1 - JamAuggy - Oggi ti voglio così

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Dedico questa scena a Elco22 ed essendo una sorpresa, non è passata sotto la potente Beta-Spada, quindi siate clementi per eventuali e sicuramente numerosi errori e refusi, ma credo vi piacerà comunque.

(Questa scena potrebbe appartenere ad un qualsiasi punto del romanzo "La Follia dell'Angelo" o non essere mai realmente accaduta... lascio a voi deciderlo.)


Ho una voglia matta di sentirti urlare sotto di me.

James guidava velocemente tra le vie della città, cercando di districarsi nel traffico, tentando di evitare di prendere una nuova serie di multe, mentre quella frase gli riecheggiava nella testa, facendogli battere forte il cuore. Continuava a mordere e umettare le labbra carnose e morbide che improvvisamente sentiva secche, mentre la mano di Augustin continuava ad accarezzare, al di sopra del tessuto dei jeans, la sua erezione che già pulsava per l'eccitazione.

<<Auggy... se continui così mi distrai troppo>> riuscì a dire con un filo di voce e il fiato che iniziava a mancargli.

<<Silenzio... concentrati solo sulla guida e vedi di sbrigarti>> fu la semplice risposta dell'uomo seduto al suo fianco, mentre lo guardava con quegli occhi verdi carichi di desiderio che lo facevano impazzire.

<<Se qualche tuo collega poliziotto ci ferma per eccesso di velocità... cerca almeno di evitarmi un'altra multa, altrimenti la patente me la ritirano>> rispose il ragazzo, ingranando la marcia della sua auto sportiva e premendo sull'acceleratore per ripartire con decisione dal semaforo.

<<Ho detto... silenzio>> sussurrò Augustin, trattenendo un sorriso di compiacimento nel vedere James scostare dal viso un ciuffo dei capelli neri che gli ricadevano sulle spalle, in un chiaro gesto di emozione, quando la sua mano aprì il bottone dei jeans del ragazzo e lentamente abbassò anche la cerniera per farsi spazio al suo interno.

<<Oh... Dio>> sussurrò James deglutendo quando sentì le dita dell'uomo afferrare decise il suo membro e trattenne il fiato fino a quando non gli scappò un lieve gemito.

Augustin iniziò a muovere la mano lungo tutta l'asta che già sentiva dura, godendo delle reazioni così immediate del ragazzo che lo facevano diventare matto. Amava vedere come riusciva a eccitarlo e adorava sentirlo gemere a ogni suo tocco. Osservò il movimento della sua stessa mano e si morse le labbra per il desiderio che si stava scatenando in lui.

<<Auggy... ti prego... così mi stai eccitando troppo... fermati... siamo quasi arrivati>> la voce di James era un sussurro che si alternava a piccoli gemiti, quando l'uomo aumentava improvvisamente il ritmo del movimento, per poi rallentarlo di nuovo.

<<Entra nel garage sotterraneo, vai all'ultima rampa... in fondo, dove non ci sono le telecamere.>>

<<Che intenzioni hai, sergente?>> domandò James con il cuore a mille, mentre entrava nel garage privato del palazzo in cui abitava, scendendo poi lentamente fino all'ultima rampa.

<<Di scopare come si deve quel tuo bel culetto che adoro>> gli rispose l'uomo, aspettando che James fermasse l'auto e spegnesse il motore, prima di avvicinarsi e baciarlo con passione, invadendo la sua bocca con la lingua, mordendo le sue labbra senza smettere di masturbarlo con la mano che sentì già umida della sua prima eccitazione <<scendi dall'auto>> gli disse infine sulle labbra umide, guardando gli occhi azzurri di lui appannati di desiderio.

<<Agli ordini, sergente>> la voce di James era appena udibile per l'incredibile eccitazione che gli stava provocando quella situazione, perché vederlo così passionale lo mandava in estasi. Era uno dei tanti motivi per cui amava quell'uomo che riusciva a essere dolce o irruento a seconda dei momenti.

Scese dall'auto senza preoccuparsi di chiudere i jeans da cui svettava fiera la sua erezione, guardando Augustin raggiungerlo in pochi passi, gemendo al suo nuovo bacio, rabbrividendo per il suo abbraccio mentre lo spingeva contro il cofano dell'auto. Lo voleva, lo desiderava, era così da quando lo aveva visto la prima volta e forse sarebbe stato così sempre. Intrecciò le dita nei capelli biondi dell'uomo e si strinse a lui assetato della sua bocca, affamato del suo corpo. Le mani scesero sulle spalle, sul torace muscoloso, sulla schiena e mugolò di piacere quando sentì Augustin abbassargli di scatto i pantaloni ed afferrare le natiche nelle mani.

<<Voltati>> sussurrò l'uomo sulle sue labbra quando entrambi si staccarono per riprendere fiato e James obbedì all'istante, sentendo lo stomaco contrarsi e la sua erezione pulsare per l'eccitazione che aumentava sempre di più. Chiuse gli occhi, mentre cercava di respirare con le labbra schiuse, sentendo il corpo di Augustin strusciare contro la sua schiena e le mani stringere e accarezzare le sue natiche.

<<Vai giù, James>> gli disse, accompagnando con una mano sulla schiena il movimento del ragazzo che si chinava sul cofano.

Era bellissimo, come sempre. Ma vederlo così docile ed eccitato, lo stava facendo impazzire di piacere. James riusciva a turbarlo come nessuno mai era riuscito prima. Adorava vedere come assecondava i suoi desideri, così come andava matto quando i ruoli si invertivano, anche se James aveva una particolare dolcezza che non perdeva mai neanche quando lo possedeva, al contrario di lui che quando si lasciava andare diventava irruento. Ma al ragazzo piaceva molto, lui lo sapeva e solo per quello riusciva a perdere il controllo in quel modo così liberatorio. Gli alzò appena la maglia e rimase per qualche istante a guardarlo in quella posizione, godendo di come le sue perfette natiche erano messe in evidenza dai vestiti appena scostati. Con le mani le aprì e si chinò sulle ginocchia iniziando a baciarle e leccarle, sorridendo dei gemiti di James che man mano aumentavano. La sua lingua assaporò ogni millimetro di quella morbida pelle, alternando baci e piccoli morsi che lo facevano sussultare mentre con una mano riprese a masturbarlo fino a quando non lo sentì arrivare al limite.

<<Auggy... ti prego... ti prego... sto morendo... non resisto più>> mormorò James con il viso accaldato poggiato alle braccia ripiegate sul cofano, mentre ad occhi chiusi godeva delle attenzioni di quell'uomo che non smetteva mai di meravigliarlo. Sollevò la testa e riaprì gli occhi quando lo sentì rialzarsi. Voleva vederlo e girò appena il volto per guardarlo mentre si apriva i pantaloni. Gli mancò il fiato quando vide com'era eccitato anche lui e quando Augustin lo afferrò per i fianchi per penetrarlo con una sola e decisa spinta, sussultò lanciando un piccolo urlo che si tramutò in un lungo e roco gemito <<Oh, cazzo... sì!>>

Augustin sorrise appena guardandolo, mentre rimaneva fermo per farlo abituare alla sua presenza e quando lo sentì pronto, inizio a muoversi lentamente, ma con spinte decise e profonde. Era eccitatissimo e sentirlo sussultare e gemere sotto di lui lo stava travolgendo. A labbra schiuse aumentò il ritmo, spostando un braccio sotto lo stomaco del ragazzo, in modo da sollevarlo quel poco che gli permise di scendere con la mano sulla sua erezione, per masturbarlo con lo stesso ritmo con cui lo stava penetrando e quando sentì che entrambi erano sul punto di venire, con l'altro braccio lo afferrò per il torace, chinando la testa fino a raggiungere il suo collo, per succhiarlo e morderlo nel momento dell'orgasmo potente che esplose nell'urlo e nei gemiti di entrambi.

<<Cazzo... che botta>> riuscì a dire in un sussurro con il fiato ancora spezzato, mentre il corpo si accasciava contro quello di James che ridacchiò sotto di lui.

<<Sergente... dimmi cosa ho fatto per scatenarti in questo modo... così lo potrò fare ancora>> rispose il ragazzo con un sorriso, chiudendo gli occhi, quando sentì le labbra dell'uomo posarsi delicate sul volto e sulla spalla che prima mordeva.

<<Basta che sei semplicemente tu... il mio James.>>

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro