𝑨𝒆𝒔𝒕𝒉𝒆𝒕𝒊𝒄: Glamis Castle – Dining Room
𝑭𝒐𝒓: sailor-viv
𝑨𝒆𝒔𝒕𝒉𝒆𝒕𝒊𝒄 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒆𝒔𝒕: Selenite
𝑵. 𝑻𝒉𝒆𝒎𝒆: Second •° ~
𝑻𝒉𝒆𝒎𝒆: A Room from the Castle
𝑶𝒕𝒉𝒆𝒓 𝑻𝑨𝑮𝒔: -fusillo; -mvrderhouse; -ljttlehobbit; -eneide; -odissea; aelizs_; crashelia; dangershindoulover

—𝑊𝑖𝑡ℎ𝑜𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑒𝑑𝑔𝑒. . .

—𝑊𝑖𝑡ℎ 𝑡ℎ𝑒 𝑒𝑑𝑔𝑒. . .

°• —Oooookay... Vivi, puoi ufficialmente uccidermi, anche perché sono esausta. Sono pure indecisa sul mettere il bordo o meno, perciò farò decidere a te. ✨
Allora, che dire di questo tema? Può non sembrare, ma ho scelto la 𝑠𝑎𝑙𝑎 𝑑𝑎 𝑝𝑟𝑎𝑛𝑧𝑜 del castello per questo progettino... ma non uno in generale: avendo avuto la possibilità, ho scelto di rappresentare la spettacolare sala del 𝑐𝑎𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝐺𝑙𝑎𝑚𝑖𝑠 che, per chi se ne intende di paranormale, sa che è uno dei più infestati al mondo.
Situato in Scozia - luogo dove si trovano maggiormente parti infestate, per di più - fu la residenza di nobili e persino reali, ma in esso si celarono mille segreti: il più eclatante è senz'altro la maledizione che colpisce gli eredi maschi - e sono i maschi - al compimento dei 18 o 21 anni, facendoli divenire peggio delle belve. Susseguirono anche molti omicidi del personale o poveri stolti che scoprirono questo mistero... ah, povere anime.
È per questo che ho voluto dare un tocco dark a questo aesthetic: insomma, dubito avreste reso rosa e con i fiorellini un posto del genere - sarebbe stato più facile però, che casino trovare le foto...
E per chi ha un occhio un po' più esperto, potrebbe notare tre linee di tinte diverse: le stesse che possiede la sala da pranzo.

Per chi se lo chiedesse, ecco la sala di cui sto parlando. Me ne sono innamorata a colpo d'occhio. ✨

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—𝑃𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: so che dalla foto che vi ho messo da reference non si vede – e credetemi quando vi dico che le foto di questo luogo sono pochissime – , ma la sala possiede anche candelabro che, per l'appunto, ho aggiunto. Inoltre, perché non mettere un candelabro in una sala di un castello?

—𝑆𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑒 𝑜𝑡𝑡𝑎𝑣𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: ah, i quadri degli antenati... non sono mai mancati e senz'altro neanche qui, come si può notare. Queste immagini, però, stanno a significare molto di più: è vero, l'immagine della donna sta a simboleggiare il quadro più visibile nella foto, però quella dell'uomo ha un duplice simbolo.
Solo gli eredi maschi venivano colpiti dalla maledizione del Castello di Glamis, i quali diventavano praticamente dei mostri sadici e peccaminosi, e quello nel dipinto potrebbe mostrare una loro parte nascosta dentro... ma, in realtà, un mostro ci fu realmente tra le sue mura. Era un bambino deforme, nato illegittimamente, detto senza collo e con gli arti superiori spropositatamente lunghi e per questo tenuto rinchiuso in una stanza segreta della struttura.
Non si sa molto sulla sua fine – forse ha finito per aggredire dei servi e sfamarsi delle loro carni – ma quelle braccia sembrano abbastanza agghiaccianti per dargli per un attimo i riflettori.

—𝑇𝑒𝑟𝑧𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: qua sinceramente non ho molto da dire... è una tazzina molto semplice e carina, potrebbe contenere del thè o del caffè da sorseggiare seduti al tavolo.

—𝑄𝑢𝑎𝑟𝑡𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: ah, qui iniziano le foto più ambigue e da TW dell'aesthetic. Un set di piatto, posate e calici di cristallo con delle gocce di sangue sopra, così vivide da spiccare al resto dell'argenteria... avranno fatto un omicidio proprio ora? Chi lo sa.

—𝑄𝑢𝑖𝑛𝑡𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: sì, è realmente una ragazza dalla lingua a penzoloni. E anche qui abbiamo una leggenda da raccontare.
Sta a rappresentare la "donna senza lingua" che, dicono in molti, si sente ancora oggi urlare nel cuore della notte, a bocca spalancata per sfoggiare il lago di sangue che le esce dalla cavità orale: pure lei fu una serva o un'estranea a cui, scoprendo il segreto sulla maledizione, venne eseguito il "trattamento del silenzio", recidendole la lingua e lasciandola morire dissanguata.
Poi ci troviamo in una sala dove proprio bisogna mangiare: l'ho trovata azzeccata da unire al progetto.

—𝑆𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: questi sono dei fiori bianchi e giallognoli come si vedono nella foto con delle intense tinte rosso sanguigno. Sarà sangue vero? Non lo sarà?
È una foto suggestiva per rappresentare i centrotavola del tavolo, ma forse più... appassiti.

—𝑆𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: dei lamponi rosso sangue, i quali giacciono nel loro stesso succo che pare tanto il fluido ferroso che ci scorre nelle vene. Inoltre pensiamo anche ai molti pasticcini al lampone che si facevano i nobili, oppure al fatto che questo frutto simboleggi le divinità greche e il loro potere – il grande potere degli dei nella casa del Diavolo.

—𝑁𝑜𝑛𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜: una sedia in velluto e finemente lavorata, quasi pomposa, ma con su scritto la frase: "Solo per Satana". In effetti, solo i dannati della famiglia residente nel castello potevano sedersi su quelle sedie senza finire in una pozza di sangue – o per lo meno, per un po'.