How Villains Are Made : Role

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Per la role di -clovdly AryaDuvelder

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"Oh, it's who we are
Doesn't matter if we've gone too far
Doesn't matter if it's all okay
Doesn't matter if it's not our day."

Nome

[ Lydian ]

Vari significati sono attribuibili a questo nome. Il primo si rifà all'ambito musicale, precisamente alla scala lidia, detta dominante. Viene dal latino, e il verbo con assonanza ed etimo più simile è laedo, che raccoglie un'ampia gamma di termini negativi: uccidere, tradire, ferire, oltraggiare. In greco, però, assume altri significati, come liberare, espiare, e porre fine. Il nome di Lydian è stato scelto dalla madre, Cadence, in onore del padre deceduto di cui porta lo stesso nome.

Cognome

[ Suavitas ]

Anche il cognome di Lydian si rifà all'ambito musicale. Difatti la parola "suavitas" indica la dolcezza in ambito musicale. Ciò fa intendere che gli antenati di Lydian abbiano da sempre avuto poteri legati all'ambito della musica e della vocalità. Difatti, il suo potere legato alla voce è ereditato da suo padre.

Età

[ 23 anni ]

Tra i veterani delle Forze della Luce, se veterano è il termine giusto per un uomo di ventitré anni. È nato il 24 di settembre, il che lo rende un Bilancia, segno di equilibrio e razionalità. Trattandosi del segno opposto all’Ariete, il segno dell’Io, la Bilancia è il segno dell’altro, della ricerca di socievolezza e di equilibrio (la Bilancia appunto), rappresenta i rapporti tra l’Io ed il mondo esterno. La facilità nelle relazioni e la tendenza alla socialità tuttavia non coincide necessariamente con l’amore per il prossimo; più spesso è un bisogno di armonia a muovere le Bilance insieme alla ricerca di una socialità equilibrata che si traducono in un faticoso sforzo di ricerca della perfezione, di attenzione al pubblico e, soprattutto, in uno stressante impegno per evitare tutto ciò che possa risultare spiacevole, non bello, disarmonico. La Bilancia ha un amore fortissimo per il quieto vivere.

"Don't you say, don't you say it.
Don't say, don't you say it.
One breath, it'll just break it
So shut your mouth and run me like a river."

Potere

[ La Voce ]

Immaginate andare a prendere vostro figlio all'asilo e, quando ve lo tirate su in braccio, questo vi dice che un suo compagno l'ha costretto ad allontanarsi. Immaginate allora che, adirati, cerchiate il responsabile, e in angolo vediate una cosina di a malapena cinque anni che disegna da sola, in silenzio, con questa espressione di perdizione in viso. E vi ricordate di quello sventurato del figlio di Lydian Suavitas, quel caduto che oltre ad una cospicua somma di denaro e di beni al suo unico figlio ha lasciato in eredità una maledizione. È un potere particolare, quello di Lydian, per essere un eroe; è una stranezza quella che si passano i Suavitas da generazioni. Tutti lo sanno e tutti si guardano le spalle - e occasionalmente si tappano le orecchie. Basta qualche parola, e ti senti che qualsiasi cosa ti stiano dicendo sia la più giusta, sia esattamente ciò che devi fare, che il mondo ti ha scritturato appositamente per farla. Quel senso di tranquillità e pace nella loro voce, i modi pacati con cui la accompagnano. E tu esegui, e dopo che esegui o la tua vita continua a scorrere o ti ritrovi sprofondato in un incubo. Eroe o antagonista che sia, non importa. Lydian ha dovuto iniziare a prendersi delle responsabilità troppo in fretta, forse; ha dovuto piegarsi sotto il peso della disciplina prima ancora di imparare a leggere. Il peso di un potere troppo volubile, troppo instabile, a tratti sconosciuto. E ci sono solo due scappatoie, alla Voce, su cui Lydian ha dovuto basare tutte le necessarie relazioni:
La Voce è nulla con le persone che ti stimano profondamente e, paradossalmente, con quelle che ti vorrebbero alla forca. È il motivo per cui si trova spesso in prima linea: persuadere, far cedere i nemici, renderli mansueti con un "va tutto bene" senza emozione. Che sia il motivo del silenzio che lo accompagna da praticamente tutta la vita, questo è un segreto che Lydian custodisce gelosamente per sé stesso.

"Look who's digging their own grave
That is what they all say; you'll drink yourself to death
Look who makes their own bed, lies right down within it
And what will you have left?"


Personalità

[ ISTJ ]

Non è un di certo un libro aperto, Lydian, e forse la sua debolezza più grande sono le emozioni, sue e di altri. Tra capirle e carpirle lui si è sempre perso, ad esprimerle nemmeno ci prova. Non è di questo ciò di cui ha bisogno, alla fine. La disciplina: ciò su cui ha forgiato e che ha forgiato la sua intera persona. Gli si traduce in viso, questo: lo sguardo perennemente duro, a tratti vuoto; i muscoli tesi, le labbra serrate. È difficile vedere altri tipi d'espressione come è difficile, a conti fatti, che Lydian mostri i suoi sentimenti. Li annichilisce da tutta la vita, li ha sepolti nel giardino sotto casa o vicino alla tomba di suo padre. Ma non importa. È un soldato leale, un eroe di quelli che ottengono fama e gloria, alla fine della storia, che sia per abnegazione o coraggio. Ha una visione lineare, della sua vita, della storia, del susseguirsi degli eventi. Non crede nel destino solo perché vuole essere lui ad impugnare la penna che scriverà la sua storia, un giorno, su quei libri che si leggono ai bambini per farli sapere che qualcuno, là fuori, sarà pronto a combattere per loro. Chiedetegli qualsiasi cosa che richieda un approccio empirico e lui si adopererà: Hai sete? Ti presta la sua borraccia. Fame? Condividerà con te il suo cibo. Se in campo cadi ferito sarà il primo che si offrirà di portarti sulle spalle, che si prenderà tutte le responsabilità necessarie. Perché gli eroi fanno questo, e lui vuole essere un eroe, e non solo perché è nato dalla parte giusta della barricata. Ma non chiedetegli altro, non aspettatevi oltre. Gli hanno spesso detto che trascende il silenzio, ma nessuno gli ha mai chiesto di parlare; che sia per paura o per consapevolezza dei suoi limiti non lo sa, non si sa. Non si definirebbe vendicatico, non ha mai cercato vendetta, quantomeno, nonostante gli antagonisti avessero reso sua madre vedova. Non crede che questo determini la sua indole, che lo renda necessariamente buono, anche perché, quelle rare volte in cui qualcosa lo scotta e gli fa sgranare gli occhi - come se qualcuno lo avesse pizzicato - il rancore non è facile da sputare. Odia gli ostacoli, ciò che separa il giusto dal sbagliato, chi si mette in mezzo senza scegliere, chi pecca di disciplina, questi probabilmente più di tutti. Se non sai controllare i tuoi impulsi, se stai in mezzo senza essere in alcun modo efficiente, non servi, non sei degno d'essere visto, o di una storia. In battaglia è concentrato, sveglio e riesce ad adattarsi agli imprevisti. Perché gli errori si pagano, dentro e fuori le mura di casa. Forse è dato anche dal fatto che è stato cresciuto prettamente da sua madre, ma crede fermamente nella cavalleria, vista come totale abnegazione nei confronti della persona amata. Che sia soddisfare bisogni, proteggere, mettere a repentaglio la propria incolumità. Non è una persona romantica - o quantomeno, non crede di comprendere bene il concetto di romanticismo in sé - ma sa dare senza bisogno di ricevere, sa avere le spalle abbastanza larghe per sorreggere qualcun altro.

Punti di forza e debolezze

[ Lealtà e razionalità ]

È un eroe, d'altronde, non crede non ci sia da aspettarselo. È fedele al suo ruolo e ai suoi compagni. Non si tirerà mai indietro se c'è bisogno di soccorso o di aiutare qualcuno, nemmeno se la situazione si facesse particolarmente rischiosa.
Tuttavia, è anche parecchio razionale, e se sacrificare una persona equivarrebbe a salvarne altre cento lo farebbe senza pensarci troppo. Perché è la cosa più giusta da fare, oggettivamente e meno.

[ Forza ]

È molto forte, sia fisicamente che tecnicamente. Ha praticamente speso la vita per diventare un soldato diligente e utile in battaglia, qualcuno di cui difficilmente si può fare a meno. È abile in qualsiasi stile di combattimento, anche se preferisce ricorrere alla diplomazia in casi di conflitto.

[ Testardaggine]

A volte tende a incaponirsi riguardo faccende morali o d'altro stampo. È difficile far cambiare la sua visione delle cose e, se succede, gli ci vuole un po' per processare di essere stato in torto per quel tot di tempo. Spesso questo atteggiamento può far sembrare che voglia prevalicare sugli altri, ma Lydian non lo ritiene vero. Del sangue degli altri non se ne fa niente, alla fine.

[ Frigido ]

Gli è difficile sia provare che dimostrare affetto. È come se per lui ci fossero due mondi: il suo e quello degli altri, e che ogni volta che prova ad entrare nel secondo venisse scaraventato violentemente fuori e rigettato nella sua bolla personale. Per questo esita a rapportarsi con chiunque al di fuori dell'ambito professionale.

Murder lives forever and so does war
It's survival of the fittest, rich against the poor
At the end of the day, it's a human trait
Hidden deep down inside of our DNA.”


Storia

TW: autolesionismo.

La vita di Lydian inizia e finisce quando a soli sei anni deve imparare ad essere responsabile del benessere altrui, e se questo significa stare zitto lui sta zitto. Sta zitto per ore, per giorni, anche perché è un bambino solo ormai; è solo perché ha sbagliato e ora la deve pagare.
"Dopo quel fattaccio con quel suo compagno di classe gli altri bambini lo escludono dai giochi." la maestra ha detto questo a sua madre, con un sospiro, e i suoi occhi esprimevano smarrimento. Se avesse avuto un padre, forse, le cose sarebbero andate diversamente. Lo pensa Cadence, forse un po' anche Lydian, perché vede i suoi compagni in braccio ai loro padri quando escono da scuola e tutti sorridono, ridono, ma lui no, non riesce.
"Perché non riesci?" sua madre è in ginocchio davanti a lui e le sembra improvvisamente più vecchia, sciupata. Lydian la guarda, la guarda soltanto, perché come può dirle che non crede di meritarselo? Ha sbagliato, per cosa dovrebbe sorridere? E gli sente gli altri bambini sussurrarsi all'orecchio, sa che sono loro che gli rompono i pastelli e gli strappano i fogli, che gli buttano le cose nel cestino. Ma, alla fine, non importa. A sette anni, Lydian decide che sarà un eroe, un eroe vero, uno di quelli che finisce nei libri che si leggono ai bambini per farli addormentare, per farli credere che nel mondo c'è ancora un po' di bene, qualcuno disposto a combattere per i loro sorrisi. Fa due conti, e capisce che la solitudine è solo il prezzo da pagare; e capisce che più disciplina è ciò che gli serve.

Ha undici anni, cammina al passo di un monaco. Sua madre prega molto e gli dice che bisogna essere sempre rispettosi nei confronti delle autorità ecclesiastiche, perché loro sono il tramite di Dio e ci impartiscono la sua saggezza ed elargiscono la sua misericordia. È un compito importante, pensa, come si fa a non flettersi sotto un tale peso? Lo chiede al monaco, e lui gliela mostra, la via, quella catena che si lega intorno al braccio, quei buchi che sono l'espiazione da ogni peccato.
"Il cilicio mi aiuta, mi ricorda la strada da prendere, che gli errori hanno un prezzo da pagare." Lydian capisce cosa gli serve, allora, e procurarsene uno non è difficile. All'inizio ha fatto così male che credeva di star per soffocare: lo allaccia intorno alla gola, così se dice qualcosa di sbagliato la punizione è più diretta, immediata. Ora ha il collo pieno di solchi, gli dicono che pare una spugna ma non importa, non importa. Non si aspetta che tutti capiscano il concetto di disciplina, a cosa lui è disposto per il bene della società, per i suoi obiettivi. E sua madre sa che lottare contro di lui non porta da nessuna parte.

In mezzo a quei "ma che problemi ha?" Lydian trova un amico. Ha quindici anni, nell'edificio adebito a scuola non ha amici, non ne ha nemmeno al di fuori, non gli servono, tanto. Eppure lui arriva, con quel sorriso che gli sembra far avere trecentomila denti e i ricci biondi. Lydian si chiede spesso perché il figlio del macellaio abbia scelto lui, quella domenica di mercato in cui non sapeva se scegliere il petto o le cosce di un pollo dove gli è corso in aiuto per poi restargli appiccicato per tutto il giorno. Parla tanto, chiede molto.
"Ma quei segni?" gli indica il collo e Lydian non capisce se quello che prova è, per un istante solo, imbarazzo. Non gli capisce, i sentimenti.
"Disciplina" gli risponde, e negli occhi di quello non ci vede disgusto, e Lydian del resto non sa cosa farsene, non sa davvero cosa farsene. Invece gli sorride, lui a Lydian; gli dice che può solo immaginare cosa significhi. Lydian abbassa lo sguardo e lascia che il suo braccio gli scivoli sulle spalle. Pensa che "Blythe" sia davvero un bel nome.

Sua mamma gli ha sempre detto che l'amore guarisce molte cose. Una mente, un cuore, una vita intera. E Lydian capisce che lo vorrebbe disperatamente tanto. Lo capisce nel modo in cui sente del calore dove pensava non potesse essercene, dentro di lui, ogni volta che Blythe gli sorride, che gli dice di essere bravo in qualcosa, quando gli culla i pianti e gli fa sbocciare piccole risate. Lydian non crede di meritarselo, questo, tantomeno che gli serva, che debba servirgli. Un eroe come può essere un eroe se c'è qualcosa di più importante della salvaguardia del mondo per lui? Perché per lui, Blythe, diventa una galassia. E per la prima volta in vita sua sperimenta la paura, e non sa cosa fare, non sa cosa fare. Sono seduti sul pavimento di casa sua, lui ha la stessa sulle sue gambe e Lydian lo guarda sorridere dal basso, parlargli di qualcosa che, offuscato dal battito impazzito del suo cuore, Lydian non capisce. Si chiede, di nuovo, perché non poteva essere normale. Con un padre ad insegnargli, con un potere che non lo facesse sembrare cattivo.
E con un sospiro tremante glielo dice, la voce glielo dice.
"Amami"
Passano alcuni secondi, gli occhi azzurri di Blythe sono sgranati su di lui, non sorride più. E si alza, di scatto.
"Cosa stai facendo? Ma a che cazzo pensi?"
Lydian non sa se ha sentito prima il suo cuore rompersi o la porta di ingresso sbattere. O il sangue delle sue braccia che sporcava il copriletto.

Infine ha vent'anni e troppe cicatrici addosso, Lydian. Vuole solo essere un eroe, vuole essere ricordato e amato. Si addestra giorno e notte per diventarlo, diventa il migliore del campo di addestramento mentre il numero dei segni sulle sue braccia aumenta. Ha imparato che, nel proprio sangue, trova conforto. Gli ricorda che non è una statua, che la sua espressione monotona è solo un passaggio, un effetto collaterale. I sogni si pagano a rate, alla fine. Questa è l'eredità che il Lydian Suavitas prima di lui gli ha lasciato, si convince.
E quando riesce ad entrare nelle "Forze della Luce" sa che è un passo più vicino a riscattarla.

While my mother waters plants
My father loads his gun
He says death will give us back to God
Just like the setting sun
It returns to the lonesome ocean.”

Famiglia

[ Cadence Harmonia ]


Oltre che bellissima, una volta Cadence è stata anche una cantante e suonatrice di fama nazionale. Non ha mai fatto del suo talento motivo per essere superba, anche perché parte di esso era dettato dal suo dono. Infatti, Cadence è in grado di far suonare magicamente agli strumenti la musica che compone in testa, che prende vita nel più naturale e armonico dei modi. Si è sempre spostata spesso per le varie tournée, finché in una di queste non incontrò il padre di Lydian. Si stabilirono dunque nella città più vicina alla nebbia che separava le due contee, visto che era da lì che l'uomo proveniva. E Cadence, per amore, fu disposta ad abbandonare le sue radici e la sua carriera per stargli affianco, aspettarlo mentre lo sapeva in battaglia. È sempre stata una donna di ottimo carattere, gentile e per niente presuntuosa, nonostante la famiglia agiata da cui proveniva. Tuttora, nonostante il lutto per il marito e le parecchie difficoltà affrontate in quanto donna e madre sola, è rimasta amorevole e alla mano, e ha cercato di impartire sani principi al suo unico figlio.

[ Lydian Suavitas]

Nonostante gli dicano spesso che la somiglianza è palese, di suo padre, Lydian non ha mai conosciuto il volto, ma solo le storie che quell'uomo si era trascinato fino alla tomba. Un grande cavaliere, un marito amorevole e un amico leale. Sa il bello, Cadence ha cercato di fargli conoscere solo il bello, ma le malelingue sono sempre state dietro l'angolo.
Circola una voce, in città, sin da quando Lydian era solo un bambino. Dicono che l'ormai deceduto Lydian Suavitas avesse stregato la giovane Cadence per far sì che questa se ne innamorasse perdutamente, e a ciò i più attribuiscono la mancanza del giovane Suavitas di provare sentimenti positivi, come se fosse una maledizione, un effetto collaterale di quello che il padre avesse fatto alla sua sposa. Tuttavia, di questo Lydian non è mai venuto a conoscenza, e del resto del marcio nemmeno.

"You go down just like Holy Mary
Mary on a, Mary on a cross
Your beauty never ever scared me
Mary on a, Mary on a cross."

Aspetto

[ Bojan Cvjetićanin ]

"Fa paura."
Se Lydian avesse avuto il dono di leggere nel pensiero, probabilmente questa sarebbe stata la frase che più avrebbe sentito, nelle menti di chi lo incontrava per la prima volta. Per prima cosa, ci sono quelli occhi inespressivi, scuri e spesso stretti tra le palpebre; poi c'è l'altezza distinta che tocca il metro e ottanta quattro e poi c'è...il resto. Si è allenato tutta la vita, Lydian, per essere un soldato, e il suo fisico è una delle prove tangibili. Dalle spalle larghe agli addominali tonici, le cosce muscolose e le braccia piene di cicatrici; l'accenno di barba che non lo fa sembrare un eterno ragazzino e il collo pieno di solchi, per quel tarlo della disciplina che gli sorvola la testa da tutta la vita. Se il suo sguardo fosse più morbido e la sua voce più gentile, Lydian sarebbe il perfetto esempio di principe azzurro, esteticamente parlando. Sarà anche il taglio di capelli, chissà. Ha una voce piuttosto profonda, una buona dizione e una discreta proprietà di linguaggio. Spesso indossa maglie a collo alto per nascondere le cicatrici sulla gola e, talvolta, il cilicio che le causa. Per il resto, veste esattamente come gli altri giovani della sua fazione.

Aesthetic


Curiosità

[ Cucina ]

Sin da piccolo ha sempre aiutato sua madre con le faccende più svariate, ma la cosa che gli è sempre piaciuta di più è mettersi al suo fianco ad impastare. La cosa che ama più cucinare sono, infatti, i prodotti da forno: dal pane ai dolci, nulla ha segreti per lui.

[ Orientamento sessuale e romantico ]

La sua esperienza a riguardo è minore e uguale a zero, tondo, spaccato. Se leviamo di torno una cotta adolescenziale finita male e un paio di pensieri nemmeno troppo espliciti è finita lì. Lydian non sa, e gli va bene non sapere, sapere non gli serve, dopotutto. Tuttavia... Se dovessimo analizzarlo con uno sguardo esterno, si potrebbe definire demisessuale e queer, dal punto di vista romantico.

[ Cilicio ]

Sebbene sia più raro, alcune volte lo indossa persino sul campo. Che sia per una punizione che deve finire di espiare dal giorno prima o altro. Lo tiene ben nascosto sotto le maglie a collo alto, o occasionalmente sciarpe.

[ Arpa ]

È in grado di suonarla piuttosto bene. Ovviamente è stata la madre Cadence ad insegnarglielo, pensando che fosse un bel modo per passare il tempo insieme. A Lydian è sempre andato bene: almeno non bisognava che parlasse se doveva suonare.

[ Playlist ]

I mean, se avete curiosità o piacere here it is (anche se Wattpad merda non supporta i links ma vabbè pace):

https://open.spotify.com/playlist/39T8IP1fpIfU8CfUZCffxq?si=sT3S1dlrTeiz3CaM7qJ9Ew&utm_source=copy-link


Relazioni

[ Amicizie ]

(Sono aperte per chiunque volesse :))

[ Inamicizie ]

-sigma_

Kallìste Goodkind

Ad essere sinceri, Lydian non vede Kallìste come una nemica. Non ne ha motivo, lavorano insieme, si conoscono sin da quando sono bambini. Tuttavia, nonostante con i sentimenti suoi e altrui lui non ci azzecchi niente, ha capito che la ragazza non nutra una particolare simpatia nei suoi confronti. Da piccoli, lei gli faceva vari dispetti che non trovava divertiti, ma di cui nemmeno si è mai lamentato. Piagnucolare non è nella sua natura, d'altronde, e può benissimo addomesticare i bollenti spiriti di Kallìste, ad ogni modo.

[ Ship ]


Taken... 👀


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Words count: 3454

Tags: -svnclair Baka_VeneraYato bokekuroboke Corvy_Ilcorvetto dcleyh14

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