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Saxa Haugen Γ¨ una giovane ragazza, di 18 anni appena. Il suo nome, antico, di origine norrena, Γ¨ basato sull'elemento sachs, "sassone", e significante quindi "donna dei sassoni"; etimologicamente, il nome della tribΓΉ dei sassoni deriva dal germanico sahs, che significa "coltello". Sia il nome che il cognome sono originari della sua terra natale, la Norvegia, infatti ella si Γ¨ trasferita solamente da qualche mese. Nata sotto il segno dello scorpione, il 2 novembre, ella Γ¨ parecchio influenzata da quest'ultimo.
β˜ΎπšœπšŒπš˜πš›πš™πš’πš˜β˜½ Γ¨ l'ottavo segno dello zodiaco collocato tra la Bilancia, che lo precede, e il Sagittario, che lo segue. Lo si trova in un periodo freddo, umido e in pieno autunno, quando ormai tutto Γ¨ a risposo: le foglie stanno macerando in terra e le piante si stagliano nude e scheletriche sullo sfondo nebbioso del cielo. Questo segno d'acqua non Γ¨ come gli altri, freschi e vivaci: l'acqua rappresentata da questo segno Γ¨ ferma, ma nasconde sotto la superficie turbini e fremiti; un'acqua palustre che dagli antichi veniva considerata sacra, ricca di vita e poteri magici. Il buio, in questo periodo dell'anno, si fa piΓΉ presente rispetto alle ore di luce. I giorni si accorciano e la natura si addormenta lasciando che le piogge e le foglie ormai cadute gli donino nuovo nutrimento. Il segno dello Scorpione, quindi, sebbene accostato alle tenebre e alla morte, assume anche il significato di nutrimento e vita per una futura rinascita. Un nato sotto questo segno Γ¨ sempre al centro dell'attenzione, con un fascino che attira le persone come la Luna attira le maree. Riesce con arguzia e intelligenza a mantenere vivo l'interesse nei suoi confronti, anche se ogni tanto sa ferire con la sua lingua tagliente. Molto possessivo e poco altruista, lo Scorpione non da consigli se non sono espressamente richiesti. Grazie alla sua memoria quasi da record riesce sempre a perseguire i suoi scopi, ma purtroppo, a volte, non riesce a dimenticare i torti e il rancore lo puΓ² portare ad azioni poco corrette. Inoltre, questo suo rimuginare lo puΓ² trascinare in problemi di natura psicosomatica. Non si puΓ² mettere uno Scorpione nell'angolo, lui deve essere assolutamente il protagonista

E' impossibile non notarla. Poco sofisticata e dai modi particolari, Γ¨ una ragazza che di certo non passa inosservata agli occhi di molti. E la sua mustang rosso vivo di certo non l'aiuta nel tentativo di mimetizzarsi. La prima cosa che si nota in lei, appena la si incontra, sono i capelli, corti sopra le spalle e di un color biondo veramente chiaro, del tutto naturale; si puΓ² dire che questo sia ereditario, infatti lei Γ¨ l'unica dei suoi fratelli ad avere lo stesso colore di capelli del padre. Sono abbastanza sfibrati, perciΓ² alle volte li tiene legati in una piccola crocchia, gestendoli come puΓ², con forcine, mollette ed elastici. I lineamenti del viso, abbastanza marcati, e le sopracciglia scure, evidenziano ancor piΓΉ lo sguardo della ragazza, naturalmente corrucciato, anche quando Γ¨ rilassata. Gli occhi, d'altro canto, sono fini, sottili ed esprimono molto della sua personalitΓ . Di un colore sul celestino, questi vagano sempre in giro, alla ricerca di nuove sensazioni, senza sosta, e sono in estremo contrasto con le labbra, abbastanza carnose e rosate. Per gli standard Γ¨ una ragazza alta, sul metro e ottanta, ed esile. Ma non lasciatevi ingannare, anche i fiori piΓΉ belli ed innocui possono far male. Essendo lei di corporatura molto magra, alta, e dalle forme non troppo accentuate, la madre ha spesso provato a convincerla ad intraprendere una carriera nel mondo della moda, ma Saxa ha sempre rifiutato, ritenendolo un semplice passatempo, e gli unici scatti che ha le sono stati fatti dal fratello maggiore. Essendo l'unica figlia femmina dei coniugi Haugen, ed avendo diversi fratelli piΓΉ grandi, Γ¨ stata sin da piccola abituata a stare con loro, a giocare ai loro giochi, e tutto sommato le Γ¨ sempre stato bene essere la sorellina di casa, alle sue condizioni perΓ². Per quanto riguarda l'abbigliamento, evita gli indumenti sofisticati, scomodi, preferisce essere a suo aglio. Predilige pertanto le camice larghe, le magliette e i jeans. Raramente la si ritroverΓ  a camminare con delle scarpe alte, preferisce indossare quelle da ginnastica, e non solo per il fatto che con esse si sentirebbe davvero troppo alta; anche se il troppo non stroppia mai. Ha solamente un paio di tatuaggi, quelli che al momento le sono stati concessi da se stessa, ovvero un paio di rondini alate sul costato, tra il petto e l'addome; queste hanno un grande significato per lei, sono molto di un modo per esprimere la propria libertΓ , la propria speranza verso la vita. Vorrebbe farsene molti altri, ma al momento preferisce aspettare, deciderli con calma e con luciditΓ , per non pentirsene: Γ¨ ancora giovane, ha tutta una vita per farseli. E' sempre stata attratta dai tatuaggi, li reputa dei marchi, dei ricordi felici, dei ricordi indelebili. Ci ha messo anni per decidere i primi due e appena ha potuto se li Γ¨ fatti tatuare, quindi probabilmente impiegherΓ  altrettanto tempo per i prossimi. Le tocca solamente aver pazienza ed aspettare un momento, futuro, tanto importante da dover essere ricordato.

β˜Ύπš™πšŠπš—πš’πšŒ πš›πš˜πš˜πš– - 𝚊𝚞/πš›πšŠ ☽
☾𝚍𝚎𝚊𝚍 - πš–πšŠπšπš’πšœπš˜πš— πš‹πšŽπšŽπš› ☽
β˜Ύπšπš’πš›πš• πšŒπš›πšžπšœπš‘ -Β  πš‘πšŠπš£πš£πšŠ ☽

Caratterialmente, la maggior parte delle volte, è una ragazza complicata da capire, non tanto per come si esprima, ma per via dei suoi modi di fare e della sua cultura. Di solito Saxa è sempre molto calma, placata, grazie a qualche aiutino. Tende a non arrabbiarsi facilmente, o per cause futili, quindi tutto sommato non da fastidio a nessuno, a meno che non la si istighi. Cerca di risolvere le liti a parole, principalmente, ma può benissimo capitare che passi da quelle alle mani in un attimo. E non c'è da scherzare. Per quanto possa sembrare gracile, e per lo più umana, non è da sottovalutare, è più preparata di quanto si possa immaginare nel campo dell'autodifesa. Non è una ragazza che si lascia mettere i piedi in testa, ecco. E' autosufficiente. Grazie ai suoi dolcissimi fratelli maggiori, ha dovuto fin da subito imparare a farsi rispettare, o non l'avrebbe avuta mai vinta! Ed è per questo che Saxa vuole sempre avere ragione, avere l'ultima parola, sempre. Questa sua testardaggine può essere considerata un punto di forza o un difetto in base alla situazione; essendo così ostinata riesce sempre nei suoi obbiettivi, il che è un bene, ma d'altro canto a volte ciò finisce per ferire altre persone. Insomma, dopotutto è umana -anche se solo in parte-, ha tutto il diritto di sbagliare, come tutti gli altri. Forse è per questo, e non solo, che fatica a rapportarsi con le altre persone, a farsi degli amici; ciò non vuol dire che ne voglia, però non ci tiene a rimanere sola, preferirebbe avere qualcuno al quale appoggiarsi in caso di necessità, qualcuno di cui potersi fidare ciecamente. Per via di alcuni contrattempi, però, questa sua ricerca è ostacolata: sì è principalmente una ragazza calma, d'altra parte capita che abbia degli sbalzi d'umore che non possono essere di certo ignorati. Questi spesso sono preceduti da dei suoi piccoli tic, alle mani, ma di questo ne parleremo più avanti. I suoi sorrisi sono pietre preziose, difficili da scovare, anche se non per suo volere. Bisogna saperla prendere, saper distinguere le giornate in cui si è svegliata con il piede sbagliato da quelle totalmente opposte. La si deve vivere al momento, prendere solo i lati positivi della sua persona, soprattutto se con lei si vuole instaurare un rapporto di conoscenza, di amicizia, di fiducia, o qualcosa di più. Auguro ai ragazzi -e anche alle ragazze, perché no? non fa preferenze in questo ambito- più impavidi un in bocca al lupo per l'impresa, dato che al momento Saxa non sta cercando nulla di tutto ciò. E se mai dovesse cambiare idea, una relazione del genere con lei, finirebbe sicuramente in poco tempo. Non è brava a mantenere i rapporti, è abbastanza gelosa e, al minimo sentore di pericolo per i propri sentimenti, finisce per scappare, per sparire, senza dare spiegazioni. Di questo ne è certa, le è già successo e non vuole che l'esperienza si ripeta anche in questa nuova città, in quella che dovrebbe essere la sua nuova e perfetta vita. Vorrebbe tanto avere il controllo su tutto, saper gestire ogni situazione che le si propone davanti, ma non è così, è più complicato, e ciò la fa ammattire. Questa è un po' una sua paura, da sempre, la paura di non avere il controllo sulla propria vita, la paura di poter mandare a rotoli tutto da un giorno all'altro, e la soluzione temporanea che ha trovato è quella di rinchiudersi a riccio: così facendo Saxa potrebbe evitare di rovinare le cose,
non facendo nulla non si puΓ² sbagliare.

꧁ 𝙻 𝙰 𝙱 𝙰 𝙽 πš‚ 𝙷 𝙴 𝙴 ꧂

La Banshee è una donna umana con la capacità di accedere al soprannaturale ed è un presagio di morte. Sono conosciuti come la donna che piange. Una banshee sperimenta premonizioni della propria morte imminente. Le loro previsioni appaiono loro come fattori causali di esperienze di morte vicine o affermative. Le previsioni di una banshee non sono scolpite nella pietra e non sempre si avverano. Le banshee hanno un aspetto umano senza potere di mutaforma né abilità sovrumane. In quanto tali hanno lo stesso trauma fisico e la stessa mortalità dell'essere umano normale. Una persona può nascere con il tratto banshee. Sebbene queste abbiano abilità soprannaturali, in realtà non sono esseri soprannaturali come nel modo di un kitsune o di un lupo mannaro, non sono controllate dal soprannaturale. Sono invece in grado di accedere e manipolare le forze soprannaturali alla loro volontà. A causa di ciò, una banshee è immune ai fenomeni soprannaturali generali. La cenere di montagna non ha alcun effetto nei loro confronti e possono persino toccare o lanciare barriere dal legno stesso. Una banshee, grazie alla possibilità di accedere al soprannaturale, possiede una moltitudine di abilità psichiche che lavorano in tandem con le sue premonizioni, in particolare la chiaroveggenza, la telepatia e la proiezione astrale. Una banshee è in grado di condividere una connessione psichica o telepatica con altri messaggeri di morte, come un segugio infernale. L'urlo è il loro tratto più prezioso. Una banshee griderà involontariamente quando sta vivendo una premonizione di morte, oppure alla fine può imparare a urlare a volontà. Il loro lamento può essere ascoltato solo da un'altra banshee o da persone con un senso dell'udito soprannaturale. Possono essere ascoltati da miglia di distanza, anche per l'ampiezza dell'udito di un lupo mannaro. L'urlo della banshee è anche usato come arma offensiva. La loro voce può essere usata per danneggiare un soprannaturale con un senso dell'udito soprannaturale. Infine, una banshee può imparare a usare la propria voce in modo offensivo dando al proprio urlo la concentrazione e la direzione. Ciò si traduce in loro la creazione di proiettili a concussione sonora come raggi o esplosioni. Una volta che una banshee è abbastanza potente, l'Urlo può diventare così pericoloso, che senza controllo, potrebbe uccidere chiunque si trovi nelle vicinanze e persino la banshee stessa. Il potere di una banshee si manifesta generalmente come la capacità di sentire. Sentono voci o rumori nelle loro teste che solo loro possono ricevere e tradurre. Queste voci che sentono sono i messaggi dei loro compagni banshee. I suoni che sentono sono ciò che una banshee riceve per indovinare ulteriori informazioni sulla morte. Queste creature sono in sintonia con un livello dell'universo che nient'altro lo è. Questa rete trasmette messaggi soprannaturali riguardanti la morte a una banshee. Sono in grado di connettersi a questa rete e emettere messaggi propri, trasmettere i propri "sussurri" sulla morte o comunicare con altre banshee. Non possono solo prevedere la morte, possono identificare dove è
avvenuta la morte e percepire la morte
di qualcuno che diventa consapevole della
sua morte semplicemente "sentendola".

Nata a Bergen -un'importante città costiera a sud-ovest della norvegia-, in una fredda giornata autunnale, Saxa ha passato gran parte della sua vita nella villetta rossa di famiglia, posta nei pressi del porto principale della città. Avendo una famiglia parecchio numerosa, non è mai stata sola. Lei è la terza di sette fratelli, l'unica ragazza, e con i due maggiori ha un rapporto davvero speciale; essendo loro gemelli, non si passano molti anni, ne hanno un paio in più di lei, e con questi ha trascorso i più bei ricordi della propria infanzia. Certo, ha dovuto anche lei combattere per i giocattoli e per le loro attenzioni, ma tutto sommato si è sempre trovata bene, si è sempre sentita protetta, e crescendo le cose sono andate sempre a migliorare. Il padre era spesso assente per via del proprio lavoro, fare il chirurgo è un lavoro a tempo pieno, con degli orari assurdi, perciò ha sempre dedicato ai figli un giorno speciale per stare con loro, ossia quando era di riposo. E poi sono arrivati anche gli altri fratelli, tutti esclusivamente maschi, perciò diciamo che Saxa ha dovuto arrangiarsi un po'. La madre inizialmente faceva la casalinga a tempo pieno, doveva imparare a gestire la moltitudine di figli, ma una volta acquisita la giusta organizzazione ha iniziato a dedicarsi anche al lavoro, come avvocato. Inutile dire che servano parecchi soldi per mantenere una famiglia composta da nove persone. Passati i primi anni di vita, infatti, i bambini venivano per lo più affidati alla nonna materna, per lo meno durante il giorno, per permettere ai genitori di lavorare in tranquillità. Tenere a bada tutti quei bambini è stata un'impresa titanica, non tanto per Saxa e i due gemelli, che al tempo erano già più grandi e gestibili, ma per via dei restanti quattro. L'adolescenza, dalla quale da qui a un anno la ragazza uscirà, è stata per lei più un momento di transizione, di cambiamenti, in tutto e per tutto, ma l'ha vissuta abbastanza bene. Il rapporto con i fratelli è andato sempre più a rafforzarsi e questo le ha giovato molto. Nell'ultimo periodo la situazione però è andata un po' a degenerare. E' stata catapultata in un mondo estraneo a lei, del tutto sconosciuto, e curioso. Non che l'america non le piaccia, ma avrebbe preferito di certo rimanere a casa sua e mantenere le vecchie amicizie. La causa principale del trasloco di Saxa è stata: l'improvviso divorzio dei genitori. Lì per lì non l'ha presa male, insomma, i due non litigavano, ma nemmeno avevano mai il tempo di fermarsi a parlare, la separazione era inevitabile. Ciò che l'ha più destabilizzata della situazione è stata la decisione del padre di trasferirsi, sì, ma dall'altra parte del mondo, in america. Lei però non l'ha mai biasimato, aveva ricevuto un'offerta sostanziosa dall'ospedale di Beacon Hills, e anche lui voleva cambiare aria dopo tanto tempo. E, dato che il rapporto con il padre era -ed è sempre stato- più forte del legame con la madre, ha deciso di seguirlo, o meglio, si è fatta convincere dai fratelli maggiori, che l'hanno seguita. Per decisione del tribunale e dei servizi sociali, Saxa e quella parte della famiglia si sono dovuti portar dietro il figlio più piccolo, di un paio d'anni; ed essendo il padre occupato con il lavoro, spesso badano al piccolo lei e i gemelli, a turni. L'anno del trasferimento è stato pesante, sia emotivamente che fisicamente. Saxa ha perso più di un paio di mesi di scuola a causa, appunto, di un intoppo. Nell'ultimo periodo si sentiva strana, diversa, aveva sempre mal di testa, nausea, stanchezza, non si sentiva bene, ecco. Poi quei sussurri, quelle voci, quei sospiri che sembrava sentire solo lei...la situazione le stava sfuggendo di mano. Di punto in bianco si sentiva se stessa nel corpo di un'estranea, come se non potesse controllarsi. Ancora non sapeva il motivo per il quale tutto ciò stesse accadendo, non conosceva la sua vera natura, perciò per non allarmare la famiglia è andata a farsi visitare, all'insaputa del padre. Dopo varie sedute, le è stata diagnosticata -probabilmente da un medico non competente in ambito soprannaturale- una malattia psichiatrica che...effettivamente non ha. Ma lei gli ha creduto, nessuno le aveva mai raccontato dell'esistenza della sua specie; i medici sbagliano, ma per lei la diagnosi aveva senso! Tutti i sintomi corrispondevano, non era stupida, è figlia di un prestigioso chirurgo, sa distinguere i propri sintomi. Da quel giorno prende regolarmente le pillole prescritte per quella presunta "malattia", che altro non è che il suo semplice stato di Banshee. Spesso la stordiscono, la deconcentrano e la rendono spaesata; però i sintomi spariscono del tutto, tranne che per i sospiri, quelli non se ne vanno, le urla e le voci sì, ma i sospiri sono perenni nella mente della ragazza.
Vorrebbe solo farli smettere, per un
minuto, ma non sa come fare, non ancora.

πš’ πš•πš˜πšŸπšŽ πš–πš’ βœ¨πšπš’πš›πš•βœ¨, πš‹πšžπš πšœπš‘πšŽ πšŠπš’πš—'𝚝 πš πš˜πš›πšπš‘
πšπš‘πšŽ βœ¨πš™πš›πš’πšŒπšŽβœ¨, πšœπš‘πšŽ πšŠπš’πš—'𝚝 πš πš˜πš›πšπš‘ πšπš‘πšŽ
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