capitolo 30

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Nero. Mi avvolge, mi circonda, mi abbraccia. Nero scuro e rassicurante. Va bene pensarla così, ma è difficile. Quando la notte per te è ovunque, e tutto potrebbe nascondersi dietro quel velo oscuro. Gli occhi sono stati donati ai gatti per un motivo, ed io lo so molto meglio di loro.
Mi svelo, niente più misteri. Sono io, CuoreFortunato. Sono sempre stato io. Colui che vi narra la storia di una guerriera che le ha passate tutte. Colui che vi indirizza verso il pensiero giusto. Colui che cerco di farvi comprendere lo strazio di questo racconto. Non è facile: ora è solo un racconto, ma quando succedeva, quando lo sentivo e lo annusavo, era qualcosa di ignoto e terrorizzante. Rivivervlo mi fa soffrire ma voi altri guerrieri dovete sapere le origini. Lo strazio che ha preceduto la vita.
Ero un piccolo cucciolo cieco. Un piccolo cucciolo che vedeva il Clan della Stella. Insomma, loro mi hanno tolto la vista e loro mi accompagnano nel cammino della vita; una sorta di scambio. E' per questo che so come sono andate le cose prima che io venissi alla luce, perché Loro me l'hanno raccontato. Non posso certo dirvi così, su due piedi, come finirà questo libro. Voi ora siete ciechi, come me: non potete vedere i gatti che mi circondano, i cuccioli che giocano, gli apprendisti che si allenano. Non potete capire o immaginare come siamo riusciti ad avere la pace.
Ma prima di tutto devo avvertirvi: c'è un motivo per cui mi sono fatto scoprire, voi dovete imparare a capire cosa pensavano tutti i nostri personaggi nel momento in cui li abbiamo lasciati, se no non potreste minimamente comprendere il motivo per cui accadde ciò che vi narrerò in seguito. Voglio anche farvi incontrare qualche nuovo gatto e spiegarvi due cosette.
Dunque... iniziamo dal primo punto: i pensieri. Diamo la precedenza ad ArtigliodiMarmo, un guerriero più coraggioso di quanto si possa pensare, ricolmo di amore e pronto a donare la vita per chi è importante per lui. Insomma un gatto perfetto... o forse no? Forse fin troppo accecato dal suo "voler bene", tanto da non poter lasciar andare nessuno. ArtigliodiMarmo si aggrappava disperatamente al sogno che alla fine tutto si sarebbe sistemato nel migliore dei modi e per questo era colui che soffriva davvero. Che dentro si struggeva ma non poteva mostrarlo fuori. Il cui cuore era a pezzi ma il suo sorriso non vacillava. Non poteva vacillare se gli altri si appoggiavano a lui per andare avanti.
ArtigliodiMarmo era un sacco ricolmo di tristezza, con una maschera sul volto.
E poi la sua amata, piccola, indifesa WarriorStar spaventosamente più pericolosa di quanto nessuno pensasse. Sorridente, innamorata ma letale e pronta ad uccidere a differenza del suo compagno. Lei non era triste perché il suo tutto era ArtigliodiMarmo e non aveva paura perché non ne aveva motivo. La fantastica WarriorStar era questo: un'assassina caduta in amore.
Esattamente come CodaBagnata. Lui ha combattuto, e lo sapete... non vi siete chiesti come uno sciamano abbia potuto uccidere con tanta non-chalance? Era simpatico, sorridente quanto ArtigliodiMarmo ma più adulto di lui, letale e malvagio come WarriorStar ma più furbo. Pieno di dubbi nascosti, di rabbia repressa, di sbalzi d'umore. All'inizio il nostro amato sciamano era un apprendista guerriero di massimo livello ma poi è arrivata Lei. ZampaVerde. Una gattina bisognosa di aiuto, stupenda, sola. Dopo il loro primo sguardo non si erano più lasciati... fino a quando un tasso non li divise, ferendo la gattina. CodaBagnata avrebbe potuto fare qualcosa -tempo dopo scoprì che aveva delle erbe perfette a portata di zampa- ma non sapeva niente di medicina, per questo morì ZampaVerde. Per questo CodaBagnata divenne sciamano.
Poi proseguiamo con GiglioBianco a cui il potere e le responsabilità erano cadute addosso troppo in fretta: giovane vice alla nascita di ZannadiPuma, leader alla fine della sua seconda battaglia. Fù fantastica, ebbe fiducia nella sua apprendista, cercò di controllare saggiamente la situazione ma era comunque piccola per avere il potere, poco più di una adolescente. Cercate di capire se combinerà qualcosa di sbagliato.
PanteraNera e MantoArgenteo erano partite dalla stessa situazione: il ritorno a casa; solo che la gatta nera si era rifatta una vita lontano dal suo Clan nativo, e aveva stretto svariate amicizie mentre il cuore dell'altra era sempre rimasto con il Clan del Fiume. Questo cambiò il loro modo di prendere la morte della sorella (StelladiRugiada): PanteraNera ne fece una ragione per combattere, dopo svariate ed incessanti lacrime mentre MantoArgenteo no. Si chiuse in se stessa e nella sua tristezza.
Non potevate sapere queste cose, poiché non ve ne ho parlato ma... sono importanti.
SapphireArrow, distrutta, ma pronta a tutto, che non vuole ammettere i propri sentimenti a se stessa. Non vuole ammettere di aver paura, di non credere di potercela fare... di essere innamorata. Sempre sotto stress e in conflitto con il proprio cuore, sempre piena di coraggio e cocciutaggine, sempre stanca di nascondersi da tutti.
E DarkBlaze che ne ha già vissute di tutti colori, stanco di avventure ma consapevole delle sue responsabilità, troppo impegnato a controllare quel disastro che è la sua vita per prestare attenzione ai sentimenti degli altri. Un eroe assordato, reso muto, accecato, annientato dalla sua missione.
Poi StormSoul che, come MantoArgenteo, non accetta la morte della sorella SilverSong. Erano come gemelle, sempre vissute insieme. Una calma e riflessiva l'altra agitata e istintiva. Si completavano, necessitavano l'una dell'altra. StormSoul. Una zampa già nel Clan della Stella. StormSoul. Per cui la vita era divenuta una fatica inutile.

Spazio Autrice

Ho finalmente aggiornato!!!! Yuppi!!!! Piaciuto il colpo di scena? Il capitolo continuerà con il prossimo perché non ci sarei mai stata in uno solo. Ad ogni modo avevate almeno un po' capito come si sentivano i personaggi? Ho reso bene, poi, i gatti che fregati alle altre storie? Spero tanto di sì! Alla prossima!

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