18.IO AMO TE, FIGURIAMOCI

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Leo
Andai nella pancia della nave e inziai a sistemare le viti difettose del motore.
Percy prese uno sgabello e si sedette vicino a me.
"Tutto bene amico?" Chiesi mettendomi il cacciavite in bocca mentre buttavo un pò di olio per motori.
"Sì, no, non lo so" risponde.
"Sì? No? O non lo so?"
"No, non va tutto bene"
"Briseide mi ha detto che c'era qualcosa che non andava in te...ora sono qui al tuo servizio e puoi parlarmi"
Lui sorrise.
"Briseide ti ha detto questo?"
"Bhe, sì. Mi ha detto che avevi bisogno di un amico e io ci sono.
Ti ama proprio quella ragazza..." continuo stringendo un paio di viti qua e là.
"Anche a te ama proprio" mi disse.
Sorrisi arrossendo un pochettino.
"Dai, per quanto io ami parlare di me, devi parlare tu. Cos'è che non va?"
"Io e Annabeth..."
"Avete chiuso?" Anticipo.
Lui annuì.
Logico.
"Come mai?"
"Più che chiuso è una pausa per riprendere del tempo con persone con cui non ne abbiamo avuto."
"Persone tipo tua sorella?"
"Esatto, ma questa cosa mi sta facendo male. Io non ce la faccio a starle lontano. Io ho bisogno di lei."
Sospirai.
"Non devi lasciarla andare così se hai bisogno di lei. Certe volte il tempo perso con altre persone si recupera anche dedicando altro tempo ad un'altra persona se c'è l'amore come base."
Dissi asciugandomi le mani dall'olio.
"Io me lo sogno un amore come il vostro" continua.
"Hai Briseide"
"Sì, ho Briseide, ma tutto il casino della maledizione non lo metti in conto? E se io non fossi il suo vero amore? E se lei non mi considerasse nemmeno un amore? Leo Valdez e la felicità non andranno mai d'accordo come vanno d'accordo Leo Valdez e i cuori spezzati"
Mi alzai dallo sgabello e rimisi tutto nella cintura.
"Io ci tengo a lei. Io per lei mi butterei nello Stige ma lei per me lo farebbe? Lei mi amerebbe mai nel modo in cui la amo io?"
Percy sgranò gli occhi e mi guardò.
"O cazzo" sussurrai massaggiandomi la tempia.
"Non la amo veramente...cioè sì la amo ma non la amo...cioè nel senso la amo alla follia ma-ok sto zitto, la smetto"
Percy rise.
"Senti Percy, che ore sono?" Cambiai discorso.
"Le 11.40"
Sgranai gli occhi.
"LE 11.40?" urlai.
"Sono in ritardo di 10 minuti"
"Rilassati, ora arriveranno..." dice visibilmente preoccupato .
"No, Percy, andiamo a cercarle. Ho un brutto presentimento."

Briseide
Quando aprì gli occhi mi ritrovai in una stanza bella grande. Le pareti erano ricoperte di armi e le finestre erano sbarrate.
Vidi Annabeth senza coscienza dall'altra parte della sala.
Provai a chiamarla ma il nastro adesivo premuto sulle mie labbra non mi permetteva di parlare.
Cercai di muovermi ma notai che ero legata.
Pazzesco direi.
Non potrebbe andare peggio di così.
Iniziai a pensare a come muovermi.
Per liberarmi dovevo slegare per prima cosa le mani ma la situazione era alquanto impossibile.
Ad un tratto i battenti del portone si aprirono, facendo svegliare Annabeth e rivelando lo stesso ragazzo biondo che abbiamo visto nel vicolo circondato da due Chimere.
"Bene bene bene, ciao Anny, ciao sorella di Percy" disse girandosi la spada nella mano.
"Non chiamarmi Anny" dice la bionda con un filo di voce.
Lui si avvicinò e le puntò la punta del suo pugnale al mento.
Le alzò il viso.
"Ma quanto siamo belle"
Annabeth spostò la testa sussurrando un insulto in greco.
"Tu, invece?" Si girò verso di me.
"Com'è essere la sorella del grande eroe? Per te deve essere brutto essere considerata la seconda tra i due"
Sbiascicai qualcosa che non capì nemmeno io.
Luke si avvicinò e mi strappò il nastro adesivo dalla bocca come se mi stesse facendo la ceretta.
"Grazie per la ceretta, quanto ti devo pagare?" Dico ironica.
"Ha ha ha, qua siamo spiritose invece."
Mi scruta e io gli guardo gli occhi. Sono chiari e profondi ma vuoti e tristi.
"Non siete stufe di essere chiamate sorella e ragazza del grande eroe?" Chiede all'improvviso girandosi di scatto verso Annabeth.
Le Chimere ringhiarono e battevano le zampe sul pavimento, dando un ritmo a quello che il biondo sta dicendo.
"Non siete stufe di essere riconosciute solo perchè avete un rapporto stretto con Percy?"
Dice mentre prende le catene dei suoi due bestioni e mentre li lega a due colonne davanti a lui.
Alzai lo sguardo e vidi la finestra sul tetto aprirsi.
Serrai gli occhi e continuai a guardare in alto.
Ad un certo punto, da lì, si calarono prima Percy e poi Leo.
Quando incrociai i loro sguardi intercettati subito quello di Annabeth che alzò la testa anche lei.
Ci mimarono di stare zitte e continuare ad ascoltarlo.
"Non siete stufe di lucidare le scarpe agli Dei?"
Apre le braccia con fare teatrale.
"Unitevi a me e renderò il vostro nome indelebile per quello che siete e non perchè conoscete Percy. Unitevi a me e recupereremo più velocemente il nettare di Ade, risveglieremo il Tartaro e vi renderò le regine più potenti del mondo."
I ragazzi si calarono dietro una colonna e mi dissero di distrarlo in qualche modo.
"Tanto non avete nulla da perdere, giusto?"
Non ho nulla da perdere? Pensai.
Se me lo avesse chiesto qualche mese fa gli avrei risposto che non avevo nulla da pardere. Ora, invece, ho tanto da perdere, molto da perdere. Annabeth. Jason. Piper. Nico e Will. Mio fratello Percy che mi ama. Leo.
Ho Leo che non posso permettermi di perdere.
Ho Leo, il ragazzo che è venuto a prendermi, che è venuto a cercarmi.
Ho tanto da perdere.
"Quindi, vi unite a me?"
Si gira verso Annabeth.
Improvvisamente sento una stretta ai polsi.
"Oi Raggio di Sole, sono io, sono venuto a prenderti. Non ti girare e non parlare, ascoltami soltanto"
Mossi leggermente la testa.
"Devi distrarlo in qualche modo così Percy potrà prima liberare Annabeth e poi colpirlo così che noi potremmo andarcene, ok?"
Annuì.
"Ci sono io qui" continuò.
"Sai una cosa Luke?" Dico io allontanando l'interesse da Annabeth e ponendolo su di me.
"Dimmi tesoro"
Feci scendere un ricolo di saliva giù per la gola e continuai.
"Hai mai avuto qualcuno per cui lottare?" Chiesi guardando con la coda dell'occhio Percy che libera Annabeth.
"Il mio onore, Crono, il mio nome"
"No, intendo qualcuno a cui tu tenessi veramente, non lo so a tua madre? Tuo padre? La persona che ami?"
"Io odio sia mia madre, sia mio padre e non amo nessuno"
"Ecco perchè sei così"
"Così come?"
Chiede mentre Percy si avvicinava lentamente con un candelabro in mano. Cosa ci facesse con un candelabro questo non lo so e non ebbi intenzione di chiedere.
"Così vuoto, così triste, così represso. Preferirei morire piuttosto che allearmi con un bastardo come te" gli sbottai in faccia.
In quel preciso momento Percy lo colpì alle spalle, lui cadette senza conoscienza.
In quel momento le Chimere legate iniziarono a ringhiare e a strattonare le catene.
"Percy, Annabeth, occupatevi voi delle bestie, io libero Briseide" urlò Leo mentre gli altri due annuirono.
Percy e Annabeth iniziarono a combattere contro i due mostri mentre Leo cercava un modo per liberarmi.
"Grazie per essere qui"
"E di che. Tu eri sicura che sarei venuto ed eccomi qui."
Mi liberò totalmente proprio mentre le due bestie furono abbattute.
Il castano mi aprì le braccia e mi ci fiondai dentro.
"Grazie, grazie, grazie"
Lui mi strinse di più.
"Non mi devi ringraziare, è il minimo."
"Ragazzi, non vorrei interrompere questo momento carino..." dice Percy.
Noi ci stacchiamo.
"...ma non abbiamo molto tempo, dobbiamo andare"
"E gli altri?"
"Ho detto loro di partire senza di noi. Ci vedremo domani,massimo dopodomani, a Ottawa" conclude Percy.
Guardai un pò tutti in modo perplesso.
"Ok, andiamo"

Leo
Mi prese la mano e corremmo fuori dall'edificio.
Corremmo per chilometri. Corremmo finchè il sole si tramutò in luna e il mare in foresta.
Ci accampammo vicino alla riva di un fiume.
Accesi un focolare e iniziai a tirare fuori dalla cintura le pentole per cucinare.
"Cosa volete da mangiara sta sera vite?"
Percy e Annabeth non mi risposero.
Erano immersi nei loro pensieri.
"È uguale" mi rispose Briseide mentre buttava legna sul fuoco.
"Allora ti porto un piatto e ci scrivo sopra "è uguale". Ti piace come idea?"
"Molto" disse sedendosi su un tronco.
"Hamburger vi vanno bene?"
Tutti annuirono.
Cossi il cibo e mangiammo in silenzio. Finito di mangiare Percy e Annabeth andarono a dormire in due lati opposti mentre io e Briseide rimanemmo soli a fissare il fuoco.
"Faccio io il primo turno di guardia."
Dice lei.
"No, tu devi riposare. Lo farò io."
"No, Leo, veramente, lo faccio io il primo turno"
"No, ti metti giù e ti riposi" dico fermo.
Lei rise.
"Che c'è?" Chiesi sorridendo.
"Amo quando ti preoccupi per me"
Io amo te, figuriamoci.
"Dato che insisti, farai tu il primo turno".
Dice stendendosi sull'erba poggiando la testa sulle mie gambe.
Chiude gli occhi. Li riapre.
"Hey"
"Hey, Raggio di Sole"
"Buonanotte"
Mi chinai e posai le mie labbra sulle sue.
"Buonanotte."

HEY RAGGI DI SOLEEEE☀️,
ECCO UN NUOVO CAPITOLO. SPERO VI PIACCIA💞

PS:SCUSATE SEMPRE EVENTUALI ERRORI

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro