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Arrivai davanti casa di Logan.
Definirla così era strano, in fondo fino a poco fa questa era casa mia.

Suonai il campanello con un po' di timore.
Come se stessi rivivendo la scena, ricordai il volto di Thomas quando uscì da questa porta, quel litigio...iniziai a sentirmi in colpa, come se questo non fosse il posto in cui dovrei essere.
Feci un passo indietro ma Logan aprì la porta.

-Ciao.- disse con un sorrise splendido.

Si avvicinò a me, mise una mano attorno alla mia vita e mi tirò a sé, posò le sue labbra sulla mia guancia e sorrisi irrimediabilmente.

-Sei bellissima.- disse allontanandosi leggermente da me.

-Come sempre.- dissi sorridendo.

Non mi avrebbe piegata con i suoi complimenti.

-Entra pure.- disse spostandosi dalla porta.

-Grazie.- sussurrai.

-Non devi ringraziarmi, questa sarà per sempre casa tua...-

Dovevo ammetterlo, quelle parole mi facevano un certo effetto. Sorrisi.

-Quindi dove andiamo?- chiesi cambiando discorso.

-A vedere le stelle.- rispose sorridendo.

Iniziai a ridere, ero convinta mi stesse prendendo in giro ma il suo viso mi dimostrò il contrario.

-Davvero?- domandai incredula.

Lui sorrise e disse: -Ti ho mai mentito?-

In effetti non l'aveva mai fatto, non mi aveva mai detto una bugia da quando ci conoscevamo.
Scossi la testa e sussurrai un leggero "no" abbassando lo sguardo.

Lo sentii avvicinarsi a me, ma io mi scansai, proprio come avevo deciso a casa.

-Portami a vedere le stelle.- dissi senza pensarci troppo.

Avevo deciso che d'ora in poi non mi sarei tenuta nulla dentro, avrei detto tutto ciò che pensavo, anche la più piccola stupidaggine. Non volevo avere rimpianti.

Logan sorrise e mi portò fuori casa trascinandomi per mano. Aveva la moto parcheggiata lì vicino, ma non la prese, decise di andare con la macchina.
Salimmo e lui, da vero gentiluomo, mi aprì la portiera.

-Grazie.- dissi sorridendo.

Salii in macchina e poi lui fece lo stesso.
Il viaggio iniziò subito, Logan aveva una guida piuttosto turbolenta ma questo non mi dispiaceva.
I finestrini erano completamente abbassati ed il vento mi scompigliava i capelli.

-Ti arriva troppa aria?- domandò preoccupato.

Mi faceva piacere il suo voler essere dolce, ma c'era qualcosa che non mi convinceva.

-Da quando sei così gentile?- chiesi diretta.

-Che?- domandò con sguardo confuso.

-Mi hai sentita.- risposi diventando sempre più seria.

-Voglio solo essere gentile, voglio che tu sia felice a causa mia.- disse continuando a guardare la strada.

Il volto di Logan non aveva più il suo smagliante sorriso, divento serio ma allo stesso tempo sembrò sincero. Involontariamente sorrisi.
Era proprio ciò di cui avevo bisogno, essere felice.

***

Durante il viaggio non parlai a meno che non fu Logan a farmi delle domande a cui servivano obbligatoriamente delle risposte.
Fortunatamente non cacciò l'argomento Thomas, non volevo pensarci troppo, volevo semplicemente godermi la serata.

Parcheggiammo l'auto lungo una strada.

-Quanto manca?- chiesi scendendo dalla macchina.

-A piedi ci vogliono cinque minuti all'incirca.- rispose aprendo il cofano dell'auto.

Mi avvicinai a lui curiosa di vedere cosa stesse prendendo, vidi uno zaino nero ed inevitabilmente gli feci quella domanda: -Cos'hai portato?-

-Un telo.- rispose guardandomi dall'alto.

-E tu hai portato uno zaino per un solo telo?- chiesi ridendo.

-Tu trovi sempre qualcosa per cui lamentarti?- domandò invece lui chiudendo il cofano con una mano sola mentre con l'altra teneva lo zaino.

Lo guardai da capo a piedi, indossava un paio di jeans ed un maglia nera dalla quale si intravedeva una collana d'oro. Spostai lo sguardo ancor di più verso l'alto ed incontrai i suoi occhi che mi stavano fissando.

-Che c'è?- chiese accennando un mezzo sorriso.

-Anche tu sei bello.- dissi pensando un po' troppo ad alta voce.

Si, non volevo avere rimpianti, ma dovevo anche dosare il modo in cui dicevo le cose.
Rimasi immobile sperando di aver solo immaginato di averlo detto, ma il mezzo sorriso di Logan divenne un sorriso a trentadue denti, poi tornò quasi serio ed avvicinò il suo corpo al mio, con la sua mano libera alzò il mio viso verso l'alto facendo incastrare i nostri sguardi.

-Come sempre.- disse accennando un altro sorriso.

Sentivo il cuore uscirmi dal petto, questo era il momento di scansarsi, ma il mio corpo decise di fare il contrario, si avvicinò leggermente di più e poi sorrisi.

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17 Agosto 2022, 00:17

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