Quarto pensiero ( Una storia d'amore)

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E chiamatelo caso.....

" La pigrizia andò al mercato ed un cavolo comprò.
Mezzo giorno era suonato quando a casa lei tornò.
Mise l'acqua, accese il fuoco, si sedette e riposò
e così a poco a poco anche il sole tramontò".

Successe e non ne so il motivo, che i miei nonni materni decisero di comprare un appartamento a Piacenza. Non ho mai chiesto il perché, da piccola ero poco curiosa di ciò che per me non aveva interesse.
Bimba sulle nuvole.
Ma guarda il caso, fu questo rampante trentenne di nome Angelo e la sua ditta ad occuparsi dei lavori.
In seguito decisero di "rimodernare" il bar.
E chiamarono di nuovo lui per il lavori.
Avvenne così l'incontro.
Alla mia bella mamma piaceva questo ragazzo, diverso. Diverso perché non la
degnava di un solo sguardo. Credo solleticò la sua vanità.
Così un giorno prese coraggio, un coraggio che lei comunque aveva, e gli chiese

< C'è festa domenica, si balla! Vieni Angelo?>

<E che ci vengo a fare?>

Ahahah! Me lo raccontava sempre la mamma! Il loro primo approccio. Ma di fatto mio padre non era così indifferente, al contrario di lei era solo più timido o riservato.
Con quella risposta intendeva sottolineare che non sapeva ballare e non gli interessava....il ballo.
Ma guarda caso, quella domenica si presentò eccome!!!
E così ebbe inizio una storia d'amore.
Quel tipo di amore che non dura una stagione estiva, non dura pochi mesi o anni.
Fu il beato, immaginifico, irragiungibile, per sempre.





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