«Non ci posso credere che le hai detto di sì!»

La mia voce riecheggia nella radura, tremante di rabbia e preoccupazione. Bellamy mi guarda con quella sua espressione calma, che riesce sempre a farmi sentire come se stessi esagerando. Non lo sopporto quando fa così, ma allo stesso tempo, so che ha ragione. Siamo sopravvissuti a tanto, ma Madi è ancora una bambina.

Bellamy scuote la testa e sorride appena, il suo sorriso rilassato che mi irrita e conforta allo stesso tempo.

«Dalle tregua, Clarke. Starà bene. È con Indra e Gaia. Cosa vuoi che possa succedere?»

Lo fissi incredula.

«E se ancora non sappiamo se ci sono pericoli?»

La mia voce si spezza alla fine, tradendo la mia ansia.

Bellamy si avvicina a me e mi prende le mani, il suo tocco caldo e rassicurante.

«Hai sentito Lexa? Noi siamo gli ultimi rimasti».

Lo guardo negli occhi, cercando conforto nelle sue parole.

«Quello che dice lei... ma...»

Bellamy stringe le mie mani, il suo sguardo fisso nel mio.

«Starà bene, fidati di me e di lei per una volta».

Sospiro, sentendo una parte della mia tensione sciogliersi. Nonostante tutto, c'è sempre quella voce nella mia testa che non riesce a tacere. Ma guardando Bellamy, vedo la fiducia nei suoi occhi e mi sento un po' più sicura.

Il pomeriggio scivola via lentamente, con il sole che cala dietro gli alberi e una leggera brezza che muove le foglie. I nostri amici non mancano di prenderci in giro, come sempre. Murphy, con il suo solito sorriso sardonico, mi dà una pacca sulla spalla.

«I Bellarke finalmente insieme? E con Madi sono anche diventati genitori in anticipo!»

Raven ride, scuotendo la testa.

«Non riesco a crederci. Pensavo che sarebbe stato un miracolo vedervi insieme, ma eccoci qui».

Miller si unisce al coro.

«Dovremmo fare una festa. Il matrimonio di Clarke e Bellamy. Chi porta il cibo?»

Octavia sorride, guardando suo fratello con affetto.

«Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Finalmente!»

Bellamy e io protestiamo, ma sappiamo che i nostri amici hanno ragione. Siamo diventati una sorta di famiglia, e non possiamo negarlo.

Madi è solo una bambina, nonostante i suoi dodici anni. È coraggiosa, sì, ma è ancora fragile. E ogni volta che la vedo correre libera, il mio cuore si stringe. Non posso fare a meno di preoccuparmi.

Verso sera, vedo finalmente Indra, Gaia e Madi tornare.

Madi corre verso di noi con un grande sorriso, i suoi occhi brillanti di eccitazione.

«Grazie mille, Bellamy! Comunque dovete venire a vedere il bosco, ci sono tante specialità di frutta, fiori... se Raven riesce a costruire un villaggio possiamo vivere lì e venire a pesca qui».

Bellamy mi guarda, con quell'aria di soddisfazione che conosco così bene. È come se dicesse: avevo ragione io.

Mi piego per abbracciare Madi, sentendo il suo calore e la sua gioia contagiosa.

«Sono felice che ti sia divertita, tesoro».

Bellamy si avvicina e si china accanto a noi, accarezzando i capelli di Madi.

«Vedi? Ti avevo detto che sarebbe andato tutto bene».

Madi annuisce vigorosamente.

«Indra e Gaia mi hanno mostrato un sacco di cose. C'è una pianta che può guarire le ferite e un albero che ha dei frutti dolcissimi. Non vedo l'ora di mostrarveli!»

Il mio cuore si riempie di una tenerezza inaspettata. Vedere Madi così felice mi fa dimenticare per un momento tutte le preoccupazioni. Abbraccio Bellamy e Madi, sentendomi finalmente in pace.

Raven si avvicina con un sorriso malizioso.

«Allora, Clarke, hai ancora dubbi?»

Scuoto la testa, ridendo.

«No, Raven. Hai vinto tu».

Miller finge di svenire drammaticamente.

«Segnate questa data! Clarke Griffin ha ammesso di aver sbagliato!»

Murphy ride.

«Beh, c'è sempre una prima volta per tutto».

Ci ritroviamo tutti a ridere, il suono della nostra gioia riempie l'aria. Nonostante tutto quello che abbiamo passato, siamo ancora qui, insieme. E per la prima volta da tanto tempo, sento che forse, solo forse, potremmo davvero essere felici.

Madi salta su e giù, tirando Bellamy per la mano.

«Vieni! Devo mostrarti quel grande albero con i frutti rossi!»

Bellamy si alza e mi guarda.

«Vuoi venire anche tu, Clarke?»

Annuisco, prendendo la mano di Madi.

«Sì, andiamo».

Mentre camminiamo verso il bosco, sento la brezza sul viso e il calore della mano di Madi nella mia. Bellamy cammina al mio fianco, il suo sorriso tranquillo che mi dà forza. Non importa cosa ci riserverà il futuro. So che, finché saremo insieme, potremo affrontare qualsiasi cosa.