La testa del Danse Macabre

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Maschera di Ferro camminava avanti a tutti di alcuni passi. Germaine, nonostante fosse stata slegata, era rimasta con il gruppetto dei francesi, che Francine guidava con la spada ancora sguainata.

Ogni strada di quel castello annerito dalle fiamme era una tomba, ma Maschera di Ferro sembrava fregarsene, rideva di quella decadenza e di quella distruzione. "Immagino tu abbia visto il Danse Macabre... il suo mezzo."

"Si" rispose Francine "anche lui distrutto."

"Non distrutto... smembrato."

Erano tornati al luogo dove il myrmidon di Valerius si era schiantato. Francine lo osservò meglio e notò che Maschera di Ferro non mentiva: nonostante molti parti fossero state smangiate dal fuoco, diversi componenti erano stati evidentemente smontati dalla macchina e portati via.

"Hanno ancora bisogno di lui. Nel loro piano c'è stata una variazione piuttosto drammatica a cui stanno cercando di riparare. E credono di poterlo usare." spiegò l'uomo misterioso, accarezzando l'armatura del myrmidon. "E' per questo che so che è ancora in vita."

Francine sentiva a pelle che l'uomo senza volto si divertiva a buttare lì suggestioni e mezze frasi, unicamente per tormentarla, per cui cercava di incassare i discorsi senza farsi vincere dalla curiosità. "Quindi?"

La Maschera di ferrò si aggrappò a una profonda ferita slabbrata nella corazza del myrmidon e si issò sulla sua spalla. Con agili movimenti riuscì a portarsi in equilibrio sulla sua schiena e poi vicino alla testa. "Valerius ha aiutato a disassemblare questo mostro... e non era un uomo comune. Qui c'è la chiave per liberarlo." Detto questo si chinò sulla testa e, con l'aiuto di un coltello, iniziò ad allentarne diverse viti. Dopo alcuni minuti di lavoro la calotta del cranio del myrmidon rovinò al suolo con un suono di campana di bronzo, un rumore assordante che riecheggiò nei corridoi vuoti. Sotto la calotta, un curioso groviglio di schede trasparenti, cavi e contatti, una cosa a metà tra un'opera d'arte e una specie di strano organo metallico.

"Il tarot system" annunciò la maschera di ferro "Il suo ultimo capolavoro."

Francine aveva visto nascere i myrmidon eppure rimase stranita da quell'oggetto. "Cosa diavolo è?"

"Un sofisticato sistema di guida, una unità di calcolo che può cambiare radicalmente il modo di pilotare un myrmidon."

"E perché installarlo nella testa? Così in vista e vulnerabile?"

"E' stato NASCOSTO nella testa, spada immacolata di Francia. Perché appunto nessun ingegnere cercherebbe qualcosa di tanto prezioso in un luogo tanto stupido. Valerius non sapeva se l'avrebbe ultimato alla corte di re Gregoire e di certo non lo voleva concedere alla graziosa corona"

Anche Germaine dava idea di essere stata tenuta all'oscuro di tutto quello, ma non sembrava impressionata, come se non fosse in grado di afferrare la grandezza di quanto l'uomo mascherato stava dicendo. "E noi cosa possiamo farcene?"

La maschera di ferro accarezzò le sofisticate strutture di circuiti. "Sono sicuro che Valerius l'ha usato. Lui potrà dirci dove si trova."

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