Tell me what you want right now (Taehyung) 🔞

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- Ora voglio che ti levi la maglietta...- disse sensualmente la ragazza dai capelli di un rosa acceso, mordendosi il labbro.

- Mi-sun!! Cosa stai dicendo?!- controbatté immediatamente la giovane al suo fianco in preda ad un'attacco di panico - Stai esagerando!-

Mi-sun sbuffò contrariata alle parole dell'amica e si rivolse a lei sussurrandole all'orecchio - Nari non fare la noiosa! E' il gioco della bottiglia, cosa vuoi che gli chieda esattamente per l'obbligo? Di disegnarci una casetta col giardino su un foglio di carta?!-

Nari emise un gemito frustrato, chiedendosi per l'ennesima volta come diamine ci era finita in quella situazione, mentre osservava l'oggetto dei suoi tormenti togliersi lentamente la maglietta nera, di fronte a lei.

Il suo incubo che aveva il nome di Kim Tae-hyung.

-

Nari quella mattina si era svegliata col mal di testa, di nuovo. Il suo adorabile coinquilino era tornato a casa a notte fonda, insieme all'ultima conquista della serata e si era "divertito" con quest'ultima fino all'alba.

Ora che finalmente aveva sentito la porta d'ingresso chiudersi, poté tirare un respiro di sollievo. Sapeva a memoria gli orari di quest'ultimo e tra meno di venti minuti doveva essere all'università a seguire la lezione di giapponese. Questo voleva solo dire che per qualche ora poteva star tranquilla senza averlo intorno. Grazie al cielo.

Si rigirò nel letto più volte sperando di riaddormentarsi, ma ormai il sonno era solo un lontano ricordo. Piagnucolò contro il cuscino, un'altra notte insonne perché quel ragazzo non riusciva a tenerselo nei pantaloni per due giorni di fila.

Perché i ragazzi erano così superficiali?

Era in quell'appartamento a Seoul da ormai un anno e mezzo e se non ci fossero stati alcuni incovenienti si sarebbe reputata fortunata. Si era trasferita da Busan per perseguire il suo sogno di diventare una giornalista, il suo piccolo grande sogno che aveva sin da bambina. Amava scrivere e ricercare argomenti interessanti, ma soprattutto adorava l'odore della carta stampata.

Quindi con coraggio andò nella capitale e si iscrisse all'università, ma quando dovette ricercare l'appartamento in cui vivere, per quel periodo di studio, si sentì male.

Seoul era cara, troppo cara.

Dopo diverse ricerche infruttuose, dove stava quasi per rinunciare a malincuore, arrivò il miracolo. Lesse per pura coincidenza un'annuncio sul giornale e la sua vita prese una svolta inaspettata.

Aveva trovato una stanza con prezzo accessibile e a un quarto d'ora dall'università. Un sogno diventato realtà.

L'unica cosa che le fece storcere il naso era la clausola "coinquilino", ma era disperata e se lo sarebbe fatto andar bene.


Quando si rese conto però con chi avrebbe condiviso l'appartamento, sperò che fosse uno scherzo di cattivo gusto. Aveva già iniziato le lezioni da qualche giorno e anche se non conosceva ancora nessuno, un nome su tutti svettava sulle labbra di ogni studente. Kim Tae-hyung, il ragazzo più affascinante del suo corso e non solo, ora era diventato il suo coinquilino.

Il loro primo incontro non era iniziato nel migliore dei modi, appena varcata la soglia di casa lo aveva trovato attorcigliato ad una ragazza sul divano in salotto. Non disse nemmeno una parola, morì semplicemente d'imbarazzo. Velocemente si nascose in quella che sarebbe diventata la sua nuova camera e non si fece più vedere per giorni.

Lo aveva subito inquadrato e aveva ben compreso che fosse un tipo estremamente pericoloso a cui stare chilometri di distanza.


Aveva provato ad avere un minimo di rapporto con lui, ma era stato tutto inutile, avevano caratteri completamente opposti. Lui era il sole, lei era la luna.

Tae-hyung era estroverso ed ottimista, ma anche tanto ironico ed arrogante. Ma più di ogni altra cosa non sopportava la sua vanità. Quando aveva tempo posava come fotomodello e puntualmente lo ricordava a chiunque, compiacendosene. Ma era consapevole che se lo potesse permettere, era fin troppo sexy per i suoi gusti.

Lei invece era introversa e timida, ma amava essere dolce e gentile con tutti, tranne che con Tae-hyung. Lui era capace di risvegliare la parte più recondita di lei ed in sua presenza spuntava una nuova Nari.

Lei lavorava come una matta in una caffetteria ed in un ristorante per pagare la retta universitaria, mentre lui se la spassava con qualsiasi essere di sesso femminile e non la faceva dormire la notte. Inaccettabile.

Inoltre lei si reputava "normale". Non credeva di essere brutta, pensava semplicemente di essere anonima, ma era pur vero che non faceva nulla per cambiare la situazione.

Dall'ora era passato più di un anno e non credeva vero che fosse riuscita a resistere fino a quel momento. A parte qualche disguido, bene o male erano riusciti a trovare quel poco di armonia, ma non durò molto perché presto iniziarono a battibeccare per ogni cosa.

Tae-hyung sembrava divertirsi nel provocarla e lei pur cercando di ignorarlo, alla fine cedeva perché il suo atteggiamento la faceva davvero uscire di testa, era più forte di lei.

Quindi passavano la maggior parte del tempo a lanciarsi frecciatine avvelenate e più non dormiva a causa sua e più la situazione peggiorava.

Da alcuni mesi a questa parte, però notò un improvviso cambiamento. Se prima Tae-hyung usciva una o due volte a settimana, ora usciva quasi tutte le sere. Andava a fare baldoria con i suoi amici e tornava spesso in compagnia di donne bellissime e le faceva urlare come delle cornacchie. Più volte aveva pensato di andare nella sua camera e buttarli fuori di casa, ma si era trattenuta. Solo perché non era una ragazza violenta. Si sarebbe vendicata con le solite frecciatine e qualche sguardo omicida, sperando che cogliesse il suo nervosismo. Ma tanto era sempre Tae-hyung, l'ottuso e vanitoso Tae-hyung.


Si scompigliò i lunghi capelli corvini sempre troppo lisci e si rassegnò all'idea di alzarsi. Ne avrebbe approfittato per sistemare un po' la stanza.

La porta della sua camera venne spalancata all'improvviso e vide la sua vicina di casa, non che sua migliore amica, saltarle letteralmente addosso.

- Mi-sun?! Sei pazza?! - urlò col cuore a mille - Come diamine hai fatto ad entrare? Avevo chiu...- girò il viso verso la maniglia e la vide rotta. Di nuovo.

Quella casa stava cadendo a pezzi, come la sua sanità mentale.


- Nari!! Andiamo a fare shopping!!- implorò la ragazza riemergendo dall'abbraccio - Oggi non abbiamo lezione e mi sto annoiando! Ti preegoo!!-

- Potremmo approfittarne per studiare, magari! Presto avremo l'esame di inglese, te lo ricordo - rispose lei sperando di scamparla a quell'idea orribile di interazione sociale.

- Non mi parlare di esami! Ti supplico! - la implorò scuotendo la chioma rosa - Anzi che ne dici se facessimo una festicciola stasera? Veniamo qui io e Do-yoon per cena magari, saremo solo noi quattro - si illuminò per la propria proposta, facendo incupire Nari.

- Festa? Perché? Cosa dobbiamo festeggiare? - chiese preoccupata.

- Ci deve essere per forza una ragione?- domandò perplessa la ragazza, ma dopo aver pensato accuratamente rispose - Ci sono. E' da tre mesi che io e Do-yoon facciamo sesso! E' da festeggiare!-

Nari sgranò gli occhi - M...ma...è da tre mesi che stai insieme al tuo coinquilino e non mi dici nulla?-

Mi-sun rise alzandosi in piedi - Nari, ho detto sesso. Abbiamo iniziato una relazione di questo tipo, senza impegno. Per il momento va tutto a gonfie vele - vedendo l'amica in silenzio continuò - Amici di letto! Va meglio da assimilare Nari?-

- A te sta bene così? Non so se riuscirei a fare come te senza implicare i sentimenti...- commentò tra sé e sé e Mi-sun sospirò - Che noiosa! Almeno io ho fatto qualcosa, non come te. Muori dietro a Tae da quando l'hai visto e non ti fai avanti, sei assurda!-

Nari saltò dal letto e le tappò la bocca d'istinto - N... Non mi piace Tae... cosa dici?!-

L'amica le tolse la mano e si corrucciò - Sì certo ed io sono ancora vergine. Puoi ingannare chi vuoi, ma non me signorina! Ti conosco da quando avevi cinque anni e so quando qualcuno ti piace!- le fece la linguaccia e poi corse verso la porta - Cosa mi zittisci poi? Avevi detto che "Tu sai chi" doveva uscire presto questa mattina, no?-


La corvina deglutì nervosa e annuì. Presa dal panico se l'era dimenticato.

Si sedette nuovamente sul letto e chiuse gli occhi. Dopo la sua rottura erano passati sei mesi, si era ripromessa di salvaguardarsi e doveva assolutamente perdere il vizio di guardare i ragazzi sbagliati. Troppo belli, troppo stronzi, troppo egocentrici o troppo perfetti. Ci rimetteva sempre lei alla fine. Voleva al suo fianco una persona che la volesse per come era e non qualcuno che la facesse sentire sbagliata o non sufficiente per loro. Tae-hyung aveva tutte le qualità per farla star lontano e comunque non ci sarebbe stato pericolo non l'avrebbe mai guardata in quel senso. Quindi no, non le poteva piaceva.


- Non mi piacciono i tipi come lui, anche stanotte è tornato con una donna diversa dalla settimana scorsa...- commentò sperando non notasse quella nota piccata nella voce.

Mi-sun la osservò per un attimo e poi domandò - E' single e bello da morire, fa bene direi...dovrebbe fare l'eremita come te? E' da sei mesi che ti sei liberata di quell'idiota...è ora che ti dai una mossa! Ma...- all'improvviso si bloccò come se qualcosa non le tornasse - E' da sei mesi che non fai sesso?! Oddio...non credevo fosse possibile...- mormorò con ansia.

- Il sesso è sopravvalutato - commentò intimidita - Sto benissimo senza e non mi manca sinceramente...-

- Non ti manca perché tutti i tuoi ex erano delle mummie ed egoisti, credo che il vero sesso con la S maiuscola, tu non lo abbia mai fatto!- spiegò Mi-sun con fare saccente. Ad un tratto si fermò nuovamente e fece no con la testa - Ahah no impossibile. Sai per un attimo ho pensato che non ti fossi soddisfatta neanche da sola...- girò il viso, la guardò incuriosita e quando la vide abbassare il capo, sbiancò - Choi Nari...tu sei pazza! Avrai le ragnatele là sotto!- gridò sconvolta.

- Smettila di urlare! Ti sentirà tutto il palazzo! Sei la solita esagerata...- urlò di rimando diventando paonazza.

- Ho un'idea!- s'illuminò la ragazza avvicinandosi all'amica - Ora andiamo a fare shopping, compriamo qualcosa da mangiare per stasera e prenderemo tanto tanto alcol! Sarà una serata memorabile e mi ringrazierai!-

-

- Ah tocca a me, Mi-sun obbligo o verità?- chiese Doo-yoon leccandosi le labbra.

- Obbligo, ovvio! Non ho paura io!- ammiccò al ragazzo che rise soddisfatto.

- Togliti il reggiseno e dammelo!-


Nari alzò gli occhi esasperata. Era tutto iniziato con domande ed azioni semplici, del tipo " Bevi uno shot senza le mani" o "Quante persone hai baciato in un giorno" a questo. Perché?!

Da quando Mi-sun aveva proposto quella serata, l'aveva trascinata con sé ovunque e le aveva fatto comprare ogni cosa, dall'intimo nero in pizzo, al vestitino estivo del medesimo colore che ora aveva addosso. L'aveva truccata e le aveva acconciato i capelli rendendoli mossi. Il tutto accompagnato dalle sue parole incoraggianti "Se tu vuoi essere associale, non è un problema. Ma non essere egoista con la tua amichetta laggiù. Lei ha il diritto di divertirsi". Ancora non aveva capito bene cosa voleva che accadesse in quella serata. Pensava che facendola bere sarebbe saltata addosso a Tae-hyung in preda all'astinenza?

Tutto faceva presupporre quello, aveva comprato fiumi di alcol ed era da un'ora che stavano giocando a quello stupido gioco. Per evitare le domande più imbarazzanti per punizione aveva bevuto innumerevoli shot di vodka e li stava sentendo, purtroppo.

Con fatica guardò il ragazzo di fronte a sé, che nel mentre si stava divertendo nel vedere Mi-sun cercare di togliersi il reggiseno senza togliersi la maglietta.

Tae-hyung era seduto a terra con le gambe incrociate, come tutti loro, indossava dei pantaloni da tuta grigi e messo in quella posizione c'era un punto in particolare che era fin troppo in evidenza, decisamente impossibile da non notare. In imbarazzo alzò lo sguardo e si soffermò sul petto ora nudo. Non era particolarmente muscoloso, ma aveva un fisico asciutto e ben definito e sentiva le dita formicolare perché le stava venendo la malsana voglia di toccare quella bellissima pelle ambrata.

Probabilmente la vodka stava facendo il suo corso, perché non poteva avere il cuore a mille per quel sorriso che ora si era stampato sul suo volto, vero? Anche quando litigava con lui, bastava che vedeva quel maledetto sorriso e le passava tutto in un attimo. Come diamine era possibile?

Lo vide scuotersi i ricci scuri, ridendo come un matto e socchiuse gli occhi a mezza luna. Tae-hyung era bello, troppo bello e lui sapeva di esserlo per sua sfortuna.

Forse lo stava guardando da troppo tempo, perché ad un tratto si girò nella sua direzione. I suoi occhi profondi la scossero. La stavano guardando in un modo nuovo, diverso. Si rese conto di essere arrossita e si voltò verso la sua amica che ormai aveva lanciato il reggiseno addosso al suo nuovo "amico di letto".


Mi-sun girò la bottiglia e Nari s'incupì. Toccava di nuovo a lei.

Sicuramente sarebbe arrivata un'altra domanda imbarazzante e inevitabilmente sarebbe stata costretta a bere un'altro shot, rassegnata sospirò - Verità...- ormai si aspettava di tutto.

- E' vero che è da sei mesi che non fai sesso?- chiese l'amica maliziosamente.

Nari si soffocò con la sua stessa saliva e si girò verso di lei sconvolta - Sei pazza?! Che domande fai?!-

Mi-sun rise - Eddai, siamo tra amici! Rispondi!-

Nari totalmente rossa in viso tracannò la vodka senza pensarci - Ho risposto!-

- Noiosa!- disse la ragazza dai capelli rosa - Comunque mi gioco il Jolly e rispondo per lei. Sì!- dopodiché bevve due shot di fila.

Nari sgranò gli occhi incredula - J...Jolly?!-

- Jolly! - Mi-sun le fece l'occhiolino soddisfatta e dopo un secondo indicò Tae-hyung - Tocca a Tae!! - lui annuì trattenendo un sorriso e fece girare la bottiglia.

- Nari!-

La voce profonda del ragazzo la fece rabbrividire e quando notò il tappo girato nuovamente nella sua direzione, deglutì nervosa - V...verità...-

Tae-hyung ghignò e si umettò le labbra prima di parlare - E quando è stata l'ultima volta che ti sei toccata?-

Nari sbiancò e voltò il viso verso l'amica. Sperò per la sua incolumità che non si fosse spinta a tanto. Non poteva pensare che si fosse lasciata scappare anche quel piccolo segreto. Ma nel constatare la stessa sorpresa sul suo volto, ritornò a fissare il ragazzo compiaciuto che non aveva smesso di guardarla.

Possibile che avesse tirato fuori proprio l'argomento di quella stessa mattina? Era solo una coincidenza quella, vero?

- C...cosa?!- chiese ritrovando quel poco di voce.

- E' una domanda, Acidella! E' tutta la sera che bevi, almeno ad una devi rispondere non credi?- le prese il bicchierino dalle mani e le sorrise sornione.

- Smettila di chiamarmi "Acidella"! Come dovrei chiamarti io invece? Assatanato?!- rispose infastidita allungandosi verso di lui per riprendere ciò che era suo di diritto.

- Ahah Potrebbe essere divertente - rise lui spostando l'oggetto per non farglielo prendere - Anche se preferirei essere chiamato in altri modi... vorresti scoprire quali? - glielo sussurrò all'orecchio e Nari sussultò ritirandosi come se fosse stata scottata. Era la prima volta che usava un tono simile con lei e non era preparata.

- N...non puoi costringermi a rispondere...- mormorò cercando di evitare l'ultima domanda - Va bene, è da un po'... può andare?- rispose arrossendo.

- Da un po' è un eufemismo...- commentò sottovoce Mi-sun e ricevette una gomitata dalla corvina.

- Ho risposto... tocca a me!- prese la bottiglia e la fece girare.

- Oh...- Tae-hyung trattenne l'ennesimo sorriso - Anche io ti dico verità, spara Acidella!-


La ragazza s'innervosì di nuovo, odiava quel soprannome, lo sapeva che le dava fastidio e lo faceva apposta. Odioso.

- Non ti chiederò quando è stata l'ultima volta che hai fatto sesso, perché purtroppo lo so...- commentò infastidita, facendo ridere quest'ultimo e lei lo raggelò - Io non riderei se fossi in te! La prossima volta che sento agonizzare una di quelle povere disgraziate che ti porti a letto, sappi che entro in camera tua e vi tiro addosso dell'acqua ghiacciata! Devi lasciarmi dormire!-

Tae-hyung fece spallucce e la guardò malizioso - Invece di fare sempre l'acida, potresti unirti a noi...potrebbe essere interessante...-

Nari si ammutolì di colpo. Ora ne era sicura, c'era qualcosa di strano. Tae-hyung non si era mai rivolto a lei in quel modo così sfacciato, anzi aveva sempre mantenuto una certa distanza.

All'inizio della loro convivenza le aveva illustrato le sue condizioni minuziosamente. La principale era nessuna relazione tra coinquilini. Le aveva spiegato che amava la sua libertà e non voleva alcun impegno. Quindi l'aveva avvisata sin da subito che avrebbe avuto spesso compagnia. Aveva un concetto particolare dell'amore e questo le era stato chiaro, tuttavia non aveva mai indagato oltre.

Se doveva essere sincera non si era mai posta il problema, perché nel vedere quali esemplari si portava a letto, aveva capito che lui non si sarebbe mai potuto interessare a lei.

Ma allora perché quella sera la stava guardando come se volesse mangiarla?

- I...io...- prese una pausa per riordinare le idee e decise di metterlo in difficoltà. Sicuramente non si sarebbe spinto ulteriormente - C'è una persona in questa stanza che vorresti baciare?- chiese all'improvviso, stupendo la sua amica.

- Si!- rispose immediatamente - C'è e la vorrei baciare da un po' di tempo a dir la verità...-

Nari arrossì vistosamente, aveva risposto fissandola intensamente negli occhi. Tutto quello era decisamente inaspettato. Cosa gli prendeva a quel ragazzo?

Forse la voleva prendere in giro per qualcosa? Sicuramente era così. Non poteva voler baciare lei, avevano convissuto per così tanto tempo senza alcuna malizia, cosa poteva essere cambiato in così poco tempo?


Mi-sun rimase allibita per quello scambio di parole. Non aveva mai visto Tae-hyung così spinto con la sua migliore amica e non era perché fosse ubriaco, aveva bevuto poco in realtà, qualcosa bolliva in pentola e per fortuna lei era lì.

Maliziosamente si passò un dito sulle labbra, non sapeva cosa era cambiato, ma doveva cogliere l'opportunità. La piccola Nari doveva sbloccarsi e ancor meglio se fosse stato con quel pezzo di gnocco.

- Bene! E' il mio turnoo!!- trillò smorzando quell'aria diventata improvvisamente pesante. Scosse l'amica per un braccio e le sussurrò preoccupata - Respira, stai diventando blu!-

Nari annuì e fece un gran respiro, in effetti aveva trattenuto il fiato. Aveva il cuore che le batteva troppo velocemente, probabilmente era a rischio infarto.

- Ops...la fortuna non è proprio dalla tua parte Tae ahah - rise facendo la finta ingenua, era un'esperta giocatrice e sapeva come far girare la bottiglia per indirizzarla a chi voleva lei - Cosa preferisci? Verità o obbligo? Anche se...per non deludermi dovresti dirmi obbligo...non credi?-

Il ragazzo sorrise divertito mettendosi più comodo - Ahah! Va bene, cosa vuoi farmi fare?-

Mi-sun socchiuse gli occhi da gatta e con voce mielosa rispose con un'altra domanda - Dato che c'è qualcuno qui che vorresti baciare... perché non lo fai?-


Nari sgomenta si alzò da terra e mormorò qualcosa che potesse passare come scusa per allontanarsi da lì. Qualcosa del suo istinto primordiale la stava avvisando di allontanarsi, ma un braccio l'afferrò improvvisamente.

- Dove stai andando?- chiese Tae-hyung ora in piedi accanto a lei - Ho un obbligo da fare...- mormorò avvicinandosi sempre di più- Non ti lascerò andar via, senza aver compiuto il mio dovere...-

Senza neanche averle dato tempo di elaborare la frase si ritrovò tra le sue braccia. Percepiva la sua mano cingerla dalla schiena e trascinarla a sé fino a schiacciarla contro il suo petto. D'istinto premette le mani sul suo torace e sentì il calore della sua pelle sotto le dita e deglutì a stento totalmente incredula. S'immerse in quello sguardo magnetico che possedeva e lo vide leccarsi le labbra con sensualità - Nari...- mormorò il suo nome ad un passo dalla sua bocca e con una lentezza disarmante colmò quella distanza di un soffio.

Le labbra di Tae-hyung erano più soffici e calde di quanto potesse immaginare, si sentì pervasa da una sensazione dolce iniziale, ma che divenne presto più intensa. Sentì le sue mani scorrere per tutta la lunghezza della schiena con possessività, quasi come se non stesse aspettando che quello da tutta la sera e Nari si sentì spiazzata.

Tae-hyung la stava davvero baciando? In quel modo poi?


Il ragazzo con esigenza continuava a toccare il suo corpo con meticolosità, a baciarla con passione, aveva desiderato quel contatto da tempo, ma che si era sempre astenuto dal farlo. Finalmente poteva concedersi quel respiro tanto desiderato, almeno per ora.

Amava le donne, era il suo punto debole, lo sapeva e non poteva farci niente. Ma aveva delle regole precise a cui non trasgrediva mai. Non dovevano essere sposate o fidanzate, troppo piccole o troppo grandi e niente coinquiline.

Purtroppo aveva avuto esperienze e non erano mai andate bene. Aveva trovato quell'appartamento per miracolo e non aveva testa di cercare un altro alloggio perché sicuramente avrebbe rovinato tutto essendo troppo sensibile al fascino femminile.

Però Nari, la sua Acidella, gli faceva perdere la ragione e non sapeva il perché. Si divertiva molto a farla arrabbiare e adorava quell'espressione imbronciata che gli rivolgeva ogni volta. Perciò si inventava qualsiasi cosa pur di trovare un modo per avere i loro fantastici battibecchi. Ma col tempo, stava capendo che non si stava più trattando solo di un gioco simpatico, si stava abituando alla sua presenza, alla sua risata, alla sua voce e a quegli occhioni timidi ma determinati.

Ne era rimasto sconvolto dal proprio cambiamento e non poteva cedere.

Era fedele alle sue regole.

Quindi negli ultimi mesi aveva preso ad uscire più spesso e preso dall'ubriachezza si portava a casa una diversa quasi tutti i giorni, ma ad ogni risveglio non si sentiva più semplicemente appagato e rilassato, no, si sentiva solo un'idiota. Perché il desiderio di avere Nari dentro e fuori dalle lenzuola era più forte di qualsiasi cosa ed era inutile, non riusciva a smettere di pensare a lei.

Dal suo comportamento sapeva che l'avrebbe allontanata da lui e forse era meglio così. Eppure, quel giorno una fortunata coincidenza aveva nuovamente smosso le carte in tavola. Ed ora anche se per un fugace attimo, poteva dar sfogo a tutto quello che si era tenuto dentro per mesi.

Inoltre Nari ai suoi occhi era sempre stata bellissima, ma quella sera lo aveva messo in difficoltà. Aveva cercato di guardarla il meno possibile e doveva ammettere che era stato dannatamente difficile non saltarle addosso, per lo meno fino a quel momento.

Sapeva che la stava sorprendendo, ma il bisogno di sentirla era opprimente per lui. Con una mano le percorse ancora la schiena sentendo il tessuto del vestito strusciare sulla sua pelle lattea fino ad arrivare al limite del fondo schiena, mentre l'altra la tuffò nei suoi capelli corvini, erano così soffici e profumati da dargli alla testa.

Schiuse le labbra invitandola a fare altrettanto e quando lo fece, trasportata dalle sensazioni, non perse tempo e ricercò la sua lingua che avida afferrò tra le labbra e la succhiò con malizia, per poi giocarci in una vera danza lasciva. Il suo sapore era dolce, fin troppo dolce. Sperava che dopo un bacio, un minimo si sarebbe attenuato quella voglia di lei, ma se possibile stava aumentando. Sentiva di volerla sempre di più e di baciarla per tutta la notte. Era incredulo da ciò che stava sentendo. Erano sensazioni che non provava da tanto e per quanto ne fosse spaventato, non riusciva a staccarsi da lei.

Sentendo tossicchiare Do-yoon i ragazzi smisero di baciarsi, rimanendo abbracciati. Talmente erano presi dal momento che si erano dimenticati che c'erano altre persone nella stanza, quella passione nata dal nulla li aveva assuefatti totalmente.

- T...Tae-hyung...- sussurrò affannata Nari ed il ragazzo rinforzò la presa d'istinto. Il suo nome detto in quel modo da lei non doveva provocare quelle sensazioni. Perchè sentiva di volerla portare nella propria camera di peso e farla sua seduta stante? Cosa gli stava accadendo?


- Bè...- disse Mi-sun alzandosi da terra - Direi che la serata può finire qui!- concluse con un sorriso di chi la sa lunga.

- Noo! Non giochiamo più? Era divertente!- commentò Do-yoon bevendo un sorso di vodka.

La ragazza lo guardò in modo accattivante facendo la finta offesa - Ed io che pensavo di fare un'altro gioco...magari in camera da letto...-

Il giovane si alzò, afferrò con una mano la bottiglia ricolma d'alcol, con l'altra la mano di Mi-sun e si girò verso gli altri due ancora stretti in un abbraccio - Vi auguro buona serata ragazzi!! A domani!!-

Con una risata sparirono dalla porta che si chiuse lasciando un gran silenzio intorno a loro.


Nari ritrovando lucidità, sgusciò dalla presa del ragazzo - Io... dormire... scusa... ciao!-

Scappò letteralmente, chiudendosi nella propria camera. Era sicuramente diventata di ogni colore e nascose il viso bollente tra le mani. L'aveva baciata in un modo così intenso da farle sentire certe sensazioni che non provava da mesi. Dopo la rottura con il suo ex, era talmente rimasta delusa che le si era spento ogni libido e anche se Tae-hyung gli piaceva, le sue convinzioni erano talmente razionali che si impose di pensare a tutt'altro che agli uomini e al sesso.

Ma quella serata, le aveva smosso qualcosa. Sentire la sua presa ferrea e la sua bocca...


Scosse la testa, meccanicamente andò verso l'armadio e si mise un pantaloncino e una canotta color panna e si preparò per andare a dormire.

Si mise supina sopra le lenzuola e guardò il soffitto.

Un certo calore al basso ventre però non voleva lasciarla stare. Era eccitata, troppo eccitata.

Si morse il labbro e risentì il sapore di Tae-hyung.

Mugolò esasperata, possibile che fosse così debole? Era bastato un bacio ed essere toccata in quel modo per risvegliarle quella voglia latente?

Con esitazione mise una mano sotto la canotta e si toccò il seno sinistro che sentì immediatamente turgido alla sua estremità. Si leccò le labbra e stuzzicò il capezzolo con due dita, sentì una piccola scossa di piacere e chiuse gli occhi.

Percepiva ancora la sua bocca e le sue mani possessive addosso e si lasciò trasportare dall'immaginazione.

Pensò alle labbra morbide di Tae-hyung baciarle il seno e che fossero le sue dita a darle quel piacere intenso che stava provando.

Con l'altra mano entrò nei pantaloncini, sorpassò le mutandine e sfiorò la sua intimità già troppo bagnata. Mugolò al contatto ritrovato dopo tempo ed approfondì il tocco continuando a pensare ardentemente al ragazzo dallo sguardo magnetico.

Si accarezzò lentamente, aggirando il clitoride e strofinando le dita per tutta la lunghezza delle proprie labbra. Quanto avrebbe voluto sentire la sua lingua stimolarla in quel punto.

Cosa le avrebbe detto in quel momento? Quale gesto avrebbe compiuto per darle più piacere?

Con delicatezza scese fino a far entrare un dito dentro di sé. Allargò di più le cosce e cercò di arrivare più al fondo possibile. Fremette improvvisamente, si stava toccando dopo così tanto tempo che sicuramente sarebbe venuta molto prima del previsto da quanto era eccitata. Senza troppi complimenti premette un altro dito contro il suo punto più caldo e sentendo più contatto, gemette all'improvviso.

Desiderava avere di più, desiderava che Tae-hyung la toccasse ancora, che la baciasse e le sussurrasse qualsiasi cosa con quella stupenda voce profonda che aveva.

La sua voce era sesso allo stato puro.

Come previsto sentì quella piacevole sensazione avvolgerla, era vicino al suo agognato orgasmo.


- Obbligo o verità? -


Nari sentendo la voce roca in un sussurro, si fermò e spalancò gli occhi.

Tae-hyung era in piedi davanti al letto e la stava osservando.

Incredula cercò velocemente di capire come fosse possibile la sua presenza nella stanza. Era sicura di aver chius...

Si ricordò immediatamente che la serratura della sua porta si era rotta e senza alcun dubbio nella confusione, era rimasta aperta.

Riguardò il ragazzo totalmente in imbarazzo e lo vide avvicinarsi a lei con un espressione che non riusciva a decifrare.

Totalmente sbigottita, si rese conto di avere ancora la mano nel pantaloncino. Sempre più rossa in viso cercò di ritirarla, ma venne trattenuta dalla grande mano di Tae-hyung che nel mentre si era seduto accanto a lei, senza smettere un secondo di fissarla negli occhi.

- Obbligo o verità?- insistette e notò quel lampo di malizia nello sguardo - Nari...rispondi...-

La ragazza si umettò le labbra e sussurrò un flebile - Verità...- sperando che la sentisse, perché non avrebbe avuto più il coraggio di parlare ad alta voce.

Tae-hyung sorrise per la risposta - Allora dimmi...- si chinò su di lei e le sfiorò il collo con le labbra, avvicinandosi all'orecchio - A chi stavi pensando mentre ti stavi toccando?-

Nari sussultò arrossendo ancor di più - I...io...- mugolò nel panico mentre sentiva il suo fiato sulla sua pelle, fremette.

- Non puoi mentire...- continuò il ragazzo, mentre con la mano libera iniziò a sfiorarle il braccio con estrema lentezza - Stavi immaginando questo?-

Nari sentiva il suo tocco leggero ed il cuore pomparle frenetico nel petto, chiuse gli occhi cercando di trattenere un gemito.

- Volevi sentire le mie mani sul tuo corpo, Nari? Il gioco funziona solo se si è sinceri - spiegò continuando il percorso, delineando il suo seno mezzo scoperto.

Girò il viso, le leccò il collo assaporando il sapore della sua pelle e con la mano che ancora stava trattenendo la sua, gliela spinse di nuovo verso la sua femminilità - Voglio che ti tocchi, fallo per me...-

La guardò e si deliziò nel vederla con quell'espressione ricolma di lussuria.

-

Dopo che Tae-hyung l'aveva vista scappare, rimase seduto sul divano cercando di ritornare lucido. Si era lasciato andare ed aveva fatto un casino. Probabilmente l'aveva spaventata. Guardò in mezzo alle sue gambe e aveva ben compreso che avrebbe dovuto far qualcosa anche per un problemino sorto da quel contatto improvviso, ma decisamente piacevole.

Era abituato al corpo femminile, ma sentire Nari tra le braccia lo aveva eccitato come mai prima d'ora. Era inutile negarlo ancora, quella ragazza gli provocava qualcosa e non riusciva a capire cosa.

Sospirò frustrato e si decise a farsi una doccia gelata, ne aveva bisogno.

Nel passare però davanti alla porta della ragazza, si accorse che era rimasta socchiusa.

Non voleva spiarla, ma avendo visto la luce accesa e nel constatare che fosse già sdraiata sul letto, immaginò si fosse addormentata senza rendersene conto. Quindi aprì di più la porta per raggiungere l'interruttore, per lasciarla dormire in pace, ma quello che vide lo lasciò senza parole.

Nari si stava dando piacere.

Rimase bloccato sullo stipite della porta e la guardò quasi incredulo. Allora non era in quelle condizioni solo lui.

Umettandosi le labbra si avvicinò a lei. Era bellissima, non sapeva come altro descriverla. Si stava accarezzando mordendosi il labbro e quando la sentì gemere, perse ogni contatto con la realtà. Voleva sostituirsi alle sue mani e desiderava conoscere il suo vero sapore.

Non poteva resistere oltre. Arrivò a lei e le parlò con la voce più roca di quanto avesse previsto e anche se la vide sorpresa, iniziò a sfiorarla, chiedendole di toccarsi ancora per lui.

Aveva capito che era da tanto che non si provocava un orgasmo ed il primo avrebbe dovuto donarselo da sola, poi lui avrebbe pensato a tutti gli altri.

-

Nari ormai troppo confusa per formulare un qualsiasi ragionamento sensato, eseguì gli ordini e riprese a stimolarsi.

Con i suoi baci e con le sue dita che disegnavano il suo corpo, venne velocemente con un gemito soffocato.

Tae-hyung nel sentirla tremare sorrise e le lasciò un bacio delicato sulle labbra - Brava la mia Nari...- si spostò mettendosi tra le sue gambe e la guardò dall'alto - Quanto sei bella con questa espressione...- commentò facendola avvampare, poi le afferrò il braccio e fece uscire la sua mano, ora bagnata, dai pantaloncini e le leccò le dita con lussuria - Sei deliziosa...ne vorrei di più...- sussurrò consapevole di averla mandata fuori di testa - Tocca a te ora... io scelgo obbligo...- disse improvvisamente in un sorriso malizioso.

Nari lo guardò sempre più confusa. Non riusciva a capire cosa stava accadendo, ma ormai era dentro al gioco e pur quanto fosse insensato, non voleva e non poteva tirarsi indietro.

- Voglio che...metti la testa tra le mie gambe e mi assapori...- disse vergognandosi da morire abbassando gli occhi.

Il ragazzo le alzò il mento e si morse il labbro - Non abbassare lo sguardo, voglio che mi osservi mentre ti do piacere...- detto quello le accarezzò le gambe lisce, chinandosi su di lei e nel percorso le mordicchiò e le leccò, sentendo i suoi primi ansimi.

Arrivò ai suoi pantaloncini e lentamente glieli abbassò, rivelando le mutandine di pizzo completamente zuppe. Sorrise, accarezzando la parte interessata attraverso il tessuto - Sei bagnatissima Nari...- commentò osservando le sue reazioni e come aveva previsto arrossì. Gli arrivò al naso quell'odore inconfondibile di eccitazione e per lui era arrivato il momento di conoscerne anche il sapore o sarebbe impazzito.

Sfilò anche l'ultimo impedimento e arrivò al suo punto più caldo.

Prima di tuffarsi, la fissò serio - Non osare coprirti! Non devi vergognarti, goditi solo il momento Nari! Sei perfetta!- dopodiché iniziò ad esplorarla con la lingua.

Al primo contatto Nari gemette, avrebbe voluto tuffare la testa nel cuscino, non voleva che Tae-hyung la vedesse con certe espressioni, ma al suo ammonimento si trattenne. Alzò il capo e lo vide completamente immerso tra le sue gambe, proprio come gli aveva chiesto di fare. Sentiva le sue lappate lente e sensuali e si sentì sopraffatta da quelle sensazioni incredibili. Quando sentì il dito premere ed entrare in lei, sussultò violentemente. Era venuta da poco, eppure quel contatto estraneo la fecero sentire come se fosse ancora la prima volta.

- Hai un sapore così buono, starei qui tutta la notte!- gli sentì dire tra un bacio ed una leccata e lei si vergognò da morire. Un'altro dito entrò ed insieme all'altro pomparono e sforbiciarono con sempre più intensità, non smettendo un secondo di tormentare la sua perla pulsante.

- Tae... - gemette stringendo le lenzuola - Io...sto per...-

- Avanti Nari...vieni...- la invitò aumentando il ritmo - Dio, sei bellissima mentre godi!- mormorò riprendendo a mangiarla con voracità.

Quello era troppo, Nari si irrigidì ed esplose nell'estasi.

Tae-hyung rallentò sentendola tremare, ma non si staccò neanche un secondo deliziandosi del suo piacere liquido.

Nari si lasciò andare socchiudendo gli occhi, il suo secondo orgasmo era stato ancor più intenso del precedente. Si sentì incredibilmente leggera quanto una nuvola.

Vide riemergere Tae-hyung dalle sue gambe, lo vide baciargli il ventre e iniziare la scalata verso il suo seno.

Essendo mezzo scoperto, il ragazzo guardò il suo reggiseno e sorrise con quello sguardo fin troppo malizioso - Intimo coordinato, eh? Avevi in mente una serata speciale?- chiese leccandosi le labbra lucide - Amo il pizzo nero...- le alzò la canotta e abbassò una coppa facendole fuori uscire un seno.

Iniziò ad accarezzare con la lingua la sua areola rosa già turgida e glielo prese tra i denti, provocandole l'ennesimo singulto - I tuoi gemiti mi fanno così eccitare, cazzo...- commentò frustrato succhiandogli con ardore quella piccola protuberanza.

Nari era senza fiato, quelle scariche di piacere la stavano nuovamente annebbiando. Non le stava neanche dando il tempo di riprendersi tra un orgasmo e l'altro. A fatica cercò di parlare - A...aspetta...io...dammi un attimo!-

Vide i suoi occhi pieni di desiderio fissarla ed un sorriso sghembo nascergli sul viso - Oh piccola Nari, ho appena iniziato...- le sganciò il reggiseno e la sollevò quel poco per denudarla del tutto - Ora ti farò capire perché sentivi agonizzare quelle ragazze per tutta la notte...- le palpò il seno con forza e si avvicinò al suo viso - Non hai idea da quanto stessi aspettando questo momento!- si lasciò sfuggire prima tuffarsi sulla sua bocca calda.

Schiuse le labbra per permettere alla sua lingua di giocare con la sua. Quello era un bacio ancora diverso da quello che si erano scambiati precedentemente. Se prima sembrava quasi bisognoso, questo invece aveva il sapore di promesse nascoste, di parole mai espresse e di una voglia che Nari non pensava che lui potesse avere nei suoi riguardi.

Nari prese a toccarlo, gli accarezzò il sedere e anche se adorava quei pantaloni di tuta, mise dentro al tessuto i pollici e con sforzo cercò di abbassarli.

Tae-hyung sorrise sulla sua bocca e l'aiutò a svestirsi.

Si baciarono con una passione crescente e anche se il ragazzo era deliziato dalle carezze di lei, voleva che fosse del tutto alla sua mercé. Era da tanto che non veniva toccata e voleva farle riscoprire tutto il piacere che il sesso portava e voleva essere lui a farlo.

Il pensiero che volesse anche in futuro essere il solo a toccarla, lo sfiorò, ma era un pensiero troppo profondo per soffermarcisi in quell'istante. Ora doveva farla sua.

Si scostò a corto di fiato e la vide con quelle gote arrossate per il piacere con gli occhi liquidi, era stupenda. Girò il volto e una cosa lo incuriosì, era proprio quello che stava cercando.

Nari socchiuse gli occhi, era talmente assuefatta che non riusciva a vedere nitidamente. Si sentì afferrare le mani e in un gesto vennero messe sopra la sua testa. Le aveva chiuso i polsi con la sua grande mano e dopo aver dato un'occhiata a quello che stava facendo, notò che con la mano libera aveva afferrato un nastro con cui si acconciava i capelli.

- Ora voglio che tu stia ferma, l'unico tuo compito sarà quello di godere e godere ancora...- mordendo il nastro si aiutò a legare il tessuto morbido avvolgendolo tra i suoi polsi.

- T...Tae...non mi sembra il caso...- provò a reagire Nari, ma lui scosse la testa prendendogli il mento tra le dita, obbligandola a guardarlo negli occhi - E' da troppo tempo che non provi piacere, devo farti recuperare il tempo perduto, piccola!-

Sentendo quelle parole arrossì ancora, ma una vocina prese a parlare nella sua testa. Lui era lì perché avendo saputo della sua astinenza, voleva rimediare a quella che probabilmente per lui era solo un'eresia. Per lei sarebbe andata anche bene infondo, era talmente eccitata che si sarebbe fatta fare di tutto, eppure l'essere considerata come tutte le altre che si era portato a letto, lo trovò un affronto. Lei non era così.

Nari cercò di liberarsi e con un guizzo di lucidità riprovò a parlare - Io...io non sono come le tue conquiste! Ti stai divertendo perché sai che non faccio sesso da tanto...non sono un giocattolo!-

Tae-hyung le passò il pollice sulle sue labbra e il suo repentino cambiamento facciale la lasciarono senza parole - Non l'ho mai pensato...- mormorò - Non mi sono trattenuto fin ora solo perché eri la mia coinquilina, lo so che tu sei diversa -

- A...allora perché... - disse incredula.

- Perché...- provò a spiegare, ma faticava anche lui a credere a ciò che stava per dire - Da quando ho iniziato a conoscerti, qualcosa è cambiato e non riuscivo ad accettarlo...- si chinò ancor di più su di lei e passò ad accarezzarle il viso - Anche andando contro le mie regole, sapevo che se mai avessi provato un approccio con te, non sarebbe stato solo per una notte ed ammetto di esserne stato spaventato. Provare sentimenti per un'altra persona mi terrorizza. Ma inevitabilmente, senza neanche volerlo, ho iniziato a sentire qualcosa...per te -

Nari spalancò gli occhi. Tutto si aspettava tranne una cosa simile, specialmente in tali circostanze, legata, nuda con sopra il ragazzo dei suoi tormenti con il suo sesso che premeva sul suo ventre.

Dopo aver detto quelle parole, Tae-hyung rilassò le spalle, si era tenuto per così tanto tempo quei pensieri che ora liberandosi si sentì più leggero. Accorgendosi della sua confusione, riprese la solita espressione sorniona, voleva darle il colpo di grazia.

- Ah... mi sono dimenticato di dirti una cosa...- scese col viso verso l'incavo del suo collo e lo leccò con minuzia - Diciamo che il discorso rivelatore tra te e la tua amica mi ha incentivato a fare la mia mossa. Non credevo di piacerti da così tanto tempo Nari...eri sempre così acida con me...ma stavi solo fingendo perché non volevi ammettere di quanto tu mi desiderassi...- alzò lo sguardo e la vide sbiancare - Questa mattina non sono andato a lezione di giapponese, sono rimasto in camera perché ero talmente frustrato e sconfortato di non avere te nel letto che non avevo alcuna voglia di uscire e coincidenza ha voluto che sentissi un certo discorso...ricordami di ringraziare Mi-sun per l'idea che ha avuto!-

- T...tu...eri...in camera - mugolò prendendo coscienza di cosa stesse accadendo. Aveva sentito tutto e si era approfittato di quella situazione - Mi hai preso in giro?-

- Venire a sapere che ti piacessi, mi ha fatto capire che era un desiderio condiviso e non ce l'ho più fatta a trattenermi. Al diavolo le regole Nari, io ti voglio e tu vuoi me è questo ciò che conta! -

Ritornò sulle sue labbra rosee e la baciò con ardore. Le prese le gambe e dopo averle accarezzate per tutta la loro lunghezza, gliele spalancò del tutto. Era così bagnata che stava sporcando il letto ed il suo membro fremette impaziente di affondare in tale calore.

- Voglio farti mia...- sussurrò leccandosi le labbra. Afferrò i pantaloni della tuta buttati al fondo del letto e prese una bustina dalla carta argentata, la strappò con i denti e si infilò l'involucro per tutta la lunghezza. Si chinò su di lei e fece strusciare il suo membro contro la sua femminilità ed entrambi ansimarono per quel contatto - Ti desidero così tanto...- continuò con sempre più voglia di entrare in lei.

In tutta risposta la ragazza seguì i suoi gesti e cercò di amplificare il contatto con più bisogno - Tae...ti prego...- anche se era ancora sorpresa dalle sue rivelazioni, sentirlo così voglioso di lei, non le fece capire più nulla.

- Dimmi cosa vuoi!- sorrise divertito nel vederla già pronta per lui.

- Tae!- implorò lei ancora una volta, ma lui insistette - Dimmelo!-

- Ti voglio dentro di me, ora!-

Nel sentirla così autoritaria, lo fece ridere per un attimo e poi scivolò in lei. Era stretta, si sentiva che era da tanto che non faceva sesso - Cazzo...- gemette sentendosi sempre più avvolgere dalle sue pareti bollenti.

Spinse piano inizialmente, anche se era bagnata non voleva che provasse nemmeno un fastidio e quando la vide cercare di far scendere le braccia legate, gliele immobilizzò.

- Ah...ti ho detto che devi godere e basta Nari! E' il tuo obbligo! - sentenziò accelerando improvvisamente e la sentì trasalire al cambiamento di ritmo.

- Non ho...scelto se obbligo o verità...- disse Nari con sforzo mentre si sentiva trapassare da parte a parte.

- Ho scelto per te, piccola! Dispiaciuta?- spinse ed uscì ad un ritmo crescente, la fissò per tutto il tempo, non voleva perdersi neanche la minima espressione del suo viso godurioso. L'aveva sognato per così tanto tempo che ora voleva imprimerselo nella memoria.

Nari si sentì letteralmente morire. Era bloccata, riusciva a mala pena a seguire il ritmo delle sue stoccate col bacino, ma non riusciva a fare quello che avrebbe voluto. Voleva toccarlo anche lei, sentire ancora il calore del suo corpo con le dita o stringerlo a sé. Invece non poteva farlo.

- Lasciami andare...ho bisogno di toccarti...- mugolò distrutta, ma tutto quello che ottenne fu solo maggior spinta da parte sua.

Tae-hyung si mise sulle ginocchia continuando a penetrarla e le alzò le gambe mettendole ai lati del proprio corpo, stringendole dalle caviglie e la guardò dall'alto - Inizia a venire, poi ne riparleremo!- con il pollice le stimolò il clitoride e il calore riprese presto a crescere dentro di lei.

Nari si sgretolò ancora nelle sue mani. Urlò il suo nome e si spense sul materasso. Era distrutta, di quel passo probabilmente sarebbe morta.

In un attimo, senza sapere come, si ritrovò prona. Col sedere all'aria, Tae-hyung glielo schiaffeggiò e gli lasciò un veloce bacio sulla natica seguito da un morso - Sei perfetta Nari!-

La ragazza ancora stordita dal piacere, cercò di rigirarsi, ma nuovamente lui entrò dentro di lei. Gemette in modo incontrollato, lasciandosi condurre nuovamente nell'abisso più profondo.

Tae-hyung nel guardarla in quel modo sotto di lui, decretò la sua fine. Vederla vulnerabile e avvolta dal piacere, gli fece perdere l'obiettivo che si era preventivato. Ecco un'altra cosa che rendeva Nari diversa, solitamente aveva una resistenza davvero invidiabile, più donne si erano ritrovate spossate, mentre lui avrebbe benissimo potuto continuare tutta la notte. Ma con lei, era così eccitato che sarebbe esploso dopo essere entrato la prima volta.

Nari in sua totale balia, a questo punto smise di lottare e si lasciò andare del tutto alla sua frenesia.

Lui le aveva detto di godere e lei lo stava facendo.

Lui le aveva detto che voleva farla sua e lei sua si sentiva.

Dopo alcune stoccate Tae-hyung sentiva di non resistere più e, percependo l'accrescere degli spasmi di lei che mettevano sotto ulteriore pressione il suo membro, capì che era il momento perfetto per lasciare andare tutte le sue voglie ormai da troppo tempo represse e si riversò affondando un'ultima volta venendo insieme a lei. Ricadde esausto sulla sua schiena e le baciò la spalla.


Lentamente si sfilò da lei, le si sdraiò accanto e la liberò dal nastro. La sollevò quel poco da permetterle di posare il capo sul suo petto e le baciò i capelli corvini.

Rimasero in silenzio nel tepore di quella sensazione piacevole che ancora li avvolgeva. Nari si accoccolò a lui odorando il suo profumo. Sapeva di buono.

Improvvisamente si sentì insicura.

Non ci aveva capito molto del discorso che le aveva fatto. Possibile che Tae-hyung con lei si sentisse diverso? Il succo di quello che le aveva detto era quello, giusto?

Si sentiva forse troppo stanca per poter capire lucidamente il significato delle sue parole. Era distrutta dopo i pluri orgasmi e dalla mancanza di sonno delle notti precedenti, avrebbe solo voluto addormentarsi tra le sue braccia, ma l'incertezza di quello che sarebbe accaduto l'indomani la spaventava.

Sarebbero di nuovo stati "l'assatanato" e "l'acidella"? I due coinquilini che amavano battibeccare facendosi ognuno la propria vita?


- Sento macinare le rotelline del tuo cervello da qui Nari, rilassati ti prego...- commentò ad occhi chiusi il ragazzo stringendola a sé.

- Sono...sono rilassata...- rispose lei nervosa, mordendosi il labbro nell'essere stata scoperta così velocemente.

- Si certo - aprì un occhio e la guardò di sbieco - Avanti vuoi chiedermi qualcosa? Approfittane ora perché mi sento così bene in questo momento -

Tae-hyung sorrise richiudendo gli occhi, aveva finalmente ritrovato quell'appagamento che aveva tanto ricercato negli ultimi mesi. Tenerla tra le braccia, percepire il suo profumo delicato di fiori e sentirsela sua.

Respirò con profondità per quella consapevolezza che inevitabilmente doveva accettare.

Nari le piaceva. Le piaceva tanto.


- Tae...cosa accadrà domani?- chiese Nari nascondendo il viso contro il suo petto.

- Domani dici? - rispose lui ricercando il suo sguardo - Credo che dovremo fare un trasloco...-

La ragazza si sedette e lo fissò sconvolta - Devo cercare un posto in cui stare?! Mi stai dicendo questo?!-

Tae-hyung si sedette a sua volta e la guardò intensamente - Credo che ci trasferiremo nella mia camera, qui è troppo stretto per stare in due. Domani ti aiuto a portare le tue cose da me e qui magari potremmo trasformarlo nello studio, cosa ne pensi?-

Nari rimase fredda nella sua posizione. Non poteva aver sentito bene. Gli aveva proposto di dormire d'ora in avanti nella stessa camera?

- T...tu vuoi condividere la stanza con me? Ma...- balbettò mettendosi una mano davanti alla bocca ed il ragazzo sorrise nel vederla così confusa. Quello sarebbe diventato l'altro suo passatempo preferito, lasciarla senza parole e con quella faccia sconvolta.

La tirò verso di sé e la baciò senza troppi complimenti, poi si staccò e le riparlò con voce soffusa - Nari quando ti ho detto di essere consapevole che tu non fossi come le altre ero sincero. Quando ti ho baciato ne ho avuto la conferma, ti desidero e ti voglio - le sorrise improvvisamente, facendola avvampare - E non solo nel mio letto. Se sei d'accordo...Acidella -

Rise, trattenendola tra le sue braccia, al suo broncio improvviso. Quella ragazza non l'avrebbe mai annoiato, su quello ne era certo. Anzi era davvero curioso di vedere come sarebbe stata quella nuova esperienza con lei.

- Allora? - insistette lui alzandole il mento con la mano.

- Obbligo o verità?- disse all'improvviso Nari e lui alzò un sopracciglio curioso - Verità direi -

- Fai sul serio?- chiese lei ancora incredula per ciò che era appena accaduto.


Tae-hyung sorrise e la spinse sul materasso famelico - Allora non sono stato chiaro fino ad ora...dovrò essere ancora più convincente - la baciò intensamente e prima di approfondire sussurrò un flebile - Da adesso sei mia! - sulle sue labbra soffici.

Continuarono per tutta la notte e come promesso le fece recuperare il tempo perso in quel mare di piacere dolce ma estremamente lussurioso.



- The End -




Ciao a tutti!!!

Ed eccoci con la one shot di Tae!!

Diciamo che è stata un po' diversa dalle altre ahah >.<

Ho cercato di concentrarmi di più sulla smut e spero vi sia piaciuta!!

Comunque... il nostro Tae ha spiazzato la piccola acidella Nari (e pure me ahah) e finalmente si è lasciata andare!! Che dire, il piano di Mi-sun ha funzionato alla grande!! Yeah ahah

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci conto!! ^.^

Dunque il nostro pifferaio avvisa che la prossima storia arriverà ad ottobre e dato che oggi si sente di buon umore vuole farvi un piccolo spoiler...sarà a tema fantasy O.o

Sorpresi? Eheh

Vi lascio con la solita domandina...chi sarà il prossimo protagonista??

Il cerchio si stringe eheh :)

Vi aspettooo!!

Un grosso bacio Ekylove ;*


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