Day 3

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È un ragazzo talmente "trasparente" che a mala pena ricordo la sua faccia. Non so il nome, ma attraverso Thomas che è nella stessa classe forse posso capire di chi si tratta e magari indagare su di lui.

Cerco Thomas su Instagram e scandaglio i suoi amici ma non lo trovo e mi scoccia un sacco, ho uno spasimante e fino a mezz'ora fa manco sapevo che classe faceva. Mi viene un gran rabbia, ma soprattutto una gran frenesia.

«Signorina Watterson, dall'impegno che sta mettendo nel consultare il suo telefono portatile deduco che sia qualcosa di veramente importante, tale da distoglierla dalla letteratura inglese. Può raccontarci cosa la appassiona tanto?»

Cambio circa sei toni di rosso ma non riesco a dire nulla di sensato.

«Signorina, vada a schiarirsi le idee ma gentilmente mi lasci il telefono qui sulla cattedra, non vorrei si appassionasse di nuovo in bagno e creasse la fila delle persone in attesa di bisognino»

La classe ride fragorosamente e io esco con una frustrazione mai provata prima. Mi dirigo in bagno con i lacrimoni sull'orlo degli occhi, ma quando sono a cinque metri dalla porta questa si apre improvvisamente e spunta Thomas.

«Oh scusa» mi dice senza troppa convinzione, si infila il cellulare in tasca e va verso la sua classe. Lo guardo da dietro e vorrei fermarlo per chiedere di quel suo amico, ma non ce la faccio, non ce la faccio proprio.

«Ehi, puoi entrare in bagno, non ci sono i mostri" mi dice, li avanti qualche passo, cappuccio tirato su.

«Oh si, scusa scusa» e mi infilo in bagno con una profondissima vergogna per la fila di figuracce che sto accumulando da tre giorni a questa parte. E per le occasioni perse, come chiedere a Thomas di quel suo compagno.

Finisco di risistemarmi e mi alzo, esco e per poco muoio: lui è li che giocherella col telefono. I riflessi azzurri sulle piastrelle del bagno mi fanno intuire che stia guardando LoveAlarm. Mi sciacquo le mani con una lentezza esasperante, guardandolo di sottecchi. Ha il viso pensoso, incorniciato da capelli neri e lisci, un naso appena all'insù, con una punta sottile, sovrasta due labbra piene, che non sembrano intenzionate a sorridere facilmente. Il fisico è magro, molto, ha una carnagione piuttosto chiara, coperta da jeans e felpa scelti con poca cura, e due collanine nere di cui non vedo il ciondolo completano la figura.

Alza gli occhi, quando incrociano i miei ho una stranissima sensazione, come quando guardi quei film troppo complicati e ti sembra di non averci capito nulla.

«Ciao»

«Ciao. Sei nuovo?» dico, cercando un tono gentile ma un minimo distaccato.

«Si, mi chiamo Vincent»

«Ciao, sono Ana»

«Si, so il tuo nome. Ti ho messo su LoveAlarm»

Ho una specie colpo di cannone in mezzo al petto, ma non capisco perchè, in fondo lui non si può definire una tipica bellezza maschile, non è nemmeno prestante, anzi sembra più uno di quei tizi della caffetteria belga giù alla fine della strada dove abito.

Tuttavia mi fa uno strano effetto, non dico nulla ed esco imbarazzatissima, quando rientro in classe subisco qualche altra battuta dalla prof ma recupero il mio telefono e me ne vado al posto.

Vincent.

Sul tram, in attesa che parta per riportarci a casa, come una disperata cerco su qualsiasi profilo di Thomas un minimo aggancio a Vincent, ma non lo trovo. So che quando saliranno non potrò avvicinarmi in sicurezza a Thomas senza farmi notare anche da Vincent, così a malincuore aggiungo Thomas su LoveAlert. Immediatamente la app mi propone altri ragazzi come "suggerimento", io scorro e scorro finchè ho il dito indolenzito, ed ecco che finalmente mi spunta lui: Vincent Lamperouge.

Sono dubbiosa, non lo conosco, l'ho notato per la prima volta oggi, perchè dovrei aggiungerlo?

Ma mentre sto facendo tutti questi ragionamenti, l'app si illumina con una grande spunta verde, poi compare la foto di Thomas e la sovrimpressione MATCHED. Thomas mi ha agganciato su LoveAlert, oddio.

Alzo la testa e Thomas è in piedi più avanti all'inizio del corridoio del tram, i nostri sguardi si incrociano. Sarei tentata di distoglierlo e fuggire, ma questo guaio l'ho combinato io aggiungendolo, e provo a sostenerlo, lui lo distoglie e si lascia cadere a sedere nel primo posto, piuttosto distante da me.

che bella sorpresa

il suo messaggio mi spiazza, vorrei dirgli che è stato un equivoco, ma non lo faccio. Questa sensazione di poter veramente interessare non a uno bensì a due ragazzi, mi inebria.

anche per me

magari ci si becca

ok

E non va avanti. Sono piuttosto delusa, tanto delusa, se devo essere onesta. Quando scende, non degnandomi di mezzo sguardo, la delusione si trasforma in rabbia, probabilmente quello che voleva fare era l'ennesimo scherzo idiota che subisco. Tiro fuori il cellulare ed in un impeto metto il cuore a Vincent. LoveAlarm non aspetta che un paio di secondi e la scena si ripete: grande spunta verde, poi compare la foto di Vincent e la sovrimpressione MATCHED.

Lui si gira di scatto, poi torna a scrivere sullo schermo.

E' da quando ci siamo incontrati in bagno che aspetto questo momento e ti assicuro con tutto me stesso che non ti pentirai di avermi aggiunto.

Scusa se ti parlo attraverso un messaggio ma per me le parole sono più amiche quando le scrivo che quando le pronuncio.

Vorrei risentirti più tardi.

Grazie! Più tardi quando?

Se ti andasse, magari stasera alle 22.30, se per te non è troppo tardi ovviamente

Mi ha preso per una ragazzina delle medie? Mi prendo un attimo poi rispondo che non posso garantirgli nulla, devo vedere a casa. Dopo due minuti penso che il mio comportamento sia esattamente come quello Thomas, come quello che avevo detestato.

Ok, ci sarò promesso.

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