A quel punto, i tendoni erano oramai tutti pronti, così come le ultime prove prima dello spettacolo.
Lafayette finì di sistemarsi con l'aiuto dell'incantatore, e uscì dal camerino. I suoi passi erano lenti e sistematici, non avrebbe sbagliato nulla, neanche un singolo passo: dopotutto, la vera impressione sullo spettacolo la faceva l'entrata! Guardò un'ultima volta da dietro le quinte, assicurandosi che la tribuna d'onore fosse occupata, e una volta costatato che lo fosse, diede il segnale al tecnico, il quale lasciò cadere un fumogeno verde, che creò una nebbia abbastanza fitta da non permettere a Lafayette di essere visto mentre entrava in scena. Una volta arrivato al centro della pista, salutò tutti gli spettatori con un grande inchino, prima di cominciare a parlare «Grazie a tutti voi per essere venuti qui, oggi... Spero vivamente che l'attesa non sia stata troppa, e che siate pronti per ciò che vedrete.» sorrise spavaldo «Ognuno degli artisti che attende il suo turno dietro le quinte ha un modo proprio ed unico di svolgere il suo ruolo, che sono certo saprà impressionarvi.» spiegò.
«Il mio unico dovere è perciò assicurarmi che restate seduti, in silenzio, per permettervi di godere appieno della magia del nostro circo.» aggiunse, sperando di non avere intralci, che avessero reso lo spettacolo più complicato.
S'inichinò di nuovo, e in quel momento, i suoi occhi incontrarono, come molti anni prima, quelli del giudice Lefevre. Il contatto visivo non durò più che un attimo, ma bastò a scuotere, per qualche secondo, la sicurezza del direttore. Tuttavia, Lafayette fu capace di riprendersi per tempo, ed esclamò.
«Ora, date un caloroso benvenuto alle nostre ballerine!» sorrise, prima di avvolgersi nel proprio mantello e, "come per magia" sparire.