capitolo 5

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La luna illuminava il mio manto che, una volta splendido e lucido, pendeva arruffato e opaco sul corpo scheletrico. La fame e il gelo non avevano intenzione di lasciare la presa sulla foresta e sui suoi abitanti. Ma a me non importava. Stavo quasi sempre fuori, o a caccia o ad allenare il mio apprendista. Non ce la facevo a vedere il campo, il gaciglio vuoto accanto al mio, sul quale persisteva l'odore del mio compagno, nonostante fosse passata già una luna. Una luna che mi era scivolata addosso come acqua, passando davanti ai miei occhi spenti. E da qualche giorno a tutto questo si era aggiunta la nausea. Strano, io non ne avevo mai sofferto. Ma tanto a me che importava? Senza CuorediTempesta niente aveva più senso. Adesso stavo vagando nella foresta, a malapena cosciente del paesaggio intorno a me. Così, senza rendermene conto , mi ritrovai davanti al Sentiero del Tuono. La silhouette di una gatta nera spiccava alla luce della luna.
" Che ci fai qui, MantoArdente? " disse la gatta.
" Potrei chiederti la stessa cosa, SognoOscuro. " dissi con voce fredda.
Fece un cenno con la coda invitandomi a sedere al suo fianco. Io mi accomodai accanto a lei , nella neve candida.
SognoOscuro sospirò:" Ogni volta che vengo qui penso a lui..."
" Lui chi? " chiesi voltandomi verso di lei.
La giovane mi guardò con gli occhi sanguigni che brillavano debolmente:" Mio fratello. Si chiamava Oro. Io e lui eravamo più vivaci di LucediLuna, che dormiva sempre nel nido. Una mattina , mentre nostra madre e nostra sorella dormivano uscimmo dal campo e arrivammo al Sentiero del Tuono..."
La sua voce si spense.
"E poi? " chiesi leccandole una spalla.
" Lui vide questo ciondolo sul Sentiero. " e indicò la pietra appesa al suo collo. " Io lo sfidai a prenderlo. Lui accettò la sfida e corse sul Sentiero del Tuono e lo prese. Si... si voltò verso di me, trionfante, quando un Mostro lo travolse..."
Singhiozzò e continuò:" Corsi da lui, e , prima di morire Oro mi diede il ciondolo. Da quel momento divenni fredda e silenziosa. Mia sorella non mi ha mai perdonata. "
Io la strinsi a me , mentre lei singhiozzava nel pelo della mia spalla. Le leccai la testa per confortarla. Mi sentii vicinissima a lei in quel momento. Entrambe avevamo perso tutto, e nessuno ci capiva. Il mio leader mi aveva chiesto se volevo rimanere al campo. Ma non avevo bisogno di riposare, avevo bisogno di qualcuno che mi capisse, e l'avevo trovato.

Angolo autrice: altro capitolo strappalacrime. Adesso però basta. Comunque il disegno che ho fatto là sopra rappresenta BrokenMoon che incontra RenegadeScar. Fanno parte di una storia meravigliosa:" Moon Rise: l'ascesa del MoonClan" di @MoonScythe-shi , che vi consiglio vivamente. A presto!

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