"Il Mistero Delle Dieci Porte"

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La vista di quelle porte, così massiccie, rudimentali, faceva aumentare ancora di più in Clark la curiositá; quella curiositá che ogni piccolo uomo ha nello scoprire sempre cose nuove, specie se la fantasia va oltre.

Clark prese una decisione e cioé di farsi guidare a caso dall'istinto ma volle farlo con gli occhi chiusi e aprì una delle dieci porte.

Appoggiò la mano sulla maniglia e lentamente la abbassò, la porta nell'aprirsi scricchiolava e Clark sentiva tutto il suo peso, era una porta anch'essa possente, di una forma antichissima.

Man mano che la porta veniva aperta Clark cercava di sbirciare con la coda dell'occhio e più si apriva e più Clark tribolava.

Aperta la porta, trovò un cunicolo stretto e tortuoso.

Clark oramai non poteva tornare indietro, voleva avventurarsi sempre di più.

Incominciò ad addentrarsi nel cunicolo, in lontananza si vedeva una luce, la seguì, (Nonostante un pò di paura non demorse).

Arrivato alla fine del cunicolo si trovò in una grande caverna, forse si trovava sotto il castello, forse, perché aveva camminato in discesa? Non se ne era accorto, ma aveva camminato parecchio.

In quella caverna Clark scoprì altre meraviglie.

"Ma come é possibile?" - dentro una caverna una cascata con un grande lago? Meravigliosoooooo

Ebbene si, dentro quella caverna, alta, ove l'eco rimbalzava, vi era una cascata enorme, tante tonalitá di azzurro, un rumore maestoso, e quel rumore si infrangeva giù per il lago creando tanti piccoli arcobaleni; Clark era così felice che saltava dalla gioia, era una bella realtá, da vivere, da toccare con mano.

Si sedette per ammirare quel gioco di colori, per sentire il rumore dell'acqua, per sentire la sua voce rimbombare dentro la caverna.

Ammirava con entusiasmo e notò inoltre che il lago ad un certo punto si stringeva dando vita ad un piccolo ruscello che continuava sotto le cavitá della caverna.

Disse: "chissá dove porterá?"

Ma non sapeva come fare per seguire il suo corso quindi aveva solo due alternative - tornare indietro o cercare di costruirsi una piccola zattera ma, ahimé dentro quella caverna non vi era alcun tipo di legname.

Pensó di tornare indietro, procurarsi ciò che gli serviva e riprovare.

(Bisogna ricordare che era passato quasi un giorno dall'inizio della sua avventura anche se lì dentro aveva perso la cognizione del tempo)

Decisione presa...tornare indietro e riuscire da quella porta, una delle dieci.

                                                   ...continua

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