Quei giorni lì trascorse molto raramente, il lavoro le aumentava la difficoltà e a casa faceva il doppio del lavoro perché non riusciva a tenere il passo di tutto e a volte a causa di ciò arrivava tardi al lavoro.
Samantha però continuò a non arrendersi e a lottare per vivere al meglio la sua vita e tutto andò liscio.

Un giorno, le arrivò una telefonata da parte di sua madre che le chiedeva di venire a trovarla qualche volta.
Lei rispose che oggi non sarebbe potuta venire con tutto il lavoro che aveva da sbrigare, inoltre oggi ci sarebbero state le premiazioni per le olimpiadi a cui aveva partecipato la settimana scorsa.
«Capisco tesoro, con tutto il da fare che hai da quando vivi da sola, ormai non hai più tempo per noi»

«Non preoccuparti mamma, e guarda domani sono completamente libera de vuoi potrei venire domani»

«Sarebbe stupendo amore mio! Ci vediamo domani allora, così preparo anche il tuo dolce preferito!»

«Ok, a domani mamma!»

Chiuse la telefonata e finì di svolgere tutte le altre faccende che doveva fare.
La mattina seguente era pronta ad andare da sua madre ma prima la telefonò di nuovo per dirle se poteva venire la sera per cena.

«Ma certo tesoro, così mi darai tutto il tempo per cucinare!»

Riattaccò e intanto fece le valigie perché non solo voleva stare lì, ma ci voleva passare anche il weekend dato che oggi era venerdì.
Fatto tutto, il pomeriggio nuotò un po' nella sua amatissima piscina pulita, si fece una doccia veloce e si preparò per andare dai suoi.
La sera, Samantha prese la macchina è partí: era già arrivata in autostrada quando un'auto a tutta velocità prese il sopravvento e stava venendo verso la sua direzione.
Samantha perse il controllo dell'auto e andò a sbattere contro quella macchina per poi andare a finire sul muro e andare anche a fuoco.
In meno di cinque secondi arrivarono i vigili del fuoco che trovarono la ragazza stesa sulla macchina priva di vita, e la portarono in ospedale.
Intanto la madre si agitò sempre di più ma alla fine pensò che sua figlia era stanca per tutte le cose che aveva svolto e decise di rimandare e chiamarla domani.
In ospedale, Samantha non dava alcun segno di vita e questo non faceva che allarmare i medici.
«È... è morta...» disse uno di loro con un'espressione sconvolta.
«Non possiamo ancora dirlo ai suoi genitori, se la prenderebbero subito e ci denunceranno»
«Glielo diremo fra tre giorni»
E tre giorni passarono in un lampo.