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I giorni passano uno dopo l' altro, felici o tristi, facili o difficili e ben presto finisco gli ultimi mesi a Hogwarts.

Stella è una bimba bellissima, la amo con tutta me stessa ed è un pezzo di me.

Come ho fatto a studiare con Stella?

Beh, stavo sempre in stanza o in sala comune e uscivo solo per le lezioni, ovviamente in questo periodo molte persone mi sono state vicine e mi hanno aiutato, le prime Anna e Lily che mi hanno aiutatavano a tenere Stella quando ero troppo impegnata, e ovviamente anche i ragazzi.

Oggi invece è finito tutto, diciamo xhe è stato triste, molto.

Ci siamo rifugiati a casa di Sirius, che lui insiste nel definire nostra.

Per evitare di farci scoprire o trovare abbiamo fatto un incantesimo Fidelius, il custode é la piccola, dunque siamo introvabili.

Le canto una ninna nanna, mentre cerco di farla addormentare, invidio la velocità a cui si addormenta.

Le do un bacio sulle tempie e la faccio coricare nella sua culla rosa.

Vado in cucina e inizio a cucinare qualcosa per pranzo quando Sirius mi abbraccia da dietro e il suo odore mi manda in confusione, mi bacia sul collo facendomi sorridere; poi il pianto della piccola ci fa capire che non è il momento.

Mi allontano e la vado a riprendere per portarla in cucina, ma appena mi avvicino mi accorgo che nella sua minuscola manina c'è una cicatrice

Questo non può voler dire nulla di buono, rimango immobile a fissarla per qualche minuto e i miei occhi iniziano a lacrimare.

Ho paura che ci sia lo zampino di Lockwood o di mio padre, sono senza cuore e non si farebbero scrupoli a riversare la loro malvagia su un essere così innocente.

<<Margot, tutto bene?>> sento dire a Sirius dalle scale, dato che non mi vede più scendere.

<<Diciamo...>>

Incuriosito dalla mia risposta sale le scale fino a quando mi trova con la bimba in braccio.

<<Cos' è successo?>> mi chiede allarmato mentre si avvicina.

Gli mostro la manina della bimba:<<Sai cosa vuol dire?>>

<<Dobbiamo scoprire che maledizione é. >>

<<Silente? >> chiedo cercando conferma, se c'è qualcuno in grado di aiutarci quello è Silente.

Annuisce esaminando la piccola manina:<<Dobbiamo scrivergli subito, il gufo saprà dove trovarlo>>

Prendo penna e pergamena e scrivo qualcosa giusto per rendere l' idea dell' urgenza, non mi sembra il momento di guardare la grafia o la grammatica.

"Caro professor Silente,
mi sono appena accorta che sulla mano di Stella é apparsa una cicatrice e sicuramente è una cicatrice fatta da qualche maledizione, non sappiamo riconoscerla. Le sarei grata se le darebbe un occhiata Margot."

Senza leggerla o ricontrollarla la spedisco, solitamente rileggo qualsiasi cosa dieci volte per sicurezza, ma questa volta non mi sembra il caso.

La risposta non tarda ad arrivare fortunatamente, penso che Silente sia una certezza di aiuto.

"Portate subito la bambina a Hogwarts, mi troverete nel mio ufficio. La parola per superare i gargoil é Gorgosprizzo.

Albus Silente"

Un attimo dopo mi trovo do nuovo a Hogwarts, con una bimba tra le braccia che piange disperata e terrorizzata e solo in questo momento mi rendo conto che non debba essere un esperienza troppo piacevole per una neonata.

<<Su, dai e tutto finito>> dico alla piccola che piange per la smaterializzazione, o forse per la cicatrice... spero la prima opzione.

É bellissimo tornare qua, ma sarebbe stato meglio tornare per una visita di piacere non per vedere sotto che maledizione é mia figlia.

<<Gorgosprizzo>> é la prima parola che diciamo dopo essere entrati, solo quando siamo davanti al Gargoil che si sposta per farci passare.

<<Buongiorno professore>>

<<È strano entrare nell' ufficio del preside senza aver combinato niente>> mi sussurra con mezzo sorriso Sirius mentre si guarda in giro.

<<Non diventare mai come tuo padre>> dico rivolta a Stella ma dentro di me sorrido anche io.

<<Margot, Sirius, come va?>> chiede Silente.

<<Andava tutto bene, fin quando ho visto questa strana cicatrice sulla sua mano...>>

Porgo la manina della piccola al professore che scoppia a piangere.

<<Tranquilla, lui vuole aiutarti>> le sussurro per calmarla.

<<Una cicatrice da maledizione>> dichiara guardandola attentamente.

<<Lo immaginavo, ma in cosa consiste? Come possiamo spezzarla?>> chiedo cercando di soffocare delle lacrime.

<<La bambina ha mai visto il padre? >> mi chiede.

<<Ma mi ha preso per un incosciente? Quel pazzo sarebbe capace di cruciarla!>> sbotto.

Silente fa un profono respiro:<<Immaginavo, é per questo. Le hanno lanciato una maledizione, se non vedrà il padre al più presto rischia molto.>>

Parla in modo tranquillo e non capisco come faccia, io in questo momento vorrei urlare, piangere e disperarmi; tuttavia mi trattengo e mi limito a uscire ringraziando seguita da Sirius.

<<Cosa vuoi fare?>> mi chiede mentre ripercorriamo il castello. Solo ora mi rendo conto che non ho mai visto Hogwarts così isolata, è qasi triste vederla senza tutti gli studenti che affollano questo posto.

<<Me lo chiedi anche?>> rispondo guardandolo in faccia come se fosse una cosa ovvia e lui sospira abbracciandomi.

Non ho ancora la più pallida idea di come, ma devo riuscire a salvare Stella, anche se significasse dover sacrificare la mia.

Weii sono troppo Happy.... 313 visualizzazioni e 40 voti... cioè vi amo.

So che persone che magari hanno 30k visualizzazioni rideranno di me, ma a me mi rendo felici e spero che continuiate ad aumentare.

Comunque fatemi sapere se il capitolo vi piace con un commento e una stellina.
Se vi va potete leggere anche le altre storie oppure su instagram, potete leggere delle altre ff su hp, sul mio profilo:immagina_always_potterhead

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