late night calls

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Era l'una passata quando Percy Jackson decise finalmente che non sarebbe riuscito a chiudere occhio quella notte.

SbuffΓ² leggermente allungando il collo per guardare la sveglia sul comodino, che segnava l' 01:22. Scosse la testa, passandosi una mano sugli occhi assopiti e poggiΓ² nuovamente il capo sul cuscino, girandolo dall'altra parte dopo poco, cercando il lato piΓΉ fresco.

Posò gli occhi sul lato vuoto del letto. Era intatto, Percy aveva lasciato così, sapeva quanto a lei piacesse ordinato.

I libri sul comodino da quella parte erano impilati, illuminati dalla luce della lampadina ancora accesa. Percy allungΓ² il braccio, afferrandone uno e aprendolo nel centro, ma quando le parole in greco antico cominciarono a roteare sulla pagina concluse, chiudendo di scatto il libro, che fosse troppo tardi anche per il suo cervello da semidio.

Infine allungΓ² il braccio verso il lato vuoto del letto. SospirΓ² pesantemente e ci rotolΓ² sopra, finendo dall'altra parte del materasso.
AffondΓ² il viso nel cuscino e, ancora assonnato, si domandandΓ² se fosse davvero possibile che profumasse ancora un po' del suo shampoo al limone o se fosse solo la sua immensa mancanza che gli faceva venire le allucinazioni.

Rimase a lungo lì, scrutando al buio ogni particolare della stanza, fino a quando non si arrese alla tentazione.

Si alzΓ² a sedere sul letto, appoggiando i piedi sul freddo pavimento di marmo e, scosso da un brivido, frugΓ² nella tasca dei pantaloni abbandonati sulla sedia in cerca di qualcosa.

Sorrise leggermente alla vista del piccolo oggetto dorato e, molto lentamente e ancora assonnato, si avviΓ² verso il bagno.

Accese la luce e strizzò gli occhi per abiutarsici, poi aprì l'acqua del lavandino e ci puntò contro la luce della torcia che, poggiata lì di fianco, Percy teneva lì per questo tipo di evenienza.

Quando il piccolo arcobaleno comparve, Percy vi ci gettΓ² la dracma che teneva ancora in pugno e, con la voce ancora impastata dal sonno, cantilenΓ²: -Oh dea Iride, accetta la mia offerta, mostrami Annabeth Chase- , poi mormorΓ² fra sΓ© e sΓ© "se non mi uccide questa volta posso considerarmi davvero fortunato"

La figura della ragazza che dormiva nel suo letto comparve presto nell'angusto bagno del moro, che cercΓ² invano di svegliarla senza disturbarla troppo.

-Annabeth svegliati- mormorò lui innumerevoli volte, ma la ragazza dormiva così profondamente che tutti i tentativi furono completamente inutili.
Alla fine, spazientito, finì per urlare qualcosa del tipo: -ANNABETH CHASE LA PREGO DI SVEGLIARSI E DI DEGNARMI DELLA SUA PRESENZA, PER TUTTI GLI DEI-

La ragazza sobbalzΓ² nel letto, stropicciandosi gli occhi e scrutando la stanza spaventata. Quando poi i suoi occhi si posarono su quelli del moro, Percy avrebbe giurato che quello fosse lo sguardo piΓΉ tagliente che gli avesse mai rivolto.

-COSA DIAVOLO STAI FACENDO PERCEUS- gridΓ² furiosa, scendendo dal letto e avvicinandosi al messaggio iride che fronteggiava nella stanza buia.

-per gli dei scusam- hey quella Γ¨ la mia maglia?-

Il viso di Annabeth, da che rosso di rabbia, tramutΓ² ad un violaceo imbarazzato.
-si beh mi Γ¨ finita in valigia per sbaglio ok? Ma non Γ¨ questo il punto, la vera domanda Γ¨ perchΓ© diamine mi hai svegliato a quest'ora-
Rispose, riacquistando subito l'umore nero con cui si era svegliata. All'improvviso, però, il suo viso si rabbuiò, e Percy capì all'istante che stesse pensando al peggio.
-Percy Γ¨ successo qualcosa? Tu...stai bene? State tutti bene? Qualcosa non va a nuova Ro-

-Hey hey hey tranquilla, calmati, non è accaduto nulla. Io...avevo solo voglia di sentirti, non riuscivo a dormire- Ammise il ragazzo. Si sentiva enormemente in colpa, dopo tutto quello che avevano passato avrebbe dovuto immaginare che Annabeth avrebbe subito pensato all'opzione peggiore, non aveva avuto motivo di preoccuparla così.

-TU COSA?- gridΓ² in un ultimo respiro esasperato la ragazza. -Non sai quanto vorrei che tu fossi qui Perceus, ti troveresti di fronte alla piΓΉ grande gomitata della storia- borbottΓ², sprofondando nuovamente sul materasso.
-comunque mi manchi anche tu- disse poi, sorridendo, e Percy non fu piΓΉ felice della sua scelta che in quel momento.

-Come va lì al campo?- chiese poi il ragazzo e Annabeth sorrise -Bene, Chirone e io stiamo allenando un sacco di ragazzi, hanno davvero del potenziale. Immagino che dovrò restare qui fino a che la minaccia non sarà finita, anche se Chirone non ha voluto dirmi di cosa si tratta per il momento. Io...- si portò le mani agli occhi e se li stropicciò esausta -non so davvero come andrà a finire. Insomma pensavo che potesse fidarsi di me, che potesse informarmi, ma evidentemente mi sbagliavo. Ora capisco come ti devi essere sentito tu con la profezia- disse sbuffando

-Vedrai che quando sarΓ  il momento ti spiegherΓ  tutto- gli sorrise il ragazzo, cercando di risultare il piΓΊ incoraggiante possibile

Annabeth annuΓ­, e Percy dovette fare ancora una volta i conti con la consapevolezza che la sua ragazza sarebbe stata lontana da lui ancora a lungo.

-Vorrei che fossi qui sapientona- sospirΓ² infine e Annabeth gli occhi di Annabeth inconsapevolmente si riempiono di lacrime

-Anche io Percy, non sai quanto-
Si asciugΓ² la lacrima che bagnava la guancia con una mossa fugace e ridacchiΓ²
-Gentile da parte tua chiamarmi nel cuore della notte solo per farmi piangere testa d'alghe-

-Ammettilo, sono l'unico che ti fa emozionate cosΓ­-

-Il solo e unico-

spazio autrice:
hello everyone!!
ho appena finito di rileggere i primi cinque libri degli dei dell'Olimpo e sono in full mood percabeth rn JAHAJAJA
come state? lasciatemi un commento magari^^
~Le

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