67 - False amicizie?

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Non avevano idea di quanto tempo fosse passato da quando Damon era passato senza dire una parola se non fissare Kyra maligno. Forse giorni, non lo sapevano, non c'era una finestra per capire qualcosa. Evelyn aveva detto loro che, quando era stata catturata le numerose volte nella sua lunga vita, aveva notato che i demoni stavano male al chiuso durante la notte, motivo per cui non l'avevano mai raggiunta durante le ore notturne. E, poiché erano parecchie, dal tramonto all'alba, aveva capito quando fuori c'era il sole.

Così, secondo la Yarix, erano lì rinchiusi da due giorni pressapoco. Il tempo nel mentre passava e passava e non potevano fare altro se non cercare di non pensare a dove fossero o dormire per non dare peso alla fame e alla sete.

Fenrid e Rohin, assieme a Nath e Nissa, provavano ad unire la loro magia per trovare un qualche incantesimo per sbloccare il meccanismo della cella, Evelyn che continuava dire loro che fosse impossibile essendo un incantesimo di magia oscura dei demoni, infrangibile da loro.

Andreas e Sarah invece erano seduti in un angolo cercando di farsi forza tra loro e a Kyra, seduta in un angolo isolato, dispiacque vederli così, specialmente Sarah. Non avrei mai voluto che mi accadesse tutto questo... Me ne sarei dovuta andare via e invece...

Dei passi li distrassero e subito i ragazzi smisero di fare qualsiasi cosa nascondendo ogni traccia del loro esperimento prima che nella loro visuale apparisse un altro demone diretto verso il tavolo della sala.

Non era nessuno dei tre precedenti ed era anche piuttosto diverso fisicamente: basso, un po' in carne, d'aspetto sulla quarantina d'anni ma che ci teneva al suo apparire con vestiti eleganti e sfarzosi.

– Perché è così diverso?– domandò a bassa voce Rohin curioso ad Evelyn che rispose subito. Per certe cose sapeva rispondere e cercava sempre di tenere bene a mente tutto quello che aveva appreso. Un giorno, magari, le sarebbe potuto essere d'aiuto.

– Non tutti i demoni sono uguali. Da quello che ho capito sono divisi a loro volta in base da cosa sono attratti e su cosa si basa la loro magia. Sono Creature Oscure, si cibano di emozioni negative, peccati ma tutti in maniera differente. Ad esempio, Dell e Varjo cercano di più la lussuria, la seduzione, hanno poteri ammalianti oltre a quelli distruttivi che è comune a tutti invece. Damon penso abbia una magia dell'ombra, si nutre di oscurità ma anche di lussuria, gli piace essere ammirato, mentre lui, Ozul, è attratto dal cibo e da tutto ciò che è prezioso, è avido.–

Era davvero strano ma al tempo stesso curioso ed interessante sapere tutto quello, qualche settimana prima quei Salir non avevano nemmeno idea dell'esistenza di altre Creature Magiche al di fuori di loro, gli unici che credevano di essere i soli esistenti.

– Allora, mi è stato detto che dovreste sfamarvi o morirete prima che possiamo entrare nelle vostre menti per sapere ciò che ci interessa.– cominciò a dire Ozul avvicinandosi con in mano qualche pagnotta e un paio di borracce d'acqua che lasciò cadere ai loro piedi dopo averle teletrasportati all'interno della gabbia. I ragazzi li raggiunsero subito, Nissa portò qualcosa anche alla sua amica che sembrava quella che stava peggio là dentro per qualche motivo.

Solo Andreas non toccò nulla, aveva fame ma c'era altro che gli impediva di accettare quello strano gesto gentile. Non potevano semplicemente ucciderli?

– Cosa volete da noi?–- domandò rabbioso alzandosi in piedi e lui ghignò. Era alquanto fastidioso.

– Sapete della nostra esistenza per colpa di quella Yarix traditrice. Lo sanno tutti che chi tradisce il Demone muore, lei è qui per questo. Voi in più state cercando di fare ricerche su Eathevyr e rischiate solo di intralciarci. Mentre per la Yarix dai capelli bianchi... Non so cosa voglia farci Damon. È già tanto se vi ho risposto ma tanto dimentichereste tutto tra qualche giorno. O forse morireste, molto più allettante.–

– Finiscila idiota, non fai altro che parlare e parlare. Sei troppo chiacchierone per essere uno di noi.– si aggiunse la voce di Dell di nuovo apparso dal nulla accanto all'altro. Sembrava contrariato dalla sua parlantina.

– Se è per questo tu dovresti occuparti della nuova arrivata.– ribatté ribeccandosi altre parole.

– Lo sto facendo.–

– Nuova arrivata?– si intromise Evelyn non capendo e fu un bene che Ozul fosse un chiacchierone nato. L'aveva intravisto svariate volte parlare e parlare con altri demoni infastiditi.

– Già, si è aggiunta a noi una nuova demone, è fenomenale. Potrebbe tenere testa a Damon facilmente, peccato che sia del nostro livello però. Sarebbe un Demone Supremo perfetto.–

Ozul si beccò un pugno bello forte in stomaco che lo fece traballare e indietreggiare. Subito dopo una mano sul collo dell'altro ragazzo.

– Sta zitto, devi tenere a freno la lingua! Non vogliamo problemi!– gli ringhiò contro spingendolo via mentre una voce femminile si aggiunse a loro, Nath sgranò gli occhi all'istante appena la sentì. Non è possibile...

– Se avete intenzione di menarvi è inutile, la sconfitta di Ozul sarebbe troppo schiacciante ancor prima di cominciare che porterebbe alla vergogna e all'umiliazione.–

L'uomo si arrabbiò e tentò di colpire con un pugno la nuova figura che, però, velocemente si scansò e gli fece un semplice sgambetto facendolo cadere a terra come niente fosse, poggiandogli il piede sul torace e premendo facendolo lamentare dal dolore, strappando una risata maligna e divertita a Dell e all'artefice di quel dolore: Sheera.

Era vestita in modo simile a loro con una camicia nera evidentemente costosa satinata lasciata sbottonata quel che bastava per mostrare appena il seno, poi pantaloni in pelle aderenti che le valorizzavano le forme del corpo, un paio di collane al collo, le mani in tasca e lo sguardo annoiato fisso su di lui, i capelli come sempre sciolti, occhi delineati da una linea nera, labbra rosse come il sangue.

– Che patetico! Sei così inutile.– esclamò lasciandolo perdere e raggiungendo la cella, un sorrisetto maligno sul volto. Da vicino, vestita com'era, era tutta un'altra storia. Era più che in grado di attrarre tutti e farli inginocchiare ai suoi piedi per la sua bellezza stregante e mai vista, sembrava colpire persino quei due demoni che non le staccavano gli occhi di dosso come vogliosi. E c'era qualcosa di diverso in lei rispetto all'ultima volta che l'avevano vista, sembrava forte, potente, inarrestabile. Era inspiegabile la sensazione che provavano.

– Ma chi si vede, persino quei due mi devo ritrovare qui. Ci fosse stato Maestro l'avrei più che volentieri eliminato.– disse con una smorfia di disgusto fissando Rohin e Fenrid. Nath si alzò in piedi all'istante appena si rese conto che fosse davvero lei lì davanti a sé.

– Che stai facendo?– le domandò raggiungendola e poggiando le mani alle sbarre fredde, un paio di metri a dividerli, ma lei lo guardò con sufficienza e le braccia al seno mentre Dell le si avvicinò.

– Li conosci?– le domandò e lei fece spallucce.

– Probabile.–

Lui li squadrò un attimo prima di mostrare un ghigno di chi aveva un'idea.

– Non ti conosco ancora e mi piacerebbe capire il tuo modo di pensare. Mostrami che non ti importa ferire uno di loro nonostante tu li conosca. Hai fatto fuori dieci nostri demoni e abbiamo visto le tua abilità, come demone sei impeccabile. Ma non vorrei che passare troppo tempo tra i Salir ti abbia influenzato a non attaccare loro, d'altronde sei cresciuta in mezzo a loro e non con la tua specie.– le disse fissando ogni singolo ragazzo e poi Sheera, appoggiandogli il braccio intorno alle spalle.

– Che dici?–

– Ho scelta o preferisci qualcuno in particolare?– non si scompose lei fissando davanti a sé e facendo sconcertare Nath.

– Non vorrai farlo davvero!?– esclamò già pronto a dire altro.

– Sta zitto.– gli ringhiò lei di rimando fissandolo truce per un attimo mentre Dell continuò. Nath non se lo aspettò, non gli aveva mai risposto in quel modo.

– Pensa ad alta voce chi scarti e perché.– continuò Dell lasciandola e mettendosi le mani in tasca in attesa. Sheera nel mentre li osservò bene e in poco iniziò a fare quanto richiesto.

– I due piccioncini non ho voglia di vederli, soprattutto lui. È un odio a prescindere, faciliterebbe le cose e non sarebbe appagante fino in fondo il ferirlo. I ragazzi all'angolo sono insignificanti come per la biondina, la rossa non ho idea di chi sia e non mi interessa.–

Dell nel mentre osservò Sheera e i due rimanenti: Nath e Kyra, la quale se ne stava in un angolo sofferente. La corvina li fissò entrambi, erano gli unici che per lei avevano valso qualcosa. Si avvicinò alla gabbia di qualche passo squadrando Nath seria.

– È quello che conosco di più, era qualcuno. Ma non provocherei dolore a nessuno altro se non a lui stesso e sarebbe noioso, perciò...–

Sheera spostò lo sguardo verso Kyra e la chiara, con le poche forze che aveva, ricambiò. Si fissarono per qualche istante, i loro occhi incatenati gli uni agli altri prima che lei sorridesse maligna.

– È più debole degli altri ora. E con lei poi, farei soffrire più gente. Vero?– concluse guardando Andreas che subito provò ad avvicinarsi a lei invano.

– Non ti azzardare! Te ne pentirai quando uscirò da qui!–

Lei rise maligna.

– Dubito tu possa riuscirci.– ribatté schioccando le dita e facendo svanire Kyra in una nube nera e facendola riapparire fuori dalle sbarre ma sempre accanto, la schiena contro il muro ghiacciato, i polsi tenuti dalla sua mano altrettanto fredda sopra la testa, con l'altra una presa salda al volto.

Kyra era troppo debole per anche solo provare a muoversi o dire qualcosa e Sheera la osservava maligna, i suoi occhi neri luminosi, le labbra che vennero inumidite dal movimento lento e sensuale della sua lingua.

– A Damon non piacerà.– la bloccò un attimo Dell pensieroso ma lei lo ignorò.

– Si arrangia.– disse prima di mordere il collo di Kyra con forza, facendola gridare, più che dal dolore era per il non essere pronta alla sua aggressività, all'avidità di sangue di cui si stava nutrendo facendole venire ancor meno le forze. Le voci degli altri le sentiva ma erano un po' ovattate, non sapeva cosa stessero dicendo. Le forze diminuivano, il dolore si espanse per il corpo che sentiva sempre più freddo.

Poi Sheera si staccò e la spinse via in malo modo, le sbarre che divennero invisibili giusto il tempo di farla passare e vederla cadere a terra. Subito gli altri la raggiunsero mentre si sentiva troppo debole per fare qualsiasi cosa.

– Perché?– domandò Nath alla corvina intenta a leccarsi le labbra dal sangue.

– Perché stai con loro?– insistette facendo ridacchiare Dell. Era fastidioso. Tutti lo erano lì, senza cuore, spudorati, assassini. La corvina non rispose subito, solo ridacchiò appena.

– Mi annoiavo ad Yreles. Radere al suolo questo mondo mi pare più allettante.–

– Cos... È la tua risposta? Sul serio? Che razza di persona sei?– esclamò Nissa rabbiosa e Sheera si voltò appena a guardarla fredda e come se nulla le importasse, come se fossero perfetti estranei.

– Te lo chiedi pure biondina?– le domandò accigliata prima di iniziare a seguire l'altro demone ma Nath riuscì a prenderla per il braccio attraverso le sbarre poco prima che fosse troppo lontana.

– Vedi di lasciarmi!– gli ringhiò contro per l'ennesima volta.

– Non ha senso tutto questo, ci tenevi a lei.–

– Si cambia Nath.– rispose solamente liberandosi bruscamente e andandosene senza dire altro mentre lui si sedette per le gambe che gli tremavano, le mani tra i capelli mori, delle lacrime che premevano di uscire. Non era più nessuno per lei? Cosa le era accaduto che l'aveva cambiata così tanto? Come aveva conosciuto quei demoni?

Nissa gli si avvicinò accarezzandogli la schiena. Si sentiva tradito evidentemente, aveva sentito molte volte cosa aveva passato per lei, per la loro amicizia che in quel momento si era polverizzata. Non riconosceva più quella che credeva sua amica.

           

Una lieve brezza le accarezzava i capelli corvini lentamente ad accompagnarla nei suoi pensieri. Non si era aspettata di trovarsi davanti a sé, oltre a Kyra, gli altri Salir che aveva conosciuto. Le rimase in testa anche quella che riconobbe all'istante come una Yarix. Dev'essere quella di cui mi aveva parlato pensò ricordando parole addietro mentre mordicchiò una matita nervosa, di tanto in tanto le dava una tregua per poter bere del vino. Cercava di distrarsi in quel modo dalla sua voglia di uccidere tutti quei demoni che aveva intorno e solo perché in testa aveva un piano ben preciso ormai.

– Ehi, novellina!– la chiamò quello che riconobbe come Varjo. Sembrava piuttosto arrabbiato o più che altro scocciato e la fissava dalle radici dell'albero su cui si era rifugiata a cercare di scarabocchiare qualcosa.

– Che diamine vuoi?– rispose bruscamente dandogli un'occhiataccia. Il suo umore era peggiorato a causa della sua sete di vendetta ma il sangue che aveva bevuto da Kyra le faceva un po' effetto e dunque era in un certo senso più calma. Anche se era una sensazione che odiava.

– Ti conviene rispondermi con un certo tono.– ribatté lui, Sheera non riuscì a non ridere per tale assurdità.

– Altrimenti cosa?– lo sfidò fissandolo. L'aria era più che tesa, entrambi lo percepivano. Bastava poco, un passo falso e si sarebbe scatenato un putiferio.

– Sei già nei guai dopo aver sfidato Damon.– continuò lui mentre la ragazza abbandonò il suo breve periodo di solitudine e silenzio, atterrando di nuovo sul terreno senza problemi davanti ai suoi piedi. Non ebbe nemmeno problemi a fissarlo negli occhi scuri.

– E allora? Non so nemmeno chi sia, perché dovrebbe importarmi?– mentì portandosi le braccia al seno, non avrebbe sentito minimamente l'odore della menzogna, era più che abile nel mentire, specie con chi odiava.

– Ti può fare a pezzi, non è un demone comune come noi.–

Sheera ridacchiò, avvicinandosi a lui e poggiandogli le braccia sulle spalle. Le sua mani fredde da demone finirono subito e istintivamente sui suoi fianchi armoniosi e seducenti. Non se accorse nemmeno all'inizio.

– Posso sempre usare la mia magia, sembra che nessuno qui sia immune al mio saper ammaliare.– ridacchiò leccandosi le labbra e notando più che bene il suo sguardo che finì su esse. Anche il suo corpo non mentiva facendosi teso. Non devo andare oltre o sarà un macello! si disse ripetutamente la corvina. Aveva un piano da seguire, e se l'avrebbe rispettato non si sarebbe dovuta accontentare di una sola morte.

– Però sono curiosa, come mai Kyra non può essere toccata?– gli domandò fintamente innocente. Lei lo sapeva più che bene ma voleva capire se gli altri, a parte Damon conoscessero il suo segreto.

– Affari che non ti riguardano.– le ringhiò contro facendola ridacchiare maligna e maliziosa. Però non sapeva nulla, l'aveva letto dai suoi occhi.

– Te la fai con la novellina ora, fratello?– sentirono da Dell che aveva sul volto un ghigno malizioso. Subito Varjo si staccò da Sheera bruscamente.

– Non la sopporto.– ribatté lui come a negare l'attrazione che sentiva verso di lei.

– Io avrei detto altro.– rincarò la dose Sheera osservandolo attentamente negli occhi di modo che seguisse il suo sguardo più in basso. Non le disse nulla, solo si voltò per andarsene e raggiungere il centro del campo, così lei e Dell rimasero soli. Era in mezzo a loro solo per cercare di avere notizie, informazioni che potessero essere rilvanti ma nessuno sapeva qualcosa. Damon e Shedan si sono messi bene d'accordo tra loro, devo solo trovare quel traditore ingrato pensò mentre seguì Dell chissà dove senza nemmeno ascoltarlo, osservando poi tra gli alberi della foresta intorno, in lontananza, una figura che riconobbe e che aspettava solo un semplice comando. Non mi deludi mai Lily.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro