Capitolo 1 Avenger's sex tape

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Steve aveva sentito vibrare il telefono. Una mail da...Barton... Inviata in risposta ad una del protocollo generale dello S.H.I.E.L.D., la comunicazione trasmessa a tutti, a seguito della conclusione dell'emergenza maltempo. L'aprì e notò un file allegato. Un filmato. Cominciò a visionarlo, come gli altri nella stanza.

Non era di lavoro, però...intravide l'immagine di un uomo nudo, in piedi e di spalle, i glutei e la schiena in bella vista, riconoscendone la fisionomia e la muscolatura. Porca miseria! Che roba era? Un video porno, pareva, accidenti! L'inquadratura, nitida e ben girata, gli fece pensare al sistema di sorveglianza professionale che gli Avengers avevano a casa propria, un regalo del maniacale Fury. Lo sfondo, un poster gigante di un torneo di tiro con l'arco, a cui aveva assistito molti anni prima - appeso sopra il letto - e che aveva visto il Falco vincitore assoluto, gli confermò che fosse l'appartamento di quest'ultimo. Non ebbe dubbi sull'identità del maschio e, quando quello si sedette al bordo del letto, accendendosi una sigaretta, intravide la persona stesa nel suo talamo.

Nuda e bellissima, illuminata dal chiarore della luce naturale che filtrava dalla finestra, dormiva l'agente Tyler...Rafflesia...porca puttana, la scommessa! Fanculo Stark!

'Chiamatemi gli agenti Barton e Tyler, subito' gridò.

Nessuno dei colleghi replicò, né si mosse per farlo, neanche Bucky! Erano intenti nella visione, molto presi...

***

Con la mano destra, Clint le aprì leggermente le rosee carni dell'intimità, per guardare meglio l'oggetto del suo desiderio. Con il pollice della sinistra, le lambì, delicato, il morbido bocciolo che tanto aveva in evidenza. Era la stessa mano con cui teneva la sigaretta, e la cosa lo intrigò ancor di più. Due peccati, insieme...il tabacco e la sua Venere.

Non le avrebbe fatto alcun male, voleva solo...in quell'istante, alzò gli occhi ed incrociò quelli di lei, che si stava destando. Le lunghe ciglia scure rivelarono il più bel paio di iridi che avesse mai visto in vita sua, di quel violetto cangiante che lo aveva ammaliato nel corso della giornata e della notte precedente e... da quando la conosceva.

Rafflesia, stupita di un simile risveglio inaspettato, non disse nulla, sospirando.

Lui aumentò la cadenza e l'intensità del tocco 'Voglio vederti godere...sei così bella, quando vieni...ancora più bella'. Era tenero ed eccitato, il suo bisbigliare le aveva provocato la pelle d'oca.

Continuò a fissare gli occhi azzurrissimi del partner. In capo a pochi attimi, inarcò la schiena, ed allargò leggermente le cosce, lussuriosa, esponendo maggiormente il proprio fiore alla vista dell'uomo. Respirava affannata...gli prese la mano destra libera e incrociò le dita con le proprie, sorridendo.

Si era meravigliata del livello erotico in cui l'aveva trascinata...freddo, distante e rigido sul lavoro, come lei, passionale e sfrontato fra le lenzuola; era stato aggressivo, brutale e prepotente, era la prima volta che lo faceva in un modo tanto violento...ma altrettanto piacevole!

Il Falco si portò la cicca alla bocca e la penetrò, a fondo, con le dita della mano sinistra, il pollice appoggiato al pistillo carnoso, in un doppio movimento che la fece contorcere; il boschetto scuro grondava dei suoi umori vischiosi, profumati di carnalità, il corpo squassato da lunghissimi brividi, le mammelle tumide e piene, i capezzolini turgidi, le labbra gonfie, dove l'aveva morsa a sangue. Percepì una prima vibrazione, in lei, accompagnata da un gemito ad alta voce, e, velocemente, prese un'ultima boccata di fumo, prima di gettare il mozzicone, nel bicchiere posto sul comodino.

Balzò su Rafflesia, trapassandola, con tutta la forza che aveva, in maniera quasi animalesca; la ragazza lo avvinghiò, con le gambe, e lo strinse, con un braccio, sulla schiena, ansimando...la sua mano sinistra intrecciata con la propria destra, sempre.

Barton sentiva i suoi spasmi che battevano, ridondanti, sulla propria rigidità, i più intensi, i più gradevoli; spinse, potente, poderoso, affamato un'altra volta di lei, gli occhi incollati ai suoi, la bocca che aderiva alla sua...prima di spargere un fiotto immenso di caldo piacere in quella creatura divina e di emettere un roco e tormentato grido.

***

Rafflesia e Clint entrarono in sala, casualmente, nell'istante in cui gli Avengers, al completo, avevano finito di visionare il filmato; quelli alzarono i volti dai loro telefoni, fissandoli, attoniti.

'Falco, sei impazzito?! Ti ha dato di volta il cervello? E' per la scommessa?' il Capitano mormorò. Lo aveva lasciato senza parole! Quel comportamento non era da lui!

'Quale scommessa?' gli domandò la Tyler, voltandosi.

Barton, pallido, si rammaricò di non aver avuto il coraggio di confessarglielo prima; ci aveva riflettuto ed anche che si sarebbe inquietata a morte. In fondo, era un peccatuccio veniale e non c'entrava nulla con quanto accaduto negli ultimi giorni. Perché Steve, di prima mattina, già rompeva con quella vicenda e lo aveva messo in mezzo? Aveva lo sguardo incazzato di quando l'aveva fatta grossa!

'Clint, hai risposto, con una tua e-mail, a quella del protocollo generale, allegando un filmato! E' stata inviata a tutti i dipendenti della base, noi compresi. Tenetevi forte, è roba grossa!' Tony non sorrideva affatto. Aveva capito, dalla faccia attonita del collega, che il messaggio non era partito volontariamente.

La moretta tolse lo smartphone dalla tasca posteriore dei pantaloni della tuta, con cui si era allenata, e visualizzò l'allegato. Sgranò gli occhi, sconvolta; Barton al suo fianco gemette, guardando lo schermo.

Terminando di vederlo, si girò di nuovo, verso di lui, gelida 'Perché ci hai ripreso? E senza dirmelo?'.

'Per la scommessa, ovvio!' Bruce ribadì.

Il Falco sussurrò, imbarazzato a dismisura 'A suo tempo, avevo impostato la videocamera per quella storia, ma stamattina ho distrutto il filmato e l'ho messo nel cestino del computer...solo che...cavolo, in quel momento si è bloccato ed avevo la posta elettronica aperta sulla e-mail trasmessa dall'Agenzia...forse ho fatto un pasticcio, miseriaccia...non lo avrei mai spedito, figurati!'.

'Quale scommessa?' La Tyler sollecitò, provando a rimanere calma; doveva capire, con esattezza, l'accaduto. Dentro si sentiva ribollire!

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