capitolo 26

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ZannadiPuma chiuse gli occhi. Il suo respiro si fece regolare. Appoggiò la testa sul fianco freddo ed immobile di Zampad'Ileo. Sorrise prima di addormentarsi e mugugnò: "Buonanotte..."
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Prima ancora di vedere dove si trovava percepì il cinguettio degli uccelli, l'odore di scoiattoli e il rosicchiare dei topi. Da quanto non sentiva un frastuono così rassicurante! Spalancò subito gli occhi, desiderosa di poter osservare ancora una volta delle prede vere, non dei mucchietti di ossa. Tutto intorno a lei gli alberi erano verdi, su alcuni rami erano sbocciati fiori multicolore, una miriade di animaletti le correva davanti, ignorandola: erano dappertutto, grassi e sostanziosi, decisamente invitanti. Eppure ZannadiPuma non si sentiva affamata, le pareva di aver appena fatto una bella scorpacciata.
Qualcuno le toccò la spalla da dietro e lei si girò di scatto: davanti a lei comparve StelladiRugiada bella come non mai. Il pelo argentato risplendeva, intessuto di milioni di stelle, gli occhi blu come l'oceano più limpido sembravano attraversati da onde illuminate dalla luna; il corpo non era più magro (e men che meno ferito), non si scorgevano più le tante cicatrici che avevano sempre donato alla leader una strana regalità. Non che ora non fosse regale, al contrario ma... la sua espressione era dolce, la ringiovaniva.
"Mia piccola Puma" cominciò, con una voce che ricordava un ruscello che scorre, senza più un peso celato e l'enorme stanchezza che l'aveva afflitta durante le ultime lune. "Non puoi fingere. Lui è morto" quella parola orribile, che la guerriera aveva allontanato detta dalla gatta argentata prendeva un suono diverso: come se "morto" fosse come dire "rinato". "E ti ama ancora" e invece "ama" le uscì di bocca come "veleno". "Gli manchi molto. Ma vuole che tu smetta, smetta questa falsa"
ZannadiPuma le lanciò un'occhiata innocente, piena di rimprovero. StelladiRugiada continuò: "Sappiamo che per te questo è solo un modo per sfidare il Clan della Stella ma..." "Ma niente. Io non farò niente senza Zampad'Ileo. Mi farò uccidere, non compierò la profezia. Sai che posso farlo: voi tutti lo sapete." disse con una calma glaciale la gatta. "Piccola, so perfettamente cosa si prova a perdere qualcuno che ami. Ma trovi sempre qualcun altro che riempia il vuoto" "Io non amerò mai nessun altro all'infuori di lui, checchè ne diciate voi! Dovevate salvarlo! So che potevate, ma avete deciso che mi avrebbe dato un motivo in più per odiare i lupi: ma avete esagerato. Io li odiavo già a morte, ero pronta a tutto ma esclusivamente in sua compagnia!" la sua voce suonò come un ruggito. ZannadiPuma si rese conto che ora guardava dall'alto in basso la leader morta, sentì i denti enormi e i muscoli al massimo.
StelladiRugiada sembrò intimidita, i suoi respiri si fecero più veloci. La guerriera che stava sognando si calmò e prese uno sguardo sicuro: "Voi non potete sconfiggermi. Io sono più forte." quelle parole rimbombarono per tutto il bosco: le creature si nascosero e gli uccelli si zittirono. Attorno a lei cominciarono a comparire gatti effimeri, semi trasparenti. Alcuni la guardavano con odio altri sorridevano amaramente.
ZannadiPuma si rese conto che ciò che aveva detto era vero. Loro erano morti, loro non potevano fermarla; loro avrebbero potuto evitare che Zampad'Ileo morisse, ma non lo avevano fatto. Il Clan della Stella esisteva solo finchè vivevano i gatti della foresta: solo loro stessi potevano decidere, niente profezie, niente privazioni. Si girò a guardarli, senza alcun timore e parlò con la dolcezza che aveva usato poco prima StelladiRugiada: "Io credo che voi siate potenti. Credo che potiate vedere il futuro e che vogliate il nostro bene. Ma non vi interessa il singolo. Io sarò dalla vostra se voi farete tornare Zampad'Ileo, se no trovatevi un altro "grande felino""
Bisbiglii preoccupati aleggiarono trai fantasmi. Sembrava che qualcuno volesse farsi strada per raggiungerla ma gli venisse impedito visto alcuni toni di voce un po' alti. Un gatto rosso, il manto che ardeva, gli occhi verdi e saggi, più grande della maggior parte degli latri gatti del Clan della Stella la raggiunse: "ZannadiPuma, io sono StelladiFuoco. Parlo a nome dell'intero Clan della Stella e dico che tu sarai una gatta strepitosa, che farai grandi cose. Per tanto abbiamo deciso di accettare la tua proposta, ma tu ne rimarrai segnata, come Zampad'Ileo. E intendo fisicamente. Ma in cambio tu dovrai agire per nostro conto. Certamente noi non ti costringeremo a uccidere altri gatti dall'animo puro, poiché noi li riconosciamo. Mia cara, non mi resta che dirti arrivederci..."
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La sua voce scemò in lontananza mentre ZannadiPuma si riprendeva. Si svegliò, e all'inizio non le sembrò cambiato niente ma poi qualcosa dentro di lei prese a bruciare, le parve che dieci, venti gatti la stessero torturando, le stessero strappando il pelo. Urlò. Urlò senza contenersi. Ma neanche il suo terribile grido poteva far capire agli altri il dolore che subiva. Alla fine tutto scomparve.
Si fissò il manto, con gli occhi pieni di lacrime e si scoprì ricoperta di cicatrici, che sporgevano sotto la peluria. Non aveva più la voce per strillare ma se l'avesse avuta avrebbe continuato ad urlare, senza sosta, terrorrizzata; tutto il potere che si era sentita dentro in sogno era scomparso ed ora era semplicemente spaventata.
Una coda bianca la sfiorò, ed un profumo che ben conosceva la avvolse. Incontrò gli occhi rossi e azzurri, pieni di un amore incontenibile, di Zampad'Ileo, erano circondati anche loro da segni lungo tutto il corpo, ma la cicatrice lungo la pancia e i fianchi rimaneva la più evidente. Gli si lanciò addosso, dimentica del dolore, di qualunque cosa; presa unicamente da una gioia incontenibile.
Si guardarono. Memorizzando ogni millimetro l'uno dell'altra prima di leccarsi il muso, bagnato dalle lacrime incessanti.

Angolo autrice

Ed ecco i sensi di colpa che hanno dato i loro frutti!!!
Non ce la facevo più a lasciarlo morto, il povero Zampad'Ileo!!!
Amatemi perchè ci ho messo mille anni a scrivere tutto ciò!
Volevo specificare che nel capitolo precedente ho tenuto fede alla promessa fatta ad IsaSole99 di far fare un gesto di fratellanza a ZannadiPuma e ArtigliodiMarmo nel capitolo di Natale (ed era ora!)
Buona festa delle donne in ritardo!!!!

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