↻Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 3

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

"Sembra proprio che all'Hunt Corporation gli investigatori discreti non piacciano affatto....bah, meglio così.."
Un fruscio attirò l'attenzione di due ragazzi, i quali si stavano dirigendo verso l'uscita dell'affollato areoporto di Londra.
"Hey, ti sembra di aver sentito qualcosa?"
Uno dei due, dagli spettinati capelli tinti di bianco e nero ed una singolare cicatrice che gli attraversava il volto, alzò lo sguardo verso il proprio collega, scuotendo la testa.
"Nah, non mi pare"
Fece, sistemandosi in spalla il proprio enorme borsone, pieno zeppo di -come le avrebbe definite una certa detective Jackson- diavolerie elettroniche. L'altro si strinse nelle spalle, immaginando di essersi sbagliato.
"Sarà la troppa vodka di ieri sera..."
Scherzò poi, muovendo una mano con fare teatrale mentre il bicolore gli lanciò un'occhiata divertita.

"Sicuramente..."
Raggiunsero presto l'uscita dell'areoporto, dove riconobbero all'istante Nazogi e Valery -erano quelli che, tra i quattro esperti russi, spiccavano di più- e si diressero verso il gruppo.
"Siamo in ritardo?"
Il più alto dei due incrociò le braccia dietro la nuca, osservando gli altri investigatori.
"Si. Nomi?"
Ariane afferrò subito il registro di Oscar, avvicinandosi alle due matricole.
"Matvey Yaropolk Putin, al vostro servizio~" L'ex biondo osservò, divertito, l'espressione confusa sul volto della donna e su quello della maggior parte dei presenti "Potete chiamarmi semplicemente Matt"
Ariane spuntò il nome del russo, per poi voltarsi verso Dorian, che non esitò prima di presentarsi.
"Dorian Utterson"
Disse, osservando la detective spuntare il suo nome sulla lista.
"Mancano solo i coreani...."
Mormorò, irritata, l'inglese, controllando il proprio orologio.
"Ahh, agente Stalina! Non è felice di rivedere il suo comunista preferito??"
Matvey si diresse subito verso Nastas'ya, allargando le braccia e beccandosi solamente un'occhiatacchia da parte sua e di Valery, mentre Dorian e Nazogi nascosero un sorrisetto.
"Che ha detto??"
Sussurrò Leonardo al più giovane esperto russo, che agitò una mano.
"Nulla d'importante"
Spiegò velocemente e con il suo solito sorrisetto Nazogi, trovando divertente il fatto che, molto probabilmente, solo lui ed i suoi colleghi erano capaci di comprendere il russo.
"Infatti~~"
Si aggiunse Matvey, lanciando un'occhiata d'intesa all'esperto. Lio li guardò male, con un finto broncio.
"Va bene allora, tenetevi i vostri segreti. Sparlerò di
voi in italiano"
Dopo poco, sia l'esperto italiano che la matricola russa avevano un sorrisetto idiota sul volto, mentre Nazogi si limitava ad osservarli...inquietante, se posso fare un commento soggettivo.

"Ecco, lo sapevo, siamo gli ultimi..."
La ragazza avanzò improvvisamente il passo, ed il collega alla sua sinistra la imitò subito, mentre quello alla sua destra, che era anche il più alto fra i tre ma, ironicamente, il più giovane, non battè ciglio, rimanendo indietro.
"Kwan?"
Lo chiamò l'altro ragazzo, voltandosi leggermente. Il coreano roteò gli occhi, avanzando il passo a sua volta.
"Si, si...vi raggiungo...."
Bofonchiò, togliendosi le grosse cuffie nere ed arancioni dalla testa non appena vide la folla fuori dall'areoporto, dovendo dire, suo malgrado, addio a Mafumafu e Soraru...ah, che vita difficile. Seojun, per evitare d'irritare il minore -cosa molto, molto facile-, si voltò subito, dirigendosi, insieme ad Haneul, dai professionisti, le altre matricole...ed Oscar.

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

Tutti, compresi Tiffany e Nick -ai quali era stato comunicato di essere stati selezionati solo quella mattina-, vennero radunati all'interno della Sala Riunioni per l'assegnazione dei casi e delle matricole. Tucker era seduto al grosso tavolo posto al centro della stanza, mentre gli investigatori erano stati sistemati sul fondo della stanza ad attendere di essere nominati.
"Buongiorno. Immagino sappiate tutti il motivo per cui siete stati chiamati...quindi direi di iniziare subito con l'assegnazione delle matricole. Utterson Dorian.." La matricola fece un passo in avanti "..assegnato a Jackson Ariane. Potete accomodarvi al tavolo"
I due si osservarono, studiandosi a vicenda ancora prima di prendere posto a sedere. Il ragazzo porse la mano alla donna, che gliela strinse senza troppe cerimonie, con fin troppa rigidità. Dorian aveva già sentito il nome di Ariane Jackson, gli pareva di averlo letto in uno degli articoli che aveva esaminato per informarsi sull'Hunt Corporation dopo aver inviato il proprio curriculum...se le voci che giravano sul conto della detective erano veritiere, le indagini non sarebbero state affatto facili.
"Chin-mae Amaya Dambi....Seong Mok"
I due coreani si scambiarono uno sguardo furtivo prima di andare a sedersi, per poi stringersi la mano.
'Almeno pare tranquilla..e di poche parole'
Pensò il maggiore, osservando la blu, che teneva lo sguardo basso.
"Canizzaro Luna...Sokolov Nazogi"
La ragazza sospirò, dirigendosi verso il grosso tavolo a cui si sarebbe dovuta accomodare, seguita da Nazogi, che, non appena incrociato il suo sguardo, le sorrise cordialmente. La bionda non ricambiò il sorriso, squadrando piuttosto l'uomo. La prima cosa che notò furono i suoi particolari occhi neri dotati di pagliuzze scarlatte, e si chiese subito se quelle non fossero lentine. Le particolari sfumature venivano riprese anche nei capelli dell'esperto, ed, a rigor di logica, Luna giunse alla conclusione che quella si doveva trattare di una semplice tinta.
'Lentine e capelli tinti...questo qui dev'essere l'anima gemella del detective De Luca..'
"Leone Ester Natalina....Novikov Agap'ya"
Le due si mossero all'unisono, rischiando anche di andare a sbattere l'una contro l'altra. La castana prese la cosa sul ridere, scusandosi goffamente, mentre la russa si limitò ad un cenno della testa, seguito da un'occhiata glaciale, che intimidì un pò la minore. Ester degludì, continuando però a sorridere all'esperta.
"Howard Tiffany Edith...Legasov Valery"
L'inglese ed il russo si scambiarono una formale stretta di mano, e Valery notò subito come la ragazza non aveva battuto ciglio quando se l'era trovato davanti: non pareva essere intimorita e sembrava non aver nemmeno notato la sua condizione. Strano.
"Bernier Catherine.....Stalina Nastas'ya"
La bionda si fiondò subito accanto alla russa, prendendole un braccio.
"Piacere! Può chiamarmi Kate!"
Esclamò subito, noncurante degli sguardi degli altri investigatori -professionisti e matricole compresi- posati su di lei. Nastas'ya la squadrò da capo a piedi con i suoi occhi grigiastri, che parevano quasi privi di vita.
"Ma il tuo nome è Catherine, perchè dovrei chiamarti Kate?"
Domandò, sollevando un sopracciglio: pareva quasi confusa dalla richiesta della giovane.
"È più carino!"
Rispose subito la canadese, portando le mani nella grossa tasca posta al centro della sua salopette.
"D'accordo...Kate?"
Mormorò, poco convinta, la corvina.
"Chang Haneul....Scarlatti Alessandra"
La maggiore, felice di essere capitata con una ragazza, porse la mano ad Haneul, sorridendole e presentandosi. La coreana strinse la mano della donna -,a quale trasalì quando la sua pelle entrò in contatto con i freddi anelli della più giovane- presentandosi a sua volta ed accennando un mezzo sorrisetto di cortesia.
"Kim Kwan Andrea....De Luca Leonardo"
Il minore, non appena si sentì nominare, storse il naso, sbuffando. Leo, invece, ebbe la reazione totalmente opposta, lasciandosi anche scappare un 'finalmente'. Con un gran sorriso, si presentò alla matricola, che gli strinse la mano roteando gli occhi.
'Già non lo sopporto questo qua...'
"Kim Seojun....Goutier Luka"
Il coreano quasi non riusciva a contenere l'entusiasmo, ma, incredibilmente, riuscì a presentarsi con proverbiale compostezza. Luka apprezzò immensamente ciò...ritenendosi addirittura fortunato dopo aver lanciato un'occhiata a Kate e Nastas'ya.
"Carter Nicholas...Lévesque Oz"
Incredibilmente, i due si erano ritrovati a parlare il pomeriggio precedente e si diedero il cinque, come se si conoscessero da sempre.
"Evidentemente era destino che tu fossi il mio discepolo, Nick! Proprio come con Pedro ed Alonso!"
Esclamò, in modo teatrale, il maggiore.
"Infatti! Speriamo di non fare la loro fine, però!"
Rispose, portandosi una mano alla fronte, l'inglese.
"Ed ultimi, ma non per importanza...Putin Matvey Yaropolk e Morin Daksha"
La prima cosa che il canadese notò fu, ovviamente, l'imbarazzante altezza della matricola, che metteva a disagio diversi dei suoi superiori..e non mi sto affatto riferendo ad un certo Legasov.
"Piacere, sono il figlio di Vladimir"
Si presentò con un inchino il russo, lasciando il professionista alquanto confuso.
"Che-"
"Sta scherzando."
Nastas'ya fulminò Matvey con lo sguardo, mentre il minore ricambiò l'occhiata.
"Ehy, andiamo! Dovremmo andare d'accordo noi!"
In modo da attirare l'attenzione dei presenti, Tucker battè le mani e nella sala calò il silenzio. Tutti si voltarono immediatamente verso il proprietario dell'agenzia investigativa, che prese dei sottili fascicoli.
"A pranzo avrete tutto il tempo di fare conoscenza..adesso non sarebbe meglio affidarvi i casi?" Sembrava quasi un insegnante, e Nicholas ricordò come, un pò di tempo prima, fosse girata una voce su Tucker: alcuni sostenevano che, in passato, avesse lavorato in una scuola elementare. L'uomo non aveva mai confermato la cosa...ma non l'aveva nemmeno negata.
"Chi tace acconsente, mi fa piacere che siate d'accordo con me"
Valery sbuffò; quel tipo li trattava come se fossero dei fottuti mocciosi. Non aveva, però, intenzione di perdere il lavoro il primo giorno, quindi rimase in silenzio. Ariane notò l'espressione dell'albino, e lo fulminò con lo sguardo, dando inizio all'ennesimo round della loro infinita gara di occhiatacce. Ad interromperli fu Tucker, che mise sotto al naso degli investigatori quattro fascicoli, quasi vuoti.
"Questi sono i casi più recenti che abbiamo in archivio, e, trattandosi di sparizioni, potrebbero essere collegati allo Shop of Wonders. Verrete divisi in quattro gruppi e le indagini inizieranno quanto prima...ci sono domande?"

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪


"Haah- Credo di aver bisogno d'ossigeno.."
Tiffany posò una mano sulla spalla di Nick, che pareva aver appena finito una maratona. Aveva il fiatone e si stava mantenendo ad un muro, mentre la collega l'ossevava perplessa insieme ad Amaya e Mok.
"Il posto è questo..."
Valery alzò lo sguardo, osservando l'enorme portone che aveva davanti. Era in legno scuro, dotato, sul lato destro, di una piccola porta.
"Il cognome?"
Tiffany, una volta assicuratasi che Nick non rischiasse la vita, si avvicinò al citofono del palazzo, che riportava una decina di tasti.
"Jones...dovrebbero essere gli unici"
"Si, infatti..."
Tiffany schiacciò il pulsante accanto alla scritta 'D. Jones', senza ottenere però alcuna risposta. Dopo poco, un 'click' annunciò l'apertura della porta che avrebbe portato gli investigatori all'interno del palazzo. L'inglese fece per spingere la porticina, di dimensioni davvero ridotte se paragonata al grosso portone che, letteralmente, l'inglobava, ma il detective Legasov fu più veloce. Entrò per primo, seguito poi dal resto del gruppo, formato da lui, Tiffany, Mok, Amaya, Oz e Nicholas.

L'abitazione della signora Jones era situata al secondo piano e, come il resto del palazzo, pareva essere molto antica. L'arredamento era davvero particolare e si manteneva su uno stile principalmente barocco. Ad accogliere gli investigatori fu una fragile donnicciola, la cui età doveva aggirarsi intorno ai sessant'anni. Era estremamente magra e portava i capelli grigi raccolti in una pettinatura alta, sorretta da un grosso fermaglio nero pieno di brillantini e dalla forma di una piuma. Sul naso sottile posavano degli occhiali dalla montatura tonda e spessa, che copriva i suoi occhietti piccoli ma arrossati e gonfi. La sua figura esile era coperta da un lungo scialle nero fermato da una spilla scura, che lasciava intravedere un vestito bianco a fiori grigi piuttosto lungo, sotto al quale era possibile scorgere solamente le scarne e pallide caviglie della donna e delle normalissime pantofole scure. In mano teneva un fazzoletto bianco, con il quale ogni tanto si asciugava il volto, madido di lacrime.
"Grazie per essere venuti..la cucina è di qua, prego"
"Grazie a lei, signora...non dev'essere affatto facile"
Valery era scuro in volto, come, del resto, la maggior parte dei presenti.
"...No, non lo è.." Rispose, prima di aprire la porta che avrebbe portato alla sua stretta cucina, la donna "Accomodatevi pure al tavolo...posso prepararvi del caffè? Od un cappuccino?"
"Si, grazie. Vuole una mano?"
Si offrì subito Oz, alzandosi all'istante dalla propria sedia ed avvicinandosi all'anziana, che gli sorrise.
"Un aiutino è sempre gradito..mia nipote mi aiutava sempre...oh, che sciocca, me n'ero quasi dimenticata...voi siete qui per Lola.."
La donna si portò una mano alla guancia, scuotendo lentamente la testa.
"Tranquilla, non si preoccupi.." Partì subito Tiffany "..Lola è vostra nipote, no?"
L'anziana annuì ed, allo stesso tempo, prese la sua moka dai fornelli, iniziando a preparare del caffè.
"È una bambina dolcissima...o forse, dovrei dire era. Lo saprete sicuramente meglio di me, ma questa mattina è...stata rapita"
La voce della donna s'incrinò e lei si fermò per qualche secondo, portandosi il fazzoletto al volto.
"Signora, se non se la dovesse sent-"
"No" Oz fu interrotto dall'inglese, che gli prese il polso con una mano "Sono l'unica testimone...."
Scosse la testa, per poi riprendere a parlare.
"Dovevano essere circa le otto e mezza quando è successo il fatto....il parco era praticamente vuoto, ed io e Lola eravamo nell'area destinata ai bambini. Mi sono distratta per qualche secondo, e poi....non c'era più.."
"Quindi non è detto che si tratti di un rapimento...no?"
Osservò Mok, iniziando a bere il proprio caffè, rigorosamente amaro.
"No, sono sicura che l'abbiano rapita...la mia Lola non si sarebbe mai allontanata in quel modo di sua volontà"
Rispose subito l'anziana, con decisione.
"Capisco.."
Fece solamente il coreano.
"Ha...una vaga idea di dove potrebbe essere adesso Lola?"
Domandò Valery, alzandosi dalla propria sedia.
"No....l'ho cercata per un pò al parco, e poi mi sono subito diretta alla stazione di polizia, che mi ha messa in contatto con l'agenzia..."
Spiegò, stringendo il proprio fazzoletto, la donna.
"Ricorda com'era vestita?"
Fece Tiffany, seguita subito da Amaya.
"Oppure se stava indossando qualcosa di particolare?"
L'anziana ci pensò su per un pò, alzando lo sguardo.
"Indossava un vestito scuro...ed un largo cappello, sul quale aveva una spilla identica alla mia"
Detto questo, indicò la spilla sul proprio scialle scuro: era nera ed ovale, con al centro una piuma dorata stilizzata.
"D'accordo...nel caso dovessero venirle in mente altri dettagli non esiti a contattarci. Adesso, potrebbe fornirci l'indirizzo del parco in cui sono avvenuti i fatti?"
"Certo.."

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

"Non c'è nulla...saremmo dovuti venire prima, dannazione.."
Fece, a denti stretti, Valery. Essendo ora di pranzo, il parco era quasi deserto, e l'area parco giochi non faceva eccezione. Erano presenti solo una donna ed il suo bambino, che non doveva avere più di cinque anni. Era, perfino per la sua età, bassino, dai corti capelli biancastri e gli occhi di un castano abbastanza chiaro. La madre, dai lunghi capelli biondi, indossava degli occhiali da sole e non pareva essersi nemmeno accorta dei sei investigatori. Una lunga ciocca di capelli le copriva il lato destro del volto ma, tutto sommato, sembrava una persona normalissima. Oz ritenne opportuno parlarle, e le si avvicinò. Nicholas lo notò, e decise di seguirlo subito, affiancandoglisi.
"Mi scusi se la disturbo...siamo degli investigatori inviati dall'Hunt Corporation...le dispiacerebbe rispondere a qualche domanda?"
Chiese, con garbo, il maggiore. La donna si voltò verso di lui, ed inizialmente pareva un pò confusa.
"Oh, credo...non ci sia alcun problema" Sorrise poi, togliendosi gli occhiali e rivelando il proprio occhio sinistro, castano e dotato di alcune pagliuzze giallastre "State conducendo un'indagine sullo Shop of Wonders...non è vero?"
Nick annuì subito, stupito.
"Come ha fatto a capirlo?"
Chiese, inclinando la testa. La ragazza gli sorrise dolcemente, rivolgendo un'occhiata al figlio prima di parlare.
"Il mio nome è Sharon Crawford....sono la figlia del proprietario del negozio"
I due biondi si guardarono, a bocca aperta. Speravano di incappare in un possibile testimone oculare, ma questo era ancora meglio!
"Può scusarci un secondo?"
"Prego.."
Gli investigatori si allontanarono di qualche passo, per poi darsi il cinque e chiamare a gran voce Valery, Mok e le rispettive matricole.
"Indovinate un pò chi vi abbiamo trovato?~"
Iniziò, con fare teatrale, Oz.
"La figlia del signor Crawford, in tutto il suo splendore!"
Annunciò, imitando le movenze del maggiore, Nick. Sharon era piuttosto perplessa, ma, allo stesso tempo, divertita. Valery alzò, confuso, lo sguardo verso la donna, mentre l'attenzione di Mok venne attirata dal bambino che l'accompagnava, il quale aveva deciso di attaccarsi alla sua gamba.
"Ehm...qualcuno...ha un piede di porco..?" Mormorò, confuso, il coreano, cercando di staccare il bambino dalla propria gamba "..od un lanciarazzi..?"
Sussurrò, a voce bassa, per evitare di essere sentito dalla bionda.
"Belli capelli!"
Esclamò poi il bambino, alzando le mani nella direzione del volto di un sempre più perplesso Mok.
"Aaawwww, gli piacciono i tuoi capelli!"
Osservò Oz, avvicinandosi ai due e dimenticandosi totalmente di Sharon. Valery lo imitò, portandosi le mani sui fianchi.
"I miei....capelli...?"
Il coreano si toccò una ciocca tinta di verde, ed il sorriso del bambino si allargò, sebbene non sembrasse voler lasciare la presa. Amaya stava osservando la scena da poco lontano, mentre Nick provava a non scoppiare a ridere.
"Scusi...potrei farle delle domande, se non le dispiace?"
Tiffany approcciò Sharon, che sorrise. Si spostò leggermente la ciocca di capelli che le copriva parte del volto, e la matricola potè scorgere il suo occhio destro, che pareva essere di un particolare castano...un castano che dava quasi sul dorato.
"Certamente...tutto per provare l'innocenza di mio padre..."
La donna sospirò e parve rattristarsi, ma la sua bocca rimase incurvata in un tranquillo sorriso.
"D'accordo, grazie mille"


HEEEEEEELLLOOO~~~
Come va? :3
Inizialmente questo capitolo avrebbe dovuto trattare di tutti gli investigatori e di tutte le indagini...ma alla fine ho deciso di lasciarlo così, non volevo che succedesse troppa roba all'interno di un solo capitolo, anche perchè c'è tanta roba da analizzare...tipo sempre sta cosa degli occhi dorati...chissà cosa significano, uhuhuh~
Cooomunque...ho deciso di non spoilerare gli altri tre gruppi, anche se potrete immaginarli, dato che saranno piuttosto tattici....if you know what I mean-
aD OGNI MODO, abbiamo come primo caso una bambina 'rapita'....io mi chiederei, sarà stata davvero rapita? Mhmhh? u-u
Come avrete letto, i casi saranno inerenti scomparse...ma avranno tutti storie diverse....e scopi diversi, fatta eccezione per due. Uh, e potremmo trovare anche qualche cadavere....ma ok, la smetto di spoilerare, uhuh~
Adesso, memini time~ (la maggior parte è sull'incontro ravvicinato di Mok :'>)















Ah no, questo è uno spoiler, whooops----
Fortuna che ho tagliato i nomi :)
Ehehehhheheeh ok la smetto :'(
Il prossimo aggiornamento sarà Anonymous's Game...che si avvicina alla sua fine- ;u;
Uh, vorrei chiedervi un consiglio...una volta finito (vorrei farlo durare almeno fino ad inizio gennaio) quanto dovrei aspettare prima di pubblicare Kuruma Academy (di cui vi lascio la trama nel p.s. per capire se è decente), ovvero la mia prossima storia ad Oc?
Io pensavo un mesetto....mi piacerebbe anche iniziarla verso aprile/maggio dato che la storia è ambientata proprio a fine aprile/inizio maggio e mi pareva una cosa carina....ma non so, mi pare troppo tempo, io sOfFrO---
Vabbù, poi si vedrà...ditemi la vostra in un commento, sia su questa cosa che sul capitolo!
È presto, quindi per ora siete salvi, ma più avanti voglio leggere le teorie, eh! >:3  Così capisco se il plot è scontato oppure no ahem ahem----
Ci vediamo~^^

×Flame×





P

.s.

Mario Kart X MHA X Formula 1 cheeckkkk

Per ora ho solo scritto bene solo questa parte, ooooops-

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro