My Dream

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Sul fondo, angolo foto.
Un ringraziamo a AlexLilyLuna e lisahp34 e ovviamente ALLELALLE05 per il supporto

Usciamo dal pucchiere, con la testa pulita e le indicazioni per il tatuatore.
-sei bello così- mi dice. -non che tu non sia sempre stato bello, ma così ti fa molto più serio, più uomo- dice ancora. -non vale, il mio bambino sta crescendo-
-mamma...- faccio sarcastico. -cosa ti vuoi tatuare?- le chiedo.
-e tu?- mi chiede.
-una E, con un ancora- dico e mi guarda male.
-chi è "E"?- sembra si stia incazzando. -perché se è una ragazza non ne vale la pena-
Ridacchio. -oh sì che ne vale la pena, è meravigliosa- faccio e mi guarda ancora peggio di prima. -mamma, voglio fare la E di Emma- subito non capisce poi quando si accorge che è lei, Emma, rimane allibita.
-Edward...- fa spingendomi, un pò come se fosse una cosa stupida. -e dove la vorresti fare?- fa sarcastica.
-sul gomito- le dico ma lei sembra ancora scettica. -mamma, perché non dovrei fare un tatuaggio per te? Sei il mio punto fisso, il mio supereroe, non voglio farmi qualcosa di stupido, voglio qualcosa che mi ricordi sempre chi sono e a chi devo ogni parte di me-
Mi spinge ancora ed entriamo nel negozio o studio, c'è un bancone e un odore di pelle per il divano all'entrata e di disinfettante.
-salve- ci dice la tipa. -avete bisogno?-
-sì veramente, volevamo farci un tatuaggio- dice mamma.
-okay, oggi non ho nessuno, decidiamo come farlo e vi mando su- mamma annuisce. -lui è maggiorenne?- chiede.
-no, ma sono sua madre, do io il consenso- ci chiede i documenti e fa un preventivo. Dovremmo spendere 120$ in due, perché il mio è più lungo.
Spiego quello che voglio e lei fa uno schizzo che aggiusto io pure e per quanto dopo mi dica che posso andare "su" la aspetto.
Io non sento cosa le dice, ma scelgono una grafia e dal computer le fa una stampa.
Entrambi con i foglietti alla mano saliamo. È come una mansarda di lavoro, un pò simile ad una postazione dentistica.
Ci sono una ragazza e un ragazzo.
Lui viene vicino a me e gli spiego, lui annuisce e mi fa sedere con il braccio verso di lui.
Riesco a vedere mamma, lei ha tolto la giacca e abbassato una spalla del vestito, quella destra. Io ho tolto la camicia e sono con la canotta e anche vagamente agitato.
Il ragazzo, con una penna apposita ha fatto uno schizzo che approvo. Dopo qualche manovra sento la macchinetta che parte, che poi tocca la mia pelle. Non fa male di per sé, è come dei pizzichi, ma è il rumore che fa accapponare la pelle.
Per fortuna non guardo altrimenti sarebbe peggio.

Dopo... Un'oretta, lui lo ripulisce e mi avvolge della pellicola intorno al gomito.
Mi rivesto ed entrambi andiamo verso le due donne.
Do una sbirciata e rimango spiazzato. Sulla spalla destra di lei, adesso vi è il mio nome e la mia data di nascita.
In nero ma con il contorno o punto luce rosso.
-ti piace?- mi chiede e annuisco. Le faccio vedere quel che ho fatto io. Sorride. -è carino, spera di trovare la fidanzata con la stessa iniziale, così non è fatto in vano- fa e la guardo male.
-mamma, smettila- dico semplicemente e annuisce.
-è grande, ma non grandissimo, mi piace-
-sì, se lo facevo più grande era volgare... È 15 centimetri ma è sottile-
-questo è 12- mi dice e sorrido. -è una vita... O per meglio dire, è da tutta la tua vita che lo voglio fare-
Mentre la tipa finisce, la osservo e il rumore fa sempre più male di quanto ne faccia veramente.
-se fossi stata femmina?-
-se fossi stata femmina, ci sarebbe scritto o Madeleine o Isabella- dice. -e avremmo litigato in continuazione- dice e ridacchio. -e poi non la volevo una femmina, volevo il mio Edward e basta- mi passa una mano tra i capelli appena tagliati. -tua nonna ti aveva messo in adozione- mi racconta. -ho urlato, dopo due giorni di travaglio e due di febbre, che ti togliesse dalle mie braccia prima ancora che potessi prenderti mi ha mandato in panico. Stavo crollando, ma ti sono riuscita a riprendere, proprio perché eri mio- dice.
-eri così bello... Giuro, l'esserino più bello di sempre-
Lei sembra triste, mentre ripensa a me... O magari a se stessa.
-poi?- faccio, curioso, in genere le cose un pò pesanti non me le ha mai raccontate e probabilmente ora mi giudica grande abbastanza.
-poi niente, ti ho ripreso, anche contro il volere di tua nonna- annuisco e quando la tipa ha finito, pulisce il mio nome e mette della pellicola, tenuta ferma con dello scotch.
Torna ad alzare il vestito e rimette la giacca. Controlliamo di avere preso tutto, scendiamo e ci facciamo spiegare come curarli prima di uscire. Sono le 7 e c'è ancora un pò di luce.
-mangiamo fuori?- le chiedo e annuisce.
-scegli tu dove- mi dice e mente giriamo, troviamo un Mc e confermo di averne voglia.
Entriamo e mentre che lei si siede e prende i posti, io con i soldi vado a fare le ordinazioni.
-voglio un Double Cheesburger, un McChicken, patatine e due milkshake cocco e vaniglia. Da bere due coke zero. Poi mi segna un cappuccio e un caffè americano- dopo le mie ordinazioni lentamente mi mette i panini, le bibite e le patatine sui vassoi. Il resto lo avrei preso dopo.
Porto i vassoi e le do il resto.
-ti fa male?- mi chiede, sottintendendo il tatuaggio. Faccio no. -neanche a me-
-meglio no?- chiedo retorico e annuisce. -ma', posso chiederti una cosa?- annuisce. -tu dici "non fidarti della gente" ma poi mi consigli di provarci... Io quindi che faccio? Insomma, c'è un ragazzo, forse il primo veramente amichevole, che però è il genere di persona dal quale sarei volato lontano e non so come prenderlo- dichiaro.
Lei mentre mastica ci pensa, tira un sorso della coca e mi guarda.
-amore, ti ho consigliato di "non fidarti" non, di non provare, la gente non è tutta uguale e ti può sorprendere. Certo, non raccontargli, vita, morte e miracoli, tutto in una volta sola, ma sei intelligente, se c'è qualcosa che non va lo capisci-

A casa, guardando le pareti bianche, rinfrescate da poco, seduto alla scrivania, sto cercando le parole per finire il saggio che mi è stato assegnato, come anche il resto dei compiti. Per quanto abbia ormai terminato, non so se andrò a dormire, ci sono troppe cose su cui devo riflettere.
Mio padre, per esempio, uno stronzo di prima categoria; mia nonna, che si comporta da leccaculo, quando in realtà mi reputa un bastardo.
Ma mentre decido di iniziare dallo stronzo, mia madre si schiarisce la voce. È sulla porta a braccia conserte.
-finito i compiti?- fa e mi guarda alzando le sopracciglia. Beccato. Annuisco, colto in fragrante.
-preparati per dormire che è tardi- mi dice e annuisco. -'notte amore- fa chiudendosi la porta alle spalle.
So che non tornerà a controllare, come so, che farò come ha detto.
Mi cambio e indosso degli shorts e una maglietta. Tolgo le calze e mi infilo sotto le coperte spegnendo la luce.
Sono una stupro, sono il suo frutto, ma mi ha tenuto lo stesso. Ho il viso di mio padre, ma mi ama. Avrebbe potuto avere una vita normale, ma ha scelto di tenermi. Ha rinunciato ai suoi sogni, per me.
Ho la sensazione di star per mettermi a piangere, perciò mi alzo e zampetto fuori dalla mia stanza.
Arrivo davanti alla porta di Emma, che è alla scrivania e scrive. Probabilmente si finisce di annotare qualche impegno o dettagli per un lavoro.
La sua stanza è molto bella, le pareti bianche, sono interrotte da una che è grigia a cui è appoggiata la testata del letto. C'è un tappeto bianco con disegni neri. Una poltrona alla mia destra, il grosso letto e due comò dai lati e un piccolo sgabello davanti.
Lei si alza e mi guarda. -che hai?- mi chiede. Faccio no con la testa ma le vado vicino e l'abbraccio.
-posso dormire con te?-  chiedo percependo tutto il suo profumo e quella protezione che solo una mamma può darti.
Annuisce e mi infilo sotto le coperte del suo letto. Sono esausto ma la aspetto.
Lei si va a cambiare e io finisco di rispondere ad Alice:
Sì, anche io lo penso. 😊. Ve' Aly, io vado, ci vediamo a scuola domani.
Spengo il cellulare e mi immergo nei cuscini profumati.
Lei esce dalla cabina armadio, spegne le luci e si infila nel letto.
Le poso la testa sulla spalla.
Ho così tanti ricordi di lei, sia belli che brutti; sì sono figlio unico, sì lavora molto. Ma ho lei.
-che succede puffo?- mi chiede, baciandomi in fronte. -dimmi tutto- dice passandomi una mano tra i capelli.
-grazie- dico semplicemente. -grazie per la mia vita-

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Angolo foto:

Si questo lo ho fatto io, ma non trovavo niente che fosse come lo volevo...
Grazie a tutti ❤❤ un bacio
Volete la foto di altri personaggi??

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