Capitolo 20 "A volte ritornano"

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Vengo svegliata da una suoneria che non è la mia.

Apro gli occhi e mi appoggio sui gomiti, cercando di capire da dove proviene il suono.

Tyler si alza ancora intontito e prende il telefono, guarda lo schermo e sbianca.

Esce di fretta dalla stanza e scende in cucina.

Decido di alzarmi anche io, dandomi una rinfrescata e raggiungendolo di sotto.

<<Buongiorno, tutto bene? >> gli dico avvicinandomi per baciarlo.

<<Si. >> dice evitando il mio bacio.

Lo guardo confusa, ha uno sguardo freddo, quasi infastidito.

<<Che c è? >> mi dice con un tono molto duro.

<<Veramente dovrei chiederlo io a te >>

<<Non c'è nulla, non è perché abbiamo passato la notte assieme significa che ora stiamo assieme >>

Quelle parole mi hanno preso a schiaffi, distruggendo quel poco di serenità che avevo.

Sento gli occhi riempirsi di lacrime, guardo in alto per trattenermi.

Guardo Tyler che si gira dall'altra parte.

<< Non capisco perché tu debba dire così. Non mi sembra di aver fatto nulla di male. E anche se fosse non è questo il modo di trattarmi. Se cercavi di ferirmi non ci sei riuscito. >> dico cercando di sembrare convincente.

In realtà era me che dovevo convincere non lui, mi sento vuota, quasi a pezzi.

<< Smettila di frignare e di fare la dura, sei fragile é inutile che ci provi. >>

<<Lasciami in pace>> dice mentre risale in stanza

<<Sei un vero stronzo. >> dico uscendo in giardino con una sigaretta.

Sbuffo nervosamente il fumo fuori dalla bocca quando sento due braccia cingermi.

Mi giro e vedo mia zia.

<<Tutto bene? >>

<<Non lo so, non capisco. Sono molto confusa. Scusa se hai dovuto svegliarti con le nostre urla. >>

<<Non ti preoccupare. Sai che facciamo? Mangiamo a pranzo fuori e poi andiamo insieme in aeroporto. >> mi dice confortandomi.

Mi cambio e 10 minuti dopo saliamo in macchina dirette nell'unico posto che conosco.

Michael mi squadra in silenzio, ci indica il tavolo e ci fa sedere. Mangiamo velocemente e ci dirigiamo verso l'aeroporto.

Saluto per l'ultima l'unica faccia amica, accendo un'altra sigaretta, affranta della sua partenza.

Non voglio tornare a casa, quindi decido di chiamare Michael e chiedergli se fosse libero.

<<Che sorpresa la tua chiamata >>

<<Mi chiedevo se fossi libero per fare un giro, volevo vedere qualche posto nuovo di New York ma da sola non mi fa impazzire l'idea. >>

<<Volentieri, ci vediamo tra 10 minuti>>

Entro nel locale di Michael, beviamo qualcosa assieme mentre decidiamo quali mete esplorare.

Optiamo per Time square, una delle piazze più famosi di New York.

Era talmente grande che non siamo riusciti a finire di vedere tutti negozi.

Ormai era sera quindi decidiamo di mangiare qualcosa assieme. Mentre scegliamo il ristorante il telefono di Michael incomincia a squillare.

Lui si allontana e risponde.

Vedo che incomincia ad agitarsi sempre di più, fino a quando dice una parolaccia e riattacca.

<<Scusa, credo che la nostra cena dovremo rimandarla. Ho ricevuto una chiamata urgente e dobbiamo andare. >>

<< Vuoi parlarne? >>

<< La persona al telefono era una vecchia conoscenza. Prima che Tyler partisse per Los Angeles e io rilevassi il ristorante dei miei genitori, avevo una vita di cui non vado fiero. Io e Tyler ci siamo messi nei casini a quel tempo, ma pensavamo si fosse risolto tutto, a quanto pare invece no.>>

<< Posso sapere cosa avete combinato di tanto pericoloso? >>

<<Beh... >>

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro