#chi la fa, l'aspetti

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#chi la fa,l'aspetti.

per molto tempo Kana aveva preso bonariamente in giro Mirajane quando le aveva detto che passava le ore a guadare Jason che dormiva.

L'albina diceva sempreche adorava guardare il faccino addormentato del figlioletto, e quando la mora le chiedeva se si annoiasse, questa le diceva che non poteva mai stancarsi di guardare la sua creatura.

In quel momento Kana aveva pensato "menomale che non ho marmocchi. E poi non ho intenzione di avere figli, il vino mi basta e m'avanza"

poi quando era rimasta incinta si era detta che lei non avrebbe passato le ore a guardare il proprio figlio dormire.

No, anche le Bisca e Mira dicevano il contrario...lei non lo avrebbe fatto.

Non lei.

Ed invece, a quasi nove anni di distanza stava guardando il suo Mark dormiente.

Il bambino aveva ormai nove anni eppure per Kana non era passato un giorno da quando quel bambino era uscito dal suo ventre.

Quando quel bimbo così piccolo era diventato quel piccolo ometto?

Mira aveva ragione, anche lei non si sarebbe mai stancata di osservare il profilo addormentato del suo bambino.

Quando dormiva era l'unico momento della giornata in cui il piccolo moro era tranquillo.

Il suo piccolo calciatore scalmanato che correva sempre e comunque.

Dal suo modo angelico di dormire non sembrava affatto il piccolo terremoto che era in realtà.

Era sì energico, ma anche gentile.

Lei aveva visto come si era preoccupato per Shanw e per Victoria.

lo aveva sempre visto preoccuparsi di tutti i suoi amici...

che a chiamarlo in quel modo in onore della prima master lo avesse portato ad essere tutto ciò che la gilda rappresentava?

Non lo sapeva, ma il suo bambino l'aveva salvata.

Certo era stata dura passare nove mesi senza bere, ma dopo Mark non le aveva dato più tempo per preoccuparsi di avere nostalgia dell'alcool.

Semplicemente, senza essersene accorta, aveva smesso di bere. 

O almeno si prendeva qualche sbronza durante le feste...ma poi c'era sempre da pensare a Mark...

quindi sì, Kana Alberona aveva smesso di bere da nove anni.

E se qualcuno le avesse detto che persona sarebbe diventata prima dell'arrivo di Mark ,lei lo avrebbe preso per pazzo e gli avrebbe offerto del Sakè per compensare.

Forse un poco le mancava quella Kana esuberante...

ma sentendo Mark che la chiamava nel sonno, si rese conto che la vecchia Kana non era felice.

Tutta quella spensieratezza era causa del vino, e lei non era libera perché schiava del brio degli alcolici.

Mark sarebbe diventato un grande mago, capace di salvare i suoi amici e tutti coloro che ne avevano bisogno, ne era sicura.

Dopotutto aveva salvato lei.

...

-Nelly dove vai?- chiese Mark all'amica.

Era una domanda che si faceva spesso, visto che lei andava via la mattina per tornare poco prima del pranzo.

E alle volte stava via anche tutto il giorno...

lui se lo chiedeva spesso cosa facesse e dove andasse, ma non aveva mai avuto l'occasione di fare la fatidica domanda.

In quel momento la bambina dai lunghi capelli ramati si voltò verso di lui e lo scrutò con quei suoi occhi rossi come rubini... poi rispose alla domanda –vado a trovare un'amica.-  -oh...e posso venire?-  -e gli allenamenti?-  -li posso fare anche dopo... ma c'è qualche problema? Nel senso che tu non mi vuoi?- chiese l'altro con lo sguardo di un cucciolo.

E se davvero Nelly non lo volesse?

Dall'altra parte una piccola parte di Nelly pensava che Mark lo facesse apposta a fare quello sguardo.

Accidenti lei non ci sapeva resistere!

-va bene puoi venire con me...- borbottò la bambina mentre Mark sorrideva felice come una pasqua.

Una volta che i due furono usciti di casa, gli altri bambini non potevano fare a meno di essere grati a Mark di averli salvati da ore di allenamenti.

Il tutto mentre gli adulti ridacchiavano perché non importava quale generazione fosse, a Fairy Tail c'era sempre una donna che comandava tutti come se fossero i suoi soldatini.

-siamo arrivati.- fece Nelly, dopo essere arrivati dall'altra parte della città ed essersi fermata di fronte ad una casetta.
Una volta entrati Nelly urlò annunciando la loro presenza, e Mark si mise a studiare la casa in tutti i suoi particolari.

Non sembrava esserci la presenza di una bambina, e Nelly gli aveva parlato di un amica...

c'erano pochissime foto sopra i soprammobili, solo tre.

Due erano dei matrimoni e la terza era la foto della prima coppia con un bambino.

Era maleducazione, lo sapeva, ma la terza foto lo attirava.

Era un matrimonio, e c'era una donna molto bella,  che assomigliava un po' a Nelly, in compagnia ad un uomo tutto sorridente. Con loro si trovava una donna anziana dai capelli bianchi come la neve e dagli occhi rossi come quelli di Nelly e di Jude....quella foto era quella meno vecchia tra le tre.

Dopo aver valutato che stava guardando quella foto da troppo tempo, si mise a guardare il resto della stanza, per rendersi conto che l'amica era sparita...eppure sentiva la sua voce che parlava con qualcuno.

Poi ricomparve dal corridoio mentre Mark si stringeva le spalle e ti teneva il più dritto possibile con la schiena, non voleva risultare maleducato o altro.

Per mano a Nelly ci stava la vecchia signora della foto, e la piccola la guidava verso una sedia, prima di partire con le presentazioni.

-bene, Mark ti presento Cristina, anche detta Chris. Chris lui è il mio amico Mark.- presentò la bambina. -è un vero piacere conoscerla signora.- 

-oh, ma guarda, quindi tu sei il famoso Mark?-

-famoso?- chiese il piccolo, senza ben capire.

Se non fosse stato davanti a Nelly, l'avrebbe vista arrossire e scuotere velocemente le mani.

Per sua fortuna, o per sfortuna di Nelly, la bambina fu costretta ad avvicinarsi alla donna

 – lasciamo stare! Ti ho portato la colazione Chris!- 

-spero non l'abbia cucinata tu, Nelly- 

-ma dai! Secondo la signora Isabella sto migliorando!-

 -Isabella non ha il coraggio di smontare la tua felicità nel provare a cucinare.- -non è vero e te lo dimostrerò!-

con i suoi soliti modi decisi ed eleganti, andò in cucina e Mark guardò la vecchia signora.

-chi è la signora Isabella?-

 -è la signora che abita nella casa vicina, ha un ristorante e si è decisa che non posso assolutamente morire di fame, ma avvelenata va bene, visto che lascia cucinare Nelly.-

 -è davvero così male a cucinare?-

 -hai mai assaggiato qualcosa che ha cucinato lei?- 

-no?- 

-allora sei fortunato.- ridacchiò la vecchia e a Mark sembrava di avere a che fare con una persona di sua conoscenza.

 -come vi siete conosciute tu e Nelly?- 

-o beh è successo ormai cinque anni fa quando....-

Mark si mise a sedere a terra ad ascoltare del primo incarico di Jason.

Finita quella storia Mark volle sapere di molte delle visite fatte da Nelly e Jason.

Si fece anche spiegare che le tre foto sul soprammobile erano della famiglia di Chris: le foto del suo matrimonio e della nascita di suo figlio Sonny (le prime due) e quella del matrimonio di Sonny (la terza con la donna che assomigliava a Nelly e la donna dagli occhi rossi era Chris, dodici anni prima quando aveva ancora non era cieca)

Dopo un po' Nelly uscì dalla cucina con dei biscotti e due tazze di the.

-ecco qua, ora vedi come sono migliorata! Comunque Mark ho preparato qualcosa anche per te, visto che stamattina non avevi fatto colazione.- spiegò la bambina, lasciando i biscotti ai due.

Mark, molto innocentemente prese un biscotto e gli diede un bel morso.

Mentre masticava un sapore amaro si fece largo nella sua bocca...

in più i denti erano doloranti, perché il biscotto era veramente duro...

lanciò uno sguardo a Chris, la quale anche lei aveva la stessa espressione di disgusto mal celato.

Intanto però Nelly li guardava in attesa.

Era chiaro che volesse sapere che ne pensavano dei biscotti...

magari con il the sarebbero venuti meglio...





no...

no perché nel the ci era stato messo il sale al posto dello zucchero...



ora, qualunque persona con un minimo di amor proprio direbbe che il cibo era immangiabile, o lo avrebbe vomitato da qualche altra parte, inventando una scusa per far distrarre Nelly...

quindi alla fatidica domanda -vi piacciono?- da parte della ramata, la risposta era una ed una sola.

-tanto- dissero il bambino e la vecchia in coro, ripetendoselo nelle loro menti ,pregando di riuscire a crederci anche loro.

Nelly a quella risposta fece un sorriso enorme, felice e soddisfatta che i suoi sforzi avessero avuto quel risultato.

 Soprattutto perché a dare quella sentenza erano stati Mark e Chris, due dei suoi amici più fidati e a cui lei voleva più bene.

Erano speciali per lei, e la loro opinione valeva quanto quella di suo padre...pardon suo zio o quella di Jason .

Felice come una pasqua e tanto orgogliosa osservò i due mangiare tutti i biscotti e bere tutto il the.

In quel momento prese di nuovo i piatti e i bicchieri e andò a lavarli in cucina trotterellando.

-Chris, non aveva detto che avrebbe detto a Nelly se il cibo fosse stato orribile?- 

-si, lo avevo detto... ma perché tu non hai detto a Nelly che la sua cucina è pessima?- 

-perché poi ha fatto un sorriso più bello del sapore dei biscotti. E io voglio che i miei amici sorridano sempre, perciò farò sempre di tutto per renderli felici e farli sorridere...anche mangiare biscotti schifosi - disse il bruno, perché dopo i mesi passati tristi per la morte di Hayden voleva che i suoi amici fossero felici. 

 -ecco, ti sei risposto.-

 -ma come hai fatto a vedere il sorriso di Nelly? Tu sei cieca!- fece il piccolo incredulo. 

-credi davvero che io abbia bisogno di vedere per sapere che sarebbe stata felicissima?-

quella risposta fece confondere Mark...

insomma non è il sorriso il metodo con cui si vede se si è felici?

-il sorriso non basta per spiegare se si è felice, quando si è felici, si sprigiona un calore che avvolge le persone a cui vogliamo bene...alle volte un sorriso è il metodo più diretto...ma se non puoi vederli, puoi comunque renderti conto della felicità che le tue parole possono scaturire....morale della favola: siamo in tre a non avere il coraggio di dire a Nelly che cucina da schifo-

Mark, di questo discorso capì solo una parte.

Era ancora troppo piccolo per rendersi pienamente conto di tutto ciò che l'anziana Chris stava cercando di insegnargli.

Quando Nelly tornò di nuovo, portò con se un libro che iniziò a leggere a Chris e a Mark.

Passarono così tutta la giornata, fino a quando non fu il momento di tornare a casa.

I due bambini salutarono l'anziana e se ne andarono.

Quando rimase sola a dondolarsi su quella sedia a dandolo, si rese conto del silenzio.

-menomale non sono sorda...questo silenzio non lo tollero...-

forse era per questo che, nonostante l'incarico fosse finito da cinque anni, accettava volentieri le visite di Jason e di Nelly.

-sai Chris c'è una cosa che io e Sonny non abbiamo mai avuto il coraggio di dirti in tutti questi anni...- le disse un uomo anziano disteso sul letto mentre lei gli teneva la mano rugosa

 -e cosa, vecchio antipatico?-

-la tua cucina faceva veramente schifo. Ho passato tutta la mia vita a sopportare il tuo pessimo cibo...sono felice che la fidanzata di nostro figlio sia davvero brava a cucinare.- 

-e perché non me lo hai mai detto, vecchio bacucco?- l'uomo le sorrise, con quei pochi denti rimasti...

- perché volevo godermi il bellissimo sorriso che facevi quando dicevo che mi era piaciuto ciò che avevi cucinato- 

Chris rise per poi sorridere dolcemente al vecchio signore 

-sei tremendo...mangiare biscotti schifosi per un sorriso? Che senso ha?- 

-mangiare schifosi biscotti per un bellissimo sorriso...persino un bambino capirebbe il senso di questo gesto.-

...

-...perché tu non hai detto a Nelly che la sua cucina è pessima?-

 -perché poi ha fatto un sorriso più bello del sapore dei biscotti. E io voglio che i miei amici sorridano sempre, perciò farò sempre di tutto per renderli felici e farli sorridere...anche mangiare biscotti schifosi.-


forse il suo defunto marito aveva ragione...anche un bambino aveva capito il senso di quello che dalla sua morte, aveva ritenuto un folle gesto.

Purtroppo il suo Robin era morto cinque anni prima che loro figlio e che quella graziosa ragazza così brava in cucina si sposassero.

Dopo la morte di Robin, aveva rinchiuso il suo cuore in una botte e pensava che avrebbe sempre ammesso se la cucina di qualcuno era disgustosa ed immangiabile.

Si era promessa di farlo sempre...

che lei non avrebbe fatto la stessa fine di suo marito.

Non lei...

ed invece!

Le veniva da ridere, anche lei aveva mangiato del cibo disgustoso pur di far piacere alla piccola Nelly facendo nella sua vecchiaia ciò che suo marito era stato costretto a fare nei loro quarantasette anni di matrimonio.

E quando la signora Isabella entrò in casa di Chris, la vide ridere sulla sedia a dondolo...


come si dice in questi casi: chi la fa, l'aspetti. 

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