Il giorno che ti incontrai
capii subito che eri tu quello che avrei voluto
al mio fianco.
Le farfalle volavano
fuori e dentro
di me.
All'improvviso
tutto splendeva
come il sole nell'azzurro
come la luna
nella notte più buia.
La primavera era esplosa
quel dì di novembre
mentre la natura
si rassegnava
alla sua morte.
Mi era bastato
uno sguardo
nei tuoi occhi penetranti
per sentire
che ti appartenevo.
Mi era bastata
la luce
che rifletteva da essi
per avvertire
che mi appartenevi.
La nebbia
si era colorata
attorno
a noi
e un arcobaleno
ci aveva racchiuso.
Le campane
dei nostri cuori
iniziarono a suonare
e il paesaggio
sui nostri volti
radiavano
come in un bosco
allo sbocciare
delle prime primule.
Era iniziata così
la nostra storia.
I ricordi
di quel giorno
erano ancora vivi
in noi
e i nostri corpi
nel ricordarlo
si infuocano
come quel primo
nostro incontro
di uggiosa primavera.