#"vi prego lasciatemi andare in pensione!" anche detto: il giorno delle novità

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#"vi prego lasciatemi andare in pensione!" anche detto: il giorno delle novità


Xavier Fernandes era il degno figlio di suo padre: pacato, gentile, curioso e con un innata golosità per i dolci (presa da sua madre). Era un bambino molto giudizioso e amava la sua famiglia.

Per grossa sfortuna di molti aveva preso anche l'indole vendicativa ed astuta del padre.

Probabilmente grazie alle doti dei genitori sarebbe stato capace di salvare il mondo da grande, o di conquistarlo o distruggerlo.

L'unica cosa con cui Xavier non andava per nulla d'accordo erano le novità.

Xavier era uno di quei bambini che preferiva che tutto fosse come doveva essere, aveva la sua routine e nessuno doveva scombussolarla.

Quindi la morte di Aiden era stata una grande frattura nella sua routine.

E non importava il fatto che abitassero in città diverse, o il fatto che si vedessero poco.

Aiden era un suo amico...ed ora non c'era più.

Ma aveva già passato mesi ad andare avanti, e per lui doveva continuare così.

A riprendere il suo equilibrio.

Nel suo equilibrio c'era anche gente che spesso diceva cose senza senso.

Ad esempio che era figlio di un criminale, di un mostro e un assassino che non si meritava nulla.

Aveva imparato a non farci caso a ciò che veniva detto alle spalle della sua famiglia.

Non era come sua madre che subito, da grande guerriera qual era, spoderava subito la spada e faceva pentire chiunque avesse parlato di essere nato.

No in questo non era affatto come sua madre.

Semplicemente il giorno dopo, la persona che aveva giudicato suo padre senza conoscerlo, ci pensava due volte prima di aprir bocca.

Ho già detto che Xavier aveva l'indole sadica di entrambi i genitori, oltre ad essere abbastanza vendicativo no?

Ebbene, avremo modo di approfondire l'indole vendicativa e affettuosa di Xavier un altra volta.

Ora parliamo del giorno in cui la capacità di Xavier di accettare le novità venne messa a dura prova.

E già da quella mattina si poteva notare qualcosa di strano in casa Fernandes.

Anzitutto Gerard stava facendo dei Pancake.

E questo voleva dire, ingraziarsi Xavier.

Poi Erza sorrideva. 

Troppo.

Perché quel giorno non c'erano sconti in pasticceria.

-ok che succede?-chiese il rosso davanti alla colazione, stranamente a forma di orso(per cercare di arruffianarsi il figlio quello era il sistema e quei due lo sapevano)

 -Xavier, tesoro dobbiamo parlare- 

-l'ultima volta che lo hai detto un mio amico è morto. Altre notizie così?- chiese il piccolo, cercando di mantenere un tono freddo.

A dire il vero gli si straziava il cuore a dire quelle parole, ma prima o poi quel cinque dicembre non sarebbe più stato un tabù e prima si iniziava, prima i suoi avrebbero smesso di preoccuparsi per lui.

 Erza alzò il sopracciglio, chiedendosi perché aveva pensato che comunicare la notizia al figlio sarebbe stato facile.

Poi spostò lo sguardo verso il marito, come rinfacciargli che quel bambino era decisamente figlio suo.

E quel' uomo che faceva?

Aveva anche il coraggio di sorridere e di alzare le spalle divertito?

Esattamente per quale motivo lei non era ancora vedova e suo figlio non era ancora orfano di padre?

Ah giusto, dopo quasi vent'anni spesi ad impazzire per averlo, ucciderlo per così poco avrebbe reso vani tutti quegli sforzi.

Merda, maledizione che lo amava troppo.

Adesso il frutto di quell'amore pretendeva risposte, e c'era da impazzire.

Decisamente.

-niente del genere caro...è solo che...- provò pacata Erza 

-solo che?- interruppe il piccolo -...solo che non si interrompono le persone quando parlano, lo sai? Mi sembrava di avertelo insegnato- sbottò subito la donna.

E niente, la calma se n'era andata prima del previsto.

Allora intervenne Gerard, santo Gerard, a salvare la situazione.

-va bene cara, magari lo spiego io a Xavier. Xav... diventerai fratello maggiore.-

-COSA?!- urlò il piccolo. 

Sapeva bene che far arrabbiare sua madre era pericoloso, dopotutto lei era la donna che aveva battuto cento mostri in un ora, e sapeva di essere pericolosamente vicino a farla arrabbiare, ma in quel momento non importava.

Un fratellino?

O una sorellina?

In quel momento?

...

- non è giusto...- sussurrò il bambino, suscitando ai genitori occhiate confuse.

In che senso non era giusto?

-scusa...in che senso non è giusto?- chiese Erza con un tono più calmo ma confuso.

Quando vide le lacrime scendere dal volto del figlio iniziò a rendersi conto qual era il problema.

 -non è giusto che io possa avere un fratello e Shanw e Victoria non possano avere Aiden!- disse il piccolo con le lacrime agli occhi e si chiuse in camera.

Gerard ed Erza si guardarono negli occhi, forse questo se lo potevano aspettare. -vado...- propose Erza, prima che Gerard la interrompesse -no, vado io.-

dovevi essere pazzo per interrompere Erza Scarlet-Fernandes...

oppure dovevi essere suo marito.

Ma aveva ragione, era una cosa che Gerard doveva fare da solo...soprattutto considerando la somiglianza di Xavier con suo padre.

L'uomo dai capelli blu si avvicinò alla porta del figlio, poi bussò aspettando che il piccolo gli aprisse.

Il bambino dai capelli rossi aprì la porta dopo alcuni minuti, ed il padre gli fece un dolce sorriso.

-Xavier, posso entrare?- chiese dolce l'uomo, mentre il bambino si spostò, per lasciar entrare il padre.

-Xavier tu sai che un tempo ho fatto molte cose brutte?- chiese Gerard paziente.

Odiava ciò che aveva fatto, ma non poteva nascondere il male al figlio, non per sempre.

-si papà...la gente ti chiama mostro ed assassino...- 

-bene... beh...un po' hanno ragione.- rise senza gioia Gerard.

 - no, non è vero. Non ti conoscono...perciò non hanno ragione.- 

-ho ucciso un uomo. Un amico di tua madre a dire il vero.- lo interruppe l'uomo.

 -beh avrai avuto i tuoi motivi...-

 -no, non ne avevo di validi. Xavier ogni vita è preziosa e Simon non aveva fatto niente di male-

 -e allora perché lo hai fatto?- 

-perché non ero in me...a dire il vero sono stato vittima di un circolo di odio. Se entri in quel giro la vittima diventa carnefice e così via. Ci vuole tanta forza per spezzare questo ciclo...ed io al tempo non ne avevo. Non come tua madre...che mi ha salvato e mi ha regalato te e il tuo futuro fratello o la tua futura sorella...il punto è che all'inizio anch'io la pensavo comete. Che non me lo meritassi, che fosse sbagliato ed ingiusto che io avessi avuto Erza e Simon no, visto che anche lui ne era innamorato...-

 -ma io non- -

 lo so che tu non hai fatto niente, eppure il tuo pensiero è simile al mio... e ti chiedo: pensi davvero che mettere in pausa la tua vita perché Hayden non può viverla si ala soluzione?-

 Xavier guardò il pavimento, improvvisamente si sentiva stupido. - lo so che Aiden era tuo amico e gli volevi bene...ma ti posso assicurare che tra le sue ultime parole, c'era la supplica che noi, la sua famiglia, potessimo vivere una vita bellissima.- spiegò l'uomo, senza mentire.

Infondo erano veramente queste le ultime parole del piccolo.

Xavier rimase in silenzio per diversi momenti, poi fece una domanda – com'è stato?-

-brutto.-

 -no..io volevo sapere com'era stato quando hai ucciso Simon...- 

-lo so, per questo ho detto brutto. Era come se avessi il controllo delle mie azioni senza averlo davvero.- 

 -...tu non sei un mostro.- 

-mh...- 

-no, davvero. Credo che chiamarti mostro, dimenticandosi di tutto ciò che di buono hai fatto dopo quello...beh...quello è comportarsi da mostri. Perché tu hai salvato il mondo due volte dopo quella volta. Anzi tre o quattro e molte altre volte senza che nessuno lo sapesse. Loro non ti conoscono e tu non sei un mostro... e se è giusto che tu abbia avuto una seconda occasione... forse è giusto avere un fratellino o una sorellina...forse anche Simon voleva questo..-

e sorrise Xavier.

Forse ancora non sapeva molto della sua famiglia, ma sapeva che suo padre non era un mostro.

E questo per Gerard era la risposta a anni di dubbi e tormenti.

Era il perdono, dato dalla più innocente delle creature.

...


-Luxus, vorrei parlarti.- disse Makarov al nipote, mentre questo sorseggiava il caffè. -d'accordo vecchio, dimmi.-

 -chi hai chiamato vecchio? Screanzato di un nipote!-

 -tu sei vecchio, sei bisnonno e hai anche il coraggio di voler esser definito giovane?-

 -in effetti voglio andare in pensione.- 

-Cosa? - urlò l'uomo guardando il vecchio negli occhi.

Che cavolo voleva dire?

In che senso voleva andare in pensione?

Non voleva mica...

no...

è vero che un tempo aveva voluto essere Master, scatenando un guerra nella stessa gilda pur di ottenere il tutolo...ma ora...

...ora...

...ora di quel titolo non lo voleva.

Non gliene fregava nulla.

Certo era uno dei maghi sacri, ma badare a quella banda di scalmanati che era la loro famiglia non era un ruolo per cui era tagliato.

Certo poteva terrorizzarli e dirigere l'aspetto burocratico...ma oltre a questo...

poteva anche avere il carisma necessario per farsi seguire, ma non era adatto a fare tutto il resto.

Poteva difendere i compagni a spada tratta, ma la sua indole burbera poteva rivolgersi contro.

Lui era come il suo bis nonno Yuri, e c'era un motivo per cui Yuri non era mai diventato master.

Lui era adatto a fare il master solo per metà.

-tranquillo nipote, so i tuoi dubbi e no, non avevo intenzione di chiederti di succedermi. Ma volevo chiederti se, beh... se ti andava bene se affidavo il ruolo a.....-

sentendo il nome del nono master il biondo sghignazzò.

In effetti era una scelta perfetta.

-e che volevi? La mia approvazione?- 

-esatto. Oggi farò l'annuncio... ma volevo sapere se anche a te andava bene.- 

-direi che è un ottima scelta...-

entrambi gli uomini sorrisero proprio nel momento in cui Jason e Mira, con Elettra in braccio, entrarono. 

-hey che succede qui?- 

-ma niente...solo bisogna andare alla gilda, ho un annuncio da fare!- la donna guardò il marito, chiedendogli se avesse qualcosa a che fare con tutto quello ma lui scrollò le spalle.


Una volta che la famiglia Dreyar si avviò alla gilda, la più piccola finì in collo al padre, mentre il maggiore accompagnò la madre in cucina a preparare la colazione per tutti.

Era una sorta di rituale che i due facevano insieme tutte le mattine.

Insieme preparavano i dolci che tutti gli altri mangiavano.

C'era la torta alle fragole per Erza e Xavier

il mandorlato per Nelly

la torta alla panna e al cioccolato per Mark

una torta della nonna per Axel

e tanti altri tipi di dolci per la loro famiglia.

E tutte preparate da Mira e Jason.

Poi quando sentivano l'allegra confusione che faceva cominciare le loro giornate, i due uscivano dalla cucina sorridenti.

Quando il master si rese conto che c'erano tutti, si sollevò su balcone e si schiarì la voce.

Tutti, adulti e bambini, puntarono gli occhi sul vecchio che sorrise.

-bene signori ho un annuncio da fare-

-eh che cavolo! Due in un solo giorno no eh!- urlò allora Xavier, mentre tutti si mettevano a guardare il piccolo. 

-due?- chiese Mark che si trovava lì accanto 

– oggi ho anche scoperto che....- -Xavier ascolta il master e non interrompere.- -scusa mamma- 

-dicevo. Purtroppo in questo periodo mi sento molto stanco...-

-allora vada a riposarsi.- -Mark non credo che il vecchietto intendesse questo...--e perché no, mamma?-

 -perché non sentiamo cosa ha da dire?-   -giusto! Scusa master...-

-VI PREGO FATEMI ANDARE IN PENSIONE! VI PREGO NON NE POSSO PIU' DI STARVI DIETRO! LO FACCIO DA QUASI CINQUANT'ANNI ININTERROTTI! MERITO ANCH'IO UN PO' DI RIPOSO NO?-

-VUOLE LASCIARE IL TUTOLO?!?!?!!?!?!?-

-quasi cinquant'anni? Wow io pensavo che i master delle gilde durassero meno.- fece Jude al padre, mentre questo lo guadava

 - in realtà saranno almeno quindici'anni che tenta di lasciare il titolo, ma noi tendiamo a rieleggerlo ogni volta che sceglie un successore. Il primo è stato Makao, il secondo Gildars la terza è stata Erza- spiegò Gray,-zia Erza master? Non so perché ma non riesco ad immaginarmela- 

- è durata due settimane, poi abbiamo rieletto il nonnetto.- 

-Papà lo odiate proprio il master per eleggerlo ogni volta. Ci credo che voglia andare in pensione....ma chi è Gildars?- 

-oh, è il nonno di Mark.- terminò la spiegazione Gray, mal celando l'orgoglio dell'essere stato chiamato papà... 

-comunque ho già scelto chi mi succederà- fece il vecchio zittendo tutti.

-il nono master di Fairy Tail sarà...-

-sarà?- chiesero in coro tutti, mentre Mira guardava il marito.

Lei sapeva che Luxus non voleva fare il master, per quanto ne avesse tutte le capacità...

ma era anche vero che da giovane voleva tanto quel ruolo....

-sarà Mirajane Dreyar!-

-COSA?!?!!?!?!?!?!-urlarono tutti in coro.

Mira era pietrificata.

Lei, Master?

Come? Quando? Perché?

Poi vide il sorriso di Luxus, un sorriso incoraggiante e quello entusiasta di Jason.

Poi guardò al sua famiglia: sua sorella, suo fratello, i suoi amici, i suoi nipoti...

tutti lì, a sostenerla ed ad incoraggiarla.

-Mira, sorellona, sarai una master fantastica- le disse la sua sorellina Lisanna.

-certo che lo sarà, nostra sorella è un vero uomo.- urlò suo fratello Elfman, -ma se è una donna- lo rimproverò Evergreen.

-capito donna? Il vecchietto era venuto ad avvisarmi della sua scelta stamattina e sono più che d'accordo- gli sorrise quel deficiente di Luxus.

Lei allora fece un sorriso ancora più grande e giocondo – ho un nome, e lo conosci. Pensi di usarlo anche in momenti successivi alle nostre promesse all'altare o quando metto al mondo i nostri figli? - 

-mhh...no- 

-mamma ma quindi se sarai master...non faremo più le torte per tutti?- chiese Jason, quasi dispiaciuto di fare quella domanda.

Dopotutto aveva dodici anni, quasi tredici, e ancora faceva 'ste domande?

Doveva essere solo felice che la madre...

eppure...

-ma certo che continueremo a farle! Tutti i giorni in cui tu non sarai in missione, naturalmente!-

il sorriso che Mira rivolse a Jason, gli fece schiarire tutti i dubbi e le incertezze.

Anzi il sorriso che fece Mira a tutti fece capire il perché Mira fosse un ottima scelta come master.

Un sorriso così dolce per la persona che tutti i giorni si occupava della gilda e si prendeva cura di tutti loro, senza chiedere nulla in cambio...


quello era un motivo più che valido era eleggerla nona master di Fairy Tail.





ANGOLO AUTRICE 

ed eccomi qua, due giorni prima dell'inizio della scuola, con un capitolo leggero e divertente. 

a dire il vero io ho sempre immaginato Mira come master, anche se in tutte le storie il master è Luxus. Infatti ho sempre pensato che a Luxus non freghi più nulla dell'essere master, visto ciò che ha fatto durante Phantasia e Mira mi sembrava un ottima scelta come sostituta di Makarov... ma tranquilli continuerà ad esserci per viziare i suoi nipoti. 

a beh, voi che ne pensate di questa scelta? 

approvate o avreste voluto Luxus come master? 

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