Capitolo 19

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Aprii gli occhi verdi, soffocando un gemito. Non riuscivo a muovermi, mi sentivo terribilmente debole. Dopo qualche secondo capii che mi trovavo nella tana della sciamana. Poi vidi CuordiTifone piegarsi su un gatto che non riuscivo a vedere e fargli bere qualcosa. Annusando l'aria capii che si trattava di SognoOscuro. Stranamente la gatta non lo vomitò come al solito, ma lo bevve avidamente. Poi la sciamana si voltò e mi fissò, gli occhi scintillanti nel buio. Mi resi conto che era in uno stato pietoso. L'orecchio strappato ancora sanguinava , il pelo arruffato era incrostato di sangue. Malgrado tutto il dolore che doveva sentire in quel momento venne da me senza vacillare.
" Come ti senti? " mormorò la sciamana leccandomi la testa.
" M-meglio grazie, ma tu? Stai sanguinando. " risposi in un sussurro.
Lei scrollò le spalle e disse:" Niente di grave, adesso ho da fare. "
Era inutile tentare di farle cambiare idea, quindi dissi:" Dove sono i miei figli? "
" Se ne sta occupando CuorediFoglia, quando ti sentirai meglio potrai tornare al nido per occuparti di loro. "
" E ArtigliodiRovo? È già andato a ricevere le nove vite dal clan della Stella? " chiesi con curiosità.
" No , ci andrà quando le sue ferite e quelle degli altri si saranno rimarginate. " rispose pazientemente , poi aggiunse :" Abbi fede, il clan della Stella non ci ha abbandonato, infatti credo di essere riuscita a trovare la cura per la malattia. "
" Davvero? " chiesi, nel petto mi si riaccese la speranza che gli altri malati guarissero.
" Adesso la sto provando e sembra che funzioni. " rispose la soriana con voce stanca. Poi si girò e fece per andare verso Fiero, ma vacillò e cadde a terra con un tonfo. Io mi alzai con grande fatica e mi avvicinai a lei. In quel momento mi resi conto che la sua schiena  era attraversata da profondi graffi e morsi. Inoltre una spalla aveva una profonda lacerazione da cui usciva sangue a flotti. La gatta, in stato di incoscienza, si contorse gemendo. Dovevo  assolutamente fermare l'emorragia. Ma non ero una sciamana! Poi ricordai che lei usava sempre le ragnatele per fermare le emorragie. Mi trascinai a fatica fino alle scorte e afferrai un po di ragnatele. Poi cominciai a pressarle sulle sue ferite. Vedendola in quello stato mi si strinse il cuore. Aveva combattuto con coraggio per difendere i cuccioli. Poi entrò il vice.
" Cosa sta succedendo qui? " chiese ArtigliodiRovo avvicinandosi.
" È svenuta, ha delle ferite molto gravi. " risposi premendo con le zampe zuppe di sangue le ragnatele.
Il gatto soriano mi spinse con delicatezza da parte e cominciò a pressare le ragnatele dicendomi:" Me ne occupo io,  tu ti devi riposare. "
Non riuscii a ribattere, troppo debole per parlare. Mi accasciai sul mio giaciglio e mi addormentai.

Ero distesa su un prato d'erba verdissima. Alzai gli occhi quando una stella cadde sul prato di fronte a me. Essa prese le sembianze di due soriani. Uno, molto più piccolo dell'altro, il mio compagno,  era Falco. Feci sonore fusa. Il mio cucciolo mi si avvicinò e disse:" Mamma, non temere, il clan della Stella veglia su di voi. "
Poi intervenne il mio compagno:" Preparati, tra un po di tempo il clan della Stella ti chiamerà ad essere quello che devi. "
Poi svanirono.

Angolo autrice: scusate se è un po noioso. Volevo farvi tantissimi auguri di buon Natale! A presto!

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