Il sole cala dolcemente nel cielo, lanciando riflessi dorati attraverso le finestre della casa di Octavia mentre io e lei ci troviamo immersi nei libri di matematica. Siamo nel nostro ultimo anno di liceo e la pressione degli esami si fa sentire, ma insieme possiamo superare qualsiasi ostacolo.

All'improvviso, la porta si apre con uno scatto, facendoci sobbalzare entrambe. Entra Bellamy, il fratello maggiore di Octavia. Il rapporto tra me e lui è sempre stato teso, tra scherzi taglienti e litigi continui. Ma oggi qualcosa è diverso. Lo vedo, il sangue sulle labbra, e la mia curiosità viene accesa.

«Che è successo?»

Chiedo, il tono preoccupato.

Bellamy sembra non accorgersi nemmeno della mia presenza, ma Octavia e io lo seguiamo fino al bagno, insistendo per sapere cosa sia successo.

«Non è niente».

Mormora, cercando di eludere la domanda.

Octavia non si dà per vinta.

«Bell, raccontati».

Insiste.

I suoi occhi incontrano i miei e, con un'espressione strana, mi dice: «Dovrai ringraziarmi».

Confusa, osservo Bellamy mentre inizia a spiegare. Il mio cuore si stringe mentre le sue parole si dipanano, rivelando il tradimento del mio ragazzo. Le lacrime si spargono sulle mie guance, mentre una marea di emozioni mi travolge.

Senza dire una parola, Bellamy mi avvolge in un abbraccio caloroso, chiamandomi "principessa". Odio quel soprannome, ma in quel momento è la cosa più dolce che abbia mai sentito.

Dopo un po', sembra che le acque si calmino e trovo il coraggio di affrontarlo.

«Perché hai picchiato Finn?»

Chiedo, la voce appena un sussurro.

Bellamy sembra imbarazzato, ma alla fine confessa: «Perché sono innamorato di te».

Le sue parole mi fanno sobbalzare il cuore, un tumulto di emozioni che mi travolge.

«Perché non me l'hai mai detto?»

Le sue parole mi fanno sobbalzare il cuore, un tumulto di emozioni che mi travolge. Senza pensarci, mi alzo in punta di piedi, avvicinandomi a lui, e le nostre labbra si incontrano in un bacio dolce ma pieno di significato, unendo i nostri cuori in un momento di pura verità.