Capitolo 25

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A volte odio non avere i poteri dei lupi.

Perché solo loro hanno la superforza, il superudito, la supervista e il superolfatto? Le regole del sovrannaturale non dovrebbero mantenere l'assoluto equilibrio? Allora perché sono solo i licantropi a godere di queste abilità? Non è affatto giusto!

Quindi credo che per vincere la partita dovrò usare il mio metodo preferito. I lupi sono molto stupidi. Si affidano troppo alla forza bruta e non usano il cervello. Non devo fare altro che battere Scott in astuzia.

Ridacchio, seduta al mio banco. Non sarà un problema.

<<Avete quarantacinque minuti per finire il compito>>.

La voce di Harris mi fa tornare con i piedi per terra, facendomi sbuffare. Vediamo di toglierci questo stupido test da davanti.

La classe è ormai piena, e gli studenti iniziano a mordersi in ansia, chi le unghie chi la matita. Questo compito è molto importante per il voto finale del semestre, o almeno è quello che ci ha detto Harris. È impossibile capire cosa giri nella testa di quell'uomo: sembra che stia insegnando e, contemporaneamente, progettando un omicidio. Non mi sorprenderebbe, dato il suo carattere.

Stiles è dietro di me, mentre Scott due banchi più avanti. A giudicare da come si muove continuamente nella sedia, deve essere piuttosto preoccupato. Ma qualcosa mi dice che il test non centra un bel niente.

<<Potete guadagnarvi il 25% del voto finale soltanto scrivendo il vostro nome>>.

Scuoto la testa vedendo Stiles precipitarsi a scrivere. Ma purtroppo, mai nessun professore avrà la possibilità di leggere il suo nome completo. Ne è troppo imbarazzato.

Anche perché, lui di nomi strani, ne ha ben due.

<<Ma come ogni anno qualcuno non lo scriverà, e io mi ritroverò ad interrogarmi sul perché ho scelto di fare l'insegnante>> sospira Harris. <<Bene, sono pronto ad affrontare questa delusione. Cominciate!>>.

Afferro subito la matita, spostando i miei occhi sul foglio davanti a me. Chimica è una delle mie materie preferite, o, perlomeno, non sono una schiappa. Le domande non sono neanche così difficili.

Ridacchio. I compiti degli americani non sono niente in confronto a quelli italiani. Qui non si sa neanche cosa sia la "risposta aperta". Le crocette regnano sovrane. Non che mi lamenti.

In un quarto d'ora ho finito, ma non mi alzo per andare a consegnare. Significherebbe lasciare l'aula, e non posso permettermelo. Non quando ho Scott a due passi da me che si sta comportando in modo strano.

Sembra quasi stia soffrendo. Ha la testa completamente piegata sul suo foglio e i pugni serrati sul banco, così forte, che riesco quasi a sentire la matita in uno di essi iniziarsi a spezzare. Ogni tanto i suoi occhi vagano per la stanza, fermandosi sempre in punti diversi: i banchi degli altri studenti, intenti a scrivere o a chattare col telefono sotto il banco, le finestre che danno sul parcheggio, la ventola dell'aria, la porta dell'aula. È come se stesse avendo un attacco di panico.

Ma come potrebbe essere? Sicuramente il compito non centra niente, perché i suoi occhi lo stanno guardando a malapena. Dev'esserci qualcosa che io non riesco a sentire, o che non riesco a... percepire.

Ghigno, e nei miei occhi passa una scintilla arancione, che li fa illuminare per un secondo.

Ovvio. Come ho fatto a non pensarci prima? È talmente palese. Scott è un lupo mannaro alle prime armi, non è ancora in grado di controllarsi. La luna piena è stasera, di sicuro inizia a sentirne gli effetti già da adesso.

Secondo quello che ricordo dal libro di mio padre, questo vuol dire: sensi sviluppati, forza e agilità sviluppate, pochi pensieri lucidi, aggressività e perdita di senno molto probabili. In poche parole tutto questo si può riassumere con: "ho vinto la partita".

Un sorriso da Stregatto si fa strada sul mio viso, andando da un orecchio all'altro. L'idea che ho avuto è strepitosa! Ci sarà da divertirsi!

<<Ptss>>.

Sollevo la testa di scatto quando sento la voce di Stiles chiamarmi. Mi giro verso di lui lentamente, mettendo un ciocca di capelli sfuggita all'elestico dietro un orecchio.

<<Sì, Stiles?>>.

<<Tutto bene?>> mi chiede, un espressione stranita sul suo volto. <<Sono dieci minuti che non togli gli occhi da Scott>>.

Ridacchio sommessamente, annuendo: <<Mai stata meglio>>.

Lui mi fissa per un altro secondo, per poi scuotere la testa e ritornare a svolgere il suo compito.

Un'altra risata mi sfugge dalle labbra. Oh sì. Ci sarà decisamente da divertirsi.

<<Signor McCall!>>.

Spalanco gli occhi vedendo Scott precipitarsi fuori dall'aula.

<<Signor Stilinski!>>.

E Stiles non perde tempo a seguirlo a ruota.

Mancherei solo io.

Sorrido. La luna piena sta già facendo effetto a quanto pare.

Mi alzo, prendendo il compito in mano e poggiandolo sulla cattedra del professore.

<<Arrivederci!>>.

<<Signorina Nightstar!>>.

Alzo gli occhi al cielo, giradomi verso Harris, e incrociando le braccia.

<<Sì?>> chiedo.

<<Dica ai suoi amici che dovranno recuperare il compito oggi pomeriggio!>>.

Tutti gli occhi della classe sono puntati su di me, compresi quelli di Allison, che mi osserva interrogativa.

Ridacchio, scuotendo la testa: <<Temo che non sarà possibile, signore. A meno che non voglia tornare a casa con un braccio mutilato o peggio. Glielo sconsiglio vivamente>>.

Rivolgo un ultimo sguardo alla mia amica, facendole un occhiolino e salutandola con la mano.

Una volta uscita dall'aula mi dirigo verso quella di matematica.

Ho bisogno dell'aiuto di Lydia per una cosetta.

•☽︎✫☾︎•

Non c'è mai fine alle stranezze.

Mentre stavo passando per il corridoio, ho sentito Stiles e Scott parlare nello spogliatoio dei ragazzi.

A quanto pare, la luna piena ha reso Scott in grado di sentire l'odore delle emozioni di tutte le persone presenti nell'aula. E purtroppo anche le mie.

Indovinate cosa a sentito? Potrebbe sorprendervi...

Lussuria, rabbia, e, secondo il mio amico, uno strano tipo di gioia. Cosa diavolo vuol dire? Esistono vari tipi di gioia? C'è la gioia bella e quella brutta? Quella pericolosa a quella innocua? Non ha senso!

Ma l'altra cosa importante che ho sentito è questa: Allison ha piantato Scott.

Devo dire che non me lo sarei mai aspettato. Quei due sembrano davvero fatti l'una per l'altro. Se non si calcola il fatto che il padre della ragazza è un cacciatore di lupi mannari, e che Scott è un lupo mannaro. E che la cara zietta Argent mi ha quasi ucciso. Ma l'amore supera questo e altro, no?

Dio, mi sembra di stare in una telenovela che ha comprato i diritti di Supernatural.

Perlomeno, tutta questa faccenda non fa che giocare a mio favore. Entro questa sera il gioco sarà finito, e la vincitrice sarò io.

•☽︎✫☾︎•

<<Lydia! Ehi, aspettami!>>.

L'ultima ora prima di pranzo è appena finita, e tra la folla di studenti diretti alla mensa, ho scorto una massa di capelli rossi molto familiare.

<<Ehi, Emy! Amo la tua giacca! Ritornare a frequentarmi sta dando i suoi frutti, a quanto vedo. Comunque, stai bene? Mi sembri più su di giri del solito>>.

Mi fermo, scuotendo la testa, e sorridendo. Si vede davvero così tanto? Ma poi, dopo averci pensato un secondo, ridacchio tra me e me. Oh, sì. Decisamente tanto.

<<Che ne dici se ci sediamo insieme in mensa? Ho da dirti una cosa molto importante!>> esclamo, portado le mie mani sulle sue spalle.

Lei annuisce lentamente. Tutt'un tratto sembra essere sovrappensiero.

Arrivate in mensa, e dopo aver preso da mangiare, non passa un minuto, che la rossa nota qualcosina di interessante pochi tavoli davanti al nostro. Cerco di nascondere un sorrisino bevendo un po' d'acqua.

Esattamente due metri davanti a noi si trovano Allison e Jackson. E dal modo in cui si stanno comportando e, aggiungerei, dal modo in cui il ragazzo di Lydia sta guardando la mora, c'è qualcosa di grosso a bollire in pentola. Senza contare l'occhiata omicida che scocca la rossa vedendo Jackson toccare le labbra di Allison, per togliere un rimasuglio di cibo.

Chi ha bisogno di una serie TV quando ci siamo io e i miei amici?

<<Sai, dovresti fargli vedere cosa si sta perdendo>>.

Lei si gira subito verso di me, smettendo di guardare i due piccioncini ridere per qualche stupida battuta.

<<Che intendi?>>.

Ghigno, mettendo giù il pezzo di pane che stavo magiucchiando e avvicinandomi a lei.

<<Jackson si sta comportando come un vero idiota in questo periodo, o sbaglio?>>.

Annuisce, iniziando a torturarsi con le dita una ciocca di capelli. Buon segno: è nervosa.

Mi mordo un labbro, sforzandomi di non ridere: <<Allora ricordagli che sei tu la sua ragazza! Fai risvegliare il suo lato possessivo! Ma, al tempo stesso, dimostragli che non sei una sua proprietà, e che non ti può dare per scontato!>>.

Incrocia le braccia al petto, alzando un sopracciglio: <<Cosa proponi?>>.

Sorrido, e non mi sfugge il modo in cui Lydia sembra rabbrividire. Una parte di me vorrebbe sapere cosa mi sta succedendo oggi, ma all'altra parte... non potrebbe fregare di meno. È divertente, io mi sto divertendo, e sto per ottenere il ragazzo dei miei sogni: perché dovrei fermarmi?

<<Se stiamo parlando di Jackson, cosa pensi lo possa far arrabbiare più di qualsiasi altra cosa?>>.

Lei sembra pensarci per un attimo, ma poi il suo sguardo si illumina.

Ghigno.

<<Datti da fare con Scott McCall, Lydia, e Jackson sarà di nuovo tuo>>.

•☽︎✫☾︎•


<<Oh, Scotty! Ti ho cercato dappertutto!>>.

Io e Lydia abbiamo concordato un piano d'azione perfetto. Povera lei che non sa che questa sua stupida ossessione di controllo sta aiutando anche me in un modo incredibile!

Spalanco gli occhi quando vedo che il muro dietro la testa del mio amico, seduto a gambe incrociate sul pavimento del corridoio, è completamente distrutto.

<<Cosa diavolo?...>>.

<<Jackson>> sibila tra i denti il lupo mannaro, mentre i suoi occhi si illuminano per un attimo di giallo acceso. È leggermente diverso dal solito colore confortante che caratterizza le sue iridi, quando si trasforma: questo è più intenso, forte. È come se il potere che risiede dentro al ragazzo stesse cercando di uscire fuori. È quasi spaventoso.

Ma non sono la prima volpe a "temere" un lupo, quindi non ci faccio caso molto caso. In fondo, la specialità della mia specie sono i giochi di mente, non di braccio.

Devo cercare di trattenere un ghigno, quando sento questo nome uscire dalle sue labbra. Luna piena, luna piena- canticchio nella mia testa, mentre lascio che un dolce sorriso illumini il mio volto.

<<Scott...>> inizio, sedendomi vicino a lui e poggiando il mio zaino accanto alle mie gambe. <<Sai che adesso non hai più il diritto di fare il fidanzato geloso, vero?>>.

Lui sospira, chiudendo gli occhi, e riappoggiando la testa al muro.

Dopo quelli che sembrano minuti e minuti, annuisce, sconsolato.

<<Sì lo so>>. Il suo tono di voce è così basso, che per un attimo dubito di aver sentito la sua risposta e di essermela immaginata. Ma la sua espressione dice tutto.

Sospiro anch'io, cercando di sembrare effettivamente preoccupata e triste per la situazione. Gli poso una mano sulla spalla, facendolo girare verso di me.

E i miei occhi si spalancano.

Improvvisamente, Can You Feel My Heart torna a rimbombare nelle mie orecchie. Il respiro mi si ferma. Le mie mani si stringono in due pugni, e sento la mia gola seccarsi.

Ancora una volta non so cosa mi sta succedendo.

Vado nel panico. Questa è la stessa cosa che mi è capitata prima nel cortile con Stiles! Cosa diavolo è?! Perché succede? Cosa la causa?

Domande su domande si fanno strada nella mia testa, e solo vagamente riesco a sentire la voce di Scott che mi chiama. È tenue, lontana, quasi un sussuro. Ma esattamente come prima riesco a percepire solo una cosa: lui. Ma perché prima sentivo Stiles e adesso, invece, Scott? Cosa c'è di diverso?

<<Emy!... Noemi!>>.

Esco dalla trans, quando sento il mio nome riecheggiare a tutto volume nelle orecchie. La canzone è sparita, esattamente come aveva fatto Sarcasm poche ore prima. È come se non fosse mai successo niente.

Mi giro verso di lui, una sensazione di pace uguale a quella provata prima con Stiles che mi abbraccia completamente. Sospiro, poggiando anch'io la testa sul muro.

<<Emy, stai bene?! Non ti sei mossa per almeno cinque minuti! Continuavi a fissarmi negli occhi come se fossi ipnotizzata!>>.

Lo guardo, scuotendo la testa dolcemente: <<Sto benissimo. Non preoccuparti. È stato solo... un sentimento...>>.

Prendo un respiro profondo, ritornando a sorridere normalmente. Non so cosa sia successo, ma le mie intenzioni non sono cambiate. Ho ancora tutta l'intenzione di mandare avanti il gioco.

<<Perdonami per questo mio strano momento. Allora!>> esclamo, battendo le mani, cosa che fa saltare leggermente in aria il lupo mannaro. <<Ritorniamo all'argomento di prima!>>.

I suoi occhi si scuriscono velocemente, mentre torna a guardarmi come un cane bastonato.

Lo sguardo che mi rivolge è completamente distrutto, ma al di là di esso riesco a distinguere la rabbia selvaggia che contraddistingue l'influenza della luna piena. Devo solo pazientare un altro po', e continuare a stuzziacarlo. Manca poco ed è fatta.

<<Allison in questo momento è nella tua stessa situazione, Scott! Fidati! Soltanto perché parla con Jackson, non vuol dire che non provi più niente per te, esattamente come tu provi ancora qualcosa per lei. Cavolo, non sono neanche sicura che quello che provi si possa definire solo "qualcosa"!>>.

Per un attimo mi sembra di ritornare in me. Quelle sensazioni che sto provando da stamattina si placano, facendomi pensare lucidamente. Perché sto facendo questo? Farò solo casini! Io..

Ma quella strana fiamma si riaccende dentro di me pochi secondi dopo.

Io... io... anch'io voglio una storia d'amore come quella di Scott ed Allison! Perché non la posso avere? È tutta colpa di Lydia! Ma almeno, dopo questa giornata, Stiles potrà finalmente iniziare a notarmi!

Inconsciamente, un sospiro sognante lascia le mie labbra, risuonando tra me e Scott.

Mi rigiro verso il mio amico: <<Quello che sto cercando di dirti è... cerca un modo per dimostrarle cosa si è persa!>>. Ridacchio. <<Se Jackson sta facendo questo giochino con lei, chi ti vieta di creare una partita tutta tua?>>.

Il lampo giallastro che passa negli occhi del lupo mannaro non lascia dubbi. Trattengo un sorriso.

<<Ancora meglio: dimostra a quell'idiota di un biondo che vali quanto lui! Che anche tu sei forte e popolare! Che non hai paura a riprenderti Allison con le unghie e con i denti! Ricambia con la stessa moneta!>>. Mi sporgo verso il ragazzo, arrivando ad un centimetro dal suo orecchio. Il mio tono di voce si abbassa, arrivando a poco più di un tenue sussuro: <<Dimostra che anche tu puoi rubare a lui qualcosa di importante>>.

Quando mi allontano, un sorriso è presente sul mio volto, e brilla esattamente come i miei occhi. Ridacchio un'ultima volta, per poi alzarmi di scatto dal pavimento.

<<Be', allora buona fortuna lupacchiotto!>>. E dopo avergli dato un'ultima pacca sulla spalla, mi dirigo saltellando verso la prossima lezione.

Inutile dire che non ascolto neanche una parola della professoressa, tanto sono persa nei miei pensieri. Il mio sguardo brilla di eccitazione.

La partita si sta rivelando più facile del previsto.

Angolo autrice

Forse, e dico forse, questo capitolo è meglio dell'altro. Forse. Ma nel complesso mi fa ancora abbastanza schifo.

Mi dispiace che vi dovete godere questi capitoli orribili, vi giuro che sto facendo del mio meglio per correggere errori e frasi senza senso. Prima di pubblicare rileggo tutto almeno una quindicina di volte.

Ma spero che almeno a voi sia piaciuto! Avete capito cosa ha fatto Noemi? Fatemi sapere qui cosa ne pensate!

Spero che per chi ha già incominciato ad andare a scuola, stia andando tutto bene! Io ho saputo oggi che inizio il 20, yeyyy!!!

Al prossimo martedì (sempre che la mia ispirazione non decida di fare una vacanza fuori dalla mia testa)!

~Giada

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