capitolo 11

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Ero distesa accanto a LucediLuna, mentre MantodiLava la medicava. SognoOscuro sembrava un'ombra, gli occhi rossi ardenti di rabbia. Io avevo sonno, mi sentivo debole. Mi addormentai, e il sonno mi travolse come un'onda scura.

Ero al buio, sentivo odore di sangue. L'odore nauseabondo mi impregnava il pelo. Sentii un urlo terrificante, pieno di rabbia, dolore, angoscia. Poi una luce fioca venne verso di me, seguita subito dopo da un'altra. Spalancai gli occhi quando mi resi conto che erano due gatti, un robusto gatto grigio con una striscia sulla schiena e un grande soriano castano.
" StellaGrigia, CuorediTempesta! " miagolai con le lacrime agli occhi. "Stai attenta MantoArdente. " disse StellaGrigia. " StelladiNuvola ha compiuto un sacrilegio, e ora si abbatterà sul clan del Tuono una grande catastrofe. "
" Amore, sta attenta! La follia ha preso le redini del clan e lo porterà su un sentiero oscuro. " disse il mio compagno toccandomi il naso. Io spalancai gli occhi e sentii un peso terribile opprimermi il petto. Lottando per respirare sentii tutto il mio corpo bruciare come se avessi il fuoco dentro. Urlai, mentre i due gatti scomparivano e precipitavo nel buio.

"Svegliati! " una voce mi fece aprire gli occhi " Stai urlando come una pazza! "
Mi resi conto che la sciamana mi stava scrollando. Mossi le zampe, tentando di raccapezzarmi. Quel sogno, sembrava così... vero. Stavo tremando violentemente.
"Tutto bene? Ti senti male? O hai freddo? " mi chiese la sciamana.
" Sto... Sto bene, era solo un sogno. " balbettai respirando affannosamente. Poi tentai di calmarmi.
"Vieni, abbiamo preparato un giaciglio nel nido. " sussurrò CuordiTifone leccandomi le orecchie. Io mi alzai ed uscii dal tunnel di felci. Stavo per entrare nel nido quando lo vidi: il manto bianco zuppo di sangue, il leader mi stava fissando, gli occhi allucinati. Drizzai il pelo al pensiero del sogno. Entrai nel nido in fretta per togliermi i suoi occhi di dosso. CuorediFoglia era distesa su un giaciglio di muschio e mi accolse facendo le fusa. Fiero e Cedro erano accoccolati vicino alla madre. Il primo era un gattino rosso con le zampe nere e gli occhi verdi, mentre il secondo era castano rossiccio con gli occhi ambrati. Io mi sdraiai accanto a mia zia, sbadigliando. Nonostante la tensione, tentai di rilassare il pelo. Lei mi leccò le orecchie, mormorando:" Sono così felice per te. "
Feci le fusa mentre i miei cuginetti mi balzavano addosso. Li scacciai con delicatezza , gli artigli rinfoderati. Ero stanca, avrei dormito per una luna. Era solo un sogno, non ci dovevo pensare. Mi arresi al sonno che mi avvolse nelle sue braccia.

Angolo autrice: vi piace? Che ne pensate del sogno? A presto!

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