Scambio Dei Corpi E Dichiarazioni

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

CROWLEY'S POV

Mi sveglio e vedo che accanto a me il mio angelo dorme beato. È così tenero che non lo voglio svegliare e mi soffermo a osservare ogni suo piccolo dettaglio. A un certo punto lui emette un dolce versetto e si sveglia:

«Buongiorno,angelo»

«Buongiorno Crowley caro»

«Ti è piaciuto ieri notte?»

Lui avvampa sulle guance e il mio cuore inizia di nuovo a ballare:

«Sei così tenero quando arrossisci»

Detto ciò lo ricomincio a baciare. Lui ricambia passionatamente il bacio finendo, una seconda volta, a fare l'amore.

Per tutti quei giorni, fino a domenica, ci siamo amati come se non ci fosse un domani e, quando è arrivato quel fatidico giorno, abbiamo deciso di scambiarci i corpi per salvarci.

Aziraphale ha preso le mie sembianze e si è diretto a James Park mentre io ho preso le sue e mi sono diretto, come avrebbe fatto lui, alla sua biblioteca per non far nascere dei sospetti.

La biblioteca è tornata miracolosamente integra e intatta come se l'incendio non ci fosse mai stato. Un piccolo sorriso incornicia il mio volto mentre entro all'interno e guardo tutti i libri antichi e preziosi che si trovano sistemati ordinatamente sugli scaffali.

Mi siedo su una piccola poltrona e all'improvviso vedo entrare Ariadna che mi squadra da capo a piedi.

Immediatamente il mio cuore comincia a battere velocemente dall'ansia e dalla paura che possa scoprire il nostro piano.

Se riesce a scoprire che in realtà sono Crowley e non Aziraphale?

Questo vorrà dire che anche i nostri capi lo potranno scoprire.

Come ho intuito lei mi domanda:

«Aziraphale, ma non sei felice che la tua biblioteca sia tornata miracolosamente integra?»

Con una traccia di felicità nella voce le rispondo:

«Oh, sì, ed è strano»

Lei mi osserva ancora più attentamente e io sento il sudore colarmi giù dalla fronte e dal collo:

«Allora... Com'è stato fare l'amore con un demone?» mi domanda alla fine non staccando i suoi occhi dai miei.

Io non arrossisco più di troppo a questa domanda e lei comprende tutto:

«Ho capito che sei tu, Crowley. Vi siete scambiati i corpi, non è così?»

«Sei proprio intelligente, Ariadna, lo devo ammettere» le dico facendola sorridere.

«È stato piuttosto facile a dire la verità»

Sistemati un paio di clienti, con il comportamento che avrebbe tenuto Aziraphale, mi dirigo a James Park dove incontro il mio angelo seduto ad una panchina ad aspettarmi.

Stiamo chiacchierando insieme quando vediamo arrivare i nostri capi.

Io vengo trascinato da Michele e Uriel, in Paradiso e legato ad una sedia.

Lì è rimasto tutto uguale: stesse pareti di un bianco accecante mescolate ad un grigio di altre ma la cosa che mi sorprende di più è Gabriele: anche lui si trova legato accanto a me. Il suo sguardo è basso con una sfumatura di sconfitta e di tristezza nei suoi occhi viola.

Gli angeli in abiti eleganti stanno preparando un circolo con delle pietre sul lucido pavimento di fronte a loro. È un cerchio abbastanza grande per contenere qualcuno al suo interno.

Osservandolo attentamente chiedo con la curiosità che avrebbe avuto il mio angelo:

«Allora, stiamo aspettando qualcuno?»

Nessuna risposta. Mi ignorano.

«Bei sassi. A cosa servono?»

L'unico che mi risponde è Sandalphon:

«Barbecue»

«Divertente. Adoro i barbecue»

In risposa si sente il DING di un ascensore da cui esce un demone. Si guarda intorno come se fosse in un posto dove non avrebbe mai pensato di trovarsi. Regge una padella di metallo con un coperchio che toglie con un gesto fluido: in essa bruciano delle strane fiamme colorate.

Il demone scocca un'occhiata agli angeli e alcuni fanno un passo indietro spaventati.

Solo io resto imperturbabile.

Il demone mette la padella di fiamme nel cerchio di sassi e il fuoco si innalza.

Prima di andarsene chiede agli angeli un suo piccolo desiderio:

«Potrei... Potrei chiedere un favore... Potrei colpirlo? Ho sempre voluto colpire un angelo.»

Se tocchi il MIO angelo, ti vedrai davvero male, quindi non osare.

Penso con il mio sguardo di fuoco facendolo allontanare dalla paura.

Una volta che lui si è allontanato Michele scioglie Gabriele ordinardogli di entrare nel cerchio di fuoco. Lui lo fa e prima di Cadere mi scocca un ultima occhiata facendomi intendere quello che devo fare: prendermi cura di Ariadna.

Entrato all'interno inizia a bruciare urlando dal dolore per poi scomparire per sempre.

Ora so che tocca a me.

Gli angeli mi slegano e io entro all'interno di quelle fiamme.

Se la prima volta ho avuto paura per quello che mi poteva succedere adesso entro tranquillamente e gli altri angeli sono spaventati e sorpresi.

Avendo troppo timore di me mi chiedono di uscire e io lo faccio ritornando sulla Terra aspettando Crowley e Ariadna.

Appena li vedo arrivare, Ariadna impaurita e in ansia per la sorte di Gabriele, mi corre incontro.

«Dov'è Gabriele? Perché non è con te?»

Io mi alzo, le prendo le sue mani e immediatamente lei comprende tutto; le sue labbra tremano presagendo l'arrivo delle lacrime che bagnano le sue guance rosee. Si allontana da noi correndo a casa sua mentre Aziraphale cerca di fermarla ma lo trattengo.

Ci sediamo e ritorniamo nei nostri corpi e io chiedo ad Aziraphale se vorrebbe un pranzo al nostro ristorante preferito, il Ritz.

Lui con il suo tenerissimo sorriso accetta.

AZIRAPHALE'S POV

Sono passati molti mesi da quel giorno e noi ci siamo amati come marito e moglie.

Passo i miei giorni ad amare Crowley quando non sono nella mia amata biblioteca.

Naturalmente, su mio consiglio, lui ha smesso di urlare alle piante per farle crescere e utilizza un tono di voce più dolce.

I giorni diventano settimane e le settimane mesi.

Siccome non sono impegnato nel lavoro, un sabato di metà novembre, Crowley decide di organizzare un piccolo pic nic in riva al Tamigi.

Capisco immediatamente che si ricorda di quel mio desiderio che gli ho rivelato negli anni '80. Sono davvero felice di ciò.

Quella giornata è stata praticamente perfetta: abbiamo riso, mangiato e ci siamo scambiati qualche piccola effusione.

Quando il cielo si è coperto di stelle Crowley mi annuncia di aver prenotato al Ritz e torniamo alla nostra dimora per prepararci per la bella serata che ci aspetta.

La cena è deliziosa e alla fine Crowley si inginocchia:

«Aziraphale, mio angelo, ti ho amato fin da quando eravamo entrambi degli angeli. Abbiamo avuto molte difficoltà e ostacoli che ci hanno impedito di amarci come una coppia normale, questo mi ha fatto molto soffrire. Vederti arrossire per cose semplicissime, i tuoi dolci versetti quando mangi le crepes, i tuoi baci passionali, amo tutto questo di te. Per questo ti chiedo, vuoi diventare mio marito?»

Immediatamente il mio cuore inizia a ballare la samba e qualche lacrima scivola fuori dai miei occhi.

Non ci credo, dopo seimila anni, mi sta chiedendo di sposarlo?!

Saremo finalmente marito e marito?

Oh, Crowley, quanto riesco ad amarti!

Grazie per avermi aspettato così a lungo!

Sorrido al settimo cielo alla sua dichiarazione e lo bacio passionatamente. Ci stacchiamo e lui mi mette all'anulare l'anello prezioso che mi ha comprato. I miei occhi si illuminano ancora di più e lo bacio una seconda volta.

Passiamo la notte ad amarci con la felicità che ci avvolge.

Avvisiamo Ariadna del nostro matrimonio fissato il giorno di Natale.

Durante i vari giorni organizziamo tutto nei minimi dettagli e il giorno di Natale è stato veramente meraviglioso.

Visto che Crowley è un demone decidiamo di sposarci nel nostro piccolo cottage che abbiamo acquistato. Mi ricordo benissimo l'espressione del demone quando gli ho mostrato quella casetta: per farci stare tutte le sue piante e alcuni dei miei libri l'abbiamo allargata. È carina e molto semplice: le pareti sono bianche, il tetto è grigio ed è circondata da un grande prato verde con un altalena nel caso in cui decidessimo di adottare dei bambini; all'interno ci sono molte stanze tra cui una piccola cucina, il soggiorno, una biblioteca abbastanza grande e la nostra camera da letto.

Oggi la neve, cadendo lenta a piccoli fiocchi, ha imbiancato tutto il pavimento erboso e sembra di trovarsi in una favola. Anche se fa abbastanza freddo, decidiamo di sposarci all'esterno in cui si trovano sistemate delle sedie per gli ospiti e dentro casa un tavolo con tutte le delizie.

Mi sto sistemando davanti allo specchio con il mio abito da sposo e mi sento felice come non mai.

Non ci credo che sto per sposare Crowley dopo lunghissimi anni!

Non mi sembra vero!

È tutto troppo perfetto!

Questi pensieri vengono interrotti da Ariadna che bussa alla porta.

«Chi è?»

«Sono io, Ariadna, posso entrare?»

Rispondo affermativamente e lei fa il suo ingresso: porta un acconciatura elaborata e un bellissimo vestito celeste.

«La sposa è pronta?»

Annuisco mentre i miei occhi brillano dalla felicità.

«Sai, Ariadna, pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato. Invece eccomi qui pronto ad unirmi ufficialmente con Crowley. Non mi sembra vero»

Lei mi abbraccia e vedo alcune lacrime bagnare le sue guance.

«Mi ero ripromessa di non piangere ma a quanto pare ho fallito»

Prendo la sua mano e usciamo all'esterno dove ci aspettano tutti i nostri ospiti.

Il mio cuore, via via che mi avvicino al mio futuro marito, batte sempre più forte.

Arrivo davanti al sergente Shadwell, che si è improvvisato prete, e vedo il mio futuro marito sorridere facendo illuminare anche i suoi occhi serpenteschi, che tanto amo, e il sergente ci scambia le rispettive promesse:

«Signor Crowley, intende prendere in marito il qui presente signor Aziraphale?»

«Lo voglio»

«Signor Aziraphale intede prendere in marito il qui presente Crowley?»

«Lo voglio»

«Potete scambiarvi le vostre promesse»

«Aziraphale, tu sei stato la prima costellazione di cui mi sono innamorato. Ogni volta che guardo il cielo penso: tutte quelle costellazioni sono bellissime ma nessuna riesce a superare la tua bellezza. Sapere che oggi, dopo seimila anni, sono finalmente qui riunito a sancire il mio amore verso di te mi rende davvero felice. Ti amo, Aziraphale, mio angelo»

Un paio di lacrime bagnano il  mio volto e lui, con il suo tocco delicato, me le asciuga:

«Grazie, Crowley, caro. Temo che tocchi a me. Non sono molto bravo con le parole ma cercherò di dirti quello che vuole il cuore. Crowley, tu mi hai aspettato per lungo tempo non dandoti mai per vinto a causa delle mie lunghe indecisioni. Mi sono accorto di amarti soltanto nel 1945 quando hai salvato i miei preziosi libri. Da quel momento non ho più smesso e sono felice di essere qui oggi a celebrare la mia unione ufficiale con te. Ti amo, Crowley» dico piangendo un pochetto.

Dopo lo scambio degli anelli ci baciamo e siamo per la prima volta, in seimila anni, felici.

Il pranzo e la cena nuziale sono bellissimi ma la notte è magica.

La luna di miele la passiamo su Alpha Centauri ad amarci. Ci basta solo quello.

Dopo la nostra luna di miele torniamo a casa e decido di chiedere a Crowley un piccolo desiderio che possiedo.

Lui è sdraiato sul letto che legge e mi avvicino a lui:

«Crowley, caro, vorrei parlarti di questo desiderio che ho»

Lui appoggia il suo libro sul comodino e mi guarda scrutandomi attentamente:

«Cosa c'è, mio angelo?»

Prendo un profondo respiro e gli dico:

«Vorrei avere dei bambini»

Lui a questa mia affermazione allarga dalla sorpresa i suoi occhi serpenteschi:

«Ma sei serio?! Avere delle piccole pesti per casa?! Stai scherzando, spero?»

«Crowley, ti prego. Vorrei tanto provare la paternità e so che in fondo piacerebbe anche a te» affermo facendo gli occhi a cucciolo a cui lui non sa resistere.

Lui sospira:

«D'accordo, ci penserò»

A questa sua affermazione i miei occhi si illuminano dalla gioia e lo bacio passionatamente.

Una settimana dopo Crowley mi fa la sorpresa più bella di tutte.

Lui mi accompagna con la Bentley al Tribunale dei Minori con il cuore che corre una maratona. Di recente lui ha fatto avanti e indietro con degli strani documenti e non sapevo cosa pensare.

Quando arriviamo davanti a quel luogo e vedo una donna con due bambini di due anni non credo ai miei occhi.

Il primo ha corti capelli rossi, degli occhi verdi e un volto tenerissimo.

Mentre il secondo ha due bellissimi occhi celesti e dei bellissimi capelli biondi.


Crowley ha finalmente accettato il mio desiderio?

Crowley, caro, non sai quanto ti amo!

Quella donna ci presenta i due bambini:

«Questi sono David e Matthew e abbiamo accettato l'adozione»

A queste parole le lacrime escono dai miei occhi dalla felicità:

«Crowley, caro, grazie di questo regalo! Ti amo!»

David, il bambino con i capelli rossi, si tortura timidamente la maglietta mentre Matthew guarda in basso.

Io mi metto in ginocchio e dico al piccolo David:

«Ehi, ciao, io sono Aziraphale e sono un angelo. Sarò il tuo nuovo papà, non devi essere timido»

A queste mie parole il piccolo mi si avvicina e io lo prendo in braccio. Il bambino immediatamente ricambia facendomi intenerire.

Crowley si presenta a Matthew e per farlo ridere si trasforma in serpente. Gli occhi del bambino si allargano dallo stupore e la sua bocca si spalanca. Poi ritorna umano e Matthew batte le mani sorridendo.

Li portiamo a casa e inizia la nostra nuova vita.

Crowley è un padre straordinario anche se alcune volte non riesce a sopportare i bambini.

Quelle volte riguardano soprattutto la scelta della musica, infatti i bambini non amano la musica dei Queen, e il fatto che, quando io sono a lavoro, deve stare per la maggior parte del tempo trasformato in serpente.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro