Il castello

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 Il sole si riflette sui vetri del pullman mentre percorriamo le tortuose strade della Romania, lasciando il paesaggio collinare alle spalle e addentrandoci sempre più nella misteriosa Transilvania. Clarke è seduta accanto a me, i suoi occhi azzurri che scrutano il panorama con un misto di curiosità e apprensione. So bene che l'idea di visitare il Castello di Bran, noto anche come il castello di Dracula, non le piace affatto. Ma è proprio questo che rende l'avventura ancora più eccitante.

«Bellamy, sei sicuro che sia una buona idea?»

Clarke mi guarda con una leggera piega tra le sopracciglia.

«Clarke, sarà divertente. E poi, cos'è una visita in Transilvania senza un po' di brivido?»

Le sorrido, cercando di trasmetterle un po' del mio entusiasmo.

Dietro di noi, Octavia e Raven ridacchiano, evidentemente complici di questa nostra missione. Monty, Harper, Echo, Jasper, Maya, Emori e Murphy ci lanciano occhiate curiose, sapendo che stiamo per affrontare qualcosa che potrebbe mettere alla prova i nervi di Clarke.

Arrivati al castello, l'aria sembra diventare più densa, quasi palpabile. Le mura antiche, le torri imponenti e l'atmosfera gotica mi riempiono di un'energia strana, quasi primordiale. Clarke si avvicina a me, i suoi passi che risuonano sul selciato, mentre il vento freddo di montagna scompiglia i suoi capelli biondi.

«Bellamy, sei sicuro che non ci siano vampiri qui?»

La sua voce è un sussurro, un misto di timore e incredulità.

Scuoto la testa, sorridendo.

«Clarke, sono solo storie. Non devi preoccuparti».

Ma noto che inizia a tremare, e il suo viso si contrae in un'espressione di genuina paura. Senza pensarci due volte, la prendo tra le braccia, stringendola forte. Il suo corpo si rilassa leggermente contro il mio, e sento il suo respiro farsi più calmo.

«Clarke, sono qui. Non c'è nulla di cui aver paura».

Le sussurro all'orecchio, alzando delicatamente il suo viso verso di me.

I suoi occhi incontrano i miei, e per un momento tutto il resto sembra scomparire. Mi avvicino lentamente, le nostre labbra si sfiorano, poi si uniscono in un bacio lento ma incredibilmente passionale. È come se tutto il timore, tutta l'apprensione di Clarke si dissolvessero in quell'istante, lasciando solo il calore del nostro contatto.

Quando finalmente ci stacchiamo, le sue guance sono leggermente arrossate, e un sorriso timido increspa le sue labbra. Continuo a tenerla per mano mentre usciamo dal castello, e il resto del gruppo ci accoglie con urla di entusiasmo.

«BELLARKE!»

Gridano in coro, le loro voci riecheggiano tra le antiche mura. Octavia salta di gioia, mentre Raven e gli altri ci guardano con sguardi compiaciuti.

«Avete fatto proprio un bel lavoro, ragazzi».

Dice Jasper, battendo le mani.

«Non potevamo sperare in un finale migliore».

Aggiunge Maya, con un sorriso malizioso.

Sento il calore del viso di Clarke accanto al mio, e so che questo momento resterà impresso nei nostri ricordi per sempre. La nostra avventura in Transilvania ci ha regalato qualcosa di inaspettato, qualcosa di prezioso. E mentre ci allontaniamo dal castello, mano nella mano, so che questo è solo l'inizio di un nuovo capitolo per noi.  

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