⁰⁴𝕴𝖓 𝖈𝖊𝖗𝖈𝖆 𝖉𝖎 𝖚𝖓 𝖗𝖎𝖋𝖚𝖌𝖎𝖔.

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Il direttore era sotto shock. aveva perso un'occasione, un'occasione per farla pagare a quel dannato lefevre. e cosa ci aveva ottenuto? un tendone praticamente reso ad un mucchietto di polvere dalle fiamme, probabilmente qualcuno dei suoi circensi gravemente ferito, e perché no, pure morto, inseme sicuramente a qualche civile! in più, sua figlia era sparita, di lei non c'era traccia. si coprì il viso con le mani, in preda alla disperazione.
una cosa che avrebbe dovuto durare pochi giorni, una settimana al massimo, era fallita al principio. si lasciò cadere in ginocchio, cercando ardentemente di non scoppiare a piangere.
tuttavia, non ebbe il tempo di farlo.
« le guardie! » urlò qualcuno, e lafayette alzò lo sguardo. era vero: un gruppo di soldati armati, di spade e di archi. uno di questi ultimi scoccò una freccia, che colpì in pieno petto una delle ballerine.
merda! pensò grégoire, rimettendosi in fretta in piedi, e urlò « via! » mettendosi a correre verso una direzione all'apparenza casuale, ma che lui sapeva, conduceva verso un rifugio sicuro: la corte dei miracoli.

Vespasién era terrorizzato, a morte. sin dall'esatto momento in cui aveva visto il tendone prendere fuoco, con tutta quella gente al suo interno, non ci aveva capito più niente: ricordava a malapena ciò che aveva fatto. era ferito? non era ferito? dov'erano girelle e salomé!? stava tremando, aveva bisogno di allontanarsi al più presto oppure, se suo padre l'avesse beccato lì fuori, avrebbe sicuro rischiato una serie di cinquanta frustate.
si strinse nei propri abiti, e a passo veloce, s'avvio verso il palazzo di giustizia. tuttavia, mentre era già una decina di minuti che camminava, fu fermato, da un soldato. « oi, ragazzino. » gli intimò la guardia, mettendogli una mano sulla spalla.
il ragazzo si bloccò all'istante, terrorizzato. impallidì, mentre l'uomo lo girava violentemente verso di sé, e gli osservava il viso. « ma tu sei... » la voce del soldato pareva più insicura, ora. vespasién lacrimava. e quando il soldato spostò la mano dalla spalla al braccio, cominciò a singhiozzare.
sapeva esattamente, cosa sarebbe successo dopo.


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