21 ~ Il patto

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

FonteChiara's P.O.V

"Cosa stai dicendo?" mi chiede ZampadiCielo non appena finisco di parlare. I suoi occhi verdi come l'erba sono spalancati e mostrano evidente stupore. La sua coda smuove l'aria come una frusta e il pelo sulla sua schiena ha iniziato a rizzarsi.

"È solo un'impressione, ZampadiCielo, ma mi è sembrato strano non vedere ZampaScarlatta al campo. È un po' di tempo che mi scocca sguardi densi di odio e disprezzo, nonché dei ghigni che mi fanno rizzare ogni pelo del corpo. Temo che stia tramando qualcosa..." sussurro così piano da farmi sentire solo da lui.

"Non pensare male di ZampaScarlatta. Lei non può essere così cattiva. Quando eravamo cuccioli giocavamo insieme ed eravamo molto legati" replica lui.

"È proprio questo il problema! Non l'hai mai vista quella luce nei suoi occhi che si accende nel momento in cui i tuoi occhi profondi si intrecciano con i suoi? Lei prova qualcosa per te, ed è per questo che mi odia!" esclamo con il pelo ritto sulla schiena. Solo il pensiero di quella gatta dagli occhi di sangue mi terrorizza.

Improvvisamente il leader si ferma: dobbiamo essere arrivati. Guardo giù nella conca: i gatti degli altri clan si sono già radunati e si salutano amichevolmente, completamente dimenticandosi che in seguito al Raduno sarebbero tornati nemici. Ma nel frattempo, era bello godersi qualche momento di tregua. I miagolii allegri riempiono l'aria. StelladiGelso lancia il richiamo e noi tutti ci lanciamo nella radura.

Un vento leggero agita le foglie e arruffa l'erba che con i suoi steli sottili e morbidi mi solletica le zampe. La gelida brezza della notte si fa largo tra le enormi piante che circondano la valle dove a ogni luna piena si svolge il Raduno. Sono quattro grandi querce gli alberi che come giganti vegliano su questo luogo che da loro prende il nome: Quattralberi.

Subito mi infilo nella folla, curiosa di conoscere i membri degli altri clan della foresta. Non ci credo ancora. Sono al Raduno, al mio primo raduno, un momento che aspettavo ormai da tanto, da quando ho messo piede in questa foresta per la prima volta, 

Dolci pensieri mi tornano alla mente e non trattengo fusa di piacere nel ripercorrere ogni istante della mia vita nel Clan. Ho fatto così tante esperienze da quel giorno ormai lontano, quando ZampadiPassero e ZampadiSperanza, allora Passerotta e Speranza, mi avevano trovata addormentata tra le foglie secche. Ho imparato molto, e ora sono anche mentore. Dovrò trasmettere alla mia giovane apprendista tutto ciò che ho imparato, proprio come AlbaFiorita ha fatto con me.

Sarà emozionante svegliarmi ogni giorno e andare a chiamare ZampadiPerla nella tana dove ho dormito fino a pochi giorni fa. Dovrò farle vedere i confini, insegnarle a cacciare, addestrarla al combattimento... Insomma, farla diventare una guerriera forte, agile e coraggiosa.

ZampadiPassero chiacchiera con ZampadiLuce e ZampaSelvaggia poche code davanti a me. Le loro code si agitano come fronde, proiettando ombre oblunghe sulla terra fredda. La luna, pallida e bianca, illumina il cielo e si rispecchia nei miei occhi, riempiendomi con la sua luce il cuore di pace. Mi avvicino a loro, miagolando un saluto. ZampadiCielo mi segue.

ZampadiPassero si volta: "Ciao, piccioncini! Ve ne state lì a tubare o venite a parlare con noi?".

Arrossisco, per poi gridare: "Arriviamo, ZampadiPassero!".

Lei ridacchia agitando i baffi ed emettendo sonore fusa, attirando l'attenzione degli altri gatti del Raduno che si girano verso di noi curiosi, per poi tornare ai loro discorsi. StelladiGelso salta sulla roccia al centro della radura insieme agli altri leader di cui ancora non conosco i nomi.

Al lato della roccia intravedo un gruppo di anziani discutere sulle avventure da loro vissute nel corso delle loro lunghe vite. Un giovane apprendista bianco, nero e grigio con indosso l'odore del Clan del Fiume li sta a sentire. È lo stesso gattino che a volte vedo al di là del fiume con la sua mentore.

"Ho sentito che parlavate di ZampaScarlatta durante il tragitto - miagola ZampadiLuce facendomi sobbalzare - Qual è il problema?".

"Non c'è nessun problema..." sussurro sudando freddo. È inutile mettere in allarme il clan per qualcosa di cui non sono del tutto sicura, nonostante nell'aria continui a sentire le allarmanti parole della profezia, ormai ridotte a un sussurro. Dagli occhi della gattina bianca e arancione però capisco che non mi crede.

"Dai, FonteChiara, dicci che succede. Siamo tuoi amici, e tra gli amici non ci devono essere segreti" mugola supplicante ZampadiPassero, passandomi al fianco, così vicino che posso sentire il suo pelo castano sfiorare il mio bianco.

ZampadiCielo scuote la testa e io ruoto gli occhi. Anche ZampaSelvaggia e ZampadiLuce cominciano poi a insistere.

A questo punto è ZampadiCielo a prendere la parola: "Si tratta della profezia, ragazzi...".

"Quella sulla Fonte del Pianto?" chiede curioso ZampaSelvaggia.

"Sì, quella - riprendo io - Ad un certo punto, durante il tragitto verso Quattralberi, ho sentito le parole della profezia risuonare nell'aria. Penso sia arrivato il momento che il Clan della Stella ci mostri qual è la strada da imboccare per seguire il nostro destino. Quello che hanno percepito le mie orecchie è di sicuro un segno: dobbiamo essere pronti. I nostri antenati ci proteggeranno, ma noi dobbiamo ancora trovare il Pianto e i quattro prescelti. E solo il Clan della Stella sa a che problemi andremo incontro nel corso di questa missione. Ho paura, ragazzi. Non mi sento all'altezza del mio ruolo".

Termino il discorso mentre la preoccupazione si fa pian piano spazio tra i miei pensieri.

ZampadiCielo mi stringe forte la coda e i nostri peli si sfiorano: "Tu sei pronta, FonteChiara. Io ti aiuterò".

"Noi non abbiamo paura. Siamo stati addestrati per essere coraggiosi e leali. Non volteremo le spalle al fato. Anche io ti aiuterò" esclama ZampaSelvaggia spavaldo.

"Sono d'accordo con lui. Troveremo di sicuro i prescelti, un passo alla volta" miagola ZampadiLuce agitando i baffi e sorridendo, mostrando quel suo solito sguardo dolce e rassicurante.

"Siamo tutti con te, FonteChiara!" grida ZampadiPassero saltellando allegra con il suo atteggiamento birichino. La adoro proprio per quella sua incredibile capacità di strapparmi un sorriso anche nei momenti più tristi.

"Lo vedi, FonteChiara? Non sarai mai sola" sussurra ZampadiCielo stringendomi la coda ancora più forte. Faccio le fusa soddisfatta: com'è bello avere degli amici così leali, non di quelli falsi che ti abbandonano al presentarsi delle avversità.

Allungo una zampa grigia e miagolo: "Facciamo un patto: promettiamo di continuare a vivere con coraggio il nostro destino, senza mai avere paura e tremare di fronte al pericolo, senza mai arrenderci. Promettiamo di aiutarci l'un l'altro se ce ne sarà il bisogno. Quando qualcuno cadrà, un amico lo rialzerà, lo sosterrà e lo aiuterà a camminare, diminuendo il suo dolore. Promettete tutto questo?".

Il primo ad appoggiare la zampa sulla mia è ZampadiCielo che sussurra: "Prometto".

Anche ZampadiPassero la appoggia sulla mia ripetendo: "Prometto".

È poi il turno di ZampadiLuce e ZampaSelvaggia e anche loro ripetono con voce forte e chiara: "Prometto".

"Bene - esclamo io una volta che tutte le zampe sono poggiate sulla mia - Da questo momento questo patto ci unisce come sono ora unite le nostre zampe. Abbiamo promesso di non arrenderci mai, di aiutarci a vicenda, e questa promessa dovrà essere mantenuta fino a quando questa storia non sarà finita. Questo patto sarà come un infrangibile sigillo tra noi".

Tutti annuiscono e ci scambiamo una serie di sguardi complici. Con sgomento mi accorgo che i loro occhi hanno preso a brillare: ZampadiCielo spande dai suoi fiamme verdi così come ZampadiPassero, mentre dagli occhi azzurro ghiaccio di ZampadiLuce fuoriesce un'aura bianca e da quelli nero notte di ZampaSelvaggia un'ombra nera.

All'improvviso i miei occhi cominciano a bruciare come se vi fosse un incendio al loro interno e vedo uscire da essi dell'acqua trasparente. Dalle nostre zampe unite parte una scintilla e rimango senza parole e accecata per un istante. La scintilla si alza verso il cielo stellato e comincia a muoversi tra i gatti del raduno.

"Segui la luce, ti guiderà" dice una voce nella mia testa.

I miei compagni sono ancora increduli, finchè ZampadiPassero non grida: "Un segno del Clan della Stella! Seguiamolo!" e parte a razzo a seguire quella luce azzurrognola che sento emettere un suono simile al rombo di un fiume.

Senza pensarci la seguo, finchè non vedo la luce fermarsi e posarsi sul manto tricolore dell'apprendista del Clan del Fiume che avevo sempre visto lungo la sponda opposta del fiume e che ora vedo smettere di parlare con gli anziani, per poi puntare contro di me i suoi insoliti occhi color nocciola.

Ecco un nuovo capitolo. Che ne pensate? Al prossimo capitolo!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro