Capitolo 25

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

15 Luglio 2034
20:05

"Quindi dovremmo trovare un modo...per sostituire i file contenuti nella settima cartella.."
"Esattamente"
Maya si fermò a rifletterci sopra per un pò, accarezzandosi il meno. Antonio, invece, rimase ad osservarla, preoccupato. Non aveva la minima idea di come avrebbe potuto replicare quei codici, ma sapeva di doverlo fare.
"È....possibile farlo, non è vero..?"
Mormorò, con un filo di voce, Hotaru, avvicinandosi al ragazzo.
"Si, si...certo"
Rispose subito lui, mentendo spudoratamente. La castana, che colse l'insicurezza nella voce dell'hacker, annuì lentamente, non troppe volte per evitare di sbilanciare Lapin, sistemato sulla sua testa come al solito.
"I-In ogni caso....adesso è inutile pensarci.." Iniziò a dire Anonimo, grattandosi la nuca "Prima di tutto, dovremmo tornare alla villa...."
"Infatti" Convenne Fuyuka "Io starei semplicemente perdendo un braccio"
Osservò poi, tenendosi l'arto ferito e grondante di sangue, che ormai, volendo esagerare, quasi non le faceva più male. Kuro era ai suoi piedi e l'osservava preoccupato, non le era salito sulle spalle per paura di farle del male, mentre Kasai si era sistemato sulla sua testa, indisturbato.
"Ah, per quello ho qualcosa qui"
Il corvino si avvicinò alla ragazza, aprendo con un gesto un menu, iniziando a digitare cifre che parevano essere totalmente casuali. Alexander, rimasto per tutto il tempo accanto alla ragazza, osservò incuriosito l'italiano insieme a Soldier e Kuro.
"Ecco qui..."
Una calda luce avvolse il braccio ferito della ragazza, che soffocò una smorfia: qualsiasi cosa fosse quella strana roba bruciava da morire. La 'procedura' durò qualche secondo e le luci si dissolsero dopo poco in un battito di ciglia.
"Adesso il tuo braccio è come nuovo.."
Antonio si portò le mani sui fianchi, soddisfatto.
"Ehy, non è come...cheattare, questo?"
Osservo Konki, incrociando le braccia al petto.
"Infatti...il sistema non potrebbe rivelare un'anomalia o qualcosa del genere?"
Intervenne poi Damian, affiancandosi al più giovane, che annuì.
"Beh, se uno di voi riuscisse ad avere l'accesso ai miei menu la cosa sarebbe effettivamente vista come un'anomalia...ma io posso comunque utilizzarli, è come se voi foste in una 'modalità sopravvivenza' ed io fossi in una 'modalità creativa'..."
Spiegò Antonio, cercando di rendere il concetto il più semplice possibile.
"....quindi tu hai il permesso d'imbrogliare.."
Riassunse in poche parole Valèry, incrociando le braccia al petto.
"Uhm....se vogliamo metterla in questo modo..."
Replicò l'hacker, un pò imbarazzato.
"Comunque...dovremmo tornare alla vill-"
Iniziò a dire Damian, venendo interrotto subito da Anonimo.
"Giusto! Mi basta creare una piattaforma per il teletrasporto ed inserire le coordinate! Mi basteranno un paio di click..."
Mentre il corvino prese ad armeggiare con la sua 'roba da nerd', il resto del gruppo rimase ad osservarlo.
"È proprio come nei film, incredibile..."
Commentò Konki, con gli occhi verdi che luccicavano d'ammirazione.
"Eeeee...fatto!"
Esclamò, dopo poco, l'italiano. Nello stesso istante in cui parlò, esattamente davanti a lui parve aprirsi una sorta di 'portale', interamente azzurro. Si fece subito dopo da parte, come per invitare gli altri ad entrare al suo interno.
"Eh no, ci entri prima tu"
Aki assottigliò gli occhi, guardando male il maggiore, che degludì rumorosamente.
"Ce-Certo..."
Nonostante avesse quasi diec'anni in più al castano, il buon vecchio Anonimo ubbidì all'istante, senza protestare. Attraversò il portale ed, esortato da Liên e Kohaku, il gruppo lo imitò. Subito, tutti vennero teletrasportati all'interno del soggiorno della villa, o meglio, sul pavimento della stanza.
"Oh, allora non era una trappola.."
Mormorò Fuyuka, rialzandosi.
"Abbi un pò di fiducia!"
La riprese Liên ed, in risposta, la giapponese roteò gli occhi.
"Fidandoci delle persone sbagliate siamo quasi morti...per ben due volte...penso sia ovvio che io sia sospettosa, no?"
Continuò poi, tastandosi il braccio curato da Anonimo. Liên, non sapendo come rispondere, rimase in silenzio, soprattutto perchè quella ragazza aveva ragione. Si voltò verso l'hacker, che appariva mortificato. In seguito alle parole di Fuyuka aveva abbassato lo sguardo ed era rimasto in silenzio, sentendosi terribilmente colpevole.
"Però...è quasi morto per salvarci..ed in una situazione come questa, non dovremmo sostenerci a vicenda? Anche lui è intrappolato qui..."
Kohaku spezzò una lancia -od anche due- in favore del corvino, avvicinandosi a lui.
"È-È vero..."
Concordò Makoto, venendo imitato poi da Konki.
"Ha ragione..."
"Ad ogni modo....non dovremmo discutere su questioni del genere...abbiamo problemi più grandi, no?"
Disse, in modo più accomodante del solito, Alexander. Tutti convennero con il ragazzo dai capelli argentei, ma la sala piombò poi in un inusuale silenzio.
"Quindi...perchè non ceniamo..? Insomma, adesso siamo al sicuro! Bisogna festeggiare!"
Provò a proporre Kohaku, mentre un largo e contagioso sorriso prese a farsi spazio sul suo volto.
"I-Infatti! Troveremo un modo per uscire da qui...ma adesso non pensiamoci, dai!"
Continuò Makoto, affiancandosi al maggiore. Liên si lasciò presto trascinare dal loro entusiasmo.
"Dopotutto...abbiamo comunque sconfitto Luana e Snake!"
"Giusto!"

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

15 Luglio 2034
23:49

"Che...ci fai qui?"
Makoto approcciò Antonio, che trasalì. I due erano da soli all'interno del soggiorno e tutto il resto del gruppo dormiva. L'italiano si era seduto su un divano posto accanto ad una finestra e venne imitato dall'altro.
"Io stavo solo..uhm-"
Iniziò a farfugliare il corvino, un pò imbarazzato. Il giapponese inclinò la testa, notando poi che dalla finestra posta esattamente dietro Anonimo era perfettanente visibile la Luna.
"Oooh, guardavi la Luna..."
Fece, osservando l'astro. Antonio si bloccò, per poi sussurrare una risposta affermativa. Makoto ridacchiò, per poi voltarsi verso l'hacker.
"Senti, posso...farti una domanda?"
Chiese poi, inclinando la testa.
"Cert-"
I due vennero interroti dai passi di Aki, che entrò nella stanza, inizialmente senza fare caso agli altri ragazzi.
"Ah, allora non sono l'unico sveglio..."
Mugugnò, osservando i due. Antonio abbassò subito lo sguardo, mentre Makoto salutò il maggiore, agitando una mano.
"Anche tu qui?"
Chiese poi, con un sorrisetto. Aki lo ignorò, avvicinandosi ad Antonio.
"Quando avrai le palle di guardarmi negli occhi?"
Gli intimò, abbassandosi leggermente con il busto. L'italiano degludì, alzando la testa.
"I-Io-"
"Aki, lascialo stare..."
Provò a dire Makoto, beccandosi un'occhiataccia. Dopo averne rivolta una seconda all'hacker, il ragazzo ritornò in posizione eretta, sistemandosi le mani in tasca.
"Io sto ancora aspettando le mie spiegazioni"
Disse poi, semplicemente, osservando con sguardo tagliente il maggiore, posto esattamente davanti a lui.
"E-Ed....io te le darò..." Fece, inaspettatamente, Antonio, alzandosi e fronteggiando Aki. Alzò lo sguardo, incontrando gli occhi verdi dell'altro con i suoi grigiastri "..è anche....giusto che io lo faccia, dopotutto..."
L'uomo parve incupirsi e prima di parlare sospirò.
"Inizialmente....avevo intenzione di rendere questo posto un videogioco provvisto di VR come tanti...sebbene anche soli vent'anni un'idea del genere fosse praticamente fantascienza..."
"Si...molte meccaniche sono simili a quelle di videogiochi..."
Mormorò Makoto, ed Antonio annuì.
"Ho iniziato a progettare il mondo di Anonymous's Game solo a diec'anni...ho creato gran parte dei personaggi insieme ai miei due amici più stetti: Giuseppe e Mara" Spiegò, abbassando vagamente lo sguardo "Loro due erano cugini, lui più grande di me di cinque anni e lei più piccola di me di un anno. Eravamo inseparabili, mi sentivo come un vero e proprio membro della loro famiglia..."
Il corvino si bloccò, rendendosi conto di star andando leggermente fuori strada. Tosshicchiò, messo vagamente a disagio da Aki. Makoto se ne accorse ed afferrò il polso dell'italiano, tirandolo leggermente a sè.
"Perchè non vi sedete sul divano? Mi sento uno scemo a stare qui da solo"
Fece, con finta nonchalance, invitando con un gesto i due a sedersi. Aki lo fece subito, senza farsi troppi problemi, ed Antonio lo imitò presto.
"Okay, dov'eravamo?"
Incalzò subito il giapponese alla sua destra, scrocchiandosi le nocche.
"U-Uhm...i-in pratica...realizzai un primo prototipo del gioco ed, allo stesso tempo, venne rilasciato sul mercato il primo dispositivo capace di teletrasportare letteralmente una persona all'interno di uno spazio virtuale"
"Ah, me lo ricordo...ero piccolo...."
Osservò Aki, mentre Makoto si voltò verso di lui.
"Io no...almeno credo...."
Mormorò, inclinando la testa e strizzando gli occhi, cercando di ricordare.
"Certo che non lo ricordi, sei solo un ragazzino!"
Fece, con un ghigno, Aki. Makoto lo guardò male, facendo il finto offeso, mentre Antonio accennò un sorrisetto, guardando però verso il basso. Dopo un pò, Aki diede un colpetto sulla spalla all'hacker, che trasalì.
"Continua"
Ordinò, essendo, a quel punto, sinceramente incuriosito.
"Si....si, insomma, per farla breve...riuscimmo a rendere una versione neonata di Anonymous's Game compatibile con quel tipo di tecnologia. Mara si offrì di fare da 'cavia' ed essere quindi teletrasportata all'interno del gioco, sebbene Giuseppe avesse più volte insistito per farlo al posto suo..." Il ragazzo si fermò per qualche secondo, degludendo ed inumidendosi le labbra sottili e più pallide del normale "..il trasferimento andò bene, tuttavia...non riuscimmo a tirarla fuori..."
Una seconda pausa portò Makoto a poggiare una mano sulla spalla sinistra dell'hacker.
"Se non te la senti di continuare.." Iniziò, lanciando un'occhiataccia ad Aki, che aveva fatto per dire qualcosa "....non è un problema per noi"
Antonio si voltò verso il giapponese, scuotendo la testa.
"No, no...tranquillo...non vi ho ancora dato una spiegazione..." Mormorò, con un mesto sorriso "...a-ad ogni modo...non avevamo modo di comunicare con Mara, ed io e Giuseppe potevamo solamente controllare il suo stato tramite un display, che emetteva costantemente una luce verde, che si sarebbe spenta solamente se Mara fosse morta. E-E...insomma, alla fine quella lucina si spense il quattro luglio, alle sei del mattino precise..."
"..Esattamente...dieci anni prima del nostro ingresso in Anonymous's Game..."
Sussurrò, con un filo di voce, Makoto. Aki si voltò verso Antonio, stringendo i denti.
"Quindi volevi ammazzarci?! Era il tuo piano?! Volevi-"
"Volevo che voi passaste ciò che aveva passato anche Mara, si. Io..." Delle lacrime iniziarono a solcare le guancie del ragazzo "...non l'ho mai detto a nessuno, ma io volevo...volevo farvi soffrire...come avrà sofferto Mara...aveva solamente sedic'anni, Mara...non sopportavo il pensiero che lei dovesse essere stata l'unica a soffrire in quel modo...e così..."
Antonio si alzò, sistemandosi -dopo essersi asciugato il volto con un braccio- davanti ai due ragazzi, che lo stavano ascoltando senza fiatare.
"..in dieci anni ho perfezionato questo mondo, per fare le cose in grande..." Il corvino allargò le braccia guardandosi attorno "...era tutto perfetto ed..in verità...il drago che vi avrebbe dovuto uccidere....non era un errore di programmazione...e tutto stava andando come previsto....però, osservandovi...mi sono chiesto se uccidervi fosse effettivamente ciò che volevo..."
L'italiano riprese a piangere, scuotendo lentamente la testa.
"...ed ho realizzato...che io non volevo uccidervi....o almeno...non più....non so nemmeno se io l'abbia mai voluto davvero......io...non ve ne impoterà un fico secco, ma....vi porgo....le mie più sentite scuse...i-io...vi prometto...che riuscirò a farvi uscire da qui..."
Antonio cadde in ginocchio, provando a contenere le proprie lacrime. Aki e Makoto, nel frattempo, si guardarono. Il primo era incredulo dalla reazione dell'hacker, e non sapeva minimamente cosa fare. Il secondo, invece, si avvicinò lentamente all'italiano, inizialmente esitando, poi con più decisione. Si inginocchiò accanto a lui, poggiandogli una mano sulla schiena.
"Accetto...le tue scuse, adesso però....calmati. Usciremo tutti quanti da qui....vivi..."
Provò a consolarlo, in un modo piuttosto impacciato, ma comunque efficace.
"Davvero....non mi odi..? Mi sono...comportato come un pazzo..! Come...come uno psicopatico!"
Replicò, allargando le braccia, Anonimo, col volto ancora umido per via delle lacrime ed un pò arrossato.
"È vero, ma...sei quasi morto per salvarci e...ti sei sinceramente pentito, no? È...È evidente!" Il corvino annuì, guardando verso il basso "In una situazione come questa, poi...dovremmo....dovremmo sostenerci a vicenda!"
Makoto sorrise all'italiano, che ricambiò con un mezzo sorrisetto.
"Si..sostenerci a vicenda.." Ripetè, commosso dalle parole dell'adolescente. Dopo poco, abbracciò il castano, riprendendo a singhiozzare "..grazie, Makoto..."
Mormorò, mentre il minore, preso alla sprovvista e, quindi, imbarazzato, gli diede qualche pacca sulla schiena, non sapendo cosa fare.
"...Ano-Ahem.....Antonio?"
Aki chiamò il corvino, che si staccò dal primo giapponese, voltandosi verso l'altro.
"C-Cosa..?"
Balbettò poi, spaventato dal ragazzo che, inaspettatamente, gli si avvicinò, abbassandosi leggermente.
"..Makoto ha ragione...dovremmo...'sostenerci a vicenda'. Scusa....se ho provato a spararti, dimentichiamo la cosa, eh?"
Fece, con nonchalance. Antonio rimase in silenzio, per poi sorridere al minore ed abbracciarlo.
"..Grazie.."

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪


16 Luglio 2034
09:55

"Un boss....'extra'?"
"Esattamente!"
Raggiante, Antonio poggiò una mappa grigia sul tavolo posto al centro della biblioteca. Alexander e Damian si affrettarono subito ad osservarla, finendo con il fare testa e testa.
"Credo di aver sentito l'eco.."
Commentò, con il suo solito ghigno, Aki, appoggiato ad una libreria. I due ragazzi lo ignorarono, preoccupandosi piuttosto della particolare mappa.
"Si ferma...al villaggio delle fate..."
Osservò Alexander, impugnando il rovinato foglio di carta.
"Già. Per raggiungere il boss extra avremo bisogno di aiuto di due particolari personcine~"
Spiegò, facendo l'occhiolino, Antonio.
"Io ancora non ho capito questa storia del....'boss extra'.."
Farfugliò Fuyuka, un pò confusa.
"È un pò come...una 'side quest'...simile alla 'caccia ai libri' e tutto il casino successo con Adam, Lylia e via dicendo"
Spiegò subito il creatore del mondo virtuale.
"Hm...capito....basta che nessun ammasso di pixel deviato cerchi di ammazzarci..."
Commentò la giapponese, incrociando le braccia al petto. Antonio scosse subito la testa.
"No, no! Niente più....ammassi di pixel deviati...lo giuro!"
"Quindi...si parte per il Villaggio Incantato?"
Fece, impaziente, Liên, dondolando avanti e indietro impugnando il suo Con.
"Yes!" Esclamò Kohaku, alzando una delle sue katane al cielo "Che la nostra ultima avventura qui sia memorabile!!"
Tutti, perfino Maya e Fuyuka, alzarono le proprie armi -o, nel caso di Valèry e Fuyuka, braccia- al cielo in segno d'esultanza, mentre Antonio si fermò ad osservarli da lontano.
"Ehy!! Anche tu!"
Lo esortò ad imitarli Kohaku, con un caldo sorriso.
"Ah! Si!"

La fine di questo capitolo è la cosa più wholesome che io abbia mai scritto, I want to cry QwQ 💖💖💖💖💖💖💖💖💖💖- Oh shoot, quasi mi dimenticavo del backstory di Ano-
Hhhhh, gli 'antagonisti-principali-che-poi-si-rivelano-non-essere-antagonisti' delle mie storie devono avere sempre storie depresse altrimenti non sono contenta, gne-

Ecco.
Comunque, non so quanto io abbia gestito bene tutta la storia di Mara, tanto farò una revisione a fine AsG, quindi se ho scritto cazzate ci sarà la me del futuro a sistemarle per me uwu
ENNNIENTE, è passato quasi un mese dall'ultimo aggiornamento ma dEtTaGlI-
Ieri sera verso l'una di notte ho finito il capitolo riprendendo in mano AsG dopo tipo due settimane, ma non avevo il wi fi, quindi ho dovuto aggiornare adesso, le rip ywy
Credo di non aver altro da dire...?
vABBÙ, CE SE VEDE~☆
Prossimo obiettivo: Vege-people uwu

×Flame×

P

.s. Giuro che un giorno la smetterò di ammazzare ragazzine innocenti per scusare gli antagonisti :')

P.p.s. Detto così pare che faccia cagare come plot twist onno

P.p.p.s. Io Ano all'inizio lo vedevo come un tizio alla Kayaba di SAO, rip

P.p.p.p.s. Almeno sono stata 'originale' e l'idea è stata mia :D

P.p.p.p.p.s. Giuro che Ano non è bipolare

P.p.p.p.p.p.s. Anche perchè non saprei dare giustizia alla cosa

P.p.p.p.p.p.p.s. Però bi lo è ;;;;;)

P.p.p.p.p.p.p.p.s. ok scusate vado a studiare matematica che domani c'ho lo scritto mannacc

P.p.p.p.p.p.p.p.p.s. Ciau 👁💦👄👁💦

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro