2 - frasi scritte per metà, se vere non lo so

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<allora Vado, Yoon, ci vediamo domani!>

<si, ciao Jimin!>

e così Jimin uscì dalla proprietà del maggiore, dopo aver passato il pomeriggio a fare i compiti insieme.

Yoongi, dopo aver chiuso la porta, si diresse in camera sua e mise a posto la stanza che prima aveva ospitato un ragazzo speciale: Park Jimin.
Park Jimin era la crush di Yoongi dai tempi delle elementari, adorava il fare genuino e infantile del ragazzo. amava anche il suo carattere gentile e altruista, per poi non parlare dell'estetica: il minore possedeva un fisico atletico e magro perfetto, che aveva fatto perdere la testa dalla prima volta che Yoongi lo vide in bagno.
era difficile nascondere la sua cotta per il ragazzo, infatti aveva deciso che a breve si sarebbe dichiarato, ma aveva ancora tanto timore del rifiuto e di rovinare tutto.

si sedette sulla sua scrivania e prese i suoi adorati fogli, isolandosi nel suo modo e iniziando a scrivere.

ancora non capisco come un ragazzo all'apparenza semplice come Jimin abbia fatto a rubarmi il cuore in questo modo, ha il potere di aumentare il mio battito cardiaco alle stelle solo parlando.

ma Yoongi prese il foglio e lo strappò, scriveva cose troppo banali

sin dal primo momento in qui l'ho visto ho capito che avrebbe preso parte nella mia vita come nessuno ha mai fatto.

e via anche questo.

penso che la perfezione che cercano tutti esiste solo nella persone chi si ama, e io la perfezione l'ho trovata.

sentita mille volte.

vorrei essere il suo per sempre, vorrei farlo felice e farlo sentire casa tra le mie braccia, ma forse sono troppo poco per uno come lui.

niente autolesionismo.

lui non sa quanto è importante per me, sentire il suo respiro mi ricorda il motivo per cui vivo.

no.

perché devono esistere persone capaci di farti perdere la sensibilità così?
come fanno a mandarti in un altro mondo solo con la loro esistenza?

non va bene.

vorrei solo far parte della sua vita, e proteggerlo per il resto della nostra vita.

troppo poco.

vorrei che mi amasse come io amo lui, vorrei che sapesse ciò che provo accettandolo e dicendomi che possiamo essere di più.

sembra ripetitivo.

quando è lontano da me sento una irrefrenabile voglia di andare a casa sua e baciarlo, baciarlo fino a togliergli il respiro.

forse troppo sdolcinato.

vederlo sorridere è l'unica ragione per cui posso ancora respirare.

no.

ho provato a guardarlo in mille modi, ed in ognuno di essi ho provato le farfalle allo stomaco.

ho capito cos'era la felicità il giorno in cui ti ho incontrato per la prima volta

ho paura di perderti per colpa dei miei sentimenti, per ciò li ho fatti da parte, ma ogni volta che mi rivolgi uno sguardo una fiamma ardente si risveglia e mi rode dentro.

anche quando sembra che il mondo mi stia cadendo addosso c'è una forza invisibile che non mi fa crollare, e sei tu.

ogni volta che provavo a concentrarmi arrivavi tu e mi portavi in un altro mondo, con il tuo semplice ma unico viso angelico e con quella voce paradisiaca incantevole

ormai si potevano contare decine e decine di fogli accartocciati scritti da Yoongi, egli aveva incominciato perfino a pensare che non provasse tutti quei sentimenti che incosciente ardevano nel suo cuore.
avrebbe avuto nuovamente la risposta persistente quando l'indomani avrebbe visto Park Jimin, facendolo di nuovo disperare in silenzio per lo strazio di quelle sensazioni invadenti.

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