Ti osservavo
mentre coglievi
una rosa.
La guardavi
come se non esistesse
che lei.
Sentivo il tuo cuore sussultare
e vedevo le tue mani tremare.
Dall'emozione
il tuo volto si arrosii
come se un bel ricordo
in quell'istante
ti avesse raggiunto.
Sfioravi i suoi petali
come se fosse nuda pelle
cercando lati
per non rovinare
la sua bellezza
e la sua fragilità.
Seguivo
le tue dita
mentre roteavano
le spine
come a volerle solleticare
nell'attesa
di una loro reazione
ma una ti aveva ferito.
Una goccia di sangue
ti stava uscendo dal dito
e tu distinto
lo avevi accompagnato
sulle tue labbra.
E senza distogliere
gli occhi su di lei
avevi cancellato
la stilla
emettendo un gemito.
Le mie labbra
erano serrate
la gelosia imprigionò
la mia mente
ma era il mio cuore
che non voleva smettere
di tacere.
Con delicatezza
tagliavi la rosa
eliminando le spine
poi girandoti
e con un sorriso radioso, mi dicevi:
" Questa è per te!"
e io arrosii.