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Solo con un bacio.

Blake

Adesso è lei sotto di me.
È bella come l'alba d'estate, anche con il fiatone e i capelli arruffati. Ha gli occhi grandi come l'intera stanza, simili a due stelle nella galassia. Sono capaci di rapirti e portarti in un'altra dimensione proprio come le labbra. Il profumo mi arriva diritto nel cuore, fa un giro per il resto degli organi e arriva diritto al cervello.
Sfacciata e sfrontata.
Sorride, mostra tutta la fila di denti e mette in mostra la fossettina sul lato sinistro della guancia. Ingenua e spensierata infila un dito in una delle mie, compie la mia stessa azione.
«Ti donano» resta sotto di me, incurante del fatto che potrebbero beccarci ed insinuare qualcosa di distorto. Drew potrebbe ammazzarmi se ci trovasse in una posizione scomoda.
«Non posso dire la stessa cosa per te» parlo divertito, mi alzo con l'aiuto dei gomiti e le porgo la mano. Rifiuta offesa, torna indietro per recuperare la coperta. Un messaggio appare sullo schermo, la faccia della rossa in prima linea.
«Daisy mi ha chiesto di andare a fare la spesa» infilo le scarpe accanto alla porta.
«Vieni con me?» chiedo, incurante del fatto che non abbia i vestiti adatti.
Scuote il capo.
«Ti creerei solo disturbo...» espone e abbassa il capo. Resta concentrata sul pavimento, agguanto una felpa e un paio di leggins. Torno in cucina e i lancio nella sua direzione.
«Lavati ed indossali» dico, siedo sul divano ed attendo un suo gesto.
Sorride ed io perdo qualche battito.

*

Guido tranquillamente, lascio che i miei occhi cadano sulla sua figura.
«Come va con il romanzo?» cerco di smorzare il silenzio che si è creato.
«Bene...sto cercando di riorganizzare le idee» si gratta il retro del braccio.
«Sono felice di quello che sono riuscita a realizzare...»
«E sai una cosa? Non ho nessun rancore verso chi non avuto fiducia» risponde alla mia domanda come se mi conoscesse da una vita.
Confida i suoi pensieri e si spoglia di essi.
Arriviamo al Denver Pavilions, parcheggio l'auto nel grande piazzale.
Scendo dall'auto e aspetto che Nives mi affianchi per proseguire, cammina pian e viene continuamente additata da persone estranee. Sorride in continuazione verso tutti. Molte ragazze si avvicinano a noi per scattare qualche e foto. Salutano me e si complimentano.
Nives si sente a suo agio, parla e scherza.
Mi piace molto il modo in cui approccia, trasmette le giuste emozioni.
Calma e tranquilla.
Si nutre dell'amore che le donano, ne trae il giusto beneficio.
«Possiamo fare una foto tutti insieme?» annuisce, afferra la mia mano e circonda le spalle.
«Sorridi, sei meno antipatico così» espone a denti stretti.
«Sorridi tu, sembri meno insopportabile» replico.
Saluta tutti con la mano e mi lascia un bacio sulla guancia.
«Gli stronzi come te si addolciscono solo con un bacio»
Brividi attraversano la spina dorsale, un sorriso sincero spunta sulle labbra.
Che stupida...

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