragazzo di nome Sebastian, era il fidanzato di Icaro...›› feci una pausa ricordando il mio risveglio in quella stanza buia. ‹‹Ovviamente voleva vendicarsi per la sua morte e forse avrei dovuto lasciarglielo fare›› in quel momento cercai di affrontare la situazione come se fosse qualcosa di molto lontano.

‹‹Sky, Icaro stava per ucciderti, l'ho visto coi miei occhi! Voleva fare del male a Lily, ci ha fregati tutti... Ricordo ancora quando Sparkle è tornato e vedendo cosa era successo, si è lanciato in mezzo alla mischia. Dovevi vedere quanto era arrabbiato!›› esclamò prendendomi le mani.

‹‹Sparkle... Sono passati due anni. Se davvero è nel 13, forse crede che io sia ancora nella vasca criogenica... Mi domando se sia andato avanti con la sua vita. Non faccio che pensarci... Non so se quello che è successo tra di noi nei giochi, fosse reale per lui... Alla fine lo scopo è sopravvivere, no? Magari credeva che io stessi fingendo, o forse era lui a mentire...Dannazione! Non credo che riuscirei a vederlo insieme a qualcun altro, ma come potrei biasimarlo! Forse mi sono davvero presa una brutta cotta››

Non avevo avuto il coraggio di chiedere alla Paylor se potevo contattarlo. Avevo troppa paura.

E se mi avesse mentito? Cosa avrei fatto se avessi scoperto che non provava nulla per me e che si era rifatto una vita? Di certo non mi sarei potuta mettere nel mezzo. Non potevo obbligarlo a volermi. Mi era sempre sembrato sincero e mi aveva dimostrato tante volte che l'unica che si tirava indietro, ero io. Non aveva bisogno di fingere per avere protezione perché era molto più forte di me. Il dubbio però che una persona meravigliosa come lui potesse ricambiare i miei sentimenti, non se ne andava mai. Nemmeno lui poi mi aveva contattata, ma forse perché non sapeva che mi ero svegliata.

‹‹Sky, io non credo che lui stesse fingendo. Ti ho già detto come si è comportato quando ha scoperto di averti abbandonata nelle braccia del nemico! Non hai idea di come ti guardava in ogni istante. Si preoccupava costantemente per te. Sono sicura che quando vi rivedrete, tutto andrà al proprio posto›› mi rassicurò lei guardandomi preoccupata.

Sapevo che ciò che stava dicendo era vero, però non riuscivo ad allontanare i miei dubbi.

La mia mente incasinata mi permise di attingere a dei ricordi. Rividi il modo in cui mi aveva bloccata per evitare che corressi dietro a Talia ed Elieo. Ciò che avevo provato quando mi aveva guardato dicendomi che si era perdutamente innamorato di me, mi faceva pensare che stesse dicendo la verità. Quell'incertezza però ormai si era insinuata in me e non se ne sarebbe andata facilmente.

Nel 13 non conosceva nessuno, ma era affabile, bello, simpatico ed intelligente. Non ci avrebbe messo molto tempo a fare amicizia. Alla fine io ero solo una ragazza qualunque, poteva trovarne a milioni migliori di me.

Il problema era la forza dei miei sentimenti per Sparkle. Ormai credevo di provare qualcosa per lui che non avevo mai provato per nessun altro.

Il mio cervello aveva cercato di non farmi pensare a lui, perché le mie preoccupazioni erano già troppe, ma era bastato il suo nome per mandarmi in paranoia.

Tisbe sospirò.

‹‹Non pensarci adesso. Ti va un po' di tisana? Il dottore me ne ha prescritta una per aiutarmi a dormire, ti farebbe bene...›› mi consigliò accennando alla tazza fiorita abbandonata sul tavolino.

‹‹Perché no›› accettai guardando fuori dalla finestra.

Ormai ero via da un po' di tempo e la radio non aveva fatto alcun rumore dall'ultima conversazione con la Paylor.

Forse voleva lasciarmi un po' di tempo per stare da sola dopo essere crollata su Emeraude.

Continuammo a parlare per ore fino a che non ci addormentammo sul divano.

Ma la mia notte non fu tranquilla come avrei voluto.

***

I am a child of a

Money hungry,

prideful country

Grass is green and it's always sunny

Hands so bloody, tastes like honey

I'm finding it hard to leave

I am a child of a money hungry,

prideful country

Grass is green and it's always sunny

Hands so bloody, tastes like honey

I'm finding it hard to leave

***

Mi trovavo nella mia casa. L'atmosfera era bluastra e fredda.

Il rumore del vento che spalancava una porta, attirò la mia attenzione.

Mi diressi verso il salotto.

La porta che dava sul balcone si era spalancata lasciando entrare le foglie secche. Non c'era nessun rumore.

Un tappeto verde marrone di foglie ricopriva il pavimento e quando camminavo, scricchiolava sotto ai miei piedi.

Sbriciai verso l'esterno e mi accorsi che un vaso era caduto dal balcone.

Mi sporsi per controllare e lì, vidi i cadaveri.

Putridi ammassi di corpi grigi ricoprivano il terreno. Teste mozzate mi fissavano con i loro occhi vitrei dal giardino del piano inferiore.

Mi guardai intorno. Ogni singola pianta presente si era seccata ed era morta.

Iniziai a scavare con le mani nel vaso più vicino a me disperatamente, e dopo poco, le trovai.

Per il mio stupore, il vaso cadde nel vuoto.

Anche lì erano state sepolte teste mozzate. Erano grigie e gonfie, come avvizzite dall'acqua e piene di vermi.

Ero finita all'inferno.

*****

Smoke is clearing out,

all the circling lights blind me

I've been running out, now it's all just a fight to breathe

I gave it all, yeah, I gave everything

I will never break the silence

When I look inside,

I don't have to hide

If you're looking, you won't find it

Who's the enemy?

Don't know what to believe

Living in the shadows

Living in the shadows

Light is breaking through a dark that is underneath

I know the truth but for you it's just out of reach

You took it all, yeah, you took everything

I will never break the silence

When I look inside

I don't have to hide

If you're looking, you won't find me

Who's the enemy?

Don't know what to believe

Living in the shadows

Living in the shadows

I will never break the silence

When I look inside,

I don't have to hide

If you're looking, you won't find it

Who's the enemy?

Don't know what to believe

Living in the shadows

Living in the shadows

Living in the shadows

Living in the shadows

Living in the shadows

****

Ciao a tutti! Sono sempre io, Shadow_Moonlightear! 

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo...7 come il distretto di Tisbe! 

Come avrete notato, ho inserito una o più canzoni all'interno dei capitoli. Se volete ascoltarle, ho creato una playlist su Spotify (che si chiama come lo spin off) che aggiorno man mano che pubblico! Potete trovarla qui o nelle storie in evidenza sulla mia pagina Instagram! https://open.spotify.com/playlist/0BtWAezfGb9ziLDHqCvlZj?si=OVx1Ck9ARqCxgb4MPPQwUw&utm_source=copy-link

Fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima! xo xo


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