Capitolo 2

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Eijirō era ancora in preda al panico quando si precipitò nel suo appartamento e chiuse la porta, prima di appoggiarsi ad essa.

E se si fosse scopato quella torta?

Doveva aspettare. E se non l'avesse fatto? Non aveva modo di sapere cosa il biondo avrebbe scelto di fare con il suo regalo, ma sperava davvero che Katsuki apprezzasse la torta in ogni caso.

Cercò di darsi da fare per le successive due ore, fino a quando Tetsutetsu gli disse di sedersi perché era fastidioso, camminava costantemente e spostava le cose. Si sedette come richiesto e cercò di concentrarsi sulla tv, ma il suo telefono squillò a metà del dramma poliziesco preferito di Tetsu e lui balzò in piedi, rosso in viso quando si rese conto che era il suono di una notifica di un video in diretta sul sito web di Katsuki.

Oddio.

Non rispose nemmeno al suo amico quando lo chiamò per chiedergli dove stesse andando.

Eijirō chiuse a chiave la porta della sua camera da letto, i pantaloni erano già a metà gamba, abbassati fino alle ginocchia, quando afferrò gli auricolari e si gettò sul letto. Il cuore gli batteva forte nel petto mentre cliccava il link al video.

«Ma ciao puttanella! Ti sono mancato?».

Katsuki aveva praticamente sogghignato verso la telecamera, mentre prendeva una scatola, la scatola, e la posava sul pavimento. «A quanto pare ho un vicino molto sexy, e questa me l'ha data prima...». Katsuki sorrise compiaciuto ed Eijirō deglutì.

L'aveva appena chiamato sexy.

Katsuki aveva appena detto a tutto il suo pubblico che Eijirō era sexy!

Katsuki si tirò la maglietta sopra la testa e la gettò da parte, prima di infilare i pollici nella cintura dei jeans attillati per farli scivolare lungo le gambe. Non indossava biancheria intima.

«Me la scoperò mentre immagino il suo culo stretto. E mi guarderai immaginare di stare con qualcuno che non sei tu.». La sua voce era diversa da quella che aveva nella vita reale, più dolce, ma ancora in qualche modo ruvida, più pacata delle sue urla rabbiose e dei suoi scatti, e assolutamente grondante di peccato mentre mostrava i denti in un altro sorriso e si inginocchiava sul pavimento.

Il cazzo di Eijirō avrebbe potuto rompere il legno con la forza con cui lo sentì gonfiarsi mentre il biondo apriva la scatola, piegava i lati contro il pavimento e diceva: «Oh cazzo. È un bravo ragazzo. Mi divertirò...», poi si leccò le labbra.

Oddio.

Bravo ragazzo.

Katsuki lo aveva definito un bravo ragazzo.

Il cazzo di Eijirō si contrasse così violentemente che batté sul suo ventre e poi tornò giù. Si bagnò le labbra e resistette all'impulso di toccarsi mentre il suo respiro diventava corto, ritmato.

Katsuki sfiorò con due dita la crema al burro aromatizzata alla vaniglia e tirò fuori la lingua. I suoi occhi si chiusero mentre leccava per testare il sapore, prima di gemere e far scivolare le dita in bocca per succhiarle rumorosamente.

C'era una specie di chat nella parte inferiore del video e i messaggi degli spettatori avevano iniziato a spuntare rapidamente.

Jenna69: Dio, vorrei essere quella torta tipo ora.

Big_Dick_Dave: Cazzo, sono già duro come una roccia.

Jenna69: ha donato $ 30

I-Suck-Bananas: Vieni su quella torta Bakugō !

Big_Dick_Dave: oh sai che lo farà.

DeGrAdE mE dAdDy: dovrebbe chiamare il suo vicino e farlo guardare anche lui.

Big_Dick_Dave: Se fossi il suo vicino di casa starei implorando in ginocchio solo per leccargli la torta dal cazzo una volta che ha finito.

Oh cazzo. Magari.

Eijirō si lamentò e chiuse la chat-bar per dare a Katsuki tutta la sua attenzione mentre altre due persone donavano i loro soldi. Il biondo si stava leccando altra crema al burro dalle dita, sorridendo alla telecamera mentre se le toglieva dalla bocca lentamente, lucide di saliva.

«Guardami. E ricorda: questa volta non è per te. Sei solo fortunato che ti lascio guardare!», disse, con tono fermo e deciso.

Eijirō rabbrividì e si morse il labbro inferiore. No, questo video era totalmente per lui, solo su di lui. Katsuki avrebbe afferrato il suo dildo in modo da poter immaginare il suo vicino sexy che lo inculava, ma era già pericolosamente vicino a venire e il biondino non aveva ancora iniziato a scopare la torta.

Katsuki rivolse la sua attenzione al suo nuovo giocattolo per il proprio cazzo e sorrise, prima di infilare due dita dritte nel bordo della torta, affondandole in diagonale. Le tirò fuori e si morse il labbro, combattendo visibilmente un brivido mentre iniziava a scopare con le dita quella cosa fortunata, probabilmente per farsi un buco con cui giocare. Affondò leggermente l'altra mano nella crema al burro e la trascinò sulla parte superiore, prima di abbassarsi per avvolgerla intorno al suo cazzo, già duro come una roccia.

«Chissà se a quel ragazzo gli piace così... disordinato...» Borbottò tra sé e sé mentre si muoveva lentamente e Eijirō si alzò piagnucolando mentre annuiva rapidamente e afferrava la propria lunghezza. Non mosse ancora la mano, ma si limitò a aggiustare la mano mentre Katsuki tirava fuori due dita arricciate dalla torta e se le infilava in bocca con un altro lurido gemito.

«Dio... Cioccolato con glassa alla vaniglia. Potrei succhiarlo direttamente dal suo cazzo. E nessuno di voi potrebbe guardare. Perdenti!». In realtà stava parlando come se avesse più di una persona nel suo pubblico questa volta, e il fatto che l'intero video riguardava il suo dono e che il biondo stesse palesemente congedando il resto dei suoi spettatori fece sentire Eijirō davvero dannatamente speciale.

E, onestamente, non aveva mai pensato di spalmarsi la torta sul cazzo prima in vita sua, ma lo avrebbe fatto in un batter d'occhio solo per sapere come si sentiva quella bocca peccaminosa intorno a lui.

Katsuki smise di muovere le dita sul membro e si spostò in avanti, allargando le ginocchia mentre avvicinava la scatola con torta con entrambe le mani. La punta delle dita affondò nei lati della vaschetta mentre si avvolgeva il cazzo con quell'impasto, con un gemito sommesso e abbassando la testa all'indietro.

«Oh cazzo, sì! Voi sporchi pervertiti non avete idea di quanto sia bello in questo momento! Era da un po' che non mi fottevo una torta...». La sua testa si sollevò lentamente e un sorriso malizioso gli squarciò il viso mentre fissava Eijirō: «Ed è ancora meglio che sia un regalo e che lui non abbia idea di cosa ci sto facendo...». Passò la punta della lingua su un canino corto e affilato e roteò i fianchi.

Maledetto. Oh cazzo-

Eijirō non riuscì nemmeno a fermarsi quando la sua mano iniziò a muoversi, su e giù a tempo con le spinte poco profonde di Katsuki. Non accelerò quando lo fece il biondo, ma la sua bocca si spalancò e si sentì ansimare sinceramente mentre Katsuki cadeva in avanti per sostenersi su una mano scivolosa con un grugnito mentre scopava più forte.

L'altra mano di Katsuki affondò nel lato della torta, affondando le dita nella crema al burro, nell'umido impasto al cioccolato mentre emetteva un altro gemito disperato e mostrava denti perfetti nel sorridere. Era così concentrato a scopare quella cosa che ora ignorava completamente la telecamera.

Le sue guance e la clavicola erano arrossate dall'eccitazione e i suoi occhi si chiusero mentre si mordeva il labbro inferiore e gemeva: «Oh sì... Così baby...». I suoi fianchi si fermarono per un momento, prima che i suoi occhi si aprissero di scatto e sbattesse le palpebre come se avesse completamente dimenticato dove si trovava per un secondo. Abbassò lo sguardo sulla torta, ancora completamente concentrato su di essa, mentre le sue dita affondavano in profondità, prima di strapparne un pezzo dal lato e portarlo al viso.

Briciole di cioccolato e glassa gli si spalmarono sulle labbra, le guance e il mento, mentre si infilava un boccone in bocca e gemeva intorno ad essa, con gli occhi che giravano all'indietro per il piacere mentre spingeva più velocemente.

E, all'improvviso, era diventato come una specie di animale, che si spostava un po' verso l'alto in modo da avere due mani libere, afferrando così la torta con entrambe e per tirarla ancora più vicino, raccogliendo la glassa dai lati in modo scomposto. Se la spalmò sulle labbra e lungo il collo fino a un pettorale muscoloso, stuzzicandosi il capezzolo con le dita sporche mentre si infilava l'altra mano in bocca per succhiare quattro dita contemporaneamente.

«Cazzo! Mi farai esplodere... », disse, rivolto alla torta, ed Eijirō gemette perché Katsuki aveva già detto che stava immaginando che quella cosa fosse il suo di culo. Accelerò solo un po' il ritmo, trascinando in quel movimento tutti i suoi copiosi umori, mentre sbuffava un respiro pesante attraverso il naso.

«Cristo! Oh, cazzo! Sei così buono cazzo!». Il tono sensuale che aveva negli altri video era scomparso, la sua voce era ruvida e roca, come quella che aveva di solito, nella vita reale. Sembrava quasi arrabbiato, possessivo e meschino, come se il suo unico obiettivo nella vita fosse quello di rovinare quella torta. Un altro pezzo venne strappato via e Katsuki si riempì la bocca con un ringhio, i muscoli delle cosce e gli addominali si flettevano e si irrigidivano mentre schioccava i fianchi in avanti quasi brutalmente più e più volte fino a quando la torta non riuscì più a mantenere la sua forma.

Il biondo schiaffò una mano sulla parte superiore della scatola e ringhiò: «Stai fermo, cazzo! Ho quasi finito!». Come se stesse parlando con una persona e Eijirō sentì il calore spargersi attraverso lo stomaco, il fuoco scorrergli nelle vene a quel tono di comando. Era troppo tardi per fermarsi, mentre la sua mano lo portava velocemente al limite e il respiro gli si congelava nei polmoni. I suoi fianchi si stavano già sollevando dal letto quando il respiro di Katsuki si interruppe e i suoi fianchi si fermarono improvvisamente, prima che un forte gemito, quasi di sollievo, esalasse dalla sua gola.

Eijirō esplose con fiotti copiosi quando l'eco del video e il gemito di Katsuki risuonarono dall'appartamento di sopra. Schizzi di sperma lo colpirono in faccia e lui chiuse un occhio, mentre si sforzava di liberarsi, digrignando i denti per non gemere troppo forte.

Katsuki crollò in avanti, poggiandosi su una mano sporca e appiccicosa di torta, mentre il suo petto si sollevava. Era coperto di crema al burro e briciole di cioccolato, mentre un lento sorriso gli muoveva il viso e fece una risatina senza fiato, guardando finalmente di nuovo verso la telecamera.

«Oops! Mi sono fatto prendere un po' la mano... Chissà se ha sentito? A mia discolpa, è davvero una bella, fottuta, torta!». Katsuki ridacchiò e si tirò fuori, prima di affondare le dita nella parte superiore di quella poltiglia, separandola mentre girava la scatola su cui si trovava. Lo sperma fuoriuscì lentamente dall'impasto, colando e raggrumandosi sul bordo: «Guarda quanto sono venuto... Peccato che tu non sia qui per pulire dopo di me, eh? Ci si vede in giro, pervertiti. E datemi i vostri soldi. Soprattutto tu che sei appena venuto!», detto questo, Katsuki si alzò e si chinò per spegnere la telecamera e chiudere la diretta.

Il video si interruppe su un'inquadratura ravvicinata del cazzo del biondo, coperto da torta e sperma, che si stava già ammorbidendo quando risuonò il clik di fine registrazione.

«Gesù Cristo!», Eijirō sussurrò e lasciò cadere il telefono sul letto mentre afferrava alla cieca i fazzoletti per pulirsi il viso. Era venuto dappertutto. E il suo cervello confuso non era stato abbastanza intelligente da dirgli di togliersi la maglietta prima di masturbarsi, senza fazzoletti per prendere tutto quello sperma. Alzò gli occhi al cielo e si mise a sedere, togliendosi la maglietta sporca da sopra la testa dopo aver staccato gli auricolari dalle orecchie.

Si lasciò cadere di nuovo dopo aver usato il tessuto per pulirsi la mano, gettandola dall'altra parte della stanza, un canestro perfetto nel cesto della biancheria, prima di aprire la chat per dare un'occhiata.

Jenna69: Oh mio Dio, la sua voce! Sembra un animale. Voglio che mi dica che sono una cattiva ragazza così.
Jenna69: Donato 10$

I-Suck-Bananas: giusto?? Normalmente non parla così. Voglio essere il suo prossimo.

Big_Dick_Dave: porca puttana B ci sta dentro.

Big_Dick_Dave: Donato 20$

PopsicleBitch123: Donato $ 15

Big_Dick_Dave: Oh cazzo, gli ha detto di non farlo-

OralFixation: Amo un uomo.

I am a baby: oddio, è stato così eccitante. Grazie Bakugō!
I am a baby: Donato: 50$

DeGrAdE mE dAdDy: Donato 20$

Big Red: Donato 30$

Eijirō chiuse la scheda quando spuntarono altre donazioni ed emise un sospiro infastidito. Merda. Avrebbe dato di più, ma per una volta doveva pensare ai suoi risparmi invece che al suo cazzo. Si ritrovò così a ridere sottovoce di se stesso mentre si alzava dal letto e afferrava un pigiama largo e dei pantaloni da salotto per la serata. Uscì dalla sua stanza e si diresse velocemente attraverso il soggiorno verso la cucina.

Tetsu aveva preparato il pasto prima perché aveva il giorno libero, quindi Eijirō prese una vaschetta di cosce di pollo saltate in padella e fagiolini dal frigorifero e la cacciò nel microonde. Batté il piede mentre aspettava che si riscaldasse e afferrò una lattina di birra dal frigo.

«Sei davvero saltato in piedi per andare a masturbarti bro?», Tetsutetsu gli lanciò un sorriso sornione ed Eijirō si sentì arrossire.

«Erezioni improvvise, bro. Che cosa posso dire?», e si strinse nelle spalle come se niente fosse e si gettò sul loro divano monoposto con un sospiro mentre apriva la birra e ne beveva un sorso. «Che mi sono perso?»

«Oh, Maya è stata rapita perché ha capito chi è l'assassino, e tutti stanno cercando di rintracciarla.», disse immediatamente Tetsutetsu, con gli occhi già fissi sullo schermo, mentre afferrava una manciata di popcorn salati e se ne riempiva la bocca, prima di sorseggiare la sua birra mezza vuota.

«Oh cazzo. Darius prenderà a calci qualcuno tra un po'. E in realtà sono un po' sorpreso che Shinsō non sia qui... Di solito lo è quando hai un giorno libero.».

«Eh? Oh, no, era al lavoro, quindi ha mi ha semplicemente chiamato mentre era in pausa. È sempre stato solo sesso, ma penso che ora mi piaccia davvero, sai?». Tetsu si infilò altri popcorn in bocca e parlò con la bocca piena, «Dice che dovremmo prendere qualcuno per avere un threeshom-», deglutì. «Ma tipo... è più facile a dirsi che a farsi, giusto? Io non so come flirtare neppure fosse per salvarmi la vita, e lui sembra letteralmente uno che ti schiaffeggerebbe piuttosto che baciarti. Nessun ragazzo sano di mente si getterebbe tra di noi, bro.»

Eijirō arrossì un po', ma annuì mentre posava la birra sul tavolino e si preparava a mangiare: «In un certo senso ho capito. Io mi blocco quando provo a parlare con un ragazzo sexy. Voglio dire, guardami bro, sono abbastanza sexy anch'io! Non dovrei... non lo so... farmi annodare la lingua come un adolescente che arrossisce. Quest'anno compio vent'anni, sono un vigile del fuoco e ci moriresti sui mie addominali. E invece no. Ho solo nnggghhh-», e agitò un pezzo di pollo prima di infilarselo in bocca mentre Tetsu rideva e infine questi lo guardò, puntandogli contro il dito.

«Ah! Fanculo! Una volta ho provato a rimorchiare un ragazzo in un bar, mi sono innervosito, gli ho detto che mi piaceva il suo naso e quando sono andato a prendere qualcosa da bere me lo sono versato addosso. Sono un disastro come gay. E tu sei più che "abbastanza sexy" bro! Sei dannatamente stupendo e il tuo corpo è perfetto!».

Eijirō ridacchiò e scosse la testa: «Cosa ho fatto per meritarmi un fratello come te? Grazie ragazzone, ma tu sembri davvero una statua greca. Potresti essere stato scolpito nel marmo! Inoltre, senza offesa, ma quella storia è ridicola e ti prenderò in giro per almeno una settimana...»

«Sì, ma il mio cazzo è molto più grande di quello di quelle statue! E giuro... Avresti dovuto essere lì! È stato peggio di persona. Se non fosse stato per questa cosa degli "amici con benefici" che ho in corso con Hitoshi, non credo che avrei scopato per un intero anno!». Dalla televisione risuonarono degli spari e Tetsu riportò improvvisamente la sua attenzione sullo schermo. «Oh merda! Ci sta andando giù pesante. Il nostro ragazzo sexy Darius è paaazzo! Uff, a vederlo così, mi fa venire tanta sete. Ho bisogno di bere...» e trangugiò l'ultimo sorso birra con n rumore assurdo, tanto che sembrava uno scarico ostruito.

Eijirō sbuffò una risata contro il suo prossimo boccone di pollo e fagiolini e si concentrò anche lui sulla tv, guardando il detective alto, scuro e bello fare un barrel roll e gridare verso sua moglie mentre un'auto prendeva fuoco per qualche motivo sconosciuto. Era un telefilm ridicolo e drammatico, vera tv-spazzatura, ma riusciva a far passare loro un'oretta divertente.

---

La mattina dopo Eijirō si alzò alle sei del mattino e prese due vaschette di cibo già preparato dal frigo per andare al lavoro, le gettò nella borsa del pranzo, assieme ad un un frullato proteico mentre agguantava due uova sode spellate, se le infilava in bocca e si pettinava i capelli, acconciandoli poi in una corta coda di cavallo. Afferrò la spazzola prima che potesse dimenticarsela e farsi rimproverare per averla lasciata di nuovo in cucina. Poi si affrettò a prepararsi e a lavarsi i denti quando sentì suo bro gemere dalla sua stanza, mentre gli diceva di smetterla di fare casino perché aveva un turno di notte alla stazione più tardi e voleva dormire tutto il tempo utile possibile.

«Mi dispiace! Ora vado! Probabilmente ci vediamo più tardi quando cambieranno i turni! Buona giornata, bro!», esclamò, mentre si affrettava lungo il corridoio.

Controllò l'orologio e si morse il labbro.

Almeno non era in ritardo; se l'sarebbe cavata benissimo in tempo se non avesse perso il treno.

Saltò gli ultimi cinque gradini e atterrò con un tonfo sordo e un sorriso, raddrizzandosi anche mentre avanzava.

«Gesù, fottuto Cristo! Così sì che ti rompi le caviglie, idiota!» Una voce rabbiosa e burbera risuonò e attraversò le viscere di Eijirō. Fece scattare la testa e vide Katsuki appoggiato al muro con sigaretta elettronica in mano, che lo guardava dall'alto in basso.

Oh, merda!

La faccia di Eijirō minacciò di prendere fuoco immediatamente, ma lui fece una risata che sperava non suonasse strana o forzata e scrollò le spalle: «Lo faccio sempre quando sono un po' in ritardo!», spiegò e si grattò un lato della testa con un sorriso.

Katsuki alzò un sopracciglio e sorrise, guardando per un lungo momento la borsa del pranzo del supereroe Crimson Riot che il ragazzo teneva tra le mani, come se stesse cercando di vederci attraverso. «Beh, non voglio trattenerti, Kirishima.» Aspirò un tiro dalla sigaretta e soffiò fuori un fumo leggermente profumato di tabacco. «In realtà, dal momento che chiaramente non hai messo su magicamente tutta quella carne, volevo chiederti se conosci una buona palestra nella zona. Ho bisogno di bruciare le calorie della torta.». Sorrise come se sapesse qualcosa che Eijirō non sapeva, e il rosso dovette soffocare una bestemmia, perché lui in realtà sapeva. «Oh! E grazie: mi è piaciuta molto.»

Sì, aveva visto quanto.

«Sì, ehm, la torta è fantastica.»

Ripigliati, idiota! Si ammonì in silenzio e fece un respiro profondo, prima di mostrare i denti in un sorriso molto più sicuro di quanto non si sentisse in quel momento. Lo sguardo di Katsuki si spostò tra i denti e il suo sopracciglio si sollevò di poco.

«La palestra che frequento è davvero buona! Hai un pezzo di carta o qualcosa del genere? Ti scrivo l'indirizzo... Ha un prezzo ragionevole e ha ottimi servizi. Come hai detto tu, non mi sono svegliato così un giorno, ci ho passato un bel po' di tempo..».

Katsuki sbuffò. «Merda. Ha parlato capitan ovvio. Scrivilo qui.», e tirò fuori il telefono e lo sbloccò, prima di agitarlo quasi con impazienza. Eijirō deglutì nervosamente e si avvicinò per prenderlo. Scrisse rapidamente il nome e l'indirizzo della sua palestra nella app di appunti e restituì il telefono con un sorriso amichevole mentre una vocina nella sua testa gli urlava di non spifferare accidentalmente il fatto che sapeva che il biondo si era scopato quella torta.

Katsuki prese il telefono e lo infilò nella tasca dei pantaloni della tuta senza dire una parola, mentre guardava i bicipiti di Eijirō, che stava per scusarsi goffamente quando il biondo parlò: «Contrai il braccio per me, avanti.».

In realtà non era una domanda, era più una richiesta seria, e Eijirō fece immediatamente come gli era stato detto, sollevando il braccio che non teneva il pranzo per farlo flettere.

Katsuki tirò un'altra boccata dal suo vaporizzatore e la soffiò fuori attraverso il naso, prima di infilare quell'aggeggi in posizione verticale nella cintura dei suoi pantaloni. Sollevò lentamente una mano ed Eijirō quasi scattò via, perché sapeva che il biondo stava per toccarlo, ma non era sicuro di riuscire a mantenere una faccia seria o a non gemere e così spaventare il suo sexy vicino e farsi dare dello strambo.

La pelle della mano di Katsuki era sorprendentemente ruvida e un po' rovinata. Il biondo emise un suono contemplativo mentre stringeva leggermente prima di lasciarsi andare, un tocco troppo breve. «Non male, Kirishima, ma mi sa che farai tardi...», disse in modo esplicito, mentre l'intero mondo di Eijirō ruotava sul suo asse nella sua testa e si concentrava solo sul fatto che Katsuki si era toccato con quella stessa mano la notte precedente.

Aveva succhiato la torta da quelle dita mentre gemeva.

La realtà lo schiaffeggiò quando afferrò appieno le parole del biondo e si irrigidì: «Merda, hai ragione! Ciao Bakugō, ci vediamo in giro!», gli urlò da sopra la spalla con un cenno all'indietro mentre si voltava e correva attraverso il parcheggio.

---

Passarono tre giorni prima che Eijirō rivedesse Katsuki. Ma era sullo schermo del suo telefono mentre teneva la maglietta alzata con i denti, la mano avvolta intorno al suo cazzo mentre il biondo arrotolava un preservativo su una melanzana, che alla fine non era così bulbosa come al solito. Sorrise e si lasciò cadere in avanti sulle mani e sulle ginocchia in una cucina un po' troppo simile a quella di Eijirō.

Il biondo ansimava e quasi piagnucolava mentre provava a inserire l'estremità più spessa della melanzana dentro di sé, mordendosi l'avambraccio mentre gemeva per quell'intrusione, prima che la verdura finalmente affondasse in lui del tutto.

Eijirō venne quando il biondo lo fece, ansimando e gemendo, assolutamente disperato nel voler infilare il suo cazzo nello stesso Katsuki.

Eijirō è diventato più consapevole del cibo con il passare delle settimane e aveva iniziato a toccarsi esclusivamente con i video del suo fantastico vicino del piano di sopra.

L'ultimo era stato mentre Katsuki stava nella sua piscina gonfiabile, che si masturbava mentre si versava addosso un'intera casseruola di salsa al cioccolato bianco raffreddata. Era nei suoi capelli, nella sua bocca... dappertutto.

Il biondo era un totale disastro ed era perfetto.
Ed Eijirō si ritrovò ad essere ancora un po' più preso.

Merda!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro