La notte di agosto avvolge la città in un calore appiccicoso mentre io e Bellamy giaciamo fianco a fianco nel letto. Nonostante il pancione che cresce a vista d'occhio e il caldo estivo che avvolge la nostra camera, il sonno ci ha cullati in un abbraccio ristoratore. Ma la quiete viene bruscamente interrotta quando mi sveglio improvvisamente, sentendo un liquido caldo scorrere tra le mie gambe.

Le mie acque si sono rotte.

Sveglio Bellamy con un sobbalzo, sentendo il panico pulsare nel mio petto mentre cerco di rimanere calma. La sua espressione passa dalla confusione alla preoccupazione mentre mi aiuta a prepararmi in fretta, caricando il borsone già pronto in macchina.

Durante il tragitto verso l'ospedale, la tensione nel nostro veicolo è palpabile. Bellamy chiama mia madre, Abby, avvisandola che il grande momento è finalmente arrivato. Ma il destino sembra giocare contro di noi quando ci troviamo bloccati nel traffico, un incidente inaspettato bloccando la strada davanti a noi.

Le mie lacrime iniziano a scorrere, il dolore e la paura mescolandosi in un turbine di emozioni travolgenti. Abby comunica a Bellamy che tutte le ambulanze sono impegnate nell'incidente e che sarà lui a dovermi assistere nel parto. La sua voce trema leggermente mentre mi rassicura, ma posso leggere la paura nei suoi occhi.

Bellamy scende dall'auto e mi aiuta a spostarmi sui sedili posteriori. Il suo volto è una maschera di determinazione mentre mi incoraggia a spingere con tutte le mie forze.

«Sto qui con te, Clarke. Ce la faremo insieme».

Il dolore è accecante, ogni grido straziante che esce dalla mia bocca è un'eco del tormento che sento dentro di me. Ma Bellamy è al mio fianco, il suo sostegno mi dà la forza di andare avanti.

«Vedo la testa».

Annuncia con voce carica di emozione.

Con un'ultima spinta disperata, sento il miracolo della vita sbocciare dentro di me. Il pianto della nostra bambina riempie l'aria, e le mie lacrime si mescolano al suono dolce e rassicurante della sua voce.

Poco dopo, una voce familiare interrompe il nostro momento di gioia. È Miller, con un'ambulanza che ci raggiunge proprio in quel momento. Bellamy ordina di portare me e la nostra piccola in ospedale, mentre io mi aggrappo alla nostra nuova vita con tutto il cuore.

Quando finalmente Bellamy ci raggiunge in ospedale, Hope si trova nella culla accanto al mio letto.

Guardo mio marito.

«Ti assomiglia».

Lui si avvicina e posa le labbra sulla mia fronte.

«Ti amo».