IN CLASSE

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Draco aveva avuto gli incubi tutta la notte. Non che fosse una novità. Negli ultimi tempi aveva spesso gli incubi. Era una belva che lo straziava con i suoi artigli invisibili. Lo lasciava tremante e madido di sudore. Draco non poteva sopportarlo. Non era abituato a perdere il controllo. Si spinse indietro i capelli. Se non fosse stato per gli allenamenti se ne sarebbe stato a casa. Avrebbe potuto convincere la madre che non stava bene. Sarebbe stato semplice visto che il padre non c'era.

Alcuni compagni lo salutarono. Draco gli fece cenno con il capo. La partita che si avvicinava era un motivo di stress. Non poteva permettersi errori. Avrebbe rischiato la borsa di studio e non poteva permetterselo.

L'aula di scienze era per metà piena. Studenti dall'aria annoiata si lasciavano cadere sulle sedie. Draco si diresse in fondo, dove Theo se ne stava stravaccato, una mano aperta sotto il mento.

-Ecco il nostro sportivo, ieri te ne sei andato presto dalla festa-

Draco cadde sulla sedia vicina. -Era piuttosto noiosa-

-La mia festa? Ma come ti permetti?- sollevò le sopracciglia fingendo una rabbia che non provava. Theo provava ben pochi sentimenti.

Draco sospirò. Tanto valeva affrontare subito l'argomento. -Hai visto Pansy?-

-Non è ancora arrivata- Theo sbadigliò, arricciò il naso, sbuffò. -Ci avete dato dentro ieri sera, Malfoy?-

Se fosse stato chiunque altro Draco avrebbe risposto con tono caustico. Theo però era l'eccezione. Una delle poche persone che considerava alla sua altezza. Non come Purosangue, ma come intelligenza. -Abbiamo litigato- ammise.

Theo storse il naso. -Mmm, sì, sopportare Pansy non deve essere semplice- puntò i gomiti sul banco. -Ma guarda chi arriva tutta sola soletta-

Draco seguì il suo sguardo. Le vene divennero di ghiaccio. La Granger stava prendendo posto in prima fila, i capelli raccolti in uno chignon fermato da una penna. La divisa scolastica ne faceva risaltare il fisico slanciato.

-Senza i suoi amichetti, oserei dire che è persino bella- Theo si spinse indietro, contro lo schienale, un sorrisetto a illuminare le labbra.

-Non è una Purosangue-

Theo si abbandonò a un lungo sospiro. -Su questo non ho dubbi, ma capisco perché Pansy è gelosa-

-Gelosa?- ripensò alla lite della sera precedente. Possibile che fosse stata così stupida da confidarsi con gli altri?

-È convinta che a te piaccia la Granger, sciocco, no?-

-Come potrebbe piacermi?- si costrinse a non guardarla, nonostante una corda invisibile sembrava voler attirare il suo sguardo su di lei. -È una Mezzosangue-

Theo rise. -Bravo, Draco, Pansy sarà orgogliosa delle tue parole, ma sappi che chi disprezza compra-

-Attento, potrei pensare che piaccia a te-

Si strinse nelle spalle. -Che pensino quello che vogliono-

Draco avrebbe voluto trovare qualcosa con cui ribattere, ma non ci riuscì. Forse era meglio stare zitto. Questa volta. 

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