Capitolo 10

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Vanessa Amber POV

Questa difficile settimana ormai è finita, con tutte le pulizie da fare come supplemento allo studio. Sono una ragazza semplice, non Wonder Woman!

<Ho la schiena rotta> dico con le ragazze.

<Anche io, guarda> mi fa eco Susan Chanel, mentre si lascia cadere su una sedia affianco a me durante il pranzo di venerdì.

<Soprattutto in fondo> aggiunge Lily, che subito arrossisce e torna a leggere un tomo di drammaturgia greca. Susan allunga l'occhio.

<Ah, i greci, anche loro ci sapevano fare riguardo le chiappette fresche!>

<Stavate parlando di me?> cinguetta Frankie Trevor che si siede esattamente dietro di me ed inizia a baciarmi il collo. Sono passati pochi giorni da quando è arrivato ma ha subito legato con Lily e Susan Chanel.

<Frankie Trevor che bello che ci sia anche te! I pranzi sono più allegri> gli dico e lo bacio castamente con la lingua.

<Che fate stasera, belle mie? Andiamo a fare un giro in centro? Al sexy shop c'è la prova gratuita delle palline anali vibranti>

<Mi piacerebbe ma oggi è venerdì> sospira sconsolata Susan Chanel <C'è la partita di football>

<Giustamente, mio fratello ci terrà, immagino>

<Si, oltre a... ehm, alcuni altri giocatori>

Frankie Trevor ridacchia, poi si rivolge a me.

<E il tuo bel Aaron Ryan ci tiene che tu venga?>

<Si, finchè non vengo io, non viene nemmeno lui> dico distratta e lui mi guarda storto.

<Vanessa Amber, non fare la furbetta, intendevo venire a vedere la partita>

<Perchè, intendi andarci anche tu?>

<Trenta ragazzi che si saltano addosso tutti sudati, cosa posso chiedere di meglio?>

<Che saltino addosso a me> conclude Susan Chanel trasognata. Lui sorride schioccandole un bacino ed un "pazzerella!"

<Ragazzi, non so se andrò, Aaron Ryan ha detto che starà in panchina tutta la partita e vederlo così triste e sconsolato mi deprimerà>

Frankie Trevor mi guarda nuovamente con accondiscendenza.

<Amore, ma nel football non si può mai dire, ora sei a sedere in panchina ed un attimo dopo stai placcando da dietro un bellissimo quarterback muscoloso dalle chiappette sode che mugola cadendo a terra a quattro zampe...>

Stavolta tocca a me guardarlo con accondiscendenza, ma è il mio amico gay preferito, e quindi li seguirò a vedere questa maledetta partita.


Susan Chanel POV

Mi risistemo un attimo dopo essere uscita dal bagno sotto la tribuna del nostro stadio scolastico, il rossetto non è nemmeno molto sbavato. Dall'infermeria sento urla di dolore di Dawn Gwen, una delle ragazze del corpo delle cheerleader. Corro a vedere e c'è lei in lacrime attorniata da tre altre ragazze, chiedo cosa è successo ma l'infermiera mi guarda sconsolata dicendo <Probabilmente ha la tibia fratturata>.

Il gelo scende nello stanzino.

<Ma come è potuto succedere?>

<Abbiamo provato una figura troppo difficile, ma Claire Rose non ne ha voluto sapere, voleva farla a tutti i costi. E questo è il risultato>

Infuriata, corro verso lo spogliatoio delle cheerleader, apro sbattendo la porta.

<Tu, lo sai cosa hai provocato?! La povera Dawn Gwen ha una tibia fratturata per le tue manie di grandezza>

Lei mi si para davanti, tira fuori il petto guardandomi con astio, io tiro fuori il petto guardandola con astio. I nostri petti si toccano.

Mhm, non male.

<Non alzare la voce, sai che tu qui non puoi stare, e sappiamo tutti perchè> e mima distrattamente il verso del sesso orale. Cerco di stare calma e non cadere nelle provocazioni.

<Per il tuo tornaconto personale hai provocato un infortunio, io sono stata esclusa per molto meno>

<E' stato un piccolo incidente, può capitare>

<Le ragazze sono stufe di te> e alcune ragazze mormorano.

<Sono la miglior capitana che potrebbero avere, è grazie a me se i ragazzi della squadra di football possono entrare in spogliatoio e fare amicizia>

Altre ragazze mormorano.

<E va bene, l'hai voluto tu> e mi giro verso le ragazze, <sappiate che, per mesi, vi ha raccontato una bugia. Se qui possono entrare i ragazzi del football è grazie a quel cretino di mio fratello Aaron Ryan, è stato lui ad insistere per creare questa usanza, ma non ho voluto dire nulla, vi divertivate troppo con quel bad boy di mio fratello e dei suoi compagni>

Mi giro e rimango di sasso: Vanessa Amber e Frankie Trevor sono sulla porta, lei ha sentito tutto, chissà cosa penserà ora di mio fratello. La tensione si taglia con il coltello.

<Uh, belli questi top, se ne potrebbe avere uno taglia XL?> dice Frankie Trevor per allentare la tensione, ma Vanessa Amber è estremamente scossa. Ma più scossa è Claire Rose.

<Che puttanella che sei, sei solo invidiosa perchè sono la nuova capitana>

<Le ragazze ti detestano, e sei una bugiarda, e so perfettamente che è stata una tua macchinazione quella di estromettermi. E se io ora chiedessi alle ragazze se volessero ancora te, come capitana, oppure volessero me di nuovo, non avrei dubbi sul risultato>

Le ragazze annuiscono, mormorano, Claire Rose si innervosisce, serra i pugni e sibila <Perfetto, sei la nuova capitana, la responsabile> poi aggiunge, con falso dispiacere, toccando con un dito un armadietto un po' malandato <Oh, mi sono appena infortunata ad un'unghia, non potrò partecipare>

E se ne va con un sorrisetto. La squadra ora ha due cheerleader in meno e mancano venti minuti all'esibizione. Io bene o male dovrei farcela anche se sono fuori allenamento e il perizoma non dovrebbe darmi troppo fastidio. Ma dove posso trovare una ora?

<Vanessa Amber ma guarda che figata di ponpon sbrilluccicanti! Mica come quelli scrausi che usavi tu a New York!> dice, entusiasta, Frankie Trevor.

Vanessa Amber! Lei era cheerleader! Mi giro e la guardo, è in confusione per la notizia delle abitudini di mio fratello, ma sono disperata.

<Vanessa Amber, tu sei stata cheerleader, ti prego, dacci una mano, poco importa se l'esibizione non sarà fantastica, almeno salveremo l'onore!>

Lei è dubbiosa, ci pensa, ci ripensa, fino a che Frankie Trevor le dà una pacca su una spalla dicendo "Eddaje non fare la figa di legno!", lei sorride.

<Ok, in nome della nostra amicizia>

La abbraccio con le lacrime agli occhi, ci cambiamo in fretta ed arriviamo in campo che il pubblico è tutto schierato. Ci sono anche i nostri fratelli.

<Ehi, voi due che ci fate qui?>

<Salviamo l'onore della scuola> e ci facciamo l'occhiolino.

L'esibizione è fantastica, Vanessa Amber è esplosiva, si ricorda ogni singola figura che facciamo, la gente fa la ola mentre salta e piroetta nonostante la divisa di due taglie più piccola perchè avevamo solo quella.

Quando terminiamo, ci fanno un applauso interminabile e persino i giocatori della squadra avversaria ci fanno il segno del telefono mentre si puliscono la bava. Non ero mai stata così coinvolta, abbraccio Vanessa Amber e la ringrazio infinitamente, ma lei col fiatone mi dice <Ehi, ti prego fammi togliere questo top che sto morendo! Tra poco esplode!>.


Aaron Ryan POV

Il nostro amato quarterback si è innervosito, lo si vede ad occhi chiusi. Forse saranno state le battute su mia sorella, forse quelle su sua sorella, fatto sta che il suo istinto di protezione verso Vanessa Amber lo fa scalpitare. Quando le cheerleader escono dal campo, lui riserva una lunga occhiata a Vanessa Amber.

<A casa dobbiamo parlare>

Ma Vanessa Amber corre via con un gran fiatone, mentre Susan Chanel quasi distrattamente lo bacia sulla guancia. Forse dovrei essere a mia volta turbato dall'esibizione di quella che ormai penso essere la mia ragazza, con quelle tette esplosive e quel culo super evidente dentro un coordinato minuscolo all'inverosimile, ma io mi devo accomodare in panchina, mica giocare.


Ma fine primo tempo la partita non si è schiodata dal 7-7, e mentre rientriamo negli spogliatoi, sentiamo i commenti dei primi tizi in tribuna.

<State facendo schifo, erano meglio le cheerleader tettone!>

<Vogliamo l'intervallo di metà gara più lungo! Più cheerleader, meno football!!!>

Incrociamo di nuovo le cheerleader che entrano, Caleb Dallas guarda lungamente sua sorella, poi la ferma.

<Non puoi andare in campo>

<Stai scherzando?> fa lei, allarmata.

<No, non puoi andare, guardati! Ti si vede... tutto!>

Mentre sta parlando, il primo bottoncino del top salta via mandando in frantumi un vetro, il seno di Vanessa Amber è trattenuto a malapena dai due bottoni superstiti.

Lei lo guarda e gli dice <Caleb Dallas, non sono più una ragazzina> poi si gira e segue le compagne. Nello spogliatoio il coach, arriva con un sacco di ritardo , asciugandosi le mani e dicendo <Scusate, mi ero trattenuto a... ehm, guardare la coreografia delle cheerleader>.

A breve lo segue il preside, al telefono che sta dicendo <Si... si... mi servono le riprese della gara di stasera, ma anche se non è tutta intera, mi basta anche la parte dell'intervall... oh, scusate, ragazzi! Vi vedo mosci! Dovete dare di più! Prendete esempio dalle cheerleader che oggi hanno fatto vedere... di che pasta sono fatte!>

Il coach striglia Caleb Dallas, poi ci fa segno di tornare in campo, lui, per la frustrazione molla un terrificante calcio al suo armadietto un po' pericolante. L'armadietto cigola quasi quanto l'altro giorno mentre ci spingevo Vanessa Amber. Eh, bei momenti!

All'improvviso l'anta si sgancia e gli precipita addosso spaccandogli il setto nasale. Mentre è a terra dolorante, ripenso a quell'anta... al giorno in cui abbiamo pulito...

Oh, oh.

Vabbè, non tutte le disgrazie vengono per nuocere!

<Edwards! Scaldati, mentre cercheremo di rimettere in piedi Collins, giocherai tu!> mi abbaia il coach, io mi alzo, sistemo la pannocchia finita fuori posto per i pensieri su Vanessa Amber, e sono pronto. Sento il fuoco negli occhi.

Ma la partita è complicata, i ragazzi sono demoralizzati per l'infortunio di Caleb Dallas, cerco di spronarli in tutte le maniere, ma nemmeno promettere turni supplementari nello spogliatoio delle cheerleader serve a qualcosa. A pochissimo dalla fine stiamo perdendo 14-10.

<Siamo al quarto down, calcia da loro e cerchiamo di recuperarla> mi dice il coach, ma io so che non servirà a nulla. Così al posto di calciare la palla mi metto a correre, e correre e correre...

Adoro correre.

Anche se è meglio correre con Vanessa Amber.

Ma con lei non dovevo correre.

E' stato un errore correre?

Nel senso, è stato un errore correre con lei o correre in campo?

<TI AMMAZZOOOO!> urla un avversario tentando di placcarmi, mi riprendo dai miei pensieri e lo salto, poi un altro, poi un altro ancora, mentre il pubblico impazzisce. Un ultimo tuffo in touchdown e la nostra squadra vince, i compagni mi attorniano urlando di gioia e dandomi pacche ovunque e facendo schioccare asciugamani bagnati sulle mie chiappe.

Lo stadio è in delirio, negli spogliatoi balliamo e facciamo il trenino, è la più bella vittoria della mia carriera, ma solo dopo aver terminato la doccia mi rendo conto che Vanessa Amber non c'era nella folla festante.

Le mando un messaggio.

Vieni alla festa del dopo vittoria.

Poi aggiungo:

Magari non farti consigliare da mia sorella per l'outfit


Il party sono tutti gasatissimi, tranne me. Mi stringono la mano, mi danno pacche sulle spalle ma io aspetto solo che arrivi, e finalmente arriva. Ma Susan Chanel mi impedisce di avvicinarmi a lei.

<Non è il momento, è un po' scossa. Per sbaglio ha saputo che sei tu l'ideatore della doccia con le cheerleader>

<Oh no! Ma tu sai bene che sono cambiato grazie a lei!>

<Ma non è il momento, ora. Hai mica visto Caleb Dallas?>

<No, mi spiace>

<Meglio così> mi dice poi si dirige verso la linea dei linebacker dicendo <Ehi ragazzi, placcate davvero bene da dietro!>

Sono confuso, vado al bagno a sciacquarmi il viso con l'acqua fredda, vedo Frankie Trevor che mi fissa.

<Stai facendo soffrire Vanessa Amber>

<Ehi, tranquillo, passerà, tra noi c'è qualcosa di troppo grande>

<Non penso sia così grande> mi dice.

<Ti assicuro che è molto grande>

Lui dapprima scuote la testa, poi però mi guarda con uno strano bagliore negli occhi. Forse è il momento giusto per smascherarlo nel suo essere finto amico gay.

<Non penso che tu sia la persona giusta per stabilire quanto è grande>

<E chi dovrebbe stabilirlo, tu?> gli faccio l'occhiolino. Lui chiude la porta del bagno ed inizia ad avvicinarsi. Ora vedremo quanto finge.

Siamo uno davanti all'altro, a pochi centimetri, quasi le pannocchie si toccano. Allora lui si lecca le labbra, ma io ancora non sono sicuro che stia facendo sul serio, potrebbe essere molto bravo a fingere, allora limoniamo come pazzi, mi stacco con il fiatone ed il cervello in subbuglio, ma sono sicurissimo che lui stia fingendo quindi gli controllo manualmente la pressione della sua colossale pannocchia e lui restituisce generosamente, ma quando con le sue braccia splendidamente muscolose mi invita a mettermi in ginocchio, io sorrido e lo abbraccio.

<Scusami per aver dubitato di te, Frakie Trevor, sei veramente il perfetto migliore amico gay per Vanessa Amber>

Lui sorride, mormora "sì", ma mentre ripone la monumentale pannocchia nel fodero, vedo nel suo sguardo una punta di delusione.


Ed ora come finirà tra Aaron Ryan volitivo e Vanessa Amber scossa?

1) I due chiariranno e finalmente la pannocchia di Aaron Ryan troverà pace, mettendo però Caleb Dallas ancora più sul piede di guerra.

2) I due non chiariranno perchè Vanessa Amber intanto si è ubriacata e, senza essere invitata, è finita con Susan Chanel assieme alla linea dei linebacker, riserve comprese.

3) La festa verrà interrotta da Caleb Dallas che, imbottito di antidolorifici, svalvolerà presentandosi con la pretesa di portare via sia Susan Chanel che Vanessa Amber per condurle in convento.

AVETE TEMPO FINO A VENERDI 26 MARZO!

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