Dario

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Caro Babbo Natale,

mi chiamo Dario e ho ottant'anni. Dovrei chiederti salute, come tutti i vecchietti come me, ma per fortuna la vita mi tiene ancora molto in forma, quindi non ti chiederò nulla per me, ma per qualcuno che mi sta molto a cuore: mio figlio Matteo. È venuto a casa ieri sera, era distrutto. Non so se tu lo conosci quel detto che usiamo qui sulla Terra, LA MELA NON CADE MAI LONTANA DALL'ALBERO. Appena gli ho aperto la porta mi si è gettato tra le braccia, capendo subito fosse successo qualcosa di grave, non essendo mio figlio incline agli slanci d'affetto. E dall'agitazione che aveva addosso ho anche compreso come la cazzata, qualunque fosse, l'avesse fatta lui.

"Ho tradito Ludovica...sono andato a letto con un'altra donna, papà..."

Gli ho chiesto se lo avesse cacciato di casa, ma lui mi ha detto che era stata lei ad avere bisogno di tempo e aveva preso i bambini per passare la notte da sua madre.

"Sono rimasto in casa ad aspettare che tornasse, insieme ai nostri figli, ma quando mi è arrivato un suo messaggio in cui mi diceva che forse non sarebbe tornata neanche il giorno dopo, mi sono sentito terribilmente solo in quella casa...mi sono sentito perso! Ho fatto una cazzata, papà, e per cosa? Per una scopata con una che non ho neanche voglia di rivedere! Se Ludovica mi lascia io non sono più niente, sono finito!"

Non avevo mai visto Matteo ridotto in quello stato. Ho tre figli, tutti diversi tra loro, soprattutto caratterialmente. Matteo, in particolare, credevo non si sarebbe mai sposato, che non si sarebbe mai accontentato di nessuna donna, che non mi avrebbe mai reso nonno. E invece un giorno è arrivato a casa accompagnato da questa ragazza minuta, delicata, bella di una bellezza classica. Mi ha ricordato mia moglie Anna, morta da ormai cinque lunghissimi anni, e quindi ho capito subito che Ludovica era la donna giusta per mio figlio.

"Ho tre figli ma tu, Matteo, sei sicuramente quello che mi somiglia di più..."

Mi ha guardato senza riuscire bene ad afferrare il senso delle mie parole.

"Ho tradito anche io tua madre, Matteo..."

Ho visto il viso di mio figlio mutare espressione, farsi quasi bianco, ma almeno lo shock lo aveva fatto smettere di piangere.

"So che non te lo aspettavi, ma siamo umani e sbagliamo, Matteo..."

"E la mamma...ti ha perdonato?"

"Sì...e lo farà anche tua moglie..."

"Sei sicuro, papà?"

"Sì, perché Ludovica ti ama, come tua madre ha sempre amato me. E l'amore perdona tutto, ma va meritato..."

"Io credo di non meritarmelo..."

"Forse sì, come non ho mai meritato io tua madre. Ma se non mi avesse perdonato tu non saresti nato e dopo di te non sarebbe nata tua sorella..."

"Se non fossi nato adesso Ludovica non porterebbe le corna."

"Se non fossi nato Roberto, Sofia e Gabriele non esisterebbero. E la nostra vita, Matteo, sarebbe infinitamente più vuota."

"Mi manca la mamma, papà...che devo fare?"

"Torna a casa e aspetta che la tua famiglia ritorni, anche se dovesse metterci una settimana, un mese o un anno."

Ho accompagnato mio figlio alla porta e l'ho salutato, un po' meno teso di come era arrivato. Per questo Natale, Babbo Natale, ti chiedo la stessa cosa che ti avevo chiesto circa cinquant'anni fa: di portare il perdono nella mia casa, adesso quel perdono serve a mia nuora. Un tuo vecchissimo bambino monello. 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro