14. VAFFANCULO AFRODITE

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Briseide
I raggi del sole entrano dalla finestra della cabina di Leo.
Sbadiglio e allungo la mano per prendere la sveglia e guardo l'ora.
Erano le 7 del mattino.
Ero riuscita a dormire un paio di ore dopo che...bhe insomma, dopo che Leo disse di amarmi.
Ci credetti? Mi montai la testa?
Assolutamente no.
Ora vi spiego il perchè con due semplici punti:
1.nessuno mi ama
2.stava delirando
Eppure qualcosa dentro di me era scattato. Una piccola valvola del mio cervello inziò a valutare l'ipotesi e sorrisi a quei pensieri.
Mi stropiccio gli occhi con la mano e faccio per alzarmi ma un peso sul fianco mi costringeva a stare giù.
Leo mi teneva abbracciata a sè. Avvampai leggermente. Ma che dico, avvampai decisamente tanto.
"Buongiorno Raggio di Sole" la sua voce bassa e impastata dal sonno mi fece sussultatre.
"Come stai?" Gli chiedo senza muovere un muscolo.
"Meglio di ieri. Mi fa male la testa"
Silenzio.
Dovevo chiederglielo?
Ma sì, proviamoci.
"Ti ricordi qualcosa di ieri?"
Mi giro verso di lui per riuscire a guardarlo negli occhi.
In quel momento si accorse della vicinanza tra di noi e si bloccò, indurendo i muscoli del braccio che mi stringeva la vita, alzandolo leggermente.
Gli presi la mano e gliela poggiai nuovamente sul mio fianco e mi avvicinai.
Si rilassò.
"Mi ricordo che eri qua, vicino a me. Mi mettevi un panno umido sulla fronte. Mi ricordo di averti vista disperata..."
Ammiccò
"Ti sei spaventata eh, Raggio di Sole"
"Non scherzare ora, grazie"
Fece un respiro profondo.
"Mi ricordo che hai giurato sullo Stige di non lasciarmi mai"
Mi avvicinò a lui.
"Mi ricordo di essermi addormentato, di averti vista davanti alla cassettiera con la mia maglietta, mi ricordo di averti parlato di Calipso e..."
Deglutì. Forse si è appena accorto di quello che mi aveva detto.
"Oh cazzo" sussurrò.
"Io...io ti ho detto che ti amo".
Chiusi gli occhi. Sentirglielo dire da non delirante mi scaldava il cuore.
Lo guardai negli occhi. Sembrava che si fosse ricordato qualcosa ,e da sguardo dolce, passò ad uno sguardo indecifrabile.
"Ma stavo delirando, giusto? Lo hai detto tu, no? Non ero in me e sicuramente intendevo dire che ti voglio bene..."
"Come...come amica, giusto?"
Il cuore caldo che si era formato tornò ad essere una lastra di ghiaccio.
Ero stata una stupida a pensare anche solo per un secondo che Leo Valdez potesse amarmi.
"Sì, l'ho detto io".
Mi alzo dal letto, prendo le mie cose e mia avvicino alla porta.
"E sì, siamo amici" continuo un tantino più aggressiva.
"Raggio di Sole, dove vai?"
"Ho bisogno di una doccia, ci vediamo dopo" rispondo freddamente.
Sbatto la porta alle mie spalle lasciandolo solo in camera.
Vado verso la mia cabina ed entro.
Mi dirigo in bagno e inizio ad accendere l'acqua.
Entro in doccia.
Tiro un pugno alle mattonelle umide e, piangendo, scivolo piano piano sul piatto doccia.
"Vaffanculo" urlo.
"Vaffanculo Leo. Vaffanculo Afrodite e Eros.
Quel demonietto, tra tutte le persone a cui tirare la freccia, proprio a me doveva mirare.
"Vaffanculo l'amore"

Leo
"Come amica, giusto?"
Ma che cazzo. Sono o non sono un coglione? No che non è giusto. Non ti voglio bene come voglio bene a Piper o a Annabeth. Io ti amo veramente. Ti amo più di quanto ho amato Calipso, IO TI AMO.
T
I
A
M
O
.
"Si, l'ho detto io"
Si scansa da me e si alza.
Chiusi gli occhi, volevo morire.
Spero che arrivi un ufo a prendermi o che si apra una voragine nella nave.
Spero di cadere in quella voragine.
"E sì, siamo amici"
Sbatte la porta e lì il mio cuore si ferma per un'attimo.
"Cazzo" sbatto la testa sulla testiera del letto.
Decido di alzarmi e andare da lei.
Scosto la coperta e mi alzo a sedere. Un capogiro mi prende alla sprovvista ma non mollo.
Mi alzo in piedi reggendomi al comodino e inizio a fare passi avanti.
Apro la porta e vado nel corridoio. Grazie afli dei la sua cabina è qui vicino.
Mi siedo davanti la sua porta e sento uno scruscio dell'acqua. Ha acceso la doccia.
Sento una botta forte.
"Raggio di Sole" la chiamo.
Non ottengo risposta.
"Vaffanculo Leo. Vaffanculo Afrodite e Eros"
Batto la testa sulla porta e, un pò per il dolore in tutto il corpo, un pò per quello che sta succedendo, inizio a piangere.
"Vaffanculo l'amore"urla alla fine.
Continuo a pingere finchè non sento i passi di Percy.
"Leo, amico, come mai sei qui?" Mi squadra.
"Hey, perchè piangi?"
Lo guardo, lui guarda prima me e poi la porta. Capisce.
"Leo, capisco che questo non è proprio il momento, sei stato male, sei ancora rincoglionito, hai discusso con mia sorella ma ti devi alzare e ti devi asciugare le lacrime"
"Percy, perfavore, taglia corto. Cosa succede?" dissi poggiando una mano sulla tempia.
Il moro bussa alla porta alle mie spalle.
"Bree, tra 5 minuti, sul pontile"
"Percy non è il momento"
"Ne sono pienamente consapevole ma devi per forza"
"Portati Leo dietro, è stato abbastanza tempo davanti alla mia porta" conclude.
Rimango un pò sorpreso. Pensavo che non sapesse che io fossi là.
"Leo, non essere sorpreso. Piangi come un bambino, ti si sente".
Sembra leggermi nella mente.
Quella donna mi mette paura, ma mi piace.
"Percy che cazzo c'è?" Dico mentre mi aiuta ad alzarmi in piedi.
"Non sappiamo come, non sappiamo quando, ma siamo bhe..."
"PERCY, PARLA"
"SIAMO AD OGIGIA E CALIPSO È SUL PONTILE"
Mi blocco all'istante.
"Oh cazzo" sussurro.
Il mio cervello inizia a lavorare e ad immagazinare tutto.
Ogigia. Calipso. Amore. Briseide. Stige.(no cazzo, non c'entra niente lo Stige, almeno spero) Apro una parentesi nel mio cervello che inizia a pensare  a qualche giuramento sullo Stige fatto a Calipso di cui non ricordo l'esistenza.
Questa parentesi si chiude con un punto interrogativo.
Briseide e Calipso sulla stessa barca. Prevedo fuoco e fiamme.
Improvvisamente mi ritrovo sul pontile.
La vedo in mezzo agli altri.
È sempre stata bella, non lo nego, ma una bellezza diversa rispetto a quella di Briseide.
La bellezza di Briseide ti fa rimenere senza fiato.
Alcune volte mi chiedo se Briseide sia veramente reale e o una visione.
"Cal"
"Leo" sorride.
In quel momento esce anche Briseide e mi guarda, io la guardo, ci guardiamo.
Guardo di nuovo Calipso.
Viene verso di me e mi abbraccia.
Anche se ci siamo lasciati siamo rimasti in buoni rapporti di amicizia.
I suoi capelli d'oro mi coprivano il viso e il suo profumo mi riportava alla mente bei ricordi ai quali, però, metto una pietra sopra.
È il momento di ricominciare, svuotare la mente e farci entrare solo e unicamente Briseide.
"Leo, sei tornato" dice Calipso ancora abbracciata a me.
Mi stacco e la guardo confuso.
"In che senso?"
"Lo avevi giurato sullo Stige, sei tornato!"

Ciao Raggi di Sole☀️
Oggi capitolo un pò così. Spero di non avervi infastidito con l'arrivo di Calipso😉.
Io, come Leo, prevedo fuoco e fiamme fra le due ragazze.
Chi conquisterà il cuore della torcia umana? Lo scoprirete solo nelle porssime puntate, restando connessi.
Linea allo studio💕

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