↻Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 8

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"Si, è senza dubbio lui.."
Sussurrò Ariane, osservando, dall'altra parte della strada, un uomo dai capelli biondi e la pelle abbronzata. Fece segno di seguirla ad Agap'ya, e le due attraversarono la strada per trovarsi sullo stesso marciapiede dell'uomo. John Smith era, a giudicare da quanto riportato dagli investigatori De Luca e Kim, il sospetto numero uno per il rapimento -oppure, stando a ciò che aveva detto sua sorella, assassinio- del signor Mills. Insieme alle due investigatrici c'erano anche le rispettive matricole, che però si erano sistemate alla fine della strada percorsa da Smith, in modo da tenerlo sotto controllo nel caso dovesse cambiare strada. Dorian non teneva con sè tutti i propri 'gadget', ed Ester aveva notato come, senza quei borsoni ed enormi parka, sembrasse quasi più 'piccolo'. I due indossavano degli abiti decisamente meno appariscenti, ed il ragazzo si era coperto la testa con un largo cappuccio...nonostante Smith non l'avesse probabilmente mai visto e quindi non avrebbe potuto collegarlo all'agenzia, era meglio non rischiare. Dopo poco, l'uomo s'infilò improvvisamente in un locale, ed a giudicare dalla calorosa accoglienza lì dentro non doveva essere sconosciuto. Ariane sistemò le mani nelle tasche del proprio cappotto: era appena sera ma faceva già freddo. Agap'ya, invece, trovava che la temperatura fosse addirittura piacevole, e ciò l'inglese poteva intuirlo dal giubbino della collega totalmente aperto. Ah, questi russi.
"Non se ne andrà molto presto"
Commentò Ariane, alzando lo sguardo al cielo ed osservando un grosso nuvolone probabilmente colmo di pioggia. Agap'ya annuì, osservando a sua volta il cielo.
"...forse domani pioverà"
Fece solamente, per poi fermarsi a giocherellare con i propri anelli, appoggiandosi con la schiena ad un palo della luce. Ariane lanciò uno sguardo a Dorian ed Ester, a qualche metro da lei ed Agap'ya, ed il ragazzo si strinse nelle spalle: Smith stava bevendo una semplice birra, comportandosi come un normalissimo uomo in un normalissimo bar.
"Strano non sia andato al Double Face...insomma, se frequentavano posti del genere..."
Osservò Ester, e Dorian annuì.
"Potrebbe sospettare di essere tenuto sotto controllo....ma penso sia piuttosto improbabile..." Disse poi il russo, lanciando un'occhiata al biondo "...non credo che se avesse qualche sospetto sarebbe già al quarto boccale..."
Per evitare di assistere a qualche scena penosa, Dorian distolse lo sguardo, incontrando quello impaziente di Ester.
"Quindi che facciamo?"
Chiese la maggiore, stringendo due pugni. Il russo l'osservò, per poi prendersi il mento e rivolgere una furtiva occhiata alle due esperte. Ariane colse subito lo sguardo e, dopo essersi voltata verso Agap'ya per ottenere conferma, fece cenno alle matricole di avvicinarsi.
"Ah, anche voi qui?"
Bluffò, forse inutilmente, Ester, avvicinandosi per prima alle due investigatrici, seguita a ruota dalla matricola più giovane.
"Credo ci convenga andare adesso, probabilmente non scopriremo nulla rimanendo qui..."
Con un leggero movimento della testa, Ariane indicò un ormai ubriaco fradicio Smith -eppure erano lì da pochissimo...?- e gli altri si trovarono d'accordo con la donna. Ritornarono quindi in agenzia, nell'ufficio che gli era stato assegnato, nel quale si trovava il resto della squadra.

"...oooh, ti rendi conto? Sti due sono amici..."
Lio indicò lo schermo del portatile di Dorian, che riportava informazioni raccolte online su diverse conoscenze di Mills: infatti, se Smith era il primo sospetto, non significava che non ce n'erano altri.
"Informazione...a dir poco irrilevante..."
Commentò il coreano, osservando scocciato il maggiore, per poi stiracchiarsi.
"Andiamo, non è irrilevante!" Si lamentò l'italiano, per poi alzarsi dalla propria sedia e guardare verso Nazogi e Luna "Non è irrilevante, vero?"
Chiese, cercando supporto dai due. Da Luna ottenne solo un gesto col braccio, mentre da Nazogi uno dei suoi soliti sorrisetti.
"..non saprei quando possa essere utile, ma nessuna informazione è assolutamente irrilevante"
Disse poi, e l'italiano esultò.
"Visto? Naz si che è un brav'uomo~" Dopo aver mandato un bacio al russo, l'investigatore tornò a sedersi, sotto lo sguardo perplesso di Kwan "...quindi, questi due hanno l'amicizia su Facebook...."
Mormorò, smanettando con il proprio cellulare.
"Che- Che sta facendo?!"
Come per dire 'aspetta un momento', Lio alzò un dito, continuando a fare chissà cosa.
"...questo significa che questo qui le ha chiesto l'amicizia nonostante fosse la sorella dell'ex di suo cugino, che altri non è se non Edward...!" Leonardo parve piuttosto compiaciuto, mentre Kwan era assolutamente incredulo...lascio a voi decidere se in senso positivo o negativo "Ah, meglio d'una fiction. Devo raccontarlo ad Oz"
Continuò l'italiano, e la sua matricola si prese la fronte tra le mani. Proprio in quel momento, Agap'ya, Ariane, Dorian ed Ester fecero il proprio ingresso nella stanza. Non appena li vide, Lio agitò in aria il proprio cellulare.
"Ooh! Non indovinerete mai cosa ho scoperto!"
Esclamò, mentre Dorian si fiondò al suo fianco per controllare, con molta discrezione, lo stato del suo computer. Non che non si fidasse, eh....
"Le relazioni di amici e parenti di quel tipo non sono importanti..."
Provò a dire Luna, ma Nazogi le fece segno di lasciarlo fare.
"In effetti potremmo scoprire qualche vecchio fattaccio e risalire ad un altro possibile assassino..." Iniziò il russo, e Luna parve non notare che l'uomo ormai aveva assolutamente escluso la possibilità di un rapimento "...del resto, quando la gente smette di mettersi like su Instagram c'è sempre qualcosa sotto"
"Anche lei con i social adesso?!"
Il russo mise su quello che pareva essere un sorrisetto divertito, per poi alzarsi dal divanetto su cui si era seduto e dirigersi alla scrivania. La bionda non lo seguì, rimanendo seduta ed osservando i propri colleghi.
"...ah, siete state intelligenti. Rimanere sarebbe stato proprio inutile.."
Osservò, dopo aver ascoltato il resoconto delle due donne, l'investigatore taliano.
"Esatto..." Fece, secca, Ariane. Si fermò a riflettere, osservando i propri appunti su carta, poi quelli di Dorian "...le cameriere del Double Face. Con loro ci avete parlato, non è vero?"
Disse improvvisamente, voltandosi verso Agap'ya. La donna non parve sorpresa dall'improvviso movimento dell'altra o della sua improvvisa vicinanza, ed annuì.
"Si...io ho avuto il piacere di parlare con una di nome Emma, che si è rivelata essere complice dei due signorini Harvey..." Spiegò, mentre Ariane aveva leggermente indietreggiato "...non credo possa avere contatti con quell'Edward, ma...mai dire mai"
La donna sospirò, ed Ester le si affiancò.
"Se volete ho ancora il suo numero! E potrei chiedere a Seo e Matt quelli delle altre cameriere!"
Esclamò la castana, e subito Lio mostrò la propria approvazione.
"Si, si...finalmente potrò parlare con una bella donna"
Annuì compiaciuto, e Kwan lo prese per un braccio.
"Detective, le pare il caso?-"
Mormorò, e l'altro scoppiò a ridere.
"Dai, scherzavo~ Non sono un completo idiota!" Tutti guardarono l'italiano, rimanendo in silenzio "...eHY-"

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

Ottenuti i numeri delle cameriere, il gruppo si separò...finalmente. Kwan fu il primo ad uscire dall'ufficio, sospirando sollevato, non avrebbe tollerato un minuto di più quell'acida racchia dai capelli arancioni. Fece per indossare le proprie cuffie in modo da fare una passeggiata e rilassarsi un pò -ah, avesse avuto ancora il proprio motorino..-, ma Kate lo vide in lontananza e gli corse incontro. Il coreano imprecò ed, ancora prima che potesse trovare una scusa per allontanarsi, la bionda gli si era già attaccata.
"Ehy, Kwan! Come va con le indagini?"
Domandò, prendendo il minore per un braccio.
"Eh...va" Il ragazzo si strinse nelle spalle "..va e basta"
Kate non sembrò soddisfatta dalla sua risposta, ed inclinò la testa.
"Ho sentito che potrebbe essere un assassinio! È vero?"
Continuò ed il castano sbuffò.
"Non lo sappiamo ancora, è presto per dirlo...però data l'assenza di un qualsiasi ricatto è probabile si tratti di assassinio..." Il coreano abbassò lo sguardo "...oppure, potrebbe trattarsi di qualcosa di più..."
Scosse la testa, come per allontanare dei pensieri.
"In che senso?"
La bionda fece per aggiungere altro, ma degli inconfondibili, decisi passi la fermarono.
"Eccola qui, recluta Kate. Sta importunando di nuovo la recluta Kim?"
Nastas'ya si avvicinò alle due matricole, e la più grande -anche se probabilmente non si sarebbe mai detto- delle due gonfiò le guance.
"No, non lo sto affatto importunando, a lui piace la mia compagnia!"
Kwan strizzò, perplesso, gli occhi.
"A me non sembra.."
Mormorò la russa, ed il coreano pensò bene di dileguarsi, bofonchiando un saluto diretto alle due donne. Nastas'ya l'osservò allontanarsi, per poi scuotere la testa.
"Dai, l'hai spaventato!"
Esclamò Kate, agitando le braccia, quando la russa le mise una mano in testa.
"Vieni in ufficio"
Non aspettando nemmeno una risposta, la donna si trascinò dietro l'altra.
"...e ci hanno contattati molti conoscenti dei coniugi Smith, ma nessuno dei due li ha visti..."
Haneul, nel vedere Nastas'ya e Kate entrare, si fermò, voltandosi verso di loro. Intanto, Alessandra stava sistemando delle carte con nomi, indirizzi e numeri di telefono.
"Credo che domani avremo un pò di lavoro.."
Pensò ad alta voce, e Luka, poco lontano da lei, annuì, rimanendo però in silenzio e continuando ad archiviare tramite un computer le informazioni raccolte.
"Però forse riusciremo a scoprire qualcosa d'interessante"
Osservò quindi Seojun, con un sorriso sulle labbra.
"Dovremo fare molta attenzione a ciò che ci diranno..." Iniziò a dire Nastas'ya, per poi prendere qualcosa da una delle tasche della propria giacca "...per questo, vi chiedo di registrare tutto con queste cimici"
Mostrò tre piccoli aggeggi agli altri investigatori, consegnandone due ad Alessandra e Luka, che si guardarono confusi. Kate si avvicinò alla donna, con gli occhi che quasi le brillavano.
"Woow! Troppo figo!"
Esclamò, e la russa le rivolse un'occhiata infastidita. Haneul e Seojun si avvicinarono ai propri investigatori, e la prima esaminò la cimice, prendendola in mano.
"Come funziona?"
Domandò, senza staccare gli occhi dall'oggetto, interamente nero e dalla forma ovale.
"Per farli iniziare a registrare basta premere il pulsante tondo. Inizieranno a registrare per due ore precise, ed i file verranno automaticamente copiati ed inviati al mio computer"
Spiegò, senza staccare gli occhi dal proprio orologio, Nastas'ya. Kate si sporse verso di lei, inclinando la testa.
"Che ore sono?"
La russa abbassò subito il braccio, guardando l'altra negli occhi come se le avesse detto qualcosa di assurdo. Kate, però, non si scompose, mentre Alessandra, Luka e Seojun si scambiarono occhiate preoccupate.
'Ora ci ritroveremo con una matricola in meno..'
Pensò il più giovane dei tre, degludendo.
"...le diciannove meno un quarto. Precise"
Nastas'ya parlò con un tono fin troppo serio, che quasi fece scoppiare a ridere la bionda, la quale però preferì trattenersi, un minimo di spirito di sopravvivenza ce l'aveva!
"Okay, grazie!"

▪■▪■▪■▪[Il giorno dopo]▪■▪■▪■

Alzò lo sguardo all'orologio dentro l'ufficio: le nove meno dieci e non c'era ancora nessuno. Forse c'era tempo per un altro sig-
"Detective Legasov?"
Ah, e invece no. Valery si voltò verso l'ufficio, abbandonando il piccolo balconcino e chiudendo velocemente la portafinestra. Tiffany si sistemò al collo una collana con una pietra di smeraldo, per poi controllarsi la crocchia in cui aveva raccolto i suoi capelli color grano.
"Buongiorno"
Disse solamente il russo, ed il suo saluto venne subito ricambiato dalla più giovane. Solo in quel momento, Valery si rese conto che la matricola aveva con sè delle fotografie, e che le aveva sistemate sulla scrivania.
"Sono tutte le fotografie del vicolo che abbiamo scattato, Nick le ha sviluppate ieri sera"
Spiegò, mentre Valery iniziò ad esaminarle, prendendosi il mento. O meglio, ci provò: era dannatamente presto. Strizzò gli occhi dalle iridi rosate, sistemandosi poi gli occhiali trasparenti, ai quali Tiffany non aveva mai fatto realmente caso, sistemando poi le fotografie in un ordine che, almeno al russo, sembrava aver senso.
"...dobbiamo scoprire cosa c'è dietro quella porta"
Fece, dopo un pò, l'albino, prendendo una foto che ritraeva una piccola porticina che aveva precedentemente constatato essere chiusa a chiave. Se quella che avevano ritrovato era effettivamente la spilla di Lola...
"...ma si sono lasciati ingannare da quel faccino carino di quella ragazzina!"
Oz e Nick entrarono in ufficio, e sembrava stessero parlando, come al solito, di qualche telenovela. Parlando nel senso che Oz continuava a raccontare e Nick commentava senza avere la più pallida idea di che serie fosse quella seguita dal maggiore nel 90% dei casi.
"E poi?"
Chiese il più giovane, dato che il canadese si era fermato a salutare Valery e Tiffany. Felice delle attenzioni, Oz riprese a raccontare.
"Li ha distrutti dall'interno! In realtà era una spia di Corrado.."
Spiegò, mentre Tiffany guardava perplessa i due, confusa. Valery, invece, capiva perfettamente di cosa stavano parlando...ah, dannato Corrado, utilizzare come spia un'innocente fanciulla- Okay, no, la porta.
"Evitate di parlare della Reve-"
Per poco l'albino non si tradi, e coprì lo strafalcione con un paio di colpetti di tosse. Prima che potesse parlare, però, anche Mok ed Amaya fecero il loro ingresso nella stanza, annunciati da un tuono e, successivamente, un bell'acquazzone.
"Ah, mi sembrava strano. Siamo qui da quattro giorni e non aveva ancora piovuto..."

Con l'arrivo di Daksha e Matvey, il gruppo si recò al vicoletto precedentemente scoperto da Oz e Nick e, per sfortuna di tutti, la pioggia non si era calmata. Quindi, muniti di ombrello -e nel caso di Oz la torcia del suo cellulare-, gli investigatori entrarono ancora nello stretto vicolo, per fortuna protetto dalla pioggia in più punti grazie ai balconi dei palazzo. Uno di essi si trovava proprio davanti la famigerata porta, che era però socchiusa. Valery, nel notarlo, si bloccò. Ciò poteva significare solo due cose: dentro c'era qualcuno, oppure quel posto era stato abbandonato. Si voltò verso gli ancora ignari colleghi, schiarendosi la voce.
"La porta è apert-"
"Allora entriamo!"
Esclamarono subito Nick e Matvey, ma Oz li ammonì.
"No no, potrebbe esserci qualcuno lì dentro"
L'investigatore prese la propria matricola per le spalle, ignorando le proteste dell'inglese. Valery, che evidentemente quella mattina doveva essere interrotto, sospirò.
"...per questo entreremo solo io, il detective Morin ed il detective Seon-"
"Nonono, Mok rimane con noi"
Oz agguantò il braccio del maggiore, interrompendo ancora una volta il povero albino.
"Ne è sicuro? Potremmo venire con voi, non saremmo d'intralcio"
Tiffany gli si avvicinò, mantenendo un tono di voce basso, ed il maggiore scosse la testa, poco convinto.
"Io almeno posso venire?"
S'aggiunse Matvey, e Valery alzò lo sguardo verso il ragazzo. Era schifosamente alto, e probabilmente anche più robusto di lui e Daksha messi insieme....non che ci volesse molto, togliendo gli strati di indumenti che entrambi indossavano.
"...va bene, venite entrambi. Ma entrate dopo di noi.."
Il russo lanciò un'occhiata ad Amaya, come per chiederle se volesse unirsi a loro. Lei scosse semplicemente la testa, per poi alzare il volto a guardare la pioggia.
"Allora noi vi aspettiamo qui"
Fece con un sorrisetto Oz, tirando a sè Nick ed Amaya, continuando a tenere Mok sottobraccio. Quindi, Valery appoggiò una mano alla porta in legno, in diversi punti scheggiata ed, in generale, molto rovinata. Anche se l'investigatore non aveva esercitato la minima pressione, la porta iniziò ad aprirsi lentamente, scricchiolando. L'uomo portò d'istinto la mano sinistra alla cintura, dimenticandosi per qualche istante di non essere armato. Imprecò mentalmente, per poi decidersi ad aprire la porta. Cercò una maniglia, per poi notare che era stata staccata. Infatti, fino ad un paio di giorni prima una maniglia ed una serratura c'erano, ne era stato testimone Valery stesso. Al posto della maniglia c'era un buco dai bordi imprecisi e, per quanto riguardava il russo, anche pericoloso: anche solo guardandolo sentiva le schegge di legno infilarsi nella mano. Si riguardò dal toccarlo, comunicando anche a Daksha, Tiffany e Matt di fare attenzione, per poi muovere un passo in quello che sembrava essere un locale abbandonato. Nonostante la totale mancanza di una fonte di luce, il detective riuscì a distinguere un bancone, degli sgabelli e moltissime bottiglie e bicchieri sparsi per quello che, un tempo, doveva essere stato un bar.
"Un bar abbandonato...interessante..."
Matvey fece per superare Valery, ma lui lo fermò con un braccio. Gli fece segno di rimanere in silenzio e si addentrò nel locale, quando quello che pareva essere un rumore di passi lo interruppe. Tutti gli investigatori si fermarono, rimanendo in silenzio ad ascoltare, ma ciò fu piuttosto inutile, dato che la loro 'compagnia' si rivelò dopo poco.
"Chi c'è?"
Chiese una voce acuta, che doveva appartenere probabilmente ad un bambino.
"Veniamo in pace!"
Disse subito Matvey, beccandosi un rimprovero da parte di Valery, essendo Daksha impegnato ad esaminare qualche coccio di vetro.
"Davvero?" Così, una figura minuta fece capolino da dietro il bancone, osservando i presenti. Valery strizzò gli occhi, provando a scorgere i tratti dello sconosciuto, ma fallendo. Quindi, mettendosi davanti Matvey e Tiffany -anche se non copriva minimamente il più giovane- fece un passo in avanti "Oh, un attimo..."
Il russo non ebbe nemmeno il bisogno di parlare che l'intruso -non sarebbero dovuti essere loro, gli intrusi?-, facendo il giro del bancone, gli si avvicinò. Con il volto un po' in penombra, si fermò ad osservare il maggiore che, a sua volta, prese a squadrarlo da capo a piedi. Capelli rossastri pettinati verso l'alto, occhi probabilmente verdi, vestito di stracci...ed alto forse intorno al metro e quarant'otto. Insomma, era un bambino, non doveva avere più di nove...diec'anni.

Si ciao sono (purtroppo hAH-) ancora viva~ uwu
In questi giorni ho continuato a scribacchiare un po', ed alla fine sono riuscita a completare il capitolo ewe
Volevo lasciarvelo con più suspance, ma poi mi son detta 'NAAAAAH, voglio farglielo 'vedere''...e quindi eccovi questo nano/bambino di cui non vi ho nemmeno spoilerato il nome gn- Avrei voluto scrivere anche di più ma il capitolo sarebbe uscito troppo lungo, sOB--
Anyway...sono piuttosto soddisfatta del capitolo, e credo di esser riuscita ad inserire tutti gli Oc...che sono ventidue regà, v e n t i d u e-- Fortuna che non ci saranno troppi personaggi secondari :'>>
oH, prima che me dimentichi..._-Lawless-_ nel dubbio ti taggo, dimmi se vuoi che lo faccia anche nei prossimi capitoli ed in quelli di Kuruma~ uwu
e bUH, ho tipo un sacco di roba da leggere ed oc da sTaLkErArE ma tra i compiti, lezioni ed Animal Crossing (e quando lo riprenderò Haikyuu, sono in astinenza ma non ho proprio tempo perchè io non ce la faccio a guardare solo due/tre episodi, ho un minimo di 10-) non ci riesco sob-
Adesso ho lezione di scienze e sto pregando che l'app che usiamo non funzioni come non ha funzionato alle 10 con matematica. Vi PrEgO nOn VoGlIo VeDeRe Il BrUtTo MuSo DeLlA pRoF- oK la smetto rippini, ora vado, adieu~
Vi metterei qualche memino ma li sto facendo tutti su Kuruma Academy e non ho più l'app quindi sad- La reinstallerò sul telefono un giorno.

u n  g i o r n o

「 Flame 」











P.s. non ce la faccio più voglio uscire di casa hO QUASI FINITO LE MINE E LE GOMME JSJSJSJSJSJSJSJ-

non che io stia effettivamente finendo le gomme attenzione
è che quando diventano troppo piccole le perdo-


E voglio mangiare una bella pizza, quelle fatte in casa ok sono belle ma mi mancano quelle della pizzeria, mio padre non sa ancora usare bene il forno di casa rip

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