I never stop (Jimin) 🔞 Part. 2

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 Jimin non riusciva a smettere di guardarla. Era incredibilmente bella in quel preciso istante. Talmente tanto da non riuscire a pensare, neanche a ciò che aveva appena sentito.

Claire lo fissava aspettando probabilmente una sua risposta. Era agitata, si mordeva il labbro e continuava a coprirsi inutilmente le sue parti intime e provò una sorta di tenerezza nel vederla a disagio.

Poteva davvero lasciarsi andare?

Se avesse fatto quel passo, poi non si sarebbero pentiti entrambi?

Sapeva che quelle parole lo avevano colpito e che probabilmente era rimasto stregato da lei fin dalla prima volta che l'aveva vista a quella festa, ma non aveva avuto il coraggio di ammetterlo fino a quel momento.

Ricolmò quella piccola lontananza creata e le accarezzò il viso – Vuoi davvero sapere cosa farei, principessa?-

La sentì fremere sotto il suo tocco e la vide annuire impercettibilmente, senza mai smettere di fissarlo.

Jimin sorrise nel vederla così sicura di sé. Quanto gli piaceva quel suo lato combattivo.


Fece scorrere il polpastrello sul labbro inferiore, prima di abbassarsi sul suo viso e ricoprire ancora una volta le labbra con le proprie.

L'avvolse totalmente e l'attirò a sé facendola scontrare col suo petto. Questa volta non voleva essere irruento, voleva che ogni cosa fosse sentita e percepita. Non era l'unica che stava provando quelle sensazioni e se a parole faticava ad esprimerlo, sperava lo capisse dai suoi gesti.

Sentì le mani di Claire cingerlo dalle spalle e le sue carezze dolci lo mandarono su di giri. La desiderava così tanto.

L'acqua bollente intorno a loro s'increspava ad ogni loro movenza e si baciarono con passione con solo quel suono a farne da contorno.

Claire a corto di fiato, voltò il viso, sperando di poter riprendere quell'ossigeno che gli aveva strappato più volte, ma si ritrovò improvvisamente ad annaspare.

Jimin non aveva perso tempo e lo stava sentendo ovunque.

Percepiva la sua bocca e la sua lingua scendere lentamente dal collo, mentre sentiva le sue mani accarezzarle il corpo fino a che le sue sue dita arrivarono alle bretelle della sottoveste. Con estrema delicatezza, le fece scorrere sulle sue braccia e man mano che il seno veniva scoperto, anche Jimin scese col viso fino a sfiorare con la lingua le areole rosee, già turgide dall'eccitamento provato.

Claire gemette per quel contatto nuovo, ma così incredibilmente piacevole e quando lui iniziò a baciarle un seno con più insistenza e stuzzicando l'altro con l'altra mano, credette di impazzire.

- J...Jimin...io...- provò a mormorare inutilmente, ma tutto quello che ottenne fu solo più passione da parte sua.

Quando si staccò, la guardò con ardore – Sei così bella, Claire! Dovresti vederti...-

Jimin con un sorrisino compiaciuto si alzò, l'afferrò per i glutei e la sollevò prendendola in braccio. La vide sorpresa da quel suo gesto e senza dirle niente raggiunse il masso al centro della sorgente. Delicatamente l'appoggiò contro di esso, senza mai lasciarla andare dalla sua presa ferrea.

- Claire io ti desidero da impazzire...ma posso capire se non te la senti di andare fino in fondo, sei una principessa ed è fondamentale che tu rimanga verg...-

La ragazza, anche se impacciata, lo zittì baciandolo con fervore – Non mi importa! Ho già preso la mia decisione e ho deciso di donarla a te. Voglio essere tua Jimin!-

Il corvino si morse il labbro, lo stava sul serio mettendo alla prova quella ragazza. Se avesse continuato a dirgli certe cose, come avrebbe potuto andarci piano con lei?

La ribaciò, sfiorandole le labbra con la lingua rimarcandole con possesso – Oh principessa...tu sei già mia!-

Sentendo l'ennesimo ansimo, ne approfittò e approfondì il bacio invadendola con la lingua, si deliziò del suo sapore e succhiò avido la gemella.

Nel mentre la liberò di quel che rimaneva della sua sottoveste e finalmente si ritrovarono nudi entrambi.

Claire, scivolò appena in avanti e si posizionò meglio davanti a lui e cercò di non pensare che quello che stava percependo fosse il suo membro teso tra le sue cosce. Era sicuramente rossa in viso, ma non si sarebbe fermata per niente al mondo. Voleva andare fino in fondo e vivere ogni esperienza con lui. Con quel preciso sguardo che sarebbe già bastato a farla cadere nell'abisso più profondo.

- Claire...- mormorò lui, sentendo quel contatto improvviso ansimando profondamente contro la sua bocca – Diamine, Claire...- ribadì il concetto palpando con forza i suoi glutei sodi.

La sentì gemere più forte e mentre le succhiava e mordeva il lobo dell'orecchio, una mano s'infilò sott'acqua raggiungendo il suo punto più caldo e dopo aver stuzzicato più volte il clitoride inserì un dito in lei.

Si mosse abilmente per prepararla per qualcosa di più invasivo, sapeva che avrebbe provato dolore e voleva che fosse contenuto il più possibile. La sua principessa doveva solo provare piacere.

La guardò mentre infilava il secondo dito in lei e la vide sussultare e gemere in maniera sempre più incontrollata. La teneva ancora in braccio e se non ci fosse stato il masso ad aiutarlo, da come si stava dimenando sarebbe già affondata nella fonte.

Quando la sentì abbastanza umida e non stretta quanto prima, rimosse le falangi per mettersele in bocca – Sei dolce come avevo pensato, mia principessa!-

Claire si sentì morire da ciò che gli aveva visto fare e diventò ancor più paonazza.

Aveva sentito uno strano calore provenirle dal basso ventre e non capiva di cosa si trattasse, ma era certa che avrebbe approfondito da lì a poco.

- Guardami Claire!- il tono roco la sorprese e inchiodò in un attimo il suo sguardo col suo – Voglio che mi guardi per tutto il tempo...- continuò a dirle mentre lentamente stava affondando in lei.

La ragazza non aspettandoselo, si morse il labbro chiudendo gli occhi e si ancorò alle sue spalle in preda al dolore improvviso.

Jimin si fermò per darle il tempo di abituarsi alla sua invasione e la baciò dolcemente – Fidati di me, passerà presto! Concentrati sul mio sguardo, sulla mia voce...- le accarezzò dolcemente i capelli bagnati – Ti prometto che proverai solo piacere da ora in avanti. Con me starai bene, sarai felice Claire!-

Quelle parole dal doppio significato erano incredibilmente importanti per lui e per la prima volta si era sentito di dirle. Stava consegnando lui per primo il suo cuore tremante tra le sue mani gentili e sperava che lei facesse altrettanto. Desiderava davvero la sua felicità e voleva che la provasse stando insieme a lui.

Quando ritrovò il suo sguardo ambrato, prese a muoversi dentro di lei. Claire d'istinto allacciò le gambe intorno ai suoi fianchi, in modo tale da dargli più libertà di movimento a lui e ne approfittò subito affondando dapprima adagio, poi con maggior foga. Ad ogni spinta Claire sentì sempre meno dolore e ritrovò quella sensazione avvolgente che solo poco prima aveva provato, aumentare in maniera esponenziale.

- Si Jimin...aaah – gemette e come se tutto ciò che stava sentendo fosse troppo da gestire ricercò le sue labbra, capendone il bisogno Jimin la baciò con ardore.

Le accarezzò le cosce morbide, le toccò il seno e glielo stuzzicò, mentre imperterrito sprofondava e riemergeva da lei. Era una sensazione impagabile e sentirla gemere ad ogni suo tocco lo infiammava ancora di più.

Percepiva ogni suo fremito e spasmo e capì velocemente quanto fosse vicina al suo primo orgasmo.

- Claire, lasciati andare...- ansimò contro la sua bocca ormai gonfia e rossa dai baci – Fammi sentire quanto ti sta piacendo... avanti...-

La ragazza percepì un calore sempre più intenso accrescere dal basso ventre, fino a che esplose nel totale piacere. Jimin continuò a tuffarsi dentro di lei, senza smettere di guardarla, desiderando prolungarle quel momento all'infinito, fino a che uscì da lei riversandosi nella fonte.

Rilasciò il corpo della ragazza e l'abbracciò teneramente appoggiandosi al masso sfinito.

- Sei stata bravissima principessa, solo guardarti mi ha fatto esplodere... – mormorò esausto – E' stato magnifico...sono contento di averti rapita...- sorrise tra i capelli castani di lei.

Claire lo abbracciò a sua volta, lasciandogli un ultimo bacio sul pettorale, all'altezza della scritta tatuata – Anche io ne sono felice...mi hai donato la libertà e la felicità Jimin - sussurrò in imbarazzo – Spero che lo sia anche tu...-

Il corvino le sollevò il mento e si specchiò in quegli occhi insicuri – Se tu continuerai a guardarmi, come potrei non esserlo?- rispose serio – Non smettere mai di farlo principessa, voglio che mi guardi per tutto il tempo! Promettilo...-

- Te lo prometto...non farò altro!- rispose in un sorriso.

- Ormai arrivano una dietro l'altra...quasi non abbiamo abbastanza uomini per poter derubare tutte queste diligenze ahah- rise Jimin semi nascosto dai cespugli.

- Tra pochi giorni ci sarà la festa di primavera, è normale...ora vado a fare il mio lavoro!- disse Claire sporcandosi il volto col terriccio per fare ancora più scena.

- Un attimo! - il corvino la tirò verso di sé, si abbassò la bandana che aveva sul viso e la baciò con passione, prima di lasciarla nuovamente andare – Ora sei davvero pronta principessa!- concluse con quel sorriso stupendo che un giorno o l'altro l'avrebbe fatta morire.

Erano passate alcune settimane dopo quel momento perfetto alla fonte ed il loro rapporto era sempre più solido. Non riuscivano più a stare separati e anche se aveva mantenuto quell'aria misteriosa, Jimin la faceva sentire amata e per ora le andava bene così. Avrebbero avuto tempo per conoscersi più a fondo e non vedeva l'ora.

Si posizionò in un punto strategico e all'occasione giusta sarebbe uscita per portare a termine il suo compito. Non avrebbe dovuto forse, ma si stava divertendo molto a derubare quegli odiosi riccastri. Erano strategie semplici, ma efficaci e ancora una volta si ritrovò a pensare che Jimin era davvero portato al comando.

In quei giorni avevano inoltre chiesto il riscatto a suo zio e sicuramente quando avrebbero avuto tra le mani quella proficua somma di denaro avrebbero risolto molti problemi del suo prezioso popolo. Ma sarebbe stata una contrattazione fasulla, perché avevano già in mente di farla sparire al momento dello scambio. Se lei fosse scomparsa davanti ai suoi occhi, non l'avrebbe mia più cercata e sarebbe rimasta per sempre con i banditi. Con Jimin.

Recitando alla meglio si mise davanti alla carrozza, stringendosi in un abbraccio e non appena il cocchiere arrestò la sua corsa, si avvicinò alla porta.

- Messere...ho bisogno di aiuto...io...- mormorò fingendosi disperata e non appena alzò lo sguardo vide il sipario di un verde scuro in seta, spostarsi di lato e si raggelò.

- Povera piccola...vi hanno rapinato forse? - domandò la voce autoritaria – Avete bisogno di una mano... Principessa Claire? -

La ragazza fece un passo indietro e si accorse solo in quell'istante di quante guardie stessero spuntando da punti diversi del bosco.

- Cosa succede? Qualcosa non va? - chiese ancora l'uomo aprendo la porticina della carrozza, facendo un passo fuori da essa.

Claire spaventata, pensò velocemente a come poterne uscire e alla fine optò per l'unica soluzione possibile. Si girò verso un punto preciso e gridò con tutta la sua forza – E' una trappola! Scappate!!-

L'uomo rise mostrandosi alla luce del sole – Ahah! Nipote mia...ma davvero i tuoi amici briganti pensavano che dopo aver rapinato alcuni dei miei ospiti, io sarei stato con le mani in mano?- domandò ancora alla giovane rimasta fredda davanti a lui – Mi sono incuriosito quando mi hanno raccontato della presenza di una fanciulla bella e affascinante dagli occhi ambrati e ardenti che lavorava insieme a loro e ho pensato...potrebbe mai essere la mia adorata nipotina?-

Claire dopo lo spavento iniziale, lo fissò con astio. Anche se erano passati pochi mesi, non era cambiato di una virgola.

Capelli e barba castana, entrambi portati sul lungo, occhi piccoli in fessure ed espressione tirata. Alto, dalla corporatura robusta e vestito con abiti regali finemente lavorati, li indossava come se fosse realmente lui il sovrano di quel regno. Quanto lo detestava.

Assunse un atteggiamento imperioso e lo fissò negli occhi – Fatela finita zio. Ora sono qui e...- sentendo vari rumori e grida dietro di lei, si allarmò.

Quando vide le guardie reali tenere strette a loro i suoi compagni, trattenne il fiato, ma non riuscì a rimanere impassibile nel vedere Jimin venire loro incontro disarmato, con un fucile puntato alla testa.

- Lasciateli andare...- mormorò con ansia, poi facendo un passo in avanti e ritrovando forza nella voce ordinò alle guardie – Ho detto di lasciarli andare! Se disubbidite verrete puniti!-

Gli uomini si guardarono non sapendo bene come comportarsi, ma il finto Re scosse la testa – Sarai anche la principessa, ma finché tuo padre non sarà al comando sono io che prendo le decisioni – disse freddamente, per poi continuare - E' stata una fortuna trovarti, nipote! Non solo si sono osati a rapinare i miei ospiti, mi hanno chiesto anche una grossa cifra di denaro per la tua liberazione e devono essere puniti per tale affronto! Arrestateli e domani all'alba ci saranno le loro esecuzioni – detto quello fece per ritornare alla carrozza.

Claire guardò Jimin negli occhi e strinse i pugni. Non poteva accettare quel destino e vedere il suo unico sprazzo di felicità e di libertà appeso ad una forca.

- Mi dispiace...- sussurrò in un soffio e Jimin allargò gli occhi non capendo cosa volesse fare.

- Claire...- disse con ansia e una stoccata dietro le ginocchia, lo fece crollare a terra.

- E' la principessa, come ti permetti a chiamarla per nome?!- disse l'uomo sputando a terra con disapprovazione.

La ragazza prese un respiro e si girò verso l'uomo che più odiava al mondo – Farò ciò che volete, ma lasciateli andare!-

- Nipote... voi farete già cosa voglio ahah! Ora salite sulla carrozza! - pronunciò facendole cenno di accomodarsi davanti a lui.

Claire sorrise con sfida – Ho una cosa che voi desiderate fortemente e se li lascerete in pace, vi giuro che ve la darò – disse fissandolo nuovamente negli occhi.

Lo zio rimase per qualche secondo in silenzio, pesando attentamente le sue parole – Mi donereste la preziosa collana di vostra madre? -

Jimin sentendo il discorso cercò di rialzarsi – Claire...è l'unico ricordo che hai di lei, non te lo permetto... aaah... - un altro colpo alla nuca lo fece sprofondare nella terra e la principessa s'incamminò decisa verso la guardia che lo aveva colpito e lo schiaffeggiò – Provaci un'altra volta e ti ucciderò io stessa!-

La guardia rimasta sconvolta abbassò lo sguardo e si chinò verso di lei con rispetto.

Claire con sguardo addolorato s'inginocchiò a terra e si rivolse a lui, ripulendolo alla meglio – Stai bene? -

- Non devi farlo per noi, troveremo una soluzione e...- Jimin venne zittito dalle sue dita esili sulla sua bocca e sfoderò il sorriso più dolce che avesse.

- Non smetterò mai di guardarti Jimin! Te lo prometto...fino alla fine - sussurrò con voce spezzata - ...ti amo...-

Si alzò improvvisamente e ritornò dallo zio, ancora immerso nelle riflessioni.

- Vi donerò la collana di mia madre e vi giuro che sposerò chiunque vogliate senza ribellarmi, ma dovrete lasciarli liberi! E' l'unica condizione che chiedo!-

L'uomo sorrise e con un gesto ordinò ai suoi uomini di lasciar andare ognuno di loro – E sia!-

Claire salì sulla carrozza e come aveva promesso, guardò Jimin fino a che non sparì dalla sua vista.

Con il cuore in frantumi appoggiò la testa al tessuto pregiato del divanetto di un verde intenso e chiuse gli occhi.

Si rassegnò ad accettare il suo nuovo destino, con la consapevolezza che quell'amore sentito per quel ragazzo, non l'avrebbe provato per nessun'altro.

- Principessa...siete bellissima...- sussurrò emozionata la sua timida domestica e nel vederla le sorrise di cortesia – Grazie, vorrei rimanere sola ora...ti dispiace? Abbiamo ancora un po' di tempo!-

Dopo averle fatto un'inchino formale uscì dal suo lussuoso alloggio. Odiava profondamente quella stanza, ogni cosa all'interno urlava ricchezza ed era certa che con il ricavato di quel mobilio avrebbe potuto sfamare almeno quattro dei villaggi più poveri del regno.

Il letto dal legno pregiato dalle lenzuola di seta, i mobili finemente intagliati e quel grande specchio che la stava riflettendo nel vestito da sposa più costoso che avesse mai visto in vita sua.

Non appena arrivarono a palazzo, suo zio non perse tempo, le strappò di mano l'unico oggetto che ancora la legava alla madre e affrettò i vari pretendenti per poter anticipare il matrimonio.

Erano passati pochi giorni d'allora, eppure solo la sera prima quell'uomo odioso era entrato nella sua stanza annunciando che un giovane ragazzo aveva fatto una proposta così vantaggiosa e succulenta che aveva accettato immediatamente. Per fatalità era esattamente lo stesso giorno della famosa festa di primavera che tanto stavano aspettando. Quindi ogni nobile dei regni confinanti sarebbe stato presente, per sua sfortuna.

Si riguardò in quell'abito bianco dallo scollo a cuore, dal corpetto stretto ricoperto di brillanti e dalla gonna vaporosa in tulle e non riusciva a riconoscersi. Lei non era quella ragazza allo specchio, non lo era mai stata. La sua immagine le ricordava un dolce alla meringa e non le piaceva quella sensazione di pesantezza addosso. Si mise infine la coroncina di madreperla sulla testa, posta su un cuscinetto di fianco a lei, cercando di non rovinare l'acconciatura intricata che le aveva fatto la sua domestica e sospirò distrutta.

Si affacciò alla sua finestra e da lì ritrovò il suo piccolo scorcio di libertà. Poteva vedere parte del giardino in fiore e qualche albero qua e là, ma ora anche quella vista che le era sempre stata cara, non la stava consolando come avrebbe voluto.

- Mi manchi...- sussurrò nascondendo il viso tra le mani – Jimin...mi manchi tanto...-

Non aveva mai pianto da quando lo aveva visto l'ultima volta, ma ora non poteva più trattenere le lacrime e si lasciò andare sperando che portasse via anche solo un po' di quell'oppressione che sentiva nel cuore.

Asciugandosi il viso, prese il bouquet e si diresse con il suo solito passo sicuro verso il giardino che suo zio aveva fatto preparare accuratamente per quell'evento.

Si posizionò davanti alla porta che dava all'esterno e attese il suo momento.

Con i suoi sontuosi abiti da cerimonia, il finto Re la raggiunse e le tese la mano – Claire, siete un incanto!- lei lo guardò con disgusto, ignorando completamente il gesto – Non è necessario parlare, quindi vi pregherei perlomeno di stare in silenzio!-

L'uomo rise e le strattonò il braccio per farglielo mettere a braccetto con il suo – Sono d'accordo, dopo che il vostro sposo vi porterà nei suoi territori, noi non avremo più niente a che fare – concluse soddisfatto.

Claire si morse il labbro, non era a conoscenza con chi si sarebbe sposata e dove sarebbe andata successivamente e tutta quella incertezza la stava solo logorando.

Le porte si aprirono, Claire alzò lo sguardo e vide di fronte a sé il breve percorso, fino ad arrivare all'altare, costituito da petali di rose bianche. Ai lati di esso si trovavano gli ospiti seduti composti sulle panche di un finissimo legno, con vari nastri e fiori delicati a decorarle. Con grande sforzo di obbligò a sorridere ad ognuno di loro.

Non si sarebbe mai mostrata debole, se lo era ripromesso. Aveva il cuore in frantumi, tuttavia tutti i presenti dovevano pensare che lei fosse felice di quel matrimonio.

Doveva dar parvenza che lei era la donna più forte del reame, talvolta si sentiva così, ma non quel giorno.

Nel vedere di spalle quel giovane dai capelli corvini che la stava aspettando sull'altare, perse sicurezza e rallentò il passo.

Non poteva immaginare che un'altra bocca ed altre mani l'avrebbero sfiorata e toccata, al sol pensiero le venne mal di stomaco.

Distolse lo sguardo non appena lo raggiunsero, non voleva nemmeno assistere alla stretta di mano tra i due uomini. Sicuramente il suo sposo era un nobile superficiale ed altezzoso, esattamente quella tipologia che sia lei che Jimin detestavano.

Trattenne le lacrime, non poteva pensare a lui in quel momento. Non doveva.

- Avevi detto che mi avresti sempre guardato, principessa!-

Claire alzò il viso e si girò. Jimin in tutto il suo splendore era lì davanti a lei. Era bellissimo nel suo abito scuro di seta dal portamento fiero e quel sorriso che sarebbe stata la sua rovina un giorno.

- J...Jimin...?- chiese ancora incredula allungando la mano esitante verso di lui.

Possibile che era talmente sconvolta da quel matrimonio che aveva le allucinazioni?

Il corvino intrecciò le sue dita con le proprie e si avvicinò a lei – Sono io...- sussurrò al suo orecchio – Ti racconterò tutto dopo, per ora fidati di me!-

- Principe Park Jimin, volete voi prendere la principessa Backer Claire come vostra sposa, finché morte non vi separi?- chiese il vescovo con il suo tono pacato.

Claire rabbrividì sentendo il suo titolo nobiliare e si girò sconvolta.

- Si, la voglio!- pronunciò solenne, stringendo la presa della sua mano.

Quando toccò a lei rispondere, il ragazzo le accarezzò il palmo con gentilezza, con il tacito sguardo che avrebbe mantenuto la parola data.

- Si...lo voglio...- sussurrò in un soffio. Non sapeva più chi fosse quel ragazzo accanto a lei, ma voleva fidarsi.

Lui era lì, non era scappato, era tornato a prenderla. Era ancora il suo Jimin, vero?

Finita la cerimonia e dopo essersi scambiati un bacio leggero sulle labbra, Claire seguì confusa il corvino che a passo deciso si stava dirigendo verso suo zio.

- Quindi ve ne andrete subito? Ho fatto preparare una cerimonia con del buon cibo nella sala principale, principe Jimin...- disse con un sorriso tirato sulle labbra ed il ragazzo confermò le sue parole – Si purtroppo per vari impegni importanti non posso trattenermi oltre e vorrei stare da solo con la mia sposa il prima possibile...- girò il viso verso di lei ed ammiccò di nascosto.

- Naturalmente ahah – rise l'uomo fintamente divertito – Allora vi auguro tanta felicità! Ci rivedremo presto per alcuni contratti di alleanza immagino!-

- Ovviamente, come d'accordo!- confermò Jimin, stringendogli nuovamente la mano.

Dopo aver fatto alcuni convenevoli, salirono sulla carrozza da viaggio e si avviarono verso una meta a lei sconosciuta.

Jimin vedendo la ragazza di fianco a sé rimasta taciturna, si avvicinò prendendole la mano – Claire...- sussurrò indeciso su come affrontare l'argomento, ma non fece in tempo a parlare che si ritrovò un piccolo pugnale alla gola.

- Chi diamine sei tu?!- ringhiò con un'espressione confusa sul volto – Mi hai sempre mentito! Sei un bandito o un principe? Odi chi rappresento? Io sono sempre stata sincera con te e tu?!-

Il corvino guardò incredulo prima lei e poi il pugnale – Ti sei sposata con un pugnale nascosto nel vestito, Claire?- chiese curioso.

- L'avrei usato nel caso il mio futuro sposo avesse voluto approfittarsi di me! Allora dimmi...per avere delle risposte devo usarlo sul serio, Jimin?- continuò rinforzando la presa sull'oggetto.

Il ragazzo si avvicinò a lei senza alcuna paura e anche se sentì la punta della lama scalfirgli il collo, non si fermò – Ti spiegherò ogni cosa e poi potrai decidere cosa fare. Non ti fermerò nel caso tu mi voglia uccidere, ma se ho mentito avevo una ragione ben valida. Ti chiedo solo di fidarti di me...-

Claire senza abbassare il pugnale, rimase in silenzio aspettando le agognate spiegazioni.

Jimin prese un respiro e incominciò il discorso – Partirò dal principio...I regnanti Park, desideravano ardentemente un figlio, ma per cause sconosciute non furono graziati di tale dono. Quindi dopo diversi anni il Re decise di trovare altri metodi per avere il suo prezioso erede maschio, puoi immaginare quali ed infatti mesi dopo nacqui io. La mia vera madre, cuoca del palazzo, sapendo che non mi avrebbe più rivisto, quando mio padre avesse saputo della mia esistenza, decise di scappare e venimmo qui nel tuo regno – mormorò con nostalgia – Passai qui la mia infanzia e fu il periodo più felice della mia vita, ma solo fino a quando ci trovarono -

Claire abbassò il pugnale incredula, ma rimase in silenzio per lasciarlo continuare.

- Mi allontanarono da mia madre e mi obbligarono a diventare l'ambito erede del regno. Passai momenti difficili e dovetti sottostare ad odiose imposizioni ed immagino che tu sappia di cosa io stia parlando – sorrise appena – Essendo mezzo sangue non ero ben visto e mi sentivo continuamente fuori posto, eppure in presenza di mio padre ero venerato quanto un Dio. Quanto non li sopportavo. Erano tutti così falsi e superficiali...-

- Anche io detesto quel genere di persone, con tutte le mie forze! Solo a fare i loro interessi...- confermò la ragazza e Jimin la guardò prendendosi il tempo necessario per poter continuare.

- Un giorno mio padre mi disse che mi avrebbe proposto per un matrimonio vantaggioso ed io fui subito contrario. Ogni donna che avevo visto attorno a me a palazzo, viveva nella sofferenza e come avrei mai potuto condannare la mia sposa a quella vita? E se anche lei fosse stata una persona pessima e frivola come le persone che detestavo? Avrei vissuto in un matrimonio infelice col rischio di diventare superficiale come mio padre? Non potevo accettarlo – si scompigliò i capelli nervoso per aver rivissuto per un attimo tutta quella insicurezza - Quindi una notte scappai e andai a vedere io stesso quella giovane fanciulla. Era bellissima, ne rimasi incantato, eppure capì che era esattamente come avevo temuto. Il regno era alla deriva, tuttavia si circondava di ricchezza e di nobili insopportabili...-

Claire sgranò gli occhi sentendo quelle ultime parole – Jimin...ma...-

Non la lasciò finire e riprese a parlare – Mi resi conto che quel regno io lo conoscevo bene, erano le terre della mia infanzia felice e non potevo rimanere con le mani in mano sapendo che anche quel posto sarebbe affossato per colpa di un regnante incompetente. Abbandonai le vesti di principe, per diventare un bandito e poi...e poi ti ho rapito...- concluse il discorso alzando il capo – Claire...ho dovuto mentire, non hanno mai smesso di cercarmi e dovevo rimanere il più nascosto possibile, scusami se non ti ho raccontato nulla fino ad ora...-

Claire rimase a fissarlo senza proferire parola, aveva troppe domande in testa e non riusciva a decidersi su quale porre per prima. Sentendo la carezza dolce di Jimin sfiorarle il viso, si decise – Per salvarmi quindi...sei tornato nel tuo regno?- chiese con una punta di preoccupazione – Jimin, tu...-

Lui sorrise baciandole il dorso della mano – Quando presi coscienza che avresti sacrificato anche il tuo unico legame con tua madre per salvarci...io ebbi la conferma di una cosa...- l'avvicinò a sé e la guardò intensamente negli occhi – Che avrei fatto ogni cosa per farti ritornare tra le mie braccia e se questo avesse voluto dire anche rimettere piede in quel posto che detestavo con tutto me stesso, lo avrei fatto...- sorrise vedendola arrossire e continuò – Tornando nel mio regno ripresi il posto di principe, feci un'offerta a tuo zio che sapevo non avrebbe mai rifiutato ed ora sei qui...come mia moglie...- azzerò quella minima distanza tra loro e la baciò con foga.

La strinse forte a sé e la riassaporò come se fosse la prima volta – Claire...mi sei mancata così tanto...- le sussurrò tra le labbra tra un bacio e l'altro – Non andartene mai più da me...-

La ragazza lo abbracciò e baciò a sua volta, odiando quei vestiti scomodi che avevano addosso, perché non riusciva a sentirlo come avrebbe voluto. Passò le mani attraverso la giacca di seta di lui e gliela sfilò, poi passò a destreggiarsi con la camicia, ma quando sentì la carrozza rallentare, si fermò.

- C...cosa succede?- chiese con un filo di voce.

Jimin si staccò a malincuore da lei e sospirò. Sperava avessero ancora un po' di tempo prima di quello, ma avrebbero dovuto rimandare la loro prima unione da marito e moglie, ad un altro momento.

- La mia sposa poteva rimanere senza il regalo di nozze?- domandò sorridendo allegro.

Claire lo fissò ricomponendosi – Regalo? Ma di che parli?- chiese scendendo infine dalla carrozza - Non voglio nessun...- quando mise piede a terra e vide di fronte a sé, si mise una mano di fronte alla bocca sconvolta– P...padre?-

- Claire...Claire...- l'uomo, visibilmente patito, s'incamminò a passo malfermo verso di lei – Figlia mia...- la ragazza gli andò incontro con le lacrime agli occhi e lo abbracciò senza pensarci due volte.

Jimin scese anche lui dalla diligenza e fece un cenno soddisfatto ai suoi sottoposti, prima di rivolgersi ancora a Claire – Abbiamo organizzato il piano nel minimo dettaglio e mentre ci stavamo sposando i nostri fidati uomini sono entrati nelle stanze del Re e lo hanno portato via, siete al sicuro ora! - disse mettendosi di fianco a lei.

La ragazza scostandosi dal padre, guardò incredula il corvino – Jimin...io non so cosa dire... è il regalo più bello che potessi farmi...- con le lacrime agli occhi, rituffò il viso contro il petto rassicurante del genitore. Era così felice da voler urlare.

Jimin sorrise nel vederla così emozionata, era andato tutto come aveva previsto per fortuna.

Quando aveva visto Claire sparire su quella carrozza, si sentì perso. Soprattutto dopo che l'aveva sentita, per la prima volta, esprimere i suoi sentimenti per lui, senza poter ricambiare.

Cercò di rimanere lucido, non poteva perdere il controllo, doveva assolutamente trovare un modo per riportarla indietro. Ora che l'aveva trovata non poteva pensare ad una vita senza di lei.

Inevitabilmente prese la decisione di raccontare ogni cosa ai suoi uomini, aveva bisogno di ogni aiuto possibile per poter mettere a punto un piano di salvataggio. Sinceramente era preoccupato dalla loro reazione, scoprire che il capo dei ribelli fosse in realtà un principe, sarebbe stato scioccante per chiunque, eppure con sua sorpresa ognuno di loro si mise all'opera e nel giro di un paio di giorni organizzarono tutto.

Ma al corvino non sarebbe bastato solo salvare la sua preziosa Claire ed il Re, per finire in bellezza, mancava il colpo finale.

Prese dolcemente la mano della ragazza e gliela strinse, facendole l'occhiolino.

Claire, ancora commossa, guardò le loro mani e si accorse che nella stretta Jimin avesse lasciato un oggetto al suo posto – Non...non è possibile...- mormorò capendo cosa fosse.

- Ricordati che sono sempre un bandito, principessa! - sorrise indicando la collana fra le sue mani – Avrei voluto amputarmi la mano per averla stretta a tuo zio, ma dovevo avvicinarmi per poterla prendere! A quando pare da quando gliel'hai data, la teneva sempre con sé ahah – rise nel vedere la sua faccia diventare sempre più sorpresa.

- I...io...- Claire cercò di riparlare, ma Jimin capendo la difficoltà nell'assimilare tutte quelle novità, si rivolse al Re con un inchino.

- Mio Re, quando ve la sentirete andremo a riprenderci il regno. Ora che siete libero, vostro fratello non potrà imporsi come sovrano sostituto!-

- Principe Jimin, vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per noi. Sono stato ingenuo, ho sottovalutato l'ambizione di mio fratello e si è approfittato della mia condizione precaria. Quei mercenari alla mia porta non mi davano ascolto e ogni giorno un dottore mi sottoponeva ad una cura che mi faceva dormire la maggior parte del tempo...- spiegò sofferente – E' tutta colpa mia...-

Claire scosse la testa – Padre non è colpa vostra. Quell'uomo pagherà per ciò che ha fatto! -

Jimin si avvicinò a lei e annuì – Certo che pagherà, finalmente il regno è salvo e tutto tornerà come un tempo...come nei miei ricordi...- ricercò gli occhi della ragazza e continuò – E ne faremo di nuovi insieme!-

Lei arrossì e gli afferrò la mano portandolo via con sé. Dopo aver fatto qualche passo in mezzo agli alberi si lanciò su di lui baciandolo, togliendogli il respiro.

- Jimin...io...- lui la zittì appoggiando le dita sulle sue labbra – No principessa! Non permetterò che tu mi batta ancora sul tempo!- ghignò stringendola ancor di più a sé, appoggiando la fronte contro la sua – Claire... non so cosa ci aspetterà in futuro e sinceramente ritornare nel mio regno mi spaventa, ma con te sono sicuro che sarà diverso! Ti renderò felice e non smetterò un secondo di guardarti...è una promessa! – sorrise con dolcezza – Ti amo principessa!-

Claire ricambiò il sorriso – Se tu continuerai a guardarmi, come potrei non esserlo?- rise contenta per poi baciare a fior di labbra il marito - Ti amo anche io bandito!-





- The End -




 Ciao a tutti!!

Ed eccoci alla fine di "I never stop!"

Il nostro bandito alla fine si è rivelato un principe, ve lo aspettavate?

Ammettetelo, un po' vi siete preoccupati per le sorti di Claire, vero? Ahah Per fortuna Jimin ne sa una più del diavolo ed è riuscito a sistemare tutto!

Speriamo che ora vada tutto liscio come l'olio ^.^

Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!!

Questa volta il nostro pifferaio vi ha proposto una ff storica, spero tanto che quest'idea non vi sia dispiaciuta! :)

Sinceramente per fare pratica ( sia con storie brevi che con le smut) sto cercando di svariare un po', quindi vedremo la prossima di cosa tratterà...

Siete curiosi?? :D Bè allora vi aspetto a settembre e...vi avviso che questa sarà tosta... ahah

chiarazzzz95 sa... O.O ahahah

Chi sarà quindi il prossimo protagonista??

Vi aspettooo!!

Un grosso bacio Ekylove ;*

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